giovedì 17 maggio 2018

Epoca - 32° puntata - di Mattia Cattaneo







Federico era alla taverna e continuava a bere:”Federico..ma perché vuoi rovinarti così?”-”Lascia perdere..per cortesia..”-”Va bene..”-”Io ti pago no?..e allora..non è affar tuo..a proposito cosa è quel volantino?”-”Ah..si terranno dei provini per una parte del nuovo film che gli americano vogliono realizzare a Roma..prenderà parte anche Victor Ferguson..che ho l'onore di ospitare..”-”Lo conosco”-”Dici davvero??”-”Sì..”-disse leggendo tra i nomi dei provinanti anche quello di Daniela:”Non ci posso credere..”-”Che succede??”-”Niente..devo andare..”-”Ma..il conto!”;

Vittorio ricevette la visita di Fernando:”Stammi bene..mi raccomando fatti forza..”-”No..no..”-”Ti lascio riposare..”; Letizia si mostrò avvilita:”Letizia..un po' di aria ti farebbe bene..tanto c'è Teresa la cameriera..te l'ho già detto che è una persona fidata”-”Uscire..tutti mi guarderebbero con pietà..”-”Sai..stamattina ho ricevuto una corrispondenza..da parte di mia figlia Ginevra.”; Vittorio, dalla stanza, sentì tutto e cominciò ad agitarsi; così Letizia lo raggiunse allarmata;

Daniela stava provando un monologo quando Federico si ripresentò:”Cosa vuoi da me?”-”ho saputo che sosterrai un provino..”-”Non sono cose che ti interessano!”-”Senti..lo dico per il tuo bene..quello è un mondo vacuo e vuoto..lascia perdere”-”Ho voltato pagina Federico..e non sarai di certo tu a farmi cambiare idea!”-”Ti prego...”-”ti ho visto sai..con quella ragazza..”-”Ah..Kelly”-”pure straniera te la sei scelta”-”E' un amica..niente di più”-”Scusa ma fatico a crederti..”-”Vuoi rovinarti con il cinema??..fa pure..ma poi non dire che non ti avevo avvisato!”; Federico infuriato se ne andò, lasciando Daniela in lacrime;
In fabbrica parlai con il dottor Parisi:”Come sta Carola?”-”Devo dire signor Toldi..”-”Sia schietto e sincero..davvero..”-”Certo come potrei non esserlo..la sua amica Carola ha una forte insufficienza respiratoria..ha bisogno di cure necessarie..per i primi tempi potrà svolgerle a casa..ma poi”-”Poi??”-”Dovrà rivolgersi ad una struttura apposita..e nel frattempo in Italia ve ne sono due..a Milano e a Torino..”-”Quindi..dovranno trasferirsi”-”Sì..e non è il primo caso signor Toldi..molte donne avendo il fisico debole, anche dovuto all'età, sono emigrate dal Sud Italia per raggiungere il Nord..e devo dire che là le cose funzionano diversamente”-”Lo capisco..la ringrazio dottore ne parlerò con loro e con la figlia”;

Celeste era preoccupata:”Le cure saranno costose..e non posso permettermi tutti questi soldi”-”Lo so..ma in qualche modo si può fare..magari chiedendo aiuto al centro”.-”Poi l'affitto del bar..magari riuscissi a comprarmelo..”-”Io ho qualche risparmio..”-”No Marco grazie..davvero..poi con il lavoro di Paolo magari..sai l'Università paga bene..”-”Comunque per qualsiasi cosa..”-”Grazie davvero!”;

Letizia si era lasciata convincere da Fernando ad uscire:”Vedi,..non vi è nessuno”-”Sai per il momento preferisco non andare nei posti affollati..mi sento molto fragile ancora..”-”ma cosa è successo in te oltre a Vittorio?..sembra quasi che mi tieni nascosto qualcosa”-”Non è così Fernando..è un periodo..passerà”-”Dicevamo di Ginevra..”-”Ah sì..dunque l'hai sentita..”; un auto da lontano stava uscendo dal borgo di Cave e Andrè intimò all'autista di fermarsi; l'uomo guardò fuori dal finestrino la madre in compagnia di un altro uomo:”Ehm..sapete chi è quell'uomo che sta vicino a quella donna?”-chiese all'autista-”Sì.-.è il nuovo direttore della fabbrica La Rocca..”-”Hai capito mia madre..che puttana”-disse a sottovoce-”Ha detto qualcosa?”-”Sì..andiamo forza!”;

