giovedì 31 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 687 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
687
Season
4
Original Date
27/01/2014
Production Code
S4E111/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Luke e Peter ebbero finite di fare la colazione e uscirono per andare a scuola. Nick e Tom stavano finendo di fare colazione quando suonarono alla porta. Tom pensò che Luke o Peter avessero dimenticato qualcosa e andò ad aprire. Davanti alla porta una donna chiese di Nick. Tom la fece accomodare e chiamò Nick. Nick fu sorpreso di vedere Victoria Lowell. Nick la fece accomodare in cucina e chiese se la sua visita riguardasse David Donovan. Victoria sorrise e chiese come conoscesse David Donovan. Fu Tom a rispondere. In quel momento ricordò che Nick era il compagno di Nick e disse che anche lei era alla ricerca di David.

Phyllis’ House – Wakefield
Phyllis era contenta di avere una nipote. Desiderava conoscerla. Sapeva che lavorava in “Ordinary People” e stasera avrebbe iniziato a vedere la soap. Guardò l’orologio. Era l’ora di alla St. George Clinic. Una casa di riposo per anziani.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Victoria ascoltò con attenzione la storia di David raccontata da Tom. Nick chiese cosa centrasse David con l’Agenzia. Victoria disse che non poteva rivelarlo poiché nei confronti di David c’era una ricerca coadiuvata anche dall’Interpol. Tom chiese se si trattasse dei suoi problemi accaduti ad Auckland. Victoria rispose che quanto accaduto ad Auckland era la punta dell’iceberg. Nick chiese a Victoria fin dove poteva parlare di David. Victoria disse una sola parola: Narcos. Tom ebbe un sussulto.

St. George Clinic – Wakefield
Phyllis parcheggiò la macchina nell’area riservata agli ospiti. Scese dalla macchina e si avviò lungo il viale che l’avrebbe portata all’entrata della struttura. Entrò. Salutò il personale di turno alla reception e si avviò verso alcune stanze. Incontrò il dottor Morris che aveva in cura Jonathan, suo marito.

Come foglie al vento # 687
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO








Come foglie al vento - Episodio 686 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
686
Season
4
Original Date
24/01/2014
Production Code
S4E110/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedar’s Pub – Victoria Square – Cedarfarm
Peter era ancora sorpreso sul passato a lui sconosciuto di Donna. Judy era perplessa. Peter disse che il suo comportamento possessivo e geloso di Donna era causato dalla violenza subita dal patrigno. Judy annuì e si chiese come fosse riuscita Donna a non impazzire. Peter disse che si sentiva in colpa per non averla mai compresa.

Tina and Fred’s House – Runswick Bay.
Samantha era stata messa al corrente di quanto era accaduto a suo cugino David. Tina chiese come avrebbero rintracciato David. Jennifer non seppe rispondere. Come si fa a rintracciare una persona che ha probamente cambiato identità? Jason disse che Claire aveva questa foto di Jason fatta qualche anno fa a Marsiglia. Jennifer disse che Marsiglia era molto ricorrente nei viaggi di David. Fred ipotizzò che David si sia arruolato nella legione straniera. Samantha disse che bisogna fare ricerche in tal senso su internet.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Mentre Luke e Peter erano di sopra a dormire, Tom era in videochiamata con Jason da Runswick Bay.

Tina and Fred’s House – Runswick Bay/ Nick and Tom’s House – Cedarfarm
Jason raccontò a Tom quanto raccontato da sua zia Claire su David. Tom trovò strano immaginare David con precedenti penali e arruolato, forse, nella legione straniera. Nick disse che accertarsene non costava nulla. Jason chiese a Nick se avesse un’idea su come procedere. Nick rispose di sì e prese il suo cellulare. S’allontanò dalla cucina. Nick disse che qualche conoscenza nelle alte sfere. Jason rise. Poco dopo Nick ritornò dicendo che in mattinata avrebbe avuto delle risposte. Jennifer ringraziò Nick dicendogli che avrebbe informato Claire.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Luke e Peter ebbero finite di fare la colazione e uscirono per andare a scuola. Nick e Tom stavano finendo di fare colazione quando suonarono alla porta. Tom pensò che Luke o Peter avessero dimenticato qualcosa e andò ad aprire. Davanti alla porta una donna chiese di Nick. Tom la fece accomodare e chiamò Nick. Nick fu sorpreso di vedere Victoria Lowell.

