sabato 26 maggio 2018

UN MANIGOLDO PER GENERO - 2° STAGIONE - 20° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli



Diversi mesi trascorsero e Alex ed Elizabeth finalmente si traferirono nella loro nuova casa, la cui ubicazione rimase top secret, tranne che per pochi intimi. Il piccolo Cody cresceva sano e forte, sempre più canaglia, sempre più uguale ad Alex. La coppietta aveva fatto costruire anche altre due case lì vicino. Una per i genitori di Elizabeth e l’altra per Sarah, che per la prima volta nella vita aveva conosciuto un po’ di serenità e felicità, circondata dall’affetto di suo figlio e di una vera famiglia. Il secondo album della band si rivelò un capolavoro all’altezza del primo, se non di più. Il successo della band aumentò esponenzialmente fino a raggiungere la fama mondiale in breve tempo. Nonostante ciò, i ragazzi non si erano mai montati la testa, né avevano messo su aria da grandi divi. Continuavano a condurre una vita semplice come dei comuni ragazzi scapestrati e combinaguai, capitanati dall’onnipresente carisma di Alex, carisma che sembrava aver tramandato anche al piccolo Cody. I ragazzi riuscirono anche a mantenere al sicuro, pur se con grandissime difficoltà, la loro privacy. Allo stesso tempo, però, mantenevano sempre un contatto molto attivo con i loro fan, rendendosi più che disponibili sui social network e organizzando spesso incontri con loro. Dopo solo pochi mesi dall’uscita del secondo album, la band partì per un tour mondiale. Elizabeth danzò come ballerina ufficiale della band, portando con sé i ballerini più originali ed espressivi del corpo di ballo della scuola, Emile compreso. Emile, che dopo tanto patire, aveva finalmente trovato la sua anima gemella, anche lei ballerina per la band. Musica rock e balletti classici, un mix che mandò il pubblico in delirio. Il piccolo Cody partì in tournée con mamma e papà e si conquistò subito il titolo di beniamino della compagnia. E colpo di scena! Prima della spaventosa scadenza di un anno dal lancio del famoso bouquet di Elizabeth nel giorno del suo matrimonio, Edward era convolato a nozze con Sandy, subendo le prese in giro di tutti. E anche loro erano in attesa del primo figlio. Inutile commentare le battute di Alex verso il suo amico, incastrato e felice.


UN PAIO DI ANNI DOPO

Il successo della band era ormai cresciuto alle stelle e il loro talento li aveva portati a tempo di record a far parte della storia della musica. I ragazzi erano rimasti sempre i soliti casinari e Alex era rimasto sempre una gran canaglia, anzi forse era anche peggiorato. Continuava a combinare i suoi soliti casini con la legge, come se avesse ancora avuto sedici anni e la sua strafottenza non era migliorata di una virgola. Elizabeth era sempre più bella e radiosa, felice e innamorata accanto al suo Alex, innamorato pazzo quanto lei. E Cody... Beh, a nove mesi già diceva mamma e papà! All’età di neanche tre anni, era già una vera peste bubbonica a tutti gli effetti. Era un bambino a dir poco geniale, con una vivacità fuori del comune, figlia di un’intelligenza smisurata. Era un diavoletto scatenato, furbo e scaltro come il padre, da cui aveva ereditato tutto, carisma compreso. Si faceva sempre voler bene da tutti. La band aveva già sfornato altri due album e si preparava per il secondo tour mondiale.
Un giorno come tanti, Cody era a casa con suo nonno, che nel frattempo non aveva smesso di lavorare. Amava ancora il suo lavoro come commissario.
Albert teneva in braccio il piccolo Cody, quando questo afferrò al volo, mentre passava, il telecomando della tv appollaiato su un mobile in alto, lontano dalla sua portata, e la accese.
“Nonno! Guarda! Ci sono mamma e papà alla tv!” esclamò entusiasta.
Albert si girò di scatto. Il nuovo video musicale della band veniva già trasmesso in rete mondiale. Il video, seguendo passo-passo il tema della canzone, un pezzo rock buffo e scatenato, narrava di un ragazzo scapestrato e combinaguai, interpretato dallo stesso Alex, e di una ragazza dolce e delicata, interpretata da Elizabeth, che si innamoravano. Ma ciò che rendeva il video e la canzone completamente inediti e straordinariamente buffi era l’introduzione della figura di un poliziotto, interpretato da un uomo molto somigliante ad Albert, alle prese col giovane manigoldo dai capelli rossicci e dagli strani tatuaggi. Le rocambolesche scene d’inseguimento di cui Alex e Albert si erano resi protagonisti un paio d’anni prima erano state ricreate alla perfezione.
“COOOOOOSA????????” si innervosì Albert, quando vide il video che lo derideva spudoratamente.
Divenne paonazzo, rosso di rabbia, con gli occhi fuori dalle orbite come i vecchi tempi. Sembrava che stesse esplodere da un momento all’altro, ma il primo a esplodere, in realtà, fu il piccolo Cody, le cui risate rimbombarono in ogni dove della casa, andando quasi a disintegrare i delicati timpani di Albert.
Albert prese un bel respiro e con sua grande sorpresa sentì i nervi allentarsi e rilassarsi. Quasi ne fu divertito anche lui. Scosse la testa con fare rassegnato, prima i lasciarsi sfuggire un commento sinceramente carino di apprezzamento su Alex.
“Ma tu guarda che simpatica canaglia!”


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