Miranda stava sorseggiando un tè al Mocambo quando un signore entrò e sedette al tavolo:”Signora Sansoni..”-”Mi dica Pergolesi..che succede?”-”Abbiamo delle brutte notizie”-”Ossia??”-”Le costruzioni in periferia..”-”Vada avanti..la pago per dirmi le cose non per titubare”-”Abbiam problemi con gli scarichi dell'acquedotto..le acque putride..stanno raggiungendo il borgo attiguo”-”Questa non ci voleva..ma avete costruito tutto secondo i piani?”-”Tutto a regola d'arte..è un imprevisto..”-”Risolvibile caro Pergolesi..”-”Qualche socio si è allarmato..e poi quel Giancarlo..è un tipo piuttosto sospettoso..”-”Non si preoccupi..a lui ci pensa qualcun'altro..l'ho io la soluzione a questo problema...”;

Nella periferia nacquero nuove costruzioni, piuttosto brutte e raggruppate una ad una; l'ingegner De Biasi aveva lasciato il piccolo borgo per andarsene in uno dei tanti paradisi fiscali a godere dei suoi introiti, ora al comanda vi era solo Miranda Sansoni;
Daniela si era vestita a modo per partecipare al provino per gli aspiranti attori ma non sapeva come muoversi; fu sua sorella a suggerire qualche consiglio:”lo so che sono l'ultima che dovrebbe dirti che fare ma..prenditela comoda, sii te stessa sempre..niente macchiette o faccette...sii Daniela Vernier..ed orgogliosa di quello che sei”; le due sorelle si abbracciarono e Daniela si mise a piangere:”Dai non far così..ora vai al Mocambo e dimostri il tuo talento..io credo in te Daniela!”;

Tano ritornò a casa:”Tano..hai trovato un lavoro?”-”No Carola..non rientro nella manodopera..dicono che sono troppo vecchio..”-”Questa discrimanzione”-disse tossendo-”Carola..non possiamo più andare avanti così..”-”Cosa vuoi dire?”-”Forse dobbiamo cogliere la palla al balzo..questo piccolo strumento per il respiro non è più sufficiente..forse è meglio che facciamo come Marco ci ha consigliato..andarcene al Nord..”; Carola rimase spiazzata.. Andrè tornò alla pensione e lungo la strada vide delle persone che erano accalcate di fronte ai lampeggianti della polizia; Andrè si avvicinò e vide Giancarlo, disteso lungo il ciglio della strada:”Ma che è successo?”-”Lei è un parente??”-”No un amico..sono appena rientrato dalla periferia..”-”Purtroppo è morto..”-”Giancarlo..Giancarlo!!No!!”-”Si calmi si calmi..”-”No!..”;

Andrè ritornò alla pensione e l'addetto alla reception lo chiamò:”Signor La Rocca..”-”Mi dica”.disse con sguardo assente-”Il signor Giancarlo ha lasciato questa busta per lei..”-”Grazie..”-la guardò spaesato-”Nient'altro..”-”No..non ha detto né lasciato altro..”; Andrè salì le scale in modo perplesso...

Il treno si fermò alla stazione: molti passeggeri scesero, siamo alle soglie degli anni '50 e le ferrovie si erano riprese dalla crisi, molti viaggiavano e non solo chi se lo poteva permettere ma anche i meno abbienti; una ragazza scese con una valigia con tanto di cappello a piume, tirò un sospiro e avanzò verso il borgo...era Ginevra Ferri.

Gli anni 50 vengono spesso denotati come gli anni del “miracolo economico italiano”, ossia del boom economico: grande crescita economica e industriale, cambiano i modi di vivere degli italiani e più si andrà in largo con gli anni più assisterò ad un evoluzione che mai prima d'ora avevo visto...le mie memorie di quegli anni procederanno più lentamente anche perché sono anni ricchi e densi di avvenimenti nel borgo..di cui vi svelo il nome dopo tanto..sapete non sono più tanto giovane.. e improvvisamente guardando nel diario che io mantenni e lasciai in soffitta mi è parso il nome del borgo romano..Treccase..eh sì..questo è il nome del borgo dove le vicende si svolgono

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