Come foglie al vento # 686
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO







Buon Halloween

Buon Halloween a tutti dallo staff 🎃🦇

martedì 29 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 685 di Nunzio Palermo




 Come foglie al vento


Episode
685
Season
4
Original Date
23/01/2014
Production Code
S4E109/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

The Fisherman Pub – Runswick Bay
Claire disse che da circa otto anni non ha notizie di suo figlio David.  Aveva sempre ricevuto lettere o cartoline in cui diceva che stava bene e che lavorava saltuariamente nei luoghi dove alloggiava. Jason chiese quando avesse ricevuto per l’ultima volta notizie da David. Claire, dalla sua borsa estrasse una busta e la diede a Jason. Jason l’aprì e iniziò a leggerla David informava sua madre che non sarebbe tornato ad Auckland, in Nuova Zelanda. Jennifer chiese a Claire se Martin, suo marito, prima di morire li avesse mai contattati. Claire rispose di sì. Era stato quando s’erano trasferiti ad Auckland, qualche anno dopo la morte di Jason. Claire era troppo impegnata a crescere David da sola che dopo la morte del padre era diventato ribelle. Claire disse che David era stato a 18 anni arrestato per rissa.  Jennifer chiese se David avesse mai incolpato Martin per la morte di suo padre Jason.  Claire rispose di sì e che aveva faticato non poco a convincerlo che suo padre era un alcolizzato e che la sua morte era stata causata da questo. Jason chiese quando lo zio Jason avesse iniziato a bere. Fu Jennifer a rispondere. Jason aveva iniziato a bere quando morirono Mike e Sandra, i genitori di Samantha e Tom, nell’incidente aereo del 1999. Claire disse che tutti avevano cercato di aiutare Jason a superare il trauma della morte di suo fratello. In un primo sembrava che avesse smesso di bere e aveva deciso di trasferirsi a Auckland per cominciare da zero. Dopo qualche tempo decise di ritornare con la sua famiglia e aveva ripreso a bere. Le liti con Martin erano all’ordine del giorno. Jennifer confermò il racconto di Claire. Jason chiese se questo avesse influenzato David. Claire rispose di sì.

Tom’s Bookstore – Victoria Square
Tom, dopo la telefonata con suo cugino Jack, riprese a lavorare. Squillò nuovamente il cellulare. Era Samantha, sua sorella.

Runswick Bay
Samantha disse a Tom che era davanti al Fishermen Pub.

The Fishermen Pub – Runswick Bay
Claire disse che David a Auckland aveva creato non pochi problemi con la polizia e che si fece due anni di carcere per spaccio di droga. Uscito dal carcere decise di lasciare la Nuova Zelanda e aveva deciso di viaggiare. La lettera che aveva in mano Jason, era datata febbraio 2010, era l’ultima sua comunicazione. Aveva chiesto aiuto alle varie ambasciate, ma di David nessuna traccia. Jason guardò il timbro postale. Era di Dover, Inghilterra. Claire disse che aveva chiesto aiuto alla polizia di Dover. Niente. Di David nessuno ne aveva sentito parlare. Jason pensò che David aveva cambiato identità. Alla stessa conclusione era giunta anche Claire e per questo era tornata a Runswick Bay e aveva pensato di chiedere aiuto a Martin. Quando poi aveva scoperto che Martin era morte si sentì persa. Grazie a Tina era riuscita a rintracciare Jennifer a Cedarfarm.

Cedar’s Pub – Victoria Square – Cedarfarm
Peter era ancora sorpreso sul passato a lui sconosciuto di Donna. Judy era perplessa. Peter disse che il suo comportamento possessivo e geloso di Donna era causato dalla violenza subita dal patrigno. Judy annuì e si chiese come fosse riuscita Donna a non impazzire.

Come foglie al vento # 685
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO








lunedì 28 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 684 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
684
Season
4
Original Date
22/01/2014
Production Code
S4E108/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Runswick Bay – The Fishermen Pub
Jason era curioso di sapere cosa si stiano raccontando sua madre Jennifer con zia Claire. Fred chiese a Jason come andasse la sua vita a Cedarfarm dopo la morte di Lynn. Jason rispose che tutto sembrava tranquillo. Peter e Luke sempre insieme a studiare. Nick tramite i suoi colleghi controlla Peter, dopo la sua leucemia di molti anni fa. Fred era contento per lui e per la sua famiglia. Jason chiese come andasse tra Tina e lui. Fred sorrise dicendo che andava tutto a meraviglia. I gemelli, che oramai hanno dieci anni, sono in vacanza dai nonni paterni a St. James, non lontano da Hinderwell. Jason chiese come andassero gli affari a Runswick Bay. Fred rispose che dopo anni di crisi, i turisti sono tornati a Runswick Bay dopo che il consiglio comunale ha deciso di rilanciare il turismo. Poco dopo Jennifer e Claire entrarono nel pub. Jennifer s’avvicinò al tavolo dov’era seduto Jason. Fred s’alzò per far sedere Claire e chiese se volessero bere qualcosa. Claire chiese un tè al gelsomino e Jennifer chiese altrettanto. Jennifer presentò Jason. Clare non lo vedeva da anni. Era contenta di vederlo cresciuto ed esser diventato un buon padre.  Jason ringraziò sua zia. Jennifer disse poi a Claire di raccontare quanto detto al cimitero.

Tom’s Bookstore – Victoria Square
Tom aveva appena finito di servire alcuni clienti quando squillò il cellulare. Era Jack, suo cugino da Dublino. Jack chiese se ci fossero novità da Runswick Bay. Tom rispose negativamente. Jack disse a Tom di aggiornarlo e che in caso di necessità sarebbe venuto a Cedarfarm. Tom disse che sarebbe stato bello rivedersi dopo tanti anni. Jack disse altrettanto.

