Emozioni ieri, oggi, domani…. Le storie di una vita... Tutte da leggere...
giovedì 31 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1354° puntata
Samuel rincuora Christine, vuole solo aiutare una persona in difficoltà. Fritz consegna ad Andrè la chiave trovata nella giacca di Doris, potrebbe aprire una cassetta di sicurezza. Frederik sprona Alex a riconquistare la moglie, il loro matrimonio sta cadendo a pezzi. Ruah scappa di prigione.
mercoledì 30 gennaio 2019
Albadora - 162° puntata
Fabian
si chiede cosa possa tramare Sebastian. Costretta da Mario, Eulalia arriva dai
Robles per chiedere notizie di Rodrigo che confuso dai farmaci la scambia per
Leonor e viene a conoscenza del fatto che Leonor si sposò con Mario solo per
salvare la vita ad Alfonso. Manolita inizia ad essere un po’ troppo invadente
in taverna e Federigo chiede a Miguel di ridimensionare il suo ruolo.
Tempo d'amare XI - 1353° puntata
Giselle infonde
fiducia in Frederik mentre le condizioni di Doris sono critiche e i genitori
sono disperati: l’infermiera consegna a Anja una chiave trovata nella giacca di
Doris. Rafaela non sa come dire di voler convolare a nozze con Robert mentre
Patrizia è presa da Samuel e suscita la gelosia di Christine.
martedì 29 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1352° puntata
Fritz non è
contento di essere entrato nel CDA del Seehof e lo dice alla moglie. Rafaela e
Robert intanto vogliono sposarsi. Jorg è sulle tracce di Patrizia che si isola
in un capanno nel bosco.Alex rimprovera la figlia mentre Jana teme per la sua
unità familiare. Giselle accompagna Frederik per un giro attorno al lago e il
Moser teme di non riuscire più a camminare.
lunedì 28 gennaio 2019
Albadora - 161° puntata
Sebastian
appare e firma il nuovo contratto con Fabian. I due ora sono soci.
Primavera, 1942
Paloma
ha trasformato il suo negozio in uno dei locali più alla moda. Rodrigo è
rientrato dalla Division Azul con una ferita al capo e Nina diventa la sua
infermiera. Manolita gestisce la taverna di Federigo dopo la morte di Consuelo,
a seguito di una brutta malattia. Manolita si è sposata con Miguel.
Tempo d'amare XI - 1351°puntata
Andrè incontra Jana
ed Alex e l’uomo è affascinato da Jana. Frederik dissuade la nipote dal
frequentare Ruah mentre Patrizia incontra Samuel e inizia una bella amicizia.
Giselle nota delle difficoltà nel suo rapporto con Moser: se ne sta innamorando
davvero? Jorg e Nicole cedono alla passione.
domenica 27 gennaio 2019
Una grande annata 3 - 3° puntata
Emilio non può
credere che le Banche si siano sporte così a tanto, subire una tale
umiliazione. Raul e Alessandra con Lucia gli stanno vicino. Bruno viene a
sapere la notizia dei giornali e non sa come agire. Marta lo abbraccia, deve
fare come gli dice il cuore.
Marianna ripensa ad
Emilio mentre Giorgio lavora duro per primeggiare alla presentazione della
linea vinicola. L’uomo incontra Liliana presso il comitato regolatore di
produzione e la stuzzica dicendo che il loro vino in scatola non è niente
rispetto al loro.
Emilio giunge a villa
Landolfi e pensa che il responsabile di tutto questo sia Raniero: lo ricorda
bene quando trent’anni prima sputava sulle vigne del padre. Raniero lo fa
allontanare: l’era dei Forti è finita.
Bruno e Danilo devono
riparare un trattore che si è ingolfato nella vigna e Bruno capisce che
qualcuno lo ha sabotato. Liliana intanto segue Giorgio Landolfi: l’uomo giunge
al Credito cooperativo e pensa possa
avere delle influenze nella banca che tiene in pugno i Forti.
Lucia sente la
mancanza di Giuliano poi incontra Ernesto e tra di loro è subito amicizia.
Emilio riceve la visita di Marianna ma questa volta non è li in quanto legale
delle banche: vuole proporgli una soluzione, Alessandra li vede e cerca di captare qualcosa.
Bruno fa delle
ricerche sui Landolfi assieme a Marta ma riescono solo a scoprire che i
Landolfi, originari di Rovato, Maniero e Clara Landolfi erano degli artigiani
esperti in materiali religiosi. Perché Maniero aveva e guidava delle vigne?
Marianna propone ad
Emilio di dichiarare delle cifre basse alla banca nei bilanci dell’ultimo anno
prima della gestione del credito cooperativo in modo tale che possa ritornare
alla tenuta. Emilio pare convinto e accetta la proposta.
Marta scopre il
biglietto firmato Raniero Landolfi verso
sua madre e si arrabbia con lei: cosa c’entra con lei quell’uomo? Emilia spiega
che Raniero trent’anni prima di conoscere suo padre era stato il suo fidanzato.
