Novembre
1973.
I due operai entrati nottetempo all'azienda hanno piazzato un ordigno
che, esplodendo, ha provocato un grave incendio.
Andrea accorso sul luogo e accecato
dal desiderio di salvare almeno parte della sua fabbrica, vuole provare a
disattivare l’interruttore generale: apre la porta per accedervi, ma una
violenta fiammata lo catapulta a terra, lasciandolo privo di sensi.
Con il ricovero di Andrea in ospedale,Elisa si trova improvvisamente alla guida della fabbrica
che, a seguito della distruzione delle macchina e per la mancanza di copertura
assicurativa dei debiti, rischia il fallimento.
Carlo indaga tra gli operai per identificare i
possibili responsabili. Lo stesso fa Eugenio con Toni , l’amico operaio-sindacalista e
fratello di Maria, che, pur sapendo qualcosa, decide di tacere.
Intanto
Eugenio chiede al direttore del giornale l’affidamento del caso e lo ottiene.
Maria, in fuga per la sua appartenza ai gruppi extraparlamentari in lotta col
Sistema, chiede ad Eugenio di nasconderla per un po’.
Nel frattempo, Carlo indaga su Toni Basile e inevitabilmente scopre che
Maria è sua sorella.
Per
salvare l'azienda dalla bancarotta, Elisa chiede un prestito alla banca, ma
questo le viene negato. Andrea, senza il consenso dei medici, lascia l’ospedale
e torna a casa.
Intanto, Piero Pasetti e Elisa affidano ad Emma la campagna pubblicitaria della
loro maison. Mentre sta fotografando la fabbrica semidistrutta per il suo
articolo, Eugenio incontra Emma che lo informa di essere in procinto di
sposarsi.
Nel
frattempo, il giovane ha trovato il romanzo scritto dal padre in gioventù:
leggendolo riscatta la figura del genitore. E
mentre Emma chiede a Carlo di sposarla, Elisa medita di vendere la sua
attività per arginare il tracollo dell'azienda e aiutare Andrea.
Eugenio
ottiene da Andrea il consenso ad un’intervista, ma intuisce che il vero
scopo della visita di Eugenio alla villa è quello di incontrare e sapere di
Emma, di cui è ancora innamorato. Eugenio, infatti, chiederà ad Emma di incontrarlo: rivedendosi, i due
scopriranno di essere ancora innamorati, trascorreranno così non solo il
pomeriggio, ma anche tutta la notte insieme nello studio di Emma.
Nel
corso dell’interrogatorio di Toni Basile, Carlo riceve la notizia del rapimento
di Ettore Amerio, capo del Personale della Fiat. Dopo
aver cercato di avere da Eugenio informazioni riservate su Carlo Navone, Maria,
ormai scollata dalla vita comune, lascia l’appartamento di Eugenio per entrare
in clandestinità.
Eugenio,
intanto, mette al corrente Emma che il futuro marito è nel mirino dei
terroristi. Carlo scopre che Eugenio ha trascorso la notte con Emma durante le
indagini sulle attività e le amicizie di quest’ultimo e, alla sua richiesta di
una spiegazione, lei gli confessa di aver capito di essere ancora innamorata di
Eugenio.
Intanto,
all’insaputa di Andrea, rassegnato a dichiarare il fallimento dell'azienda,
Elisa cede la sua attivitùàa Gianluca. Arriva
il Natale e, assieme ad esso, un’importante notizia da Emma per i suoi
genitori: aspetta un bambino!
Elisa e Andrea rimangono spiazzati dalla notizia e
si chiedono di chi sia il bambino, ma Emma afferma semplicemente “E’
mio!“.
Eugenio,
intanto, riceve dal suo giornale la notizia del trasferimento a Roma. La
mattina della partenza. Emma raggiunge il ragazzo e gli dichiara il suo amore.
Primavera
1974.
Emma ha avuto una splendida bambina. Eugenio le sta accanto, anche se è
costretto a fare il pendolare tra Roma e Torino a causa del suo lavoro.
In villa Elisa e Andrea accolgono insieme alla figlia i loro amici per
festeggiare la rinascita dell'azienda, che ha ripreso le attività e il suo
ciclo produttivo.
Marito
e moglie appaiono felici e sereni, più innamorati che mai. Sono passati tanti
anni, le stagioni della vita si sono susseguite vedendoli spesso distanti… ma
come loro stessi affermano, si sono continuamente “tenuti d’occhio”. Nell’ultima
scena, i due si scambiano un dolce bacio, pieno di speranze e di promesse.
FINE
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