“ci vorrebbe un amico”
Marco Gherardi, affermato pediatra dell'ospedale centrale di Roma, sta ritornando a casa dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro; Marco è separato da qualche mese ed è tornato a vivere dalla madre, Susanna. Passando per il cortile vede alcuni bambini giocare e tra questi anche il figlio, Francesco ma da tutti chiamato Chicco; Marco nota che sui gradini della scala che porta ai vari interni del palazzo sta seduto un bambino sui 5 anni e mezzo, Riccardo, che non vuole giocare con gli altri; nonostante il dottore cerchi di stimolarlo a divertirsi con gli altri, Riccardo si alza e se ne va; Chicco dice al padre di lasciarlo perdere perché è sempre in silenzio; Gherardi però non molla e si ripromette di parlare ancora con quel bimbo;
All'ospedale, Viola Cosai, collega di Marco, sta parlando con Suor Bernardina, un'anziana ma ancora frizzante suora che da una mano al reparto di pediatria. Viola esprime la sua preoccupazione per la riunione indetta da Falchi, direttore amministrativo dell'ospedale, in quanto aleggia nell'aria sentore di licenziamento;
Marco nota che la madre è strana e capisce da subito che sta seguendo una nuova passione: dopo la ceramica, ora si sta dilettando nel tango argentino e ogni mattina il nostro dottore deve battagliare con la sensuale musica argentina; Chicco, su invito del padre, esorta Riccardo a venire a casa sua per giocare.
Falchi esce dall'aula magna dell'ospedale accompagnato da Martorana, il primario del reparto di pediatria; Falchi ammette che la situazione è insostenibile e che dovrà al più presto operare dei tagli, cosa che la regione Lazio sta chiedendo in molti ospedali della città;
Suor Bernardina accoglie il nuovo arrivato, Walter Masetti, un giovane infermiere alle prime armi;
Marco nota che Carmela, la sua ex moglie, non sta rispettando gli accordi pattuiti col giudice e si dimentica più volte di vedere Chicco, il figlio, che è stato dato in affidamento al padre dopo che Carmela ha avuto un periodo di depressione che l'ha indotta ad abusare dell'alcol; Gherardi nota nel piccolo Riccardo una macchia sul collo, forse un neo più grande del dovuto e pensa che forse è quello che causa la diffidenza e la derisione degli altri bambini;
Martorana comunica ai colleghi che presto ci sarà un taglio del personale; è escluso da ciò Walter in quanto sta eseguendo un tirocinio formativo; Marco è contrario a ciò dato che il reparto di pediatria deve continuare ad evolversi e sopratutto si sta sperimentando la risoterapia ed è qualcosa che deve coinvolgere più persone; Falchi è contrario e Gherardi ha uno scontro con lui;
Retacci, collega di Marco e Viola, esprime il suo presentimento negativo dato che molte volte era stato ripreso da Falchi;
Riccardo passa intere giornate da solo nel cortile o giardino del palazzo e Marco cerca di convincere i genitori a fargli fare degli accertamenti appronditi; i due genitori sono contrari e invitano il dottore a lasciar stare in quanto loro sanno come educare un figlio e soprattutto curarsi di lui; Chicco prova in tutti i modi a far capire agli altri amici che Riccardo è come tutti loro ma il messaggio non viene ascoltato anzi tutti pensano che Chicco sia stato “contagiato” dalla macchia che Riccardo ha sul collo;
Susanna sta ballando in casa e non sente il campanello; Marco è rimasto dieci minuti fuori ad aspettare ed esorta la madre a riprendere in mano la sua vita;
Carmela piange continuamente e l'incontro con il figlio non fa che instaurare in lui delle paure e delle incertezze; Chicco lo riferisce alla nonna ma non al padre; Susanna cerca di capirci di più;
Retacci riceve la lettera di licenziamento e va su tutte le furie; Martorana lo invita a calmarsi dato che potrebbe spaventare i bambini ma l'uomo continua a fare caos; solo l'intervento di Marco cerca di riportare la calma; i genitori di Riccardo visto il continuo isolamento del figlio si scusa con il dottore e lo autorizza a fare degli esami specifici; Suor Bernardina convince i bambini del reparto ad accogliere bene il nuovo arrivato Riccardo; Falchi chiama in modo sospettoso qualcuno...
Marco intende far capire ai bambini del palazzo che giocavano emarginando Riccardo del loro sbaglio e dice loro che Riccardo non sta bene ed è nel reparto di Pediatria: tutti si mostrano preoccupati e il dottore capisce che gli vogliono bene;
Retacci se ne va dal reparto e trova il sostegno di Viola e inaspettatamente anche di Martorana ma Retacci lo allontana in quanto non vuole la sua compassione, in fondo è anche opera sua il licenziamento;
Le analisi del piccolo Riccardo non segnalano nulla di grave come i genitori avevano paura di pensare: è solo una voglia congenita ereditaria; i genitori però dicono che nessuno di loro due ne ha una uguale; Marco invita loro a fare una ricerca nei rispettivi familiari...la ricerca da esiti sperati: infatti la madre del padre ha una piccola voglia congenita in prossimità proprio del collo; dunque non vi è nulla di preoccupante
Marco decide di fare una festa a Riccardo e così con la complicità di Viola mostra anche al nuovo arrivato della loro riso terapia, e travestendosi da clown trasformano l'atmosfera tesa in una più giocosa e spensierata...e far capire ai bimbi che tutti sono uguali con o senza macchia..Riccardo riacquista il sorriso e i genitori si commuovono..il peggio è passato e Marco fa sorridere tutti loro con una gustosa acrobazia con le palline
Emozioni ieri, oggi, domani…. Le storie di una vita... Tutte da leggere...
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