sabato 12 gennaio 2019

UN FARFALLINO IN TRAPPOLA - 1° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli



Erano le dieci passate, quando Claudio aprì gli occhi, la finestra aperta e la luce che inondava la sua stanza in quella calda mattina d’estate. Sbadigliò e si mise a sedere, stiracchiandosi beato. Si voltò alla sua sinistra e si accorse di essere solo. Chiamò la ragazza che aveva condiviso il letto con lui quella notte e che gli aveva fatto vivere un’avventura davvero pazzesca, ma non ricevette risposta. Doveva essere già andata via e poco importava. Un’altra meravigliosa giornata senza pensieri lo attendeva. La domenica era il giorno della settimana che preferiva, nonostante la sua vita fosse una vera pacchia. I suoi genitori erano entrambi imprenditori e possedevano una catena aziendale che fruttava loro una fortuna e lui aveva da sempre lavorato nella ditta di famiglia. Si alzò con calma e andò tranquillo come una Pasqua a sciacquarsi la faccia in bagno. Si guardò allo specchio e si vantò della sua bellezza rude e un po’ selvaggia. Non era il classico belloccio, doveva ammetterlo, ma i suoi occhi verdastri, i capelli color della cenere portati a lunghezza media e spettinati e i lineamenti un po’ irregolari formavano un mix di fascino imperfetto a cui nessuna donna era mai riuscita a resistere. Fosse per la combinazione azzeccati dei vari elementi, o per il suo simpaticissimo carisma, le donne lo adoravano. E lui adorava loro. Amante delle avventure frivole e fugaci senza alcun legame, Claudio si godeva la vita in ogni sua sfaccettatura positiva. A trentaquattro anni suonati, non gli mai neanche lontanamente balenato per la testa di prender moglie e metter su famiglia, nossignore! Scapolo era e scapolo voleva rimanere! La vita era così bella senza pensieri! E chi la voleva, la responsabilità di figli e di una donna a cui rimanere fedele per il resto dei suoi giorni? Lui no di certo! Rimanere fedele a una donna non era nemmeno un’espressione che rientrava nel suo vocabolario! La vita, secondo lui, era troppo breve, troppo fugace per viverla col cappio al collo! Nossignore! Sarebbe rimasto scapolo a vita! Annuì deciso al riflesso di se stesso allo specchio e si diresse in cucina a prepararsi una buona colazione. Ma no! Quale colazione? E chi ne aveva voglia, la domenica mattina, di farsi la colazione? No! Sarebbe andato a mangiare in pasticceria! Si vestì, indossando un bel paio di calzoncini estivi e una camicia bianca con le maniche corte. Non si sapeva mai chi avrebbe potuto incontrare! Magari un’altra bellissima donna con cui trascorrere la prossima nottata! Sorrise, sereno e soddisfatto di sé e della sua meravigliosa vita senza pensieri, e salì in auto. Guidò fino alla sua pasticcerie preferita di tutta Viareggio, entrò e la notò subito. Una ragazza meravigliosa, la visione più celestiale che avesse mai avuto davanti agli occhi, una dea scesa in terra appositamente per lui. Alta, slanciata, il fisico tonico e atletico e delle armoniose forme da donna, tipiche delle bellezze mediterranee. I lunghi capelli neri erano raccolti in un’alta coda di cavallo e andavano così a scoprire un viso dai lineamenti regolari e perfetti, illuminato da due occhi verdi come gli smeraldi, che spiccavano ancora di più con l’abbronzatura estiva. La studiò con discrezione, ammirando le sue lunghe gambe toniche e definite, messe in risalto da un paio di shorts, e il suo fondoschiena da diva hollywoodiana. Doveva assolutamente sapere chi fosse, così si mise in fila proprio dietro di lei, pensando a come attaccar bottone. Il solito modo sarebbe andato bene anche in quell’occasione, perché, dopotutto, era il suo fascino irresistibile a fare la differenza, non il metodo di approccio!
“Buongiorno!” la salutò allegro, senza girarci troppo intorno. “Splendida domenica mattina, vero? Perfetta per fare un bel giro in spiaggia!” esordì con fare da playboy, avendo notato che lei teneva una borsa da mare in spalla.
Lei si voltò indietro, a guardarlo per un istante, per poi girarsi di nuovo. Non c’era niente di meglio che iniziare la giornata con un latin lover maniaco e rompipalle, che non aveva scopo alcuno nella vita! Gli rispose semplicemente rifilandogli un paio di spallucce.
Ma Claudio non si dette per vinto. Le tipe ritrose che doveva conquistare con tenacia erano quelle che preferiva. Tanto, ritrose o no, alla fine tutte finivano sempre con cedere al suo fascino! “Posso offrirle un caffè?” se ne uscì con un sorriso da conquistatore.
“No, grazie”, lo freddò lei.