Marta lo racconta incredula a Danilo.
sabato 26 gennaio 2019
UN FARFALLINO IN TRAPPOLA - 3° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli
Valentina si alzò piuttosto presto l’indomani, all’alba per
l’esattezza. Aveva come sempre una giornata molto più che piena, nella quale
voleva ricavarsi anche del tempo per sé. Riteneva che fosse un diritto vivere
per se stessi e non per il dovere, almeno una volta al giorno. O anche di più,
perché no? Una volta in piedi, si preparò la colazione con la velocità di un
ghepardo e la divorò con la voracità di una leonessa, lavò i piatti, indossò la
tuta sportiva estiva composta da top e calzoncini bianchi e scarpe da
ginnastica per andare ad allenarsi sulla spiaggia. Lo sport le era sempre
piaciuto e ne aveva provati anche diversi da bambina, prima di appassionarsi
alla ginnastica artistica, tanto da volerci costruire una carriera. Ma le cose
non andarono come previsto. Dopo tante vittorie e una medaglia ai mondiali,
c’era stato quel terribile infortunio in gara che le aveva cambiato la vita per
sempre. Aveva dovuto rinunciare all’agonismo e a tutto ciò che ne conseguiva.
Dopo il primo momento di angoscia e disperazione, si era fatta forza ed era
andata avanti. Si era iscritta all’università e si era laureata in scienze
della formazione. Aveva lavorato come insegnante per qualche tempo, amando
stare con i bambini, ma dopo un paio d’anni, aveva capito che non era quella la
sua strada. Così, si era licenziata, trovando lavoro per mantenersi in un
negozio di articoli sportivi come commessa e, stando di nuovo così vicina al
mondo dello sport, aveva deciso di rimettersi in gioco, ripartendo da zero.
Aprendo un negozio di articoli sportivi. Sperava di potersi mettere
completamente in proprio, ma non sarebbe mai riuscita a coprire tutte le spesa
da sola, così si era vista costretta a trovarsi un socio. E, tanto per rendere
le cose più interessanti, come ciliegina sulla torta le era capitato il
classico latin-lover che riteneva se stesso il fascino in persona, il massimo
oggetto di desiderio, che si era invaghito di lei. A quanto pareva, attirare le
attenzioni sbagliate era sempre stato il suo forte. Mentre si sottoponeva a una
pesantissima sessione di cross-fit sulla spiaggia, non poteva fare a meno di
pensarci. Era consapevole che gli uomini la stra-corteggiassero per la sua
bellezza da dea greca, ma non ne era per niente felice. Spesso, malediceva
quella stessa bellezza che moltissime le invidiavano. A quanto pareva, non
riusciva mai ad attrarre uomini che non fossero latin-lover o che la
corteggiassero per altre qualità che possedeva. Aveva provato ad avere un paio
di relazioni serie, dopo aver lasciato l’agonismo, ma erano naufragate
entrambe. Perché era così che andava. All’inizio, veniva corteggiata per la sua
bellezza, poi, quando gli uomini scoprivano che era la cosiddetta femmina alfa,
forte, intraprendente e determinata, che avrebbe potuto mettere in ombra e
sminuire la loro virilità, si spaventavano e finivano col lasciarla. Diciamo
che la sua esuberanza e la sua grinta intimorivano molti. Anzi, tutti.
Perlomeno, quelli con cui aveva avuto a che fare durante tutta la sua vita.
Cercò di distrarsi e di non pensarci. Da sempre, era ottimista: prima o poi
avrebbe incontrato qualcuno che non si fosse soffermato solo sulla sua bellezza
e che non sarebbe stato spaventato dalla sua personalità dominante.
Dopo l’allenamento si fece una doccia veloce e andò in ufficio per il
colloquio di lavoro che aveva indetto con lo scopo di trovare un commesso o una
commessa. Parlò con ragazzi e ragazze, uomini e donne di tutte le età fino alle
sei della sera, ma nessuno la convinse pienamente. Come al solito, ricercava il
meglio del meglio. Non voleva semplicemente qualcuno che s’intendesse di
articoli sportivi, ma ricercava anche una certa professionalità nelle persone
che esaminava. E professionalità significava per lei competenza, puntualità,
onestà e sincerità, bella presenza e la giusta dedizione al lavoro. Dopo aver
tenuto colloqui dalla mattina alle otto e mezza fino alla sera alle sei con
solo mezz’ora di pranzo, per dieci giorni di seguito, quella sera decise di
andare in spiaggia per distendersi i nervi e staccare un po’ la spina. Claudio
si faceva sentire in continuazione, ogni scusa era buona per chiamarla o
mandarle messaggi galanti su Whatsapp, sempre concernenti l’apertura del
negozio, certo, ma pur sempre dai toni piuttosto galanti. E già non ne poteva
più! Ma per chi l’aveva presa, quel Claudio? Per una bambolina di porcellana da
conquistare e da gettare via come spazzatura, non appena ne comparisse
un’altra? Come odiava quel genere di uomini! Così frivoli, così superficiali,
così irrispettosi dell’essere donna! Ma proprio a lei doveva capitare un
elemento del genere per socio? Quante probabilità statistiche esistevano di
incappare in società con uno come lui? Meno di zero, ovvio! Era sempre la solita
sfortunata. Stese l’asciugamano sulla battigia e si stese sotto il sole rosso
al tramonto, massaggiandosi le tempie, quando un cane, un buffo bassotto per
l’esattezza, le rovesciò la borsa da mare, iniziando a rovistarvi dentro col
muso.
