Il
giorno dopo Maria si svegliò con un enorme mal di testa mentre
qualcuno bussava alla sua porta.
Era
nonna Sandra che la informava della presenza in cucina di un bel
giovanotto con delle bombe calde che la stava aspettando per andare
al mare.
La
giovane De Luca si trascinò fuori dalla stanza e raggiunse la cucina
dove trovò Andrea tranquillamente seduto davanti ad una fumante
tazza di caffè mentre parlava amabilmente con Tiziana della musica
anni’80. Maria li raggiunse e si vergognò per la camicia da notte
rosa con la sagoma di Hello Kitty che indossava. La prima frase che
avrebbe voluto pronunciare sarebbe stato un: “Ma con quale coraggio
ti presenti la mattina a casa della gente, senza alcun preavviso?”
poi pensò che non solo per sua madre sarebbe stato importante
costruire un rapporto con il suo futuro fratellastro ma che anche lei
ora stava iniziando a vedere Andrea con occhi diversi. “Non è un
cattivo ragazzo” pensò. E in quel momento capì che gli perdonava
anni di prese in giro. La sera prima le era stato accanto come un
vero cavaliere e a diciannove anni non si può portare rancore a
qualcuno per sempre.
“Siediti
con noi” le propose Andrea come se quella fosse casa sua. Maria
obbedì e si sedette accanto al ragazzo e difronte a sua madre, che
le sorrideva grata.
“Che
cosa ci fai a casa mia così presto?” domandò lei al rampollo del
fidanzato di sua madre.
“Non
faccio nulla di speciale. Mi limito a seguire il consiglio di mio
padre sul mattino che ha l’oro in bocca. Ho anche deciso di
studiare per l’esame di ammissione al numero chiuso
dell’università. Ho informato mio padre del fatto che sei una
studentessa modello e a lui farebbe piacere se tu mi aiutassi a
studiare, senza togliere tempo alla tua preparazione per l’esame di
ammissione a Medicina, si intende.” Sorrise Andrea offrendole una
delle bombe fritte che aveva comprato. Terracina era famosa per quei
dolci. Le bombe fritte di quella città pontina erano per molti le
più buone. In altre circostante Maria avrebbe pensato che quella
offerta di dolci fosse dovuta ad una presa in giro ovvero mostrare la
compagna sovrappeso mentre si ingozzava. Però lo sguardo di Andrea
era così tenero mentre le offriva quei dolci che Maria non ebbe più
alcun dubbio.
Quando
ebbe bevuto l’ultimo sorso di cappuccino e ebbe divorato anche
l’ultima briciola della bomba calda, Maria si rilassò sulla sedia
mentre Tiziana e sua madre spicciavano la tavola.
“Ehi,
non crogiolarti nella tua pigrizia. Dobbiamo correre in spiaggia a
studiare. Tra dieci minuti devi essere pronta e in costume.” La
stuzzicò Andrea con un sorriso irresistibile. Poi scrutò il volto
della ragazza e sorrise afferrando il tovagliolo e pulendo
delicatamente la crema pasticcera che si era depositata ai lati della
bocca di Maria. “Ti sporchi proprio come una bambina piccola.” La
schermi con un enorme sorriso.
Borbottando
qualche insulto Maria uscì dalla cucina in direzione del bagno.
Dieci minuti dopo era accanto al giovane Moretti e stava percorrendo
Viale delle Vittorie in direzione del lungomare.
Tiziana
e Matteo stavano tranquillamente sorseggiando una granita al caffè
seduti ai tavolini del bar dello stabilimento balneare. La coppia di
innamorati sorrideva mentre osservava i figli studiare sotto ad una
palma, sdraiati sul prato che il gestore dello stabilimento balneare
aveva fatto costruire.
“Sembra
che il rapporto tra quei due stia migliorando” sospirò Moretti
sollevato.
“In
effetti mia figlia sembra decisamente più felice e meno scorbutica
da quando frequenta Andrea.” Sorrise Tiziana assaporando la sua
granita.
“Mio
figlio non fa che lodare davanti a me Maria. Per lui non esiste
ragazza migliore di lei. Mi ricorda me alla sua età, quando ero
innamorato follemente di te.” Spiegò con naturalezza guardandola
con amore.
“Quando
parleremo ad Andrea di noi?” gli domandò la De Luca.