“Magari, preferisce qualcos’altro”, tentò Claudio di nuovo.
“No, grazie. Non mi fermo qui”, rispose lei secca.
Claudio cercò d’ingegnarsi alla svelta, quando la ragazza che serviva al bancone chiamò il cliente successivo, che, guarda, caso, era proprio la sua dea.
“Due cornetti da portare via, per favore. Uno al cioccolato e uno alla crema chantilly, se possibile, per cortesia” disse lei educatamente.
La ragazza del bancone annuì e le incartò i due cornetti richiesti, mentre la misteriosa dea aveva già messo degli spiccioli in cassa. Prese i cornetti e fece per andarsene.
“Sta andando in spiaggia?” la fermò Claudio, scontento della piega che stava prendendo la situazione.
“Senta, io non la conosco e trovo il suo modo di fare piuttosto sconveniente e invadente. Dove sto andando, non è una questione che la riguarda. Le auguro buona giornata”, gli disse freddamente, per poi piantarlo in asso lì, dove si trovava.
Claudio scosse il capo con fare divertito, sapendo che tanto, prima o poi, l’avrebbe rivista e che sarebbe finita col cedere al suo carisma irresistibile, così tornò al bancone e si ordinò la colazione. Si sedette e attese che la cameriera gli portasse il suo ottimo cappuccino con tanta schiuma in tazza grande e tutte le leccornie che aveva ordinato. Nonostante avesse appena ricevuto pesci in faccia da una ragazza strepitosa, il suo ottimismo non venne meno. Perché il suo ottimismo non veniva mai meno. Abituato al lusso, alle comodità e a una vita serena che tutto gli aveva offerto, Claudio non era certo il tipo che si perdeva d’animo, non essendosi mai trovato in situazioni spiacevoli o difficili da gestire. E poi, la giornata era ancora lunga! Chissà quante altre bellissime donne avrebbe incontrato in spiaggia dopo la colazione! Non doveva buttarsi giù! Stava finalmente per abbandonare l’impresa di famiglia, buttandosi in un progetto tutto suo. Aveva abbastanza soldi, ormai, per intraprendere una sua attività. Avendo una grande passione per vari sport ed essendo un maniaco del fitness, da sempre aveva voluto aprire un negozio di abbigliamento e articoli sportivi, dove ogni disciplina avrebbe avuto il suo spazio. E ora, finalmente, quel sogno stava diventando realtà. Gli mancava soltanto... Un socio! Qualcuno che avrebbe avuto voglia di condividere il suo progetto con lui! Ovviamente, neanche quella era una preoccupazione che gli competeva, perché aveva affidato a un uomo di fiducia, il suo manager, l’arduo compito di trovare il socio perfetto per lui! Un tipo intraprendente che potesse comunque compensare l’impulsività e la poca creatività del suo carattere. Aveva già trovato il locale e tutto il resto, pertanto attendeva con ansia la chiamata del suo manager! Era molto emozionato. E si emozionò ancora di più, quando adocchiò la sua prossima preda. Si alzò e la invitò in modo galante a sedersi con lui, offrendole un buon caffè e la donna accettò con piacere. Dopodiché, si diressero insieme in spiaggia, dove trascorsero una giornata a dir poco memorabile, tra bagni di sole e bagni in acqua, una partita a carte, un bel pranzetto in un ristorantino raffinato sul lungo mare, una partita a beach-volley, passeggiate e una pacchia senza fine. Il tutto si concluse nel modo preferito di Claudio, con una dolce cenetta romantica a base di pesce e ciò che ne seguì dopo.
Ma, dopo la splendida giornata trascorsa e la focosa serata sotto le lenzuola con quella bellissima donna che dormiva sfinita accanto a lui, Claudio ancora non riusciva a prender sonno. Fissava il soffitto, le mani incrociate sotto la nuca, domandandosi chi fosse quella misteriosa dea che tanto gli aveva fatto girare la testa. Bella, con fare erudito, difficile da conquistare... Wow! Gli faceva ancora girare la testa il solo pensiero. Non l’aveva mai vista da quelle parti e non poteva fare a meno di pensare a lei, alla sua seducente bellezza, al modo accattivante in cui gli aveva risposto, al mistero che l’avvolgeva... Doveva assolutamente rivederla e conquistarla, perché non esisteva ragazza più intrigante di lei! Sarebbe stata sicuramente una splendida e coinvolgente avventura! Perché da come gli aveva risposto, quella ragazza aveva sicuramente un bel pepe sotto quella veste di educazione e perbenismo! Claudio si morse il labbro al solo pensiero di averla sotto le lenzuola con lui e doveva ammettere che l’idea lo allettava molto. Non gli era mai capitato di desiderare una donna così ardentemente come desiderava lei.
Ma lei, chi era?

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