“Ehi!” esclamò Valentina in preda allo stupore. “E tu da dove salti
fuori, salsiccia?” domandò all’animale, prendendolo in braccio e allontanandolo
così dalla borsa.
Certo non credeva che i bassotti potessero essere tanto pesanti! Notò
che aveva un collare al collo, ma non fece nemmeno in tempo a esaminarlo che
una voce maschile la raggiunse.
“Signorina!”
Sollevò lo sguardo e vide un ragazzo dal fisico slanciato e atletico
correrle incontro sbracciando, i capelli biondini e ricciolini scompigliati
dalla corsa, gli occhi azzurri e il viso pulito.
“Mi perdoni, signorina”, ripeté educatamente raggiungendola.
“È suo questo cane?” gli domandò lei, sorridendogli.
Lui annuì. “Purtroppo sì. Questo pozzo senza fondo è mio. Lo stavo
portando a fare una corsetta sulla spiaggia, ma deve aver sentito l’odore del
cibo ed è schizzato via. Non sono riuscito a trattenerlo e mi scuso con lei, se
le ha arrecato disturbo.”
Valentina sorrise, non sfuggendole di certo come fosse ben educato
quel giovane. Parlava anche piuttosto bene, doveva ammettere. Non era di certo
un cane buffo come quello a farla arrabbiare. “Ma si figuri! Ha dire il vero,
mi ha fatto solo sorridere! In effetti, devo ammettere che il suo cane ha un
ottimo olfatto. Mi sono avanzati un paio di panini nella borsa!”
Il ragazzo rise di gusto. “Dovevo immaginarlo! Questo cane è peggio di
un bidone della spazzatura! Mangia di tutto e sente il cibo a chilometri di
distanza!”
Valentina rise di gusto. “Le ripeto, ha un ottimo olfatto!”
Il ragazzo scosse il capo. “Non si faccia ingannare dalle apparenze:
ce l’ha solo per il cibo!”
“Come si chiama?” gli domandò lei.
“Würstel”, le disse lui.
“Beh, io gli ho dato della salsiccia, quindi, direi, che ci sono
andata vicina!” scherzò Valentina.
“Era tra le opzioni. Il nome l’ha scelto la figlia di mia sorella, la
mia nipotina di nove anni”, le raccontò lui.
Valentina si alzò in piedi, restituendo il cane al giovane. “È
azzeccato, direi. Io sono Valentina, piacere di conoscerla.”
“Alessio, piacere mio”, si presentò lui.
Si strinsero la mano e rimasero in silenzio per qualche istante.
“Viene spesso qui?” buttò lì Valentina per rompere il ghiaccio.
“A dire il vero, sono qui da poco. Mia sorella si è traferita qui per
via del lavoro del marito. A Pienza ero solo, non c’era niente per me, così mi sono
trasferito anch’io. Sono qui da un paio di giorni e cerco lavoro”, le spiegò.
Valentina rizzò le orecchie alla Dumbo Jumbo, mostrandosi molto più
che interessata a quel piccolo, ultimo particolare della sua storia. “Cerca
lavoro?”
Lui annuì. “Sì.”
“Che genere di lavoro?” gli domandò lei, incuriosita.
“Bah, qualsiasi cosa. Sono un tipo adattabile e so fare parecchie
cose”, spiegò lui.
“Dove lavorava prima, se posso chiederglielo?” proseguì Valentina.
“Facevo il commesso in un negozio di abbigliamento”, disse Alessio.
Valentina si mostrò molto più che interessata. “E di articoli sportivi
te ne intendi?”
Lui annuì con un sorriso meraviglioso e pulito. “Sì, altroché! Mi
piace lo sport! Ne ho praticati diversi! Ma come mai tutte queste domande sul
mio lavoro, se non sono indiscreto?”
Valentina ammiccò. “Beh, in questo caso, io avrei una proposta di
lavoro da farle.”
“Davvero? Perché non me la spiega davanti a un buon caffè? Offro io,
naturalmente!” le sorrise Alessio, entusiasta e curioso di sentire che proposta
gli avrebbe avanzato Valentina.
“Volentieri! Prego, mi segua!” esclamò lei, prendendo su borsa e
asciugamano.
“Mi dia pure del tu! Dopotutto, ho solo ventinove anni!” le disse lui.
“Ma non mi dire! Anch’io! Che coincidenza! Comunque, allora dammi del
tu anche tu! Di solito, lo preferisco!” replicò Valentina, ridendo con lui per
il gioco di parole.
S’incamminarono verso il bar più vicino, fianco a fianco con Würstel
alle loro spalle, anzi proprio dietro la borsa di Valentina, che sorrideva,
tranquilla e rilassata, mentre scambiava chiacchierava piacevolmente del più e
del meno con Alessio.
