Hate and love – Episodio 6/150
E’ primo pomeriggio, sono le 16:30
circa. Al solito bar frequentato da Rossella e Alberto, ci sono i due seduti ad
un tavolino che sorseggiano un thè.
“Allora? Non capisco, perché non vuoi
andarci”
Alberto è titubante e nervoso
“Non lo so Ross, ho una strana
sensazione. Quel tipo non mi piace…”
“A me tutt’altro” esclama maliziosamente
Rossella.
“Però, gli ho già detto di si…Oddio,
cosa faccio?”
“Senti, vai. Nel caso vedi che è uno
psicopatico, inventi una scusa e vai via. E poi si tratta di lavoro no?”.
Rossella tenta in tutti i modi di tranquillizzare Alberto.
Siamo all’esterno dell’agenzia
investigativa “Maggio”. Francesca ha la fotografia di suo padre tra le mani, la
guarda con un velo di amarezza e tristezza spinge la porta per entrare in
agenzia.
“Sono giorni che non sento Lidia, sai?”
riflette Alberto
“Già, è dalla sera della festa che non
la vedo…Non si è fatta proprio sentire, appena la rivediamo le facciamo una
bella tiratina d’orecchie.” Puntualizza Rossella.
“Forse sarà stata occupata in negozio.
Ah Ross, ma l’esame?”
“Dopo quello che è successo mi è stato
rimandato, a domani! Tranquillo ho studiato, abbondantemente!”
“Mi raccomando eh!” Alberto
sorridendole, tenta di trasmetterle tutta l’adrenalina possibile per far si che
l’esame venga superato brillantemente.
Il signor Mattia Maggio detective
ascolta tutta la storia da Francesca, la quale al finale esclama “La prego,
signor Maggio. Mi aiuti a trovare mio padre” “Signorina, farò tutto quello che
è nelle mie possibilità fare. Purtroppo senza date, solo con una storia è
difficile poter risalire alla persona della foto. Mi servirebbe almeno un nome
e cognome. Non ha nessun parente che potrebbe aiutarla?”. Francesca pensa che
l’unica chance sia coinvolgere Adriana in questa storia, nonstante la ragazza
volesse farcela da sola, come ha sempre fatto.
Sono le 22:20 circa, Alberto è riuscito
a risalire all’indirizzo di Ottavio, dopo averlo sentito al telefono. Ottavio
gli apre la porta e fa accomodare Alberto in soggiorno, su di un tavolo di
vetro ci sono due bicchieri di vino rosso e due manoscritti. “Prego accomodati”
“Complimenti per l’arredamento…” esclama
Alberto
“Grazie, arredata tutta da me. Non stare
in piedi siediti”
“Grazie…” Alberto è sempre più titubante
“Ecco a te, avrei scelto di portare un
monologo estrapolato da “Mia famiglia” di Eduardo”
“Caspita, hai fegato e coraggio eh?”
sorridendo gli dice Alberto.
“Spero di farcela, ho portato questo
perché in quel monologo c’è qualcosa che fra le righe mi riguarda…cominciamo?”.
Ottavio inizia a recitare tra un sorso di vino e l’altro, dopo un bel po’ di
prove i due decidono di concedersi una pausa.
“Speriamo bene domani!” esclama Ottavio
“Sai conosco il regista, mi hanno detto
che non è cosi male alla fin fine.” Ottavio inizia a fissare Alberto, il quale alzandosi
dal divano, va quasi in soggezione “C’è qualcosa che non va?”. Ottavio si alza
anche lui, i due sono di fronte faccia a faccia “No, non c’è niente che non
va…”, Ottavio guarda negli occhi Alberto, pian paino s’avvicina e lo bacia!...
Fine 6 episodio
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