giovedì 15 febbraio 2018

Venti di verità - 21^ puntata - di Mauro Bertoli




« Riesci ad alzarti, Daniele? Anche piano...» chiese, ma davanti alle smorfie di dolore lo fece subito stendere nuovamente.

Fece chiamare immediatamente l'ambulanza, che lo trasportò all'ospedale più vicino.

Gli fecero fare dalle radiografie e, dopo aver atteso impazientemente i risultati su un lettino, il medico gli diede la buona notizia.

« Non hai nulla, ragazzo. Non sono evidenti fratture alla colonna vertebrale o alle coste, è stata solamente una forte contusione e un conseguente shock traumatico... dovrai rimanere disteso finché non riprenderai almeno ad alzarsi. Ti teniamo in osservazione per alcune ore».

Quelle parole suonarono come una sentenza. La settimana seguente avrebbe dovuto giocare l'ultima partita di campionato.

« Ma per quanto dovrò rimanere qui? Settimana prossima ho l'ultima di campionato»

« Dovrai rimanere qui solamente finche non riprenderai almeno parzialmente a muoverti. Solitamente questi traumi da contusione non durano mai tante ore ma anche per i prossimi giorni devi essere cauto... potrebbe essere una cosa da nulla come durare anche dei giorni. Non ci sono danni quindi il tuo corpo deve solo riprendersi dal trauma. Torno tra qualche ora per vedere come stai».

La Preoccupazione di Daniele si sciolse in poche ore, come il dolore. Quattro ore dopo, al secondo controllo del dottore, Daniele riusciva già a sedersi, se pur ancora un po' dolorante.

« Come vedo stai già riprendendosi. Tra poco potrai uscire ma ti consiglio di rimanere a riposo a casa almeno per un paio di giorni».

Dovette accettare questo compromesso e sua madre lo riportò a casa.

Il dolore in due giorni sparì e salì l'ansia per l'ultima di campionato, ma il Mister smorzò il suo entusiasmo.

« Dany, potrai entrare solo per il secondo tempo... non hai fatto i primi due allenamenti e non voglio rischiare...»

« Ma devo fare almeno 4...»

« Mi dispiace Dany... Cerry, cominci tu dall'inizio!».

Il giorno seguente si presentò nello spogliatoio e, all'uscita sul campo di gioco, andò e si sedette controvoglia in panchina.

« Lo so che hai voglia di entrare ora, Daniele, ma la salute è più importante e non voglio creare ulteriori problemi alla tua schiena. Stai bene?»

« Certo che stò bene, non mi fa più male la schiena. Era solo una forte contusione, mi è passata in un paio di giorni».

Il Mister lo fissò come per cercar di capire se gli mentiva o dicesse la verità ma lui sapeva di non mentire.

Si sentiva benissimo e pure quel poco di dolore che continuava a insistere fino a tre giorni prima, con qualche ora di riposo era svanito.

« Ok... ti inserirò per il secondo tempo, va bene?» domandò.

« Va benissimo».

Ma il programma del Mister venne scombussolato in pochi minuti.

L'attacco era completamente scoordinato e in pochissimo tempo Cerry e Raffaele si misero a litigare.

Mister Sinfonelli dovette richiamare entrambi.

I minuti passarono ma le incomprensioni tra i due amici di reparto non si placarono e un fallo in area, che decretò il rigore per la Selinese, accese ulteriormente gli animi.

« Han fatto il fallo a me, non a te. Voglio calciarlo io il rigore!» disse Raffaele.

« Ma Mister... sono io il rigorista tra noi due!» protestò Cerry.

L'allenatore osservò i due e chiese « Sei sicuro di voler eseguire tu il rigore, Cerry?» chiese dubbioso al ragazzo.

Cerry rispose con un forte « sicurissimo!» e il Mister gli consegnò il pallone.

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