Forse, aveva trovato il ragazzo perfetto per la sua attività.
venerdì 25 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1350° puntata - di Mattia Cattaneo
Jorg si scusa con
Nicole mentre Alex litiga con Jana perché non gli ha parlato della casa vacanza
in Lorena. La polizia è sulle tracce di Sarah e Ruah e il nuovo commissario,
Andrè Ruhn vuole parlare con i genitori della ragazza. Edmund consiglia a
Giselle di andarci piano con Frederik ma la donna dice che è tutto sotto
controllo.
giovedì 24 gennaio 2019
Tempo d'amare XI -1349° puntata - di Mattia Cattaneo
Giselle tenta di
conquistarsi la fiducia di Moser mentre Rudolf spiega ad Alex quanto sta
accadendo alla casa vacanze in Lorena del padre di Jana. Sarah e Ruah sono in
stazione ma vengono scoperti dalla polizia ferroviaria che cerca Ruah. Nicole va
da Jorg ed entrambi sono felici di aver ritrovato Patrizia: tra i due c’è un
bacio.
mercoledì 23 gennaio 2019
Albadora - 160° puntata - di Mattia Cattaneo
Fabian
viene interrotto dall’arrivo di Paloma: l’uomo spiega la situazione e la donna
affronta con lui Sebastian che giunge ad un compromesso: la metà dell’azienda
di Fabian in cambio del suo silenzio. Eulalia, la madre di Mario, non vuole che altra gente infastidisca
Liberto e litiga così con Leonor. Mario minaccia sua madre: se continuerà dovrà
lasciare la loro casa.
Tempo d'amare XI - 1348° puntata - di Mattia Cattaneo
Nicole scopre che
Doris potrebbe parlare ma attualmente è in condizioni gravi in ospedale.
Giselle seduce Frederik dicendogli che tornerà a camminare mentre Edmund
apprende che una delle sue pedine, Doris, è fuori gioco. Rudolf viene sorpreso
da Alex nei pressi della dependance dei Moser e vuole capire cosa ci faccia.
martedì 22 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1347° puntata - di Mattia Cattaneo
Fritz e Anja hanno
un serio diverbio mentre Robert consola Rafaela, sua sorella si sveglierà. Jana
riceve la visita di un vecchio amico del padre, Rudolf Kreberg, il quale le
rivela di una casa in Lorena che sta per essere svenduta, lei è l’unica che può
fermare l’atto. Nicole scopre che Doris all’epoca era assistente sociale di
Patrizia…
lunedì 21 gennaio 2019
Albadora - 159° puntata - di Mattia Cattaneo
Mario dice ad Alfonso che adotterà Liberto e gli porrà il suo cognome. Alfonso, sentitosi
sconfitto, rifugia nell’alcol. Una giovane ragazza, Manolita, arriva alla taverna di Federigo e Consuelo e incontra Miguel. Tra i due scatta qualcosa. In assenza di Paloma, Fabian raggiunge il loro appartamento e porta con sé una pistola per suicidarsi
Tempo d'amare XI - 1346° puntata - di Mattia Cattaneo
Jorg capisce che si
è trovato dinanzi Patrizia, la figlia che ha sempre cercato. Rafaela media tra
i genitori mentre Doris verte in condizioni critiche in ospedale. Frederik
sprona Alex a riconquistare Jana mentre Sarah dice a Ruah di scappare con lei.
Come foglie al vento - avviso
Causa problemi tecnici la soap stasera non andrà in onda fino a venerdì 25/01/2019
Scusandoci per l'inconveniente, continuate a seguire tutte le produzioni WSO
domenica 20 gennaio 2019
Una grande Annata 3 - 2° puntata - di Mattia Cattaneo
Emilio vede Bruno
alla tenuta e si infuria con lui. Bruno vuole spiegare al padre di Landolfi ma
Raul interviene e lo caccia.
Emilia attende la
persona misteriosa. Nota un’autista arrivare con un mazzo di rose rosse per
portarla a villa Landolfi: Emilia nota Raniero e capisce di chi si tratta.
Ernesto Banti e due
agenti rinvengono il cadavere di Mirko della Rovere nelle campagne della
Franciacorta. Banti arriva così dai Galanti per informarli del ritrovamento e
del fatto che tutti sono sospettati dati i trascorsi.
Lucia arriva in
chiesa per avere informazioni sul battesimo e scopre del nuovo parroco arrivato,
padre Emiliano. Marta dice a Bruno che suo padre accetterà prima o poi l’averla
sposata e aver condiviso anche la produzione vinicola.
Emilia capisce che
Raniero è tornato a Recastello dopo molti anni dalla loro relazione, per Emilia
è stato il primo amore. Raniero le presenta Marianna, sua figlia, giovane
avvocato.
Banti cerca di capire
chi possa avere ucciso Della Rovere sino a quando nota nelle tasche della
giacca ritrovata il biglietto di un battello del Garda e una coroncina del
Rosario.
Raul, in una cena,
dice al padre e alla sorella dell’intenzione di sposare Alessandra.
Ritroveranno il senso dell’unità familiare.
Danilo sprona Bruno e
Marta a non demordere e la produzione verrà presentata regolarmente. Emilia
nasconde di aver visto Raniero Landolfi ma è turbata. Raniero è a colloquio con
il figlio Giorgio che informa il padre del ritrovamento di Della Rovere:
Raniero pensa sia bene agire.
Marianna arriva alla
tenuta Forti: la banca ha emesso l’ingiunzione di sfratto, difatto i Forti
dovranno cercarsi un’altra sistemazione. Padre Emiliano nasconde due reliquie
d’oro in un anfora nella vicina sagrestia.