“Credo
che sospetti qualcosa. Non sa del nostro passato e penso che non
dovrà mai scoprirlo. Sta semplicemente iniziando a sospettare che io
mi stia innamorando di te e questo è un bene perché finirà per
approvare ogni nostra decisione.” Rispose lui. Quei giorni a
Terracina si stavano rivelando assai fruttuosi.
Andrea
osservava con interesse Maria mentre la ragazza sottolineava le
pagine del manuale.
Era
così assorta da sembrare ancor più bella. Come avevano potuto i
loro compagni di classe essere stati tanto ciechi davanti ad una
ragazza tanto straordinaria? Andrea non poteva credere di aver fatto
parte del gregge che si era divertito ad umiliare Maria per tutti
quegli anni.
“Se
continuerai a fissarmi così non riuscirò a studiare. Inoltre tuo
padre potrebbe anche uccidermi se dovessi distrarti dai tuoi esercizi
per l’ammissione.” Maria sorrise nonostante fingesse di avere un
tono severo.
Andrea
fu tentato di baciare quella rompiscatole ma resistette: non era
ancora giunto il momento per trasformare il loro rapporto di amicizia
in amore.
“Che
ne dici di andare a fare un bagno?” le propose. Maria anni felice.
Era
sera e Maria era appena uscita con Andrea. Tiziana si stava
preparando per andare a cena con Matteo, che questa volta aveva
informato il figlio della sua intenzione di invitare la madre di
Maria a mangiare qualcosa fuori. Sandra stava riempiendo la
lavastoviglie quando sua figlia Tiziana apparve sulla soglia della
porta della cucina. Voleva salutare sua madre prima di raggiungere
Matteo al porto.
“Tesoro
mio, potresti fermarti un momento qui con me?” le domandò
l’anziana signora, che abbandonò i piatti e si sedette davanti al
grosso tavolo della cucina.
“Ma
io…” protestò Tiziana che non voleva far aspettare Matteo al
ristorante.
“Non
ci vorrà molto. Mi stavo solo preoccupando per Maria ed Andrea. Hai
reso tua figlia complice di un gioco più grande di lei. Se Andrea
dovesse scoprire che suo padre ha lasciato sua madre per te e che
Maria era al corrente di tutto, quei due ragazzi soffrirebbero e noi
non lo vogliamo, vero?” domandò Sandra.
“Mamma,
per quanto mi riguarda Andrea non saprà mai che io e suo padre siamo
stati amanti per più di due anni. Non glielo diremo. E presto
parleremo con i nostri figli e diremo ad Andrea che durante questa
vacanza a Terracina ci siamo innamorati. Non devi preoccuparti.”
Tiziana si era seduta accanto a sua madre e le stringeva le mani per
rassicurarla.
“Facile
a dirsi, figlia mia. Con quel ragazzo Matteo ha combinato un macello
e sarà costretto a tenere un grande segreto per il resto della sua
vita. Voi due siete adulti ma Maria e Andrea sono solo due ragazzi e
dovrete pensare prima a loro che a tutto il resto, chiaro?” il
discorso di nonna Sandra non permetteva repliche.
“Hai
ragione come sempre, mamma.” Tiziana la baciò e poi afferrata la
borsa uscì.
A
pochi metri dall’appartamento di Sandra e Tiziana c’era una
gelateria artigianale tra le migliori del luogo e Maria ed Andrea
erano seduti ad uno dei tavoli.
“Possibile
che tu non riesca a mangiare qualcosa senza sporcarti” la prese in
giro il ragazzo, ridendo. Maria sapeva che la prossima mossa di
Andrea sarebbe stata quella di prendere un fazzoletto e di pulirle le
labbra e lo lasciò fare.
Restarono
in silenzio per un po’ e poi Andrea commentò: “Hai saputo che
questa sera i nostri genitori ceneranno insieme al porto? Tu cosa ne
pensi?” Il giovane era felice che il viaggio a Terracina avesse
permesso a suo padre di conoscere una donna come Tiziana ma temeva la
reazione di Maria. Non gli sarebbe piaciuto se a causa dei loro
genitori l’atmosfera serena che li avvolgeva si fosse infranta.
