Diversi mesi trascorsero e Alex ed Elizabeth finalmente si traferirono
nella loro nuova casa, la cui ubicazione rimase top secret, tranne che per
pochi intimi. Il piccolo Cody cresceva sano e forte, sempre più canaglia,
sempre più uguale ad Alex. La coppietta aveva fatto costruire anche altre due
case lì vicino. Una per i genitori di Elizabeth e l’altra per Sarah, che per la
prima volta nella vita aveva conosciuto un po’ di serenità e felicità,
circondata dall’affetto di suo figlio e di una vera famiglia. Il secondo album
della band si rivelò un capolavoro all’altezza del primo, se non di più. Il
successo della band aumentò esponenzialmente fino a raggiungere la fama
mondiale in breve tempo. Nonostante ciò, i ragazzi non si erano mai montati la
testa, né avevano messo su aria da grandi divi. Continuavano a condurre una
vita semplice come dei comuni ragazzi scapestrati e combinaguai, capitanati dall’onnipresente
carisma di Alex, carisma che sembrava aver tramandato anche al piccolo Cody. I
ragazzi riuscirono anche a mantenere al sicuro, pur se con grandissime
difficoltà, la loro privacy. Allo stesso tempo, però, mantenevano sempre un
contatto molto attivo con i loro fan, rendendosi più che disponibili sui social
network e organizzando spesso incontri con loro. Dopo solo pochi mesi
dall’uscita del secondo album, la band partì per un tour mondiale. Elizabeth
danzò come ballerina ufficiale della band, portando con sé i ballerini più
originali ed espressivi del corpo di ballo della scuola, Emile compreso. Emile,
che dopo tanto patire, aveva finalmente trovato la sua anima gemella, anche lei
ballerina per la band. Musica rock e balletti classici, un mix che mandò il
pubblico in delirio. Il piccolo Cody partì in tournée con mamma e papà e si
conquistò subito il titolo di beniamino della compagnia. E colpo di scena!
Prima della spaventosa scadenza di un anno dal lancio del famoso bouquet di
Elizabeth nel giorno del suo matrimonio, Edward era convolato a nozze con
Sandy, subendo le prese in giro di tutti. E anche loro erano in attesa del
primo figlio. Inutile commentare le battute di Alex verso il suo amico,
incastrato e felice.
UN PAIO DI ANNI DOPO
Il successo della band era ormai cresciuto alle stelle e il loro
talento li aveva portati a tempo di record a far parte della storia della
musica. I ragazzi erano rimasti sempre i soliti casinari e Alex era rimasto
sempre una gran canaglia, anzi forse era anche peggiorato. Continuava a
combinare i suoi soliti casini con la legge, come se avesse ancora avuto sedici
anni e la sua strafottenza non era migliorata di una virgola. Elizabeth era
sempre più bella e radiosa, felice e innamorata accanto al suo Alex, innamorato
pazzo quanto lei. E Cody... Beh, a nove mesi già diceva mamma e papà! All’età
di neanche tre anni, era già una vera peste bubbonica a tutti gli effetti. Era
un bambino a dir poco geniale, con una vivacità fuori del comune, figlia di
un’intelligenza smisurata. Era un diavoletto scatenato, furbo e scaltro come il
padre, da cui aveva ereditato tutto, carisma compreso. Si faceva sempre voler
bene da tutti. La band aveva già sfornato altri due album e si preparava per il
secondo tour mondiale.
Un giorno come tanti, Cody era a casa con suo nonno, che nel frattempo
non aveva smesso di lavorare. Amava ancora il suo lavoro come commissario.
Albert teneva in braccio il piccolo Cody, quando questo afferrò al
volo, mentre passava, il telecomando della tv appollaiato su un mobile in alto,
lontano dalla sua portata, e la accese.
“Nonno! Guarda! Ci sono mamma e papà alla tv!” esclamò entusiasta.
Albert si girò di scatto. Il nuovo video musicale della band veniva
già trasmesso in rete mondiale. Il video, seguendo passo-passo il tema della
canzone, un pezzo rock buffo e scatenato, narrava di un ragazzo scapestrato e
combinaguai, interpretato dallo stesso Alex, e di una ragazza dolce e delicata,
interpretata da Elizabeth, che si innamoravano. Ma ciò che rendeva il video e
la canzone completamente inediti e straordinariamente buffi era l’introduzione
della figura di un poliziotto, interpretato da un uomo molto somigliante ad
Albert, alle prese col giovane manigoldo dai capelli rossicci e dagli strani
tatuaggi. Le rocambolesche scene d’inseguimento di cui Alex e Albert si erano
resi protagonisti un paio d’anni prima erano state ricreate alla perfezione.
“COOOOOOSA????????” si innervosì Albert, quando vide il video che lo
derideva spudoratamente.
Divenne paonazzo, rosso di rabbia, con gli occhi fuori dalle orbite
come i vecchi tempi. Sembrava che stesse esplodere da un momento all’altro, ma
il primo a esplodere, in realtà, fu il piccolo Cody, le cui risate rimbombarono
in ogni dove della casa, andando quasi a disintegrare i delicati timpani di
Albert.
Albert prese un bel respiro e con sua grande sorpresa sentì i nervi
allentarsi e rilassarsi. Quasi ne fu divertito anche lui. Scosse la testa con
fare rassegnato, prima i lasciarsi sfuggire un commento sinceramente carino di
apprezzamento su Alex.
“Ma tu guarda che simpatica canaglia!”
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