Sospensione "Signorina" - "Romantiche tradizioni di famiglia"
CAUSA PROBLEMI DELL'AUTRICE, LE DUE PRODUZIONI SONO SOSPESE SINO A DATA DA DESTINARSI
sabato 19 gennaio 2019
UN FARFALLINO IN TRAPPOLA - 2° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli
Claudio stava guidando presso il suo commercialista per incontrare la
sua nuova socia. L’uomo di fiducia a cui aveva affidato l’incarico, lo aveva
chiamato in mattinata, scompigliando così tutti i suoi programmi. Eh sì! Perché
aveva semplicemente deciso che avrebbe trascorso il lunedì in un dolce far
niente. Aveva fatto colazione con la donzella rimorchiata il giorno prima, una
colazione da re, a base di qualsivoglia tipo di pregiate leccornie, erano
andati insieme alla spiaggia e poi, il suo manager l’aveva chiamato, dicendogli
di presentarsi il pomeriggio dal commercialista per le pratiche: gli aveva
trovato un socio. L’unico motivo per cui Claudio non aveva rimandato l’incontro
era soltanto perché il suo nuovo socio in affari era una donna. E che donna! A
sentire il suo manager, era di una bellezza mozzafiato, tale da poter vincere
senza problemi un concorso di bellezza nazionale, in più era anche
intelligente, carismatica, intraprendente e creativa. Una donna così era da
conoscere all’istante, qualsiasi cosa stesse facendo! E così aveva piantato in
asso la pulzella con cui era in spiaggia ed era filato dritto a mangiare
qualcosa al volo, per poi recarsi immediatamente all’appuntamento col
commercialista e la sua nuova, fantastica socia. Dal momento che sembrava essere
una specie di dea, Claudio aveva indossato il suo abito migliore, nonostante il
feroce caldo estivo: pantaloni lunghi, camicia a maniche corte bianca e una
cravatta sobria e seriosa, che conferiva un certo fascino, un tocco di classe
per così dire, alla sua rudimentale bellezza selvaggia. Sì, doveva ammettere di
stare proprio bene conciato così. Parcheggiò, scese dalla macchina e si
specchiò sul finestrino prima di suonare il campanello dello studio del
commercialista. Per sembrare ancora più in ordine, si legò frettolosamente i
capelli spettinati in un codino e salì le scale. Entrò e strinse subito la mano
a Mattia, suo commercialista.
“Ben arrivato, Claudio!” lo accolse Mattia con calore. “Vieni, la tua
socia è già qui. Prego, accomodati!”
Lo condusse lungo il corridoio, verso l’ufficio, dove una ragazza dai
capelli neri raccolti in una folta coda di cavallo alta se ne stava
tranquillamente seduta ad aspettare, dando loro le spalle.
“Claudio, ti presento Valentina Miccari, la tua nuova socia”, disse
Mattia.
La ragazza si alzò e si voltò. Claudio sgranò gli occhi per lo
stupore! Che gli venisse un colpo! Che gli venisse un colpo secco! Non poteva
crederci! Era proprio lei! La dea della pasticceria che gli aveva rubato il
cuore, quella a cui aveva pensato assiduamente per tutto il tempo, anche mentre
era tra le braccia dell’altra donna! Che buffo, il Destino, a volte, eh!
“Toh, chi si rivede!” esclamò Valentina, il cui abbigliamento casual
(shorts e canottiera bianca a spalla fina) stonava visibilmente con il vestito
formale di Claudio. “Il mondo è piccolo, eh?” aggiunse, porgendogli la mano,
senza mostrare il più benché minimo imbarazzo.
“A quanto pare sì! Non mi aspettavo certo di rivederla in questa
occasione! Sono Claudio Amalfi e a quanto sembra, sono il tuo socio!” si
presentò lui, con fare da playboy, stringendo saldamente la mano di Valentina,
la quale alzò subito gli occhi al cielo.
Perfetto! Il suo socio in affari è un playboy, latin lover con la
testa piena di preservativi! Doveva comunque fare buon viso a cattiva sorte,
mostrando così la sua grande professionalità.
“Sembrerebbe di sì! Allora, facciamo quello che dobbiamo fare, poi mi
porti a vedere il locale, per favore. Sono proprio curiosa di vedere dove ci
sistemeremo e il progetto finale”, gli disse, facendo sfoggio della sua forte
personalità da leader naturale.
Claudio annuì e insieme sistemarono senza difficoltà tutte le pratiche
burocratiche col commercialista, dopodiché Claudio saltò in macchina, mentre
Valentina lo seguì con la sua. Non aveva intenzione di salire in auto con un
galletto del genere! Giunsero al negozio in un baleno e Claudio schiavò la
porta.
“Prego, Mademoiselle!” esclamò, facendole un inchino teatrale.
“Grazie”, si limitò a dire Valentina, entrando e guardandosi intorno
con aria curiosa. “Però!” si compiacque, soddisfatta. “Ottima, la scelta del
locale e della sua ubicazione. Non è lontano dal lungomare, è spazioso e
luminoso. Questo è il progetto?” domandò poi a Claudio che le aveva fissato le
cosce da dea e i glutei sodi per tutto il tempo.