The Fisherman Pub – Runswick Bay
Claire disse che da circa otto anni non ha notizie di suo figlio David.  Aveva sempre ricevuto lettere o cartoline in cui diceva che stava bene e che lavorava saltuariamente nei luoghi dove alloggiava. Jason chiese quando avesse ricevuto per l’ultima volta notizie da David. Claire, dalla sua borsa estrasse una busta e la diede a Jason. Jason l’aprì e iniziò a leggerla David informava sua madre che non sarebbe tornato ad Auckland, in Nuova Zelanda. Jennifer chiese a Claire se Martin, suo marito, prima di morire li avesse mai contattati. Claire rispose di sì. Era stato quando s’erano trasferiti ad Auckland, qualche anno dopo la morte di Jason. Claire era troppo impegnata a crescere David da sola che dopo la morte del padre era diventato ribelle. Claire disse che David era stato a 18 anni arrestato per rissa.  Jennifer chiese se David avesse mai incolpato Martin per la morte di suo padre Jason.  Claire rispose di sì e che aveva faticato non poco a convincerlo che suo padre era un alcolizzato e che la sua morte era stata causata da questo. Jason chiese quando lo zio Jason avesse iniziato a bere. Fu Jennifer a rispondere. Jason aveva iniziato a bere quando morirono Mike e Sandra, i genitori di Samantha e Tom, nell’incidente aereo del 1999.

Come foglie al vento # 684
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO





sabato 26 ottobre 2019

NON TI AZZARDARE AD APRIRE QUEL FRIGO - 7° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli


“Fanculo la dieta.”
Enrico poggiò la mano aperta sul foglio con la dieta attaccato al frigorifero e lo strappò, chiudendo il pugno. L’accartocciò come si deve e la lanciò con sfregio a terra, scuotendo il capo con fare rassegnato. Lui, fare la dieta. Tzè! Non ci pensava nemmeno! I suoi perfidi coinquilini erano furbi, certo, ma non abbastanza. Gli avevano fatto patire la fame per tutto il giorno, ma adesso basta! Aveva atteso che tutti andassero a dormire, mentre lui era rimasto sveglio, affamato e vigile, con una voragine nello stomaco che gli impediva persino di pensare. Aveva fame, aveva voglia di cibo, di schifezze, ma quei disgraziati gli avevano tolto tutto. Non c’era più cibo nelle dispense, né altrove. Quei vili farabutti gli avevano tolto qualsiasi cosa, portando tutto nelle loro camere. Ma non tutto. Non potevano mica portare il cibo che stava nel frigorifero nelle loro stanze! Inutile che dicevano che avrebbero fatto dei turni per tenerlo sotto stretto controllo! Tanto, prima o poi sarebbero andati a dormire pure loro, non potevano mica stare svegli tutta la notte per sorvegliare il frigorifero! Anche facendo a turni, quei maniaci della salute, Marco in particolare, non avrebbero mai passato preziose ore del riposo in bianco per tenere sotto controllo la situazione, no? Così, Enrico aveva deciso di rimanere sveglio (anche se non sarebbe mai riuscito ad addormentarsi con quel buco nero di fame che aveva nello stomaco, a dire il vero), e di assaltare la fortezza frigo nel cuore della notte! Lì dentro, dopotutto, c’erano ancora i suoi meravigliosi salami, le mortadelline con tutti gli altri salumi prelibati, i würstel, le salsicce, le salsicce di Norimberga, le salse, i budini al cioccolato e tutti i dolci da frigo... Sì. Si sarebbe fatto una bella scorpacciata nel cuore della notte! Alla faccia di quei filibustieri ficcanasi e maniaci della salute! Odiava lo sport, odiava la vita sana e i maniaci del culto del corpo come Marco, odiava i diavoli scatenati sport-dipendenti come i gemelli, odiava tutti quelli che studiavano le scienze motorie e i chirurghi bariatrici come il dottor Bartolini... Insomma, odiava tutti coloro che volevano fargli seguire la dieta. Odiava tutti coloro che osavano mettersi fra lui e il cibo. Andare a stare di casa con i suoi amici di sempre non era stata una buona idea. All’inizio, aveva creduto di sì: con Marco sempre concentrato sul culto del corpo e della salute, sempre vige al dovere e allo studio, con i gemelli fissati con lo sport, sempre in giro a far danni e canagliate, credeva di avere campo libero per farsi fuori tutte le leccornie che voleva. Di certo, non aveva previsto simili risvolti! Poco male! Ora, era notte fonda. Le tre e mezzo del mattino. Non aveva mangiato tutto il giorno, non aveva dormito, i morsi della fame lo avevano tormentato per tutto l’arco del dì, ma non importava. Perché finalmente, stava per prendersi la sua rivincita. E stava per far piazza pulita di tutto ciò che c’era nel frigo. Per il giorno dopo... Beh, ci avrebbe pensato l’indomani! Tanto una soluzione per il cibo, una soluzione per mangiare di trafugo lui la trovava. Sempre! Chissà perché?
In ogni caso, eccolo finalmente lì, dove doveva e voleva essere. Davanti al frigorifero, la luce soffusa che veniva soltanto dall’abat-jour della sua camera, la cui porta aveva lasciato aperta, in modo che quella fosse l’unico lumicino che c’era in casa, per non rischiare di svegliare gli altri e/o destare sospetti di alcun genere.
Lanciò uno sguardo soddisfatto e compiaciuto alla dieta accartocciata a terra e un altro languido al frigorifero pieno di leccornie. Gli venne l’acquolina al solo pensiero...
“Pancia mia, fatti capanna!” sussurrò, non stando più nella pelle, mentre si sfregava le mani soddisfatto.
Allungò lentamente la mano, con trepidazione, verso la parte superiore dello sportello del frigo, già assaporando le leccornie contenute al suo interno...
“NON TI AZZARDARE AD APRIRE QUEL FRIGO!”
Enrico si bloccò e trasalì.
Una voce gelida e lancinante proveniente dalle sue spalle gli fece scorrere dei brividi di terrore e soggezione lungo la schiena.
Enrico si voltò, lentamente, e vide Marco trascinare appena in avanti la sedia su cui sedeva. Comparve dalla semi-oscurità della cucina, dall’angolo in cui se ne stava nascosto, coperto dal nero della notte, come da un film horror. Un ghigno sadico, perfido e malvagio che gli increspava il volto. Gli occhi di ghiaccio pronti a trafiggere, spettrali sotto il fioco raggio di luce che proveniva dalla stanza di Enrico. Un fucile ad aria compressa fra le braccia.
Enrico spalancò la bocca, meravigliato, con la tipica espressione colpevole di chi è appena stato preso con le mani nel sacco. Spaventato, terrorizzato, imbarazzato per essere stato colto sul fatto, si voltò, vergognoso, e fece per darsela a gambe levate.
Marco non disse nulla.
Si limitò a impugnare il fucile come un soldato, lo puntò verso Enrico senza nemmeno alzarsi, prese velocemente la mira e sparò. Con la precisione di un cecchino. E, nonostante la semi-oscurità della notte, colpì proprio dove voleva colpire.
Ovvero, la chiappa sinistra del culone di Enrico.
“Uhuhuhuh!” gridò stridulamente Enrico dal dolore.
Gasato e inebriato dalla sadica soddisfazione per il colpo ben riuscito, Marco sogghignò, spostò leggermente il fucile verso destra e sparò di nuovo, colpendo l’altra natica, senza sbagliare di un millimetro. Enrico sobbalzò di nuovo, gridando ancora una volta con la vocetta stridula. E portandosi le mani sulle chiappe per il dolore. Accelerò il passo da elefante verso la camera, non riuscendo nemmeno a correre, ma Marco colpì ancora e ancora, prima una natica, poi l’altra, ripetutamente, di continuo, finché Enrico non riuscì a raggiungere la sua stanza, barricandosi dentro, chiudendo la porta a chiave.
Marco riadagiò il fucile ad aria compressa sulle cosce, sorridendo soddisfatto. Quel ciccione aveva avuto quello che si meritava. Ora ci avrebbe pensato due volte prima di tornare in cucina nel cuore della notte. Certo che quel culone di Enrico aveva una disciplina pari a zero spaccato! E una soglia del dolore piuttosto bassa! Come poteva avere accusato quei colpi, con tutto il lardo che aveva nel culo? Bah! Mistero! Scosse il capo con fare rassegnato e disgustato e, col fucile sempre ben adagiato sulle cosce, indietreggiò con la sedia, scomparendo di nuovo nell’oscurità della cucina, per poi riprendere con la sua attività di guardia notturna con estrema diligenza.
Nel frattempo, nelle altre due stanze, i gemelli Guaiotti sorridevano entrambi compiaciuti. Nel sonno.