“Mi
sembra una cosa fantastica. Tuo padre mi sembra una bravissima
persona e la mamma in questi giorni sembra tornata adolescente. Io
credo che si siano innamorati.” Maria tentò di sondare il terreno.
Andrea avrebbe accettato la relazione dei loro genitori?
“Si
credo che ormai abbiano perso la testa l’uno per l’altra.”
Ribatté Andrea rendendo Maria più tranquilla. La storia dei loro
genitori non avrebbe mai potuto distruggere il rapporto che stava
costruendo con Andrea.
“Se
continuerò a mangiare così credo che non riuscirò a dimagrire.
Diventerò ancor più grassa di quello che già sono.” Si lamentò
Maria dopo aver terminato la sua coppa di gelato alle creme.
“Sei
bellissima” le sussurrò Andrea all’orecchio tentato di baciarla.
Maria pensò che fosse pazzo o quanto meno assai esagerato. In altri
tempi l’aveva mortalmente offesa per i suoi chili di troppo.
“Ti
propongo una gita al centro storico. Di notte è favoloso. Possiamo
prendere il caffè in piazza Duomo e passeggiare tra le antichità.
E’ vicino ma la salita che bisogna percorrere per raggiungerlo è
così ripida che brucerai le calorie del gelato in un secondo.”
Maria annuì felice. Amava il centro storico di Terracina, con i suoi
resti romani ma non lo aveva mai, in tutti quegli anni, visitato di
notte.
“Così
tua madre è preoccupata.” Esclamò Matteo mettendo in bocca un
calamaro fritto. Lui e Tiziana erano in un ristorantino nei pressi
del porto di Terracina e stavano mangiando del pesce.
“E
ha ragione. Devi parlare con tuo figlio e dirgli almeno che ci siamo
innamorati e abbiamo intenzione di stare insieme. Più rimanderemo e
peggio sarà anche perché temo che tra Andrea e Maria stia nascendo
l’amore.” Tiziana stava gustando un meraviglioso risotto alla
pescatora ma il suo pensiero era rivolto ai loro figli. Lei
condivideva le paure di Sandra e si sentiva una egoista ad aver
coinvolto sua figlia.
“Gli
parlerò domani, mia cara.” Acconsentì lui, prendendo la mano di
Tiziana tra le sue.
Dopo
aver percorso una salita ripidissima e aver osservato i resti
dell’Appia Antica, Maria ed Andrea si ritrovarono nell’enorme
piazza intorno alla quale sorgeva il vero centro storico di
Terracina, il famoso Foro Emiliano. Maria respirò soddisfatta: tutti
gli anni la visita al Foro, che però faceva di giorno, era per lei
il momento più magico della sua vacanza. Trascorrere l’inverno a
tradurre brani di latino e a studiare la cultura dell’Antica Roma,
le faceva apprezzare ancor di più quelle antichità romane. Di notte
però l’atmosfera era magica e indimenticabile. Maria prese Andrea
per mano e lo trascinò verso l’estremità opposta della piazza.
Dopo aver varcato un arco, i due giovani si ritrovarono davanti alla
imponente struttura del Capitolium. Maria non lasciò la mano di
Andrea nemmeno per un secondo mentre iniziava la sua spiegazione: “Il
Capitolium era una struttura politica e religiosa molto importante,
sai? Era dedicato a Giove, Giunone e Minerva. Mi emoziona sempre
pensare che risale al I secolo avanti Cristo. Mi sento così piccola
davanti alla vastità della storia.” Andrea la osservava
incantato: il volto di Maria alla luce della luna e della suggestiva
illuminazione del foro era ancora più splendente. Inoltre parlare di
argomenti che tanto la entusiasmavano rendeva i suoi occhi ancor più
brillanti.
“Sembri
proprio una professoressa come tua madre.” La schernì lui senza
cattiveria. Maria ricambiò il suo sorriso e l’inevitabile accadde.
Andrea non seppe resistere e prese tra le mani il volto della
giovane, Maria allora si fece coraggio e avvicinò le sue labbra a
quelle di lui. Fu un bacio lungo e molto intenso. Quella sera stessa,
seduti ai tavolini del bar situato nel Foro Emiliano, Andrea le
confessò di averla amata sin dalla prima volta che i suoi occhi si
erano posati su di lei. Maria comprese che quei pochi giorni a
Terracina erano riusciti a farla innamorare perdutamente di lui.
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