“Ehm, sì!” balbettò, sentendosi colto in flagrante, simulando
innocenza.
Valentina fece finta di nulla e proseguì. “Quando apriremo?”
“Fra poco più di tre settimane”, rispose Claudio.
Valentina studiò un istante il progetto. “Il progetto è molto buono.
Manca, però, qualcosa. Direi... Un tocco femminile!”
“Un tocco femminile?” si stupì Claudio col cipiglio alzato.
“Sì, un tocco femminile. Si vede che è stato realizzato sulle sole
idee di un uomo. Come ti dicevo, è un bel progetto, però ritengo che sia più
opportuno renderlo un ambiente accogliente tanto per gli uomini, quanto per le
donne. Perché è così che si fanno gli affari. È giusto che tutti si sentano
invogliati a entrare, vedendo il negozio, dal tennista agonista in cerca di una
racchetta, a un sessantenne alla ricerca di un paio di scarpe sportive per fare
una camminata. Ti dispiace se apporto qualche piccola modifica?” gli domandò
Valentina.
Claudio rimase stupito dalla sua intraprendenza e dalla spiccata
intelligenza che aveva mostrato e annuì senza esitare.
“Bene. Direi che ci vuole anche un po’ colore. Così è troppo formale,
troppo triste! Siamo in una città piena di luce! Ci vuole vitalità, energia,
allegria!” esclamò Valentina convinta.
Claudio ammiccò. “Aveva ragione il mio manager. Oltre che bellissima,
sei anche molto intelligente! Non ci avevo pensato. Credevo di rendere il
locale più appetibile rendendolo formale, ma non posso darti torto. Voglio
darti fiducia, oh Dea delle Dee!” la venerò Claudio, sperando di far colpo una
volta per tutte.
Ma se c’era una cosa che Valentina odiava era proprio quella. Gli si
avvicinò, il sorriso marcato e forzato, con fare altezzoso e saputello. “Stammi
bene a sentire, Claudio. Spalanca le orecchie, perché io sono come Paganini.
Non ripeto. Io e te siamo soltanto soci in affari. Collaboreremo in maniera
professionale e civile alla realizzazione di questo progetto e alla meglio
riuscita dei nostri affari, ma il nostro rapporto termina lì. Sono stata
chiara, Mister Latin Lover?” gli domandò melliflua.
Claudio ammiccò, già pazzo di lei e della sua ostinazione da mulo.
“Che tigre!” esclamò.
Valentina lo fulminò con lo sguardo.
“D’accordo!” si sbrigò ad aggiungere Claudio. “Ho capito. Già
fidanzata, eh?”
“No”, lo freddò Valentina. “Single per scelta. E non amante delle
avventure, tanto meno coi latin lover come te!” gli disse.
“Ho recepito il messaggio”, disse Claudio.
Altroché se l’aveva recepito! Avrebbe dovuto cambiare totalmente
tattica con lei, se avesse voluto conquistarla. Ed era certo che, alla fine,
single per scelta o meno, avrebbe ceduto al suo fascino irresistibile.
Si guardarono con aria di sfida, Claudio sicuro di sé e Valentina col
sorriso sadico sulle labbra.
“Perfetto. Quando inizierà ad arrivare la merce?” gli domandò lei.
“Tra una quindicina di giorni circa”, rispose Claudio.
“Ottimo. Molto bene! Ci serviranno almeno un paio di dipendenti!”
aggiunse Valentina.
“Un paio? Magari potremmo cominciare con uno e vedere poi come vanno
gli affari. Poi, in caso, se necessario, ne assumeremo un altro. Che ne pensi?”
propose Claudio.
“Sì, hai ragione. Sono d’accordo con te. Mi occupo io di preparare gli
annunci e dei colloqui. Se lascio fare a te, tu sceglierai soltanto in base alla
taglia del reggiseno!” lo prese in giro Valentina, ritenendo Claudio un uomo sì
sveglio e intraprendente, ma troppo farfallino. E quelli troppo farfallini,
secondo lei, spesso e volentieri, prendevano qualche abbaglio.
Ma Claudio non si offese, anzi. “Non credi anche tu che un commesso o
una commessa debbano essere belli?”
“No. Devono essere di bella presenza! Il che non significa belli nel
senso restrittivo del termine. La bella presenza implica accuratezza
nell'aspetto, gentilezza, discrezione, savoir-faire, carisma... Inoltre, un
commesso deve essere competente nel suo ambito. Lascia fare a me. Ho già
lavorato in un negozio di articoli sportivi come commessa. So cosa cercare in
un dipendente. Fidati!” gli spiegò Valentina, tranquilla, ma risoluta.
“E sia, Chérie! Pendo dalle tue labbra!” scherzò Claudio.
Ma senza successo.
Valentina ammiccò.
“Ok, va bene!” si sbrigò a dire Claudio. “Professionalità. Ho capito.
Mi fido di te.”
“Ottimo. Ci vediamo i prossimi giorni, allora. Ti terrò informato. Ora
vado. È stato un piacere, Mister Latin Lover!” lo prese in giro Valentina,
uscendo dal negozio.
Claudio ammiccò, senza replicare. Quanto gli piaceva quella ragazza!