Il mattino seguente, Enrico ebbe un pessimo risveglio. Era crollato alle cinque del mattino circa in preda ai morsi della fame, con le chiappe ancora doloranti per i duri colpi subiti. Quel matto di Marco! Come si faceva ad andare all’università e portarsi dietro un fucile ad aria compressa? Quello era pazzo! Pazzo! Pazzo! Accidenti a lui! Si era svegliato con le chiappe che ancora dolevano, povero Enrico! Lanciò uno sguardo alla sveglia. Le otto e un quarto. Alle nove avrebbe avuto lezione! Santo cielo! Doveva alzarsi e subito! Ma che cosa lo aveva svegliato? Non era stata la fame, né il dolore alle chiappe, ma...
Le urla, le risa e gli schiamazzi di quei dannati gemelli! Entravano e uscivano dai bagni, sbattendo le ante dei box-doccia e le porte, con la grazia dei porci, non curandosi di non svegliare chi dormiva per non sentire la fame. Enrico sbadigliò, ancora assonnato e affamato, e si diresse verso la cucina. Dove Marco lo attendeva in piedi accanto al frigo, le braccia conserte e lo sguardo indecifrabile. Gelido come un blocco di ghiaccio. Non appena lo vide, ammiccò sadicamente, per poi indicargli il frigo con lo sguardo. Enrico si sedette, guardò nella direzione indicata dagli occhi gelidi di Marco e notò che la dieta era stata riappesa al frigorifero, ristampata e nuova di zecca. Enrico sospirò e abbassò lo sguardo sul tavolino, dove si trovò la colazione già sistemata. Due miseri bianchi d’uovo con due misere fette biscottate integrale. La sua nuova, consueta, triste e MISERA colazione. Enrico tirò su col naso, cercando di non piangere, mentre sentiva lo sguardo militare e sadico di Marco su di sé. Quel pezzo di merda doveva aver sicuramente già fatto la colazione e usato il bagno, proprio con lo scopo di tenerlo sotto stretto controllo. Proprio mentre era intento a mangiare la sua misera colazione, i gemelli fecero irruzione in cucina con in mano il SUO cibo e si misero a scaldare il latte e a ingozzarsi di cereali e cornetti al cioccolato proprio sotto i suoi occhi. Enrico piagnucolò, Marco alzò gli occhi al cielo. Ma come potevano mangiar tanto, quei due? Erano due pozzi senza fondo! Poco male, però. Nonostante avessero disciplina zero anche loro, pensò Marco, in quell’occasione potevano tornare molto utili. Era tremendamente divertente vedere il lurido grassone languirsi nel vedere i gemelli ingurgitare ciò che volevano con gioia e appetito, mentre lui... Mentre lui era costretto a seguire una dieta ferrea e triste. Proprio lui, che era un bongustaio e una buona forchetta! Marco adorava gioire delle disgrazie altrui, introverso come era! Adorava quelle situazioni buffe, quelle scenette da film tremendamente divertenti! Una volta finito di fare colazione, i gemelli tennero sotto controllo Enrico, mentre si vestiva; nel frattempo, Marco lavava i piatti, come d’accordo.  Sembrava non aver ancora risentito della notte insonne a sorvegliare il frigo. Per forza!, pensò Enrico contrariato dall’idea di essere sorvegliato ventiquattr’ore al giorno, pure mentre era in bagno e mentre si vestiva. Come faceva a portarsi dietro il cibo e mangiare di nascosto, se loro glielo avevano nascosto tutto e se gli avevano pure tolto i soldi e le chiavi della macchina? Doveva trovare una soluzione, ma con lo stomaco così vuoto e i gemelli che lo sorvegliavano pure mentre si cambiava, non era tanto facile mantenere la mente lucida e fare anche solo un ragionamento sensato!
“Allora? Io ho finito! È pronto il grassone? Dobbiamo andare a lezione!” Marco irruppe bruscamente nella stanza di Enrico, facendolo sobbalzare e... Cadere!
E fece un tonfo colossale!
Da far tremare pure le pareti e il pavimento!
Tutti e tre i coinquilini scoppiarono improvvisamente a ridere. I gemelli risero come se non esistesse un domani e Marco... Marco rise fino alle lacrime, sadico e bastardo com’era! E tutti e tre si piegarono in due, indicandolo col dito puntato addosso.
Enrico si rialzò a stento e, durante il primo tentativo cadde ancora. Aizzando di nuovo le risa dei gemelli e di quel bastardo di Marco.
Al secondo tentativo, si rimise in piedi e, come la mattina prima, Marco e Cristina andarono a lezione in piedi, mentre Leonida accompagnò Enrico in facoltà, sempre a piedi, trascinandosi dietro la bici, facendolo camminare a passo sostenuto come se fosse in un reggimento, imitando l’amico Marco e su consiglio dell’amico Marco stesso. Dopodiché, montò in bici e pedalò come un pazzo per raggiungere la gemella e Marco a lezione.
Enrico si contorse per i continui e perpetui morsi della fame per tutta la mattina.

