3° puntata.
Se non fosse stato
per il fatto che Luca si era rivolto alla bionda visitatrice con
l’appellativo “Signorina Montedoro”, Ilaria non avrebbe mai
pensato che la giovane fosse proprio la figlia dell’uomo che più
odiava, la ragazza per la quale aveva preparato il dolce.
Laura Montedoro
infatti aveva deciso di camuffarsi indossando un grigio e comune
mantello che copriva abiti meno eleganti di quelli che era solita
indossare ogni giorno.
“Non sono gelosa”
pensò Ilaria che osservava la ragazza mentre tentava di abbracciare
il maggiordomo.
“So che anche tu
provi qualcosa per me. Lo so dopo il bacio che ci siamo scambiati.”
sussurrò Laura con un tono di voce che fece venire i brividi alla
involontaria ascoltatrice.
Ilaria pensò che il
maggiordomo fosse meno ligio al dovere di quanto sembrasse, visto
che aveva baciato la sua padrona, e che fosse anche decisamente
stupido, visto che ignorava le crudeltà che avrebbe potuto
commettere nei suoi confronti il conte, se avesse soltanto immaginato
il bacio tra sua figlia e un servitore.
“Si è trattato di
un errore e lo sapete. Non accadrà mai più. Vi prego di andare via,
prima che ci veda la proprietaria.” la pregò lui, allontanandola.
“ Me ne vado ma
non rinuncerò a te.” lo salutò lei, con un bacio sulla guancia.
Una volta che la
contessina ebbe lasciato la pensione, Luca tornò nella propria
stanza senza notare Ilaria.
Ma una voce distolse
la pasticcera dai suoi pensieri.
“Probabilmente la
proprietaria non direbbe nulla. La signorina è ricca e potrebbe
darle una buona ricompensa per il suo silenzio. Inoltre il
maggiordomo è un uomo e agli uomini è concesso portare con
discrezione delle signorine perfino in camera. Ovviamente con molta
discrezione per non nuocere al buon nome della pensione. Non portare
nessun uomo in stanza, nemmeno per errore. La proprietaria di
sbatterebbe fuori in un battito di ciglia.” le spiegò una ragazza
alta, mora e simpatica che era apparsa alle sue spalle e che
sembrava aver assistito all’intera scena tra il maggiordomo e la
signorina.
“ Non sono il tipo
da portare gli uomini in stanza.” le fece notare Ilaria, con un
sorriso.
La sconosciuta la
squadrò con attenzione e poi annui. “Vero. Non mi sembri il tipo
da disubbidire alle ferree regole morali della proprietaria. Io sono
Elisa e lavoro come cameriera a Piazza Alessandria. Servo dai vicini
dei Montedoro per la precisione.”
“Sono Ilaria e
lavoro in pasticceria.”
“Lo so, ti ho
vista da dietro la vetrina. Ma ero carica di secchi pieni d’acqua
da trasportare fino in cucina e non potevo entrare in negozio a
salutarti. Ora però ho approfittato della losca relazione di Luca
per parlarti. In questa pensione sono poche le persone simpatiche con
cui fare amicizia.” le spiegò Elisa con un sorriso radioso.
“Quello sciocco
non ha idea del guaio in cui si sta cacciando. Non credo che il Conte
gli darà mai la benedizione per una relazione con sua figlia.” il
tono carico di ira di Ilaria, stupì la sua nuova amica.
“Sembri gelosa.
Non te la starai prendendo troppo per quel maggiordomo? Infondo è
uno sconosciuto. Inoltre si sono solamente baciati. Non credo che
voglia aver a che fare con quella vipera.” Elisa proseguì
raccontandole tutti i pettegolezzi sui modi crudeli con i quali Laura
trattava le cameriere.
Poco dopo le due
ragazze si salutarono e tornarono nelle rispettive stanze.
Il mattino seguente
la signora Paola aprì il negozio felice. Aveva ricevuto una lettera
di suo figlio Guido, che stava studiando in Francia, nella quale
annunciava il suo definitivo ritorno a Roma a breve.
“Non sei tenuta a
servire le signorine viziate dopo l’orario di chiusura. Quindi la
prossima volta potrai rifiutarti. Laura Montedoro potrà aspettare un
giorno per il suo tiramisù o prepararselo con le sue stesse mani.”
la donne si rivolse con un sorriso ad Ilaria.
“Ho voluto
solamente aiutare il suo maggiordomo. Sarebbe stato costretto a
cercare in tutte le altre pasticcerie della città e con scarsi
risultati.” rispose lei con un sorriso.
“Sono molto
contenta del tuo lavoro per me, ragazza. I tuoi dolci sono squisiti
e sei svelta nel servire ai tavoli. Le clienti mi hanno parlato
benissimo di te e del tuo lavoro.” le fece notare la donna,
sorridendole.
Ma ogni ombra di
sorriso sparì dai loro volti quando nel locale entrò il Conte
Montedoro, con i suoi soliti modi autoritari. Non degnò di uno
sguardo Ilaria ma si concentrò sulla proprietaria del negozio.
“Buongiorno,signora
Paola. Vorrei parlarle in privato. Potrebbe raggiungermi alle undici
nel mio studio?” le domandò.
“Non sono solita
accettare inviti fatti con un tono tanto autoritario. Non sono una
sua sottoposta e nemmeno una sua cameriera. Però mi incuriosisce
molto sapere l’argomento della nostra conversazione.” Il tono
duro della signora Paola stupì Ilaria. Nessuno aveva mai trattato
Montedoro in quel modo a parte lei e ora la proprietaria della
pasticceria.
“Lo saprà quando
verrà a trovarmi. Arrivederci” e così , con la stessa rapidità
con la quale era apparso, il conto scomparve.
“Sarò licenziata”
pensò Ilaria con preoccupazione.
Fine terza puntata.
Il personaggio di Laura già comincio a non sopportarlo mamma mia! E sicuramente ne vedremo delle belle ancora in futuro. Adesso però sono molto curiosa per Guido
RispondiEliminaAnche io sono curiosa di conoscere Guido in realtà. Laura non la sopporto in effetti e si vede da come la descrivo. Grazie per seguirmi e per commentare.
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