Il suo temperamento da tigre, la sua risolutezza, la sua intraprendenza
erano... Erano... Wow! Sospirò, divertito e soddisfatto per l’opportunità/sfida
che il Destino gli aveva servito su un piatto d’argento. Ora, avrebbe avuto
tutto il tempo per conquistare il cuore ostile di Valentina, trascorrendo molto
tempo con lei come suo socio.
“Grazie, Destino! Sei davvero molto generoso!” esclamò Claudio ad alta
voce.
Questa volta, non avrebbe fallito.
Una madre e due sorelle - fiaba di Sabrina Lorenzi - 1° puntata
C’era
una volta un castello dove vivevano una regina di nome Clara, molto gentile e
allegra (rimasta vedova di suo marito ) e sua figlia Sara di 10 anni. Un giorno, al
castello, si presentò un uomo di
nome Gualtiero che era venuto a parlare con la regina per essere assunto come sua guardia del corpo. La
regina accettò cosi l’uomo entrò ad abitare nel
castello.Nel frattempo Sara fece
amicizia con Elisa una bambina della sua stessa età anch’essa nobile, rimasta
orfana di genitori morti in un grave
incidente in mare. La regina decise di voler adottare Elisa e fu cosi che anche la ragazza andò a vivere nel castello. Gualtiero era un uomo molto
cattivo. Un giorno fece un incantesimo alla regina facendole ripetere di odiare
Elisa. Gualtiero tutti i giorni faceva del male a Sara portandola nel labirinto
del castello dove nessuno li poteva vedere dando la colpa sempre colpa ad Elisa
in modo tale che la regina potesse
sgridare solo lei.
Passarono
20 anni Sara ed Elisa crebbero un giorno decisero di andare a fare una
passeggiata fuori dal castello. Conobbero due principi di nome Gaetano e
Alberto; Sara si innamorò di principe Alberto e Elisa di principe Gaetano.
Elisa raccontò a Gaetano tutta la sua storia e gli spiegò che la regina tanto
buona e gentile che le ha sempre voluto bene ad un tratto
era diventata cosi cattiva,
perfida e tutto ciò che accadeva a Sara era motivo x incolparla. Gaetano un
giorno andò al castello e chiese alla regina di potere starle accanto come suo guerriero cosi
la regina accettò e Gaetano andò a
vivere nel castello.
Si rivolse ai suoi guerrieri “ prendetela e uccidetela “ Sara li fermò e disse “ no madre lei non c’entra Elisa non mi ha mai fatto del male, tutto il male che ho subito è tutta colpa di Gualtiero. Lui è cattivo quindi se tu vorrai far uccidere Elisa io non te lo permetterò perché per uccidere lei devi uccidere anche me”. Mentre Sara parlava arrivò una fatina che lanciò sulla regina un incantesimo per farla ritornare come prima cosi la regina crebbe a Sara e chiamò le guardie per far uccidere Gualtiero e chiese scusa ad Elisa per tutto quello che le aveva fatto.
venerdì 18 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1345° puntata di Mattia Cattaneo
Patrizia rimane affascinata da Robert e la porta al Seehof dove Jorg la
visita, ma non appena la riconosce sviene. Nicole intanto teme che dietro la
sparizione di Patrizia ci siano i servizi sociali e indaga. Frederik cerca di
fare da paciere tra Alex e Jana .
giovedì 17 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1344° puntata - di Mattia Cattaneo
Sarah si confida con il nonno e ammette di essersi innamorata di Ruah.
Jana e Alex hanno l’ennesimo diverbio mentre Rafaela non capisce perché sua
sorella stesse nella stessa zona in cui stava facendo le ricerche di Patrizia
con Jorg.
Come foglie al vento - Episodio 649 di Nunzio Palermo
Come foglie al vento
Episode
|
649
|
Season
|
4
|
Date
|
9/12/2013
|
Production Code
|
73/235
|
Creator - Writer
|
Nunzio Palermo
|
Manchester Prison – Female
Wing – Dr O’Connor’s Office
Joe fece un sospiro di
sollievo. Incoraggiato da O’Connor, Joe iniziò a raccontare a sua figlia Jill
che Patrick aveva scoperto chi fosse la sua madre biologica e disse che era
molto conosciuta a Cedarfarm. Jill chiese chi fosse la madre di Patrick. Joe
fece il nome di Donna Manning. Jill rimase senza parole. Jill si sedette senza
dire nulla. Joe la chiamò. Jill sembrava non sentirlo. O’Connor chiamò Jill e
cercò di scuoterla. Niente. Joe prese la mano di sua figlia per cercare di
attirare la sua attenzione. O’Connor prese il telefono e chiamò l’ambulanza.
Cedars Pub – Victoria Square
Peter ignorava di quanto
stava accadendo a Jill. Aveva ripreso a lavorare. Al tavolo di Jason e Tom si
unirono anche Nick e Jennifer. David andò a servirli. Poco distante da loro,
Roger e Rebecca stavano parlando dei programmi della giornata. Roger l’aggiornò
della giornata. Roger l’aggiornò della sua visita con Anthony da Erica. Rebecca
chiese se Marlena ne fosse al corrente. Roger annuì. Rebecca chiese se anche
Myrna lo fosse. Roger disse che Myrna era all’oscuro di tutto e che appena lo avrebbe
saputo avrebbe creato ulteriori problemi. Rebecca chiese di Stuart. Stuart,
rispose Roger, s’era arreso. Rebecca annuì.