Quando rientrò da lezione, rigorosamente a piedi e rigorosamente accompagnato da Leonida e dalla sua bici, dopo aver pranzato in facoltà con una misera busta d’insalata e del tacchino che Marco gli aveva preparato in borsetta termica quel mattino stesso, Enrico trovò una bella sorpresa a casa, ad aspettarlo.
Un piccolo frigorifero alto la metà dall’altro e catene e lucchetto con combinazione a chiudere quello grande.
“È stata un’idea di Cristina. Geniale, vero?”, esordì Marco, lo sguardo pieno di ammirazione per l’amica.
Enrico non disse nulla. Lo stupore e la disperazione lo avevano privato della capacità d’intendere, di volere e di parlare.
“Allora, caro Enrico, questo frigoriferino è per te. Non appena sarà freddo a sufficienza, ci metteremo dentro le cose che io e Marco abbiamo comprato per te in quantità limitata e attenendoci alla dieta. In quello grosso, invece ci sono le cose per noi. In pratica, quello grosso è nostro, quello piccolo è tuo”, spiegò Cristina compiaciuta, mentre Marco annuiva ghignando sadicamente a braccia conserte, come al suo solito.
“E ricordati!” concluse Leonida col classico entusiasmo che lo caratterizzava. “Se ti fai fuori quel poco che c’è lì dentro, non ce l’avrai più per il giorno dopo, rischiando di rimanere a digiuno! Perciò, vedi tu, quello che ti conviene fare! Se è il caso di fare escursioni notturne o meno!”
“Dentro ci saranno del petto di tacchino, pollo, bresaola, magrello e formaggi spalmabili light senza grassi, latte scremato, qualche uovo, yoghurt bianchi magri e cose del genere. Niente salse, niente maionese, niente dolci, niente di tutto ciò”, spiegò gelidamente Marco, senza scomporsi di una virgola. “Il tuo frigo sarà riempito domani mattina, come da istruzioni, quando avrà raggiunto la temperatura ottimale. Ora, ti consiglio di andare a studiare. Tra un paio d’ore si cena. Buono studio, lurido grassone”, concluse, ghignando.
Enrico si trascinò in camera, disperato e distrutto. E senza stomaco pieno non riusciva nemmeno a pensare a una soluzione, né tanto meno a elaborare un piano decente! Che fare? Cercò di studiare, ma si addormentò nel tentativo, stremato dalle “lunghe” camminate di un chilometro l’una per andare e tornare dalla facoltà e dalla fame.
E la sera, a cena, non andò meglio!
Gli rifilarono due misere fette di petto di pollo con un brodino caldo di verdure. E lo costrinsero a fare avanti e indietro tre o quattro volte su e giù per le scale per buttare la spazzatura. Ogni volta che risaliva, i gemelli avevano puntualmente preparato un altro sacco da buttare. Lo facevano di proposito, quei maledetti! Ne preparavano uno per volta, in modo che lui dovesse scendere di continuo e senza sosta. Il tutto sempre sotto lo sguardo vigile e sadico di Marco, che si divertiva ad accompagnarlo lungo le scale fino ai contenitori per l’immondizia, a suon di calci in culo, spronandolo e urlandogli nelle orecchie come un ufficiale nell’esercito che addestra i suoi cadetti. Ghignandogli sadicamente alle spalle.
Povero Enrico!
Non aveva proprio più scampo!


venerdì 25 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 683 di Nunzio Palermo




Come foglie al vento

Episode
683
Season
4
Original Date
21/01/2014
Production Code
S4E107/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Runswick Bay – Cemetery
Jennifer chiamò Claire. Claire si voltò e vide Jennifer. Sorrise e le andò incontro. Jennifer e Claire, dopo tanti anni, s’abbracciarono e si sedettero a una panchina, on lontano dalla tomba dei Donovan.

Karr’s Legal Office – 6, Monticello Road
Judy era scioccata. Anthony disse che Donald, il padre di Patrick, era morto in carcere qualche anno dopo la nascita di Patrick in un agguato quando si scoprì cosa avesse fatto a Donna. Judy disse che Patrick sapere che è nato da uno stupro potrebbe destabilizzarlo. Anthony suggerì di non rivelargli, per il momento, la verità e di chiedere consiglio alla dottoressa Stevens.  David disse che era l’unica soluzione. Judy si domandò come avrebbe reagito Patrick a tutto questo. Nessuno seppe darle una risposta.

Runswick Bay – Cemetery
Claire non sapeva come iniziare la conversazione.  Jennifer la incoraggiò, prendendole la mano. Claire di botto disse che cinque anni non aveva notizie di suo figlio David.

Runswick Bay – The Fishermen Pub
Jason era curioso di sapere cosa si stiano raccontando sua madre Jennifer con zia Claire. Fred chiese a Jason come andasse la sua vita a Cedarfarm dopo la morte di Lynn. Jason rispose che tutto sembrava tranquillo. Peter e Luke sempre insieme a studiare. Nick tramite i suoi colleghi controlla Peter, dopo la sua leucemia di molti anni fa. Fred era contento per lui e per la sua famiglia. Jason chiese come andasse tra Tina e lui. Fred sorrise dicendo che andava tutto a meraviglia. I gemelli, che oramai hanno dieci anni, sono in vacanza dai nonni paterni a St. James, non lontano da Hinderwell. Jason chiese come andassero gli affari a Runswick Bay. Fred rispose che dopo anni di crisi, i turisti sono tornati a Runswick Bay dopo che il consiglio comunale ha deciso di rilanciare il turismo. Poco dopo Jennifer e Claire entrarono nel pub.

