giovedì 1 marzo 2018

Venti di verità - 22^ puntata - di Mauro Bertoli


Cerry si presentò sul dischetto e posò il pallone.

Dopo il fischiò corse e colpì la sfera. Battè il rigore talmente male che il portiere non dovette far altro che guardare la palla finire oltre la traversa.

Il nervosismo dilagò quando, passata la mezz'ora, dal tiro di un calcio d'angolo, Cerry causò un involontario contropiede che venne concretizzato dalla squadra avversaria.

I due amici presero a discutere ogni minuto in campo e ci volle una seria presa di posizione del Mister, dalla panchina, per separarli.

« Basta! Ora effettuerà i cross Raffy e tu, Cerry, vai in area» provò, ma il risultato peggiorò.

 Al primo cross dalla bandierina Raffaele prese bruscamente la sfera dai piedi di Cerry che, a suo dire involontariamente, gli diede un calcio in faccia.

« Volevo calciare la palla per buttarla verso la bandierina, non volevo colpirti» si giustificò, ma non bastò per calmare la lite.

« Ora basta!» li zittì esasperato Mister Sinfonelli, fissato malamente dall’arbitro. « Eseguite il calcio d'angolo, poi entrerà Daniele! Esci tu Cerry» decretò, chiamando a riscaldarsi, Daniele.

Raffaele effettuò il cross del calcio d'angolo e, sull'ennesimo contropiede fatale, Il portiere venne scartato e il pallone depositato in rete per il raddoppio.

Mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo quando Daniele si spogliò della pettorina e si preparò per entrare in campo.

Un'ovazione accolse la sua entrata.

« Fai quel che puoi Dany! Tu Raffy crea spazio per gli inserimenti di Daniele ed effettua i cross dalla bandierina. Tu Daniele... cerca di cambiare il risultato, ti voglio cinico in area! Se sentì fitte o dolori alla schiena avvisami subito!».

Ma questo, fortunatamente, non avvenne e Daniele, carico e molto motivato, divenne un vero problema per la difesa avversaria. Si muoveva e si smarcava talmente rapidamente che non riuscivano a marcarlo.

In pochi minuti riuscì a scatenare il pubblico con la sua voglia di far goal.

Ogni volta che gli arrivava il pallone ai piedi osservava la posizione e tentava il tiro, quasi sempre rimpallato. Raffy gli urlò di lasciare a lui il compito di creare spazi e così fece. Raffaele, con grande abilità, saltava spesso i difensori avversari e passava palloni filtrati a Daniele che tentava spesso e volentieri di liberare il tiro. Sfruttando lo scompiglio creato dai suoi compagni di squadra, filtrava tra i difensori e si faceva sempre più pericoloso davanti all'estremo avversario. Dopo più tentativi di passaggi corti mai riusciti, Raffy optò per un passaggio aereo.

Daniele, vedendo il bellissimo passaggio sul secondo palo, si divincolò e, senza pensarci due volte, colpì dolcemente il pallone; ne uscì un pallonetto perfetto che scavalcò il portiere e finì in rete.

Esultarono tutti in panchina ed entrarono in campo per complimentarsi con lui.

Lui, sapendo che non bastava un goal per riuscire a raddrizzare il risultato, rimase a sorpresa molto tranquillo.

Il primo tempo si concluse con solo un goal da parte della Selinese ma con l'entusiasmo alle stelle.

« Tutto bene, Dany? Ti fa male la schiena?» chiese il Mister, serio.

« Stia tranquillo, Mister, non sono mai stato meglio» rispose sorridente, e pure stavolta non mentiva affatto.

Si sedette e si godette l'euforia che si respirava in spogliatoio, finchè, dopo una manciata di minuti, vennero richiamati dall'allenatore.

« Ragazzi, come vedete quelli sono diventati matti da quando è entrato Daniele in campo. Dovete aiutarlo a creare spazi. Da fuori area, da centrocampo, da dentro l'area... ovunque dovete far si che Raffy e Dany riescano a portarsi davanti al portiere della Strinense. Possiamo ribaltarla questa partita e con un Daniele così motivato... sarà un secondo tempo veramente scatenato! FORZA RAGA!» li incitò Mister Sinfonelli e i ragazzi risposero a coro « FORZA RAGA!».

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