Emozioni ieri, oggi, domani…. Le storie di una vita... Tutte da leggere...
martedì 27 marzo 2018
Signorina. 12 ° puntata di Silvia Bucchi.
"Laura, cosa ci fai qui? ripeté la voce e la ragazza si voltò, fissando suo padre. Il conte Montedoro si avvicinò alla vetrina della pasticceria e osservò il quadretto che si presentava davanti ai suoi occhi. Ilaria stava ballando con il maggiordomo mentre Elisa cercava di trascinare in una danza sfrenata Guido.
"Non credo che quella pasticcera sia la compagnia adeguata per un bravo ragazzo come Catalano" il tono che il padre aveva usato era carico di disprezzo e Laura si stupì. Che cosa aveva il conte contro la insignificante Ilaria? Per caso la conosceva?
Montedoro si rivolse alla figlia e le offrì il braccio.
" Torniamo a casa. Sembra proprio che sia giunta l'ora di andare a letto." le disse scortandola fino al portone.
"Siete in arresto per l'omicidio del conte Montedoro." annunciò la voce di un carabiniere mentre ammanettava i polsi di Ilaria, che cercava di proclamare la propria innocenza. La pasticcera si svegliò di scatto e si diede da fare per accendere una candela. Era solo un sogno. Nessuno voleva arrestarla e molto probabilmente quel bastardo del conte Montedoro era vivo e vegeto nel suo comodo ed elegante letto. Sentiva ancora il corpo scosso dai brividi e quindi la ragazza decise di scendere in cucina per bere del latte caldo. Sperò anche di non imbattersi nella scortese proprietaria della pensione.
Era in cucina a sorseggiare il latte caldo illuminata solo dalla debole luce della candela, quando un rumore la fece sobbalzare. "Non temere, sono io." le disse una voce, che apparteneva chiaramente al miglior maggiordomo di Roma, ovvero a Luca Catalano.
"Non mi hai spaventata. Ci vuole ben altro per incutermi timore." Cercava di fare la forte ma il suo animo era ancora scosso a causa dell'incubo.
Lui non le prestò attenzione e si versò una tazza di latte caldo.
"Cosa ti è accaduto? In pasticceria sembravi serena e anche quando siamo tornati alla pensione eri tranquilla mentre scherzavi con me e Elisa. Per caso è successo qualcosa? Ora sei turbata." Il tono amichevole del ragazzo stava per far cedere la ragazza, che però tacque. "Non posso fuggire a lungo ai fantasmi del mio passato.Mi tormentano persino in sogno." pensò lei.
"Non è nulla di grave. Ogni tanto ho problemi a prendere sonno. Con un po' di latte caldo però mi sento subito più tranquilla. Mi accadeva anche da bambina." rispose lei.
Ilaria notò che il maggiordomo le stava fissando le labbra e arrossì.
Lui si accorse del turbamento della pasticcera e si giustificò. "Ti sei sporcata il labbro con il latte." le spiegò, mentre Ilaria afferrava un tovagliolo di stoffa e lo usava per pulirsi.
"Sei ancora sporca" le fece notare il maggiordomo, prendendole il tovagliolo dalle mani e pulendo le labbra di lei con la stessa meticolosità con la quale si occupava dell'argenteria del conte.
I loro volti erano ormai pericolosamente vicini e all'improvviso accadde quello che non sarebbe mai dovuto succedere, almeno secondo il punto di vista di Ilaria. La pasticcera e il maggiordomo si baciarono. La coppia fu fortunata perché la padrona della pensione non si accorse di nulla.
"Credo proprio di essermi innamorato" sussurrò il maggiordomo, che non ricordava in nulla il gelido dipendente dei Montedoro. Aveva palesemente dimenticato le regole dell'etichetta.
"Anche io." rispose Ilaria, temendo il momento in cui avrebbe dovuto prendere in considerazione l'idea di raccontare tutta la verità a Luca sul suo passato.
Laura non aveva chiuso occhio per tutta la notte perché voleva sapere ogni cosa su suo padre e Ilaria. Non era una sciocca e aveva compreso che il conte conosceva benissimo quella ragazza e aveva una pessima opinione di lei.
Luca non era ancora arrivato a Piazza Alessandria e quindi era proprio quello un momento propizio per affrontare il discorso con suo padre, senza essere intercettati dal maggiordomo.
La ragazza raggiunse Montedoro in salotto e dopo avergli augurato il buongiorno con un bacio, chiese a bruciapelo: "Padre, ciò che avete detto ieri davanti alla porta della pasticceria mi ha impedito di chiudere occhio per tutta la notte. Per quale motivo non credete che Ilaria possa essere una buona compagnia per il signor Catalano?"
Il conte sapeva benissimo che quando sua figlia si metteva qualcosa in testa, perseguiva il suo obiettivo senza fermarsi. Non poteva più tacere la verità.
"Ti prego di essere discreta. Non voglio che il maggiordomo lo sappia e nemmeno gli altri abitanti della piazza. Ilaria ha tentato di uccidermi." rivelò a sua figlia, lasciandola senza parole.
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Odioso questo conte!!!
RispondiEliminaChe teneri Ilaria e Luca, troppo troppo teneri mi piacciono tantissimo. Bravissima