Come foglie al vento # 683
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO




giovedì 24 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 682 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
682
Season
4
Original Date
20/01/2014
Production Code
S4E106/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Runswick Bay
Nel corso degli anni, la località marinara era cambiata. Vide l’ex bockstore di Tom che era diventato una panetteria e il pub che era rimasto lo stesso. The Fishermen Pub. Quanti ricordi. Jennifer passeggiava immersa tra passato e presente. Svoltò l’angolo e vide la chiesa di San Patrizio. Dietro la chiesa il cimitero. La chiesa non era lontana. Quella mattina, a Runswick Bay, il cielo era parzialmente coperto. Entrò nel cimitero e si avviò verso le tombe dei Donovan. Vide una donna. Sicuramente era Claire. Jennifer allungò il passo. Era emozionata.

Karr’s Legal Office – 6, Monticello Road
Nancy fece accomodare Peter, Judy e David. Anthony era nel suo ufficio. Stava controllando alcuni fogli che poi inserì in una cartella. Bussarono alla porta. Nancy li fece accomodare. Anthony li invitò a sedersi. Anthony disse che aveva continuato da solo le indagini sul passato di Donna e aveva scoperto che era stata adottata.  Judy si mostrò sorpresa. Anthony disse che Donna fu adottata dai Kirkland quando aveva pochi mesi. Judy disse che i suoi genitori non ne aveva mai fatto alcun accenno su questa adozione. Anthony annuì e disse che c’era un motivo più che valido. Peter chiese cos’altro avesse scoperto. Anthony mostrò alcuni documenti che era riuscito a reperire dopo mesi di indagini. Peter iniziò a leggere e passo i fogli a Judy e poi a David. Nancy era seduta accanto a Anthony. Peter rimase sbalordito e chiese se quanto emerso forse vero. Anthony confermò. Judy disse che il loro padre era morto quando lei era al college. Anthony disse che era una scusa per nascondere il suo crimine nei confronti di Donna. Donna fu violentata dal padre adottivo e fu condannato in carcere. Barbara, la loro madre aiutò Donna a partorire Patrick. La morte prematura di Barbara, innescò una serie di cose. L’adozione illegale di Patrick, la morte del patrigno in carcere appena scoperto il suo orrendo crimine, il matrimonio con Peter e l’orrenda morte ad opera dello stesso Patrick. Judy rimase senza parole.

Runswick Bay – Cemetery
Jennifer chiamò Claire. Claire si voltò e vide Jennifer. Sorrise e le andò incontro.

Come foglie al vento # 682
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO



mercoledì 23 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 681 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
681
Season
4
Original Date
017/01/2014
Production Code
S4E105/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Tina’s House – Runswick Bay
Fred, il marito di Tina, aveva preparato la colazione. Tina chiese di Nick, Tom e Luke a Jennifer, la quale rispose che tutto andava bene e che dopo anni Nick e suo padre Victor s’erano rappacificati. Tina rimase senza parole, ricordando quanto accaduto anni fa nel tribunale di Whitby. Jennifer disse che l’avrebbe aggiornata. Bussarono alla porta. Era Jonathan, il postino, con una lettera per Tina. Notò il nome sulla busta. Lo mostrò a Jennifer. C’era scritto Claire. Jennifer aprì la busta e lesse il contenuto. Claire l’invitava a incontrarsi al cimitero presso la tomba dei Donovan. Jason chiese a sua madre cosa volesse fare. Jennifer rispose che se voleva scoprire perché Claire sia tornata dopo tutti questi anni silenzio, era di accettare l’invito.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Tom notò che Luke aveva bevuto solamente una spremuta d’arancia. Trovò l’episodio strano, ma non si preoccupò più di tanto. Peter aveva fatto colazione come al solito. Nick era di sopra a farsi una doccia. Aveva il giorno libero. Guardò l’orologio. Era curioso di sapere cosa stesse accadendo a Runswick Bay.

Tina’s House – Runswick Bay
L’invito era per le 10 al cimitero di Runswick Bay. Jennifer disse che sarebbe andata a piedi. Camminare per il paese l’avrebbe aiutata ad affrontare Claire. Jason disse che l’avrebbe aspettata al pub. Jennifer annuì.

Cedar’s Pub – Victoria Square – Cedarfarm
Anthony entrò nel pub e fece un cenno a Peter e poi si sedette a un tavolo. Poco dopo, Peter lo raggiunse. Anthony disse che forse era emerso qualcosa sul passato di Donna. Poco dopo arrivò anche Judy, accompagnata da David. Anthony disse che il pub non era il luogo adatto e se fra mezzora potevano passare in ufficio. Peter disse che non c’erano problemi. Judy disse altrettanto. Sarebbe andata nel pomeriggio da Patrick. Anthony confermò l’appuntamento per le 10:30.

Runswick Bay
Nel corso degli anni, la località marinara era cambiata. Vide l’ex bockstore di Tom che era diventato una panetteria e il pub che era rimasto lo stesso. The Fishermen Pub. Quanti ricordi. Jennifer passeggiava immersa tra passato e presente. Svoltò l’angolo e vide la chiesa di San Patrizio. Dietro la chiesa il cimitero.

