Roma,
Ottobre 1943
Karl ricevette
André, dopo il saluto:”Accomodati..”-”Grazie..”-”Perché hai chiesto di incontrarmi?”-”Vedi..ho
sentito che avete chiesto agli ebrei 50 Kg d’oro pena la
deportazione..”-”Sì..ordini di Berlino..”-”Ma presumo che questi ebrei andranno
comunque nei lager..”-”Non sono tenuto a dire questo..”-”Conosco un
ebreo..”-”Cosa??”-”Sì..era mio amico..ai tempi dell’Università..poi ho scoperto
la sua derivazione..ed è diventato mio nemico”-”Il nome..”-”Paolo Ravele..è nel
borgo vicino a Cave..”-”Manderò una squadra della Wermacht..”-”Ah..vorrei
parlare..con una certa Giulia..”-”Va bene..ora però tornate nel vostro
ufficio..domani pomeriggio avremo il generale Waffer..nel quartier
generale..voglio che tutti i rapporti siano pronti”;
Paolo era nella
cantina di Nunzio e io andai a trovarlo:”Paolo!!”-”Marco!!…che sta succedendo
là fuori?”-”I tedeschi occupano ogni spazio di Roma..stanno facendo una sacco
di munizioni per controbbattere gli alleati..”-”Dalla radio ho sentito che
l’Italia ha dichiarato guerra alla Germania!”-”Sì..ma questo non fa che
peggiorare le cose..senti..l’importante è di non avere lasciato
traccia..”-”Tranquillo..nessuno sa la mia vera identità tranne voi amici!”,
Rosaria e Rosa si confortavano a vicenda; padre Arnaldo
diede i soldi a Lola:”Ecco a voi..”-”Siete stato de parola..e bravo il nostro
sacerdote..ora se non c’è altro me ne vado..”-”Solo la forza del Signore farà
chiudere quello scempio..andatevene!”; Lola se ne andò ma Karl la fermò:”E voi
chi siete?”-”Voi siete Lola?..non è vero?”-”Sì..”-”Ufficiale Gutemberg..voglio
venire al vostro..”-”Seguitemi allora..”; ogni sera quel posto ospitava
gerarchi e ufficiali tedeschi, e non solo anche soldati della Wermacht;
Vittorio ritornò a
casa:”Ti prego spiegami quello che sta accadendo”-”hanno occupato la mia
fabbrica..e ora anche la mia casa..ti rendi conto?”-”ma non si può fare nulla?..”-”Letizia..siamo
sotto i nazisti..lo vuoi capire?..non contano più le mie amicizie..non conta
più niente!”;
Fausto
stava parlando con degli operai fuori dalla fabbrica, mentre alcuni della
Wermacht li guardavano con sospetto mentre facevano picchietto di fronte alle
porte della fabbrica:”Hanno uno sguardo assassino..”-”Fausto io ho sentito che
molti stanno organizzando degli scioperi..dovremmo farlo anche noi..”-”No..è
impossibile..penso che dovremmo fare qualcosa per colmare questa fame..siamo
sul lastrico, ci reggiamo a malapena in piedi e ci chiedono di lavorare così
tanto..sentite..dopodomani organizziamo una sorta di quadrato..e io cercherò di
rubare qualcosa dalla dispensa..”-”Ma non è pericoloso..”-”Tranquillo..la
guerra è questa..e la prima l’ho fatta anch’io..fortunatamente non ci ho
rimesso la pelle…”; Alcuni ebrei e qualche ragazzo, per le idee sovversive,
vennero caricati su due camionette e portati ad Anzio, dove ci furono moltir
rastrellamenti, col treno avrebbero raggiunto i lager
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