Steven’s house – Glasgow
Steven avrebbe ripreso a
lavorare all’indomani. Controllò la posta. Poi ricevette una telefonata. Era il
suo superiore. Ascoltò con attenzione la telefonata e sorrise.
Manchester General Hospital
Jill venne ricoverata
d’urgenza in uno stato catatonico. Joe era preoccupato per sua figlia. O’Connor
lo rassicurò dicendogli che era in ottime mani. Joe chiese cosa fosse successo
a Jill. O’Connor spiegò che per Jill la verità era stato in forte shock e come
si fosse chiusa in sé stessa.
Cedars Pub – Victoria Square
Tom s’alzò per andare a
pagare. Doveva andare ad aiutare Maura, la sua aiutante al Bockstore. Nick
disse che sarebbe passato più tardi a trovarlo prima di iniziare il suo turno
di notte al Cedars. Poco dopo arrivò Judy e s’avviò verso il bancone. Era
agitata.
Come
foglie al vento # 649
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO
mercoledì 16 gennaio 2019
Albadora - 158° puntata - di Mattia Cattaneo
Liberto
si ristabilisce grazie alla penicillina ricevuta in gran segreto da Alfonso.
Mario dice poi ad Alfonso che ora la sua presenza non è più gradita. Alfonso
scopre poi che il farmaco è stato ricevuto grazie a Charles. Sebastian inizia a
rendere la vita impossibile a Fabian mentre Alfonso vuole continuare a lottare per riavere con sé Leonor
Tempo d'amare XI - 1343° puntata - di Mattia Cattaneo
Doris ha un serio incidente e finisce fuori strada: Anja, Fritz e
Rafaela vengono avvertiti. Nicole si strugge per Patrizia che giunge nei pressi
di una stazione, è Robert a ritrovarla e a prestarle soccorso. Fritz teme per
sua figlia e incolpa la moglie per averla lasciata sola.
Come foglie al vento - Episodio 648 di Nunzio Palermo
Like leaves in the wind – 3th Avviversary
Special – Part 2
Episode
|
648
|
Season
|
4
|
Date
|
6/12/2013
|
Production Code
|
72/235
|
Creator - Writer
|
Nunzio Palermo
|
Manchester Prison – Female
Wing – Dr O’Connor’s Office
O’Connor fece un cenno a Joe
che attirò l’attenzione di Jill che capì che qualcosa stesse turbando suo padre
e chiese se fosse successo qualcosa. Joe annuì. O’Connor lo incoraggiò ad
andare avanti. Joe chiese se avesse saputo di Patrick. Jill rispose di no.
Nick and Tom’s House – 10,
Cedar Street
Luke era salito di sopra
nella sua stanza. Era al telefono con Steven il quale stava rientrando a
Glasgow. Al piano di sotto, Nick stava leggendo il documento che Nancy aveva
preparato per la richiesta da fare al giudice. Jennifer chiese a cosa stesse
pensando. Nick rispose che finalmente stava per diventare padre a tutti gli
effetti. Jennifer sorrise dicendogli che in tutti questi anni, per Luke era
stato un ottimo padre, come lo è stato anche Tom. Nick sorrise annuendo.
Porter Texiles Industry – Executive
Suite – Erica’s Office
Erica era esausta. Nel tardo
pomeriggio avrebbe incontrato Anthony Karr. Sapeva che minacciarlo non avrebbe
sortito alcun effetto. Temeva che presto la verità su Marlena sarebbe stata di
pubblico dominio. Doveva impedirlo. Non sapeva come farlo. Sia Roger e sia
Anthony sono stati irremovibili. Marlena doveva conoscere suo padre.
Manchester Prison – Male Wing
– Dr Stevens’ Office
Patrick non riusciva ad
accettare di aver ucciso suo madre circa tre anni fa. A giorni sarebbero
passati tre anni dalla morte di Donna, sua madre. La dottoressa Julie Stevens
incoraggiò Patrick a parlare. Patrick chiese a sua zia Julie se Jill avesse
saputo che gli aveva ordinato di uccidere sua madre. Julia rispose che Jill lo
avrebbe saputo a momenti. Patrick rimase in silenzio.
Manchester Prison – Female
Wing – Dr O’Connor’s Office
Joe fece un sospiro di
sollievo. Incoraggiato da O’Connor, Joe iniziò a raccontare a sua figlia Jill
che Patrick aveva scoperto chi fosse la sua madre biologica e disse che era
molto conosciuta a Cedarfarm. Jill chiese chi fosse la madre di Patrick. Joe
fece il nome di Donna Manning. Jill rimase senza parole.
Come
foglie al vento # 648
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO
martedì 15 gennaio 2019
Tempo d'amare XI - 1342° puntata - di Mattia Cattaneo
Frederik è triste per la partenza di Mona e si confida con Alex. Jana
ripensa a suo marito e nota Sarah di malumore. Ruah intanto viene arrestato.
Edmund dice a Giselle che deve portare avanti la sua causa solo così
riusciranno ad avere possesso del Seehof.
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