Come foglie al vento # 681
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO


martedì 22 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 680 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
680
Season
4
Original Date
016/01/2014
Production Code
S4E104/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedar’s Pub – Victoria Square
David disse che per Joe era più complessa la faccenda. Joe non ha del tutto perdonato Jill per aver commissionato la morte di sua moglie, nonché la madre della ragazza. Peter disse che lo aveva intuito. Joe è combattuto tra odio e amore nei confronti di sua figlia. David disse che era stata Margareth a spingere Joe a riavvicinarsi a sua figlia. Peter ignorava questo particolare. David disse che le cose sono cambiate da quando s’è scoperto che Patrick in realtà era il figlio di Donna, per Joe è stato un altro trauma. Peter disse che anche per lui non era stato facile accettare Patrick come figlio e assassino di Donna. Davi disse che la posizione dei ragazzi è molto complicata.

Peter and Eileen’s House – 1, Cedar Street
Eileen era senza parole. Peter le aveva raccontato quanto s’erano detti con David al pub. Eileen chiese a Peter se avesse perdonato Patrick. Peter non seppe rispondere e disse che non sapeva se perdonarlo e se perdonare Donna per aver taciuto sull’esistenza di Patrick. Eileen sorrise e Peter ne chiese il motivo. Eileen disse che inconsciamente aveva perdonato Donna, altrimenti non le avrebbe dedicato una commemorazione funebre in suo onore. Peter disse che forse era così, ma tuttora è incerto se perdonare Patrick oppure no. Eileen chiese a che punto fossero le indagini per scoprire la paternità su Patrick. Peter rispose che erano a un punto morto. Al college nessuno dei vecchi docenti ricordava se Donna avesse mai avuto un ragazzo oppure no. Eileen chiese se tra gli ex compagni di scuola ci fosse qualcuno. Peter rispose negativamente.

Tina’s House – Runswick Bay
Fred, il marito di Tina, aveva preparato la colazione. Tina chiese di Nick, Tom e Luke a Jennifer, la quale rispose che tutto andava bene e che dopo anni Nick e suo padre Victor s’erano rappacificati. Tina rimase senza parole, ricordando quanto accaduto anni fa nel tribunale di Whitby. Jennifer disse che l’avrebbe aggiornata. Bussarono alla porta. Era Jonathan, il postino, con una lettera per Tina. Notò il nome sulla busta. Lo mostrò a Jennifer. C’era scritto Claire. Jennifer aprì la busta e lesse il contenuto. Claire l’invitava a incontrarsi al cimitero presso la tomba dei Donovan.

Come foglie al vento # 680
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO

lunedì 21 ottobre 2019

Come foglie al vento - Episodio 679 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
679
Season
4
Original Date
015/01/2014
Production Code
S4E103/237
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Tina’s House – Runswick Bay
Jennifer ringraziò Tina per l’ospitalità con un breve preavviso. Tina disse che era sempre un piacere ospitarli. Jennifer l’abbracciò. Tina chiese chi fosse Claire che alloggiava al B&B non lontano dal pub. Jennifer disse che Claire era sua cognata.

Phyllis’ House – Wakefield
Phyllis si stava preparando la cena. Suonarono alla porta. Andò ad aprire. Era Erica.

Tina’s House – Runswick Bay
Tina rimase sorpresa durante il racconto di Jennifer e disse che di David aveva un vago ricordo. Jennifer disse che non vedeva Davis che era un ragazzo e che dopo tutti questi anni di silenzio, era sorpresa del ritorno di Claire. Jason chiese se avesse visto Claire nel pub. Tina rispose di sì, poiché s’era presentata lì per trovare un alloggio poiché l’hotel era chiuso da anni e che l’era sembrata molto preoccupata.

Phyllis’ House – Wakefield
Erica era preoccupata. Phyllis la rassicurò. Erica temeva qualche ripercussione da parte di Adam se scoprisse la verità. Phyllis la rassicurò e le disse di continuare come se nulla fosse. Bisognava stare attenti a Lynn che era intrigante e ad Adam qualora Lynn chiedesse il suo aiuto. Bisognava proteggere padre e figlia da loro. Erica annuì.

Tina’s House – Runswick Bay
Jason chiese se qualcuno sapesse l’identità di Claire. Tina rispose che Claire s’era presentata con il suo cognome da nubile e che vi conosceva. Non aveva mai detto che avesse vissuto a Runswick Bay e che era sposata con Jason, il fratello di Martin. Jennifer trovò strano questo comportamento. Tina disse che ieri pomeriggio Claire aveva chiesto un tè al gelsomino. Jennifer sorrise e disse che Claire, nelle sue abitudini, non era cambiata. 

Cedar’s Pub – Victoria Square
David disse che per Joe era più complessa la faccenda. Joe non ha del tutto perdonato Jill per aver commissionato la morte di sua moglie, nonché la madre della ragazza.

Come foglie al vento # 679
Created by Nunzio Palermo
© 2014 - WSO


Come foglie al vento - Episodio 732 di Nunzio Palermo

   è presentato da   Come foglie al vento # 732 Episode 732 Season 4 Original Date ...