martedì 13 febbraio 2018

Signorina. 6° puntata di Silvia Bucchi.




Luca si stupì perché la signorina rimase decisamente calma. Non replicò a suo padre, ma si limitò a sorridere e a continuare la sua colazione, come se nulla fosse, come se in gioco non fosse stato messo il suo futuro. Era così poco da lei restare in silenzio. Qualcosa stava tramando e in effetti quando il conte si alzò, per prepararsi per andare al circolo, la signorina si avvicinò al maggiordomo, tentando come sempre di provocarlo.
“Siete rimasto stupito dalla mia totale indifferenza verso le nozze che mio padre sta pianificando, vero?” domandò.
“Non sono fatti miei, signorina. Sono qui per servire la colazione e per sistemare i vestiti di vostro padre.” rispose Luca, prendendo un vassoio d’argento da una vetrina e iniziando a lucidarlo.
“Se pensi che resterò in silenzio, sbagli. Le parole non servono, sono necessari i fatti e alla fine riuscirò a non sposarmi. Se mio padre pensa che accetterò di sposare un uomo scelto da lui, mi crede ancor più pazza dei suoi pazienti. I metodi che utilizza con loro non funzioneranno su di me.” Laura osservò con sfida il maggiordomo, che la fissava preoccupato. Il conte non sapeva che sua figlia era pericolosa, in effetti. Non che provasse pena per quell’uomo, che trattava la ragazza come un oggetto da vendere al miglior partito. Ma del resto non erano davvero fatti suoi.
Quando il conte tornò in soggiorno, Laura si mostrò calma come sempre. La giovane si avvicinò a suo padre e gli diede un bacio sulla guancia, augurandogli una splendida giornata.
“Catalano, quando avrà finito di lucidare l’argenteria, avrà un paio di ore libere. Laura uscirà a passeggio con la figlia dei nostri vicini.” Il conte sorrise al maggiordomo. Ora che la sua problematica figliola stava per diventare il difficile problema di un altro uomo, lui si sentiva talmente sollevato, da non badare più alle differenze sociali.
Luca lo ringraziò, domandandosi se il suo padrone non fosse da considerare un ingenuo, vista la fiducia che riponeva nella signorina Laura.

Guido amava particolarmente la novità della pasticceria di sua madre, perché raramente aveva visto una giovane in gamba come Ilaria. Non solo era aggraziata e bellissima ma anche molto simpatica. Sapeva cucinare, era gentile con i clienti e persino la signora più scorbutica di Piazza Alessandria sembrava averla presa in simpatia. Quando sua madre gliela aveva presentata, lui aveva provato il forte desiderio di impressionarla. Ora erano stati raggiunti da Elisa, che aveva ricevuto una breve tregua dai suoi padroni. “Guido, sai che la nostra Ilaria ha deciso di darmi delle lezioni. Mi insegnerà a leggere e a scrivere.” annunciò la simpatica cameriera.
“Potrei darti alcuni libri che possiedo. Ti aiuteranno , professoressa.” Guido rivolse uno sguardo adorante a Ilaria.
Luca aveva deciso di trascorrere la mattinata libera che il conte gli aveva concesso, in pasticceria. Ilaria infatti era una compagnia davvero simpatica e i problemi dei Montedoro lo avevano turbato, per quanto avesse tentato di non farsi coinvolgere. La giovane pasticcera era per lui una sorta di scacciapensieri.
La trovò in compagnia di Elisa e di un giovanotto davvero affascinante e simpatico, che si presentò come il figlio della signora Paola. I tre stavano parlando di libri e di insegnamento. A quanto pare Elisa avrebbe preso lezioni da Ilaria.
“Potrei portarvi dei libri che ho con me.” si offrì Luca.
“A quanto sembra non ci mancheranno i testi per studiare” intervenne Elisa, ricordando l’offerta di Guido. Perché il figlio della pasticcera era così interessato ad Ilaria? Forse perché in effetti la sua amica possedeva tutte quelle caratteristiche che a Guido piacevano, e che a lei invece mancavano. “Chi nasce tondo non può morire quadrato” pensò la ragazza.
Non riusciva però ad avercela con la sua amica. Non aveva colpa se aveva fatto perdere la testa sia a Guido che al maggiordomo.
La pasticceria quel giorno era davvero affollata, perché anche Laura e la sua amica entrarono per bere qualcosa di caldo. La Montedoro non era una sciocca. Non appena aveva visto Luca sorridere per qualcosa che le aveva detto l’apprendista della signora Paola, lei aveva compreso che in quella ragazza si nascondeva una rivale. Un uomo freddo come il suo maggiordomo, non era solito sorridere in quel modo.

Ilaria prese la sua ordinazione e Laura si mostrò amabile e gentile. Quando però la giovane pasticcera si avvicinò al tavolo con le due cioccolate calde, che la Montedoro e la sua amica avevano ordinato, Laura mosse il proprio gomito in un modo volutamente maldestro, facendo cadere il bollente contenuto sulla sventurata cameriera…

1 commento:

  1. Ecco la gelosia che inizia. Ilaria non ha ancora capito quindi ne vedremo delle belle

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