martedì 30 aprile 2019

Le orme della vita - 32° puntata



Alena si confronta col marito, Sergio, sulla fine della storia tra suo figlio e Gabriela.

Vittorio corteggia Fiorella che però non fa altro che pensare a Ramon. Tanya è a terra ferita dal colpo di pistola mentre due agenti della polizia arrivano e arrestano Matias: Gianna tenta di spiegare loro come sono andate le cose invano.

Eloisa ha un lieve mancamento quando scopre Juan baciarsi con Rafaela.

Come foglie al vento - Episodio 616 di Nunzio Palermo



Episode
616
Season
4
Date
25/10/2013
Production Code
40/235
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedars Hospital –Nick’s Office
Nick rispose di no. Frances disse che Nicholas era il fratello di Victor morto in un incidente stradale assieme a sua moglie incinta all’ultimo mese di gravidanza. I soccorsi, seppur tempestivi, non hanno potuto salvare Nicholas che era morto sul colpo, ma cercarono di salvare Penelope, sua moglie, e il bambino. Il bambino nacque aiutato dai soccorritori senza alcun problema, ma Penelope morì poco dopo. Victor decise di adottare quel bambino e di chiamarlo Nicholas, come suo fratello. Tutti ascoltavano con attenzione. Renata rimaneva impassibile. Frances si voltò verso Renata continuando il racconto in cui col passare degli anni Renata era diventata gelosa di Nick e lo aveva dimostrato in molte occasioni. Renata iniziò ad avere atteggiamenti minatori nei confronti di Victor. Voleva raccontare a tutti la verità su Nick. Adottato legalmente, ma a Renata non importava che Nick fosse veramente uno Stradella. Durante le fasi del processo a Whitby, Renata minacciò Victor di restare fuori dalla questione o avrebbe rovinato la carriera di Nick. Frances chiese a Nick del dottor Richard Bennett. Nick trasalì. Nick e Tom ricordavano bene Richard Bennett e i suoi intrighi al Runswick Bay Hospital per screditare Nick. Frances guardò renata. Nick capì. Era stata Renata. Tom alla fine chiese a Renata perché avesse inventato lo stupro.

Vanderbilt’s Construction – 10, Castlefield Street – Manchester
Roger era soddisfatto per i lavori al Cedars. Aveva intenzione di migliorare gli affari della Vanderbilt Construction. Il nuovo lavoro in Elizabeth Square lo aveva convinto in tal senso. Il municipio di Manchester aveva bandito mesi fa un concorso per la realizzazione di un edificio amministrativo a Cedarfarm. Roger lo aveva vinto poiché i progetti avevano convinto la giunta comunale. Stuart si domandava a cosa servisse quell’edificio a Cedarfarm. Roger non seppe rispondere.

Cedars Hospital – Surgery Ward – Nick’s Office
Anche Nick fece la stessa domanda di Tom a Renata che non rispose. Fu Frances a farlo al posto suo. Renata era stata sempre gelosa di Nick anche quando casualmente aveva scoperto che era stato adottato. Nick capì finalmente del comportamento di suo padre quando gli aveva rivelato di essere gay e tutte le litigate che avevano costretto Nick a lasciare Leeds con Steven e le trame di Renata. Nick chiese chi fosse il vero padre di Luke poiché né Steven e né Victor lo erano. Renata rispose che non lo sapeva. S’era fatta mettere incinta da uno sconosciuto per coinvolgere Steven facendolo ubriacare e fargli credere di aver passato la notte con lei. L’imbroglio venne scoperto quando Renata, litigando con Steven, rivelò quanto architettato per allontanare Nick da Leeds. Nick chiese come mai Renata avesse coinvolto loro padre in tutto questo teatrino. Frances rispose che Nick ricordava tanto a Victor suo fratello, come carattere, e essendo anche Nicholas medico, saperlo gay lo aveva turbato, e Renata lo aveva istigato ricattandolo a comportarsi in quel modo. Victor ha sempre voluto bene a Nick e per evitare che Renata potesse creare altri problemi, aveva ceduto ai suo ricatti.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 616
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO



lunedì 29 aprile 2019

Albadora - 185° puntata





Charles esce dalla taverna e vede Paloma strana, la donna racconta quello che è successo e Charles le promette vendetta contro Sebastian. Isidro scopre che il marito di Pura è vivo e non è mai morto così va in ospedale e incontra l’uomo. Si inaugura l’esposizione di Leonor: il quadro con il microfilmato viene comprato da un intermediario del servizio segreto inglese. Hans comprende troppo tardi che è stato preso in giro. Rodrigo informa Sebastian che inizierà azioni legali per recuperare la fabbrica. Fabian, allettato in seguito al malore. Rodrigo sospetta che Nina gli sia infedele.

Le orme della vita - 31° puntata


Tanya punta la pistola contro Matias e Gianna, cosa succederà?

Alena affronta Ramon che però confida alla madre di essersi innamorato di una ragazza italiana.

Vittorio, nel frattempo, non trova Tanya ed inizia a cercarla. Eloisa contatta un investigatore per seguire Rafaela.

Matias disarma Tanya ma parte un colpo di pistola...

Come foglie al vento - Episodio 615 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
615
Season
4
Date
24/10/2013
Production Code
39/235
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedars Hospital – Surgery Ward / Nick’s Office / Waiting Room
Nick era impaziente di avere notizie di suo padre e disse a Tom che stavolta non aveva scusante per quanto accaduto con suo padre. Tom chiese a Nick perché non avesse dato tempo a Victor di difendersi. Nick disse che lo aveva insultato pesantemente e che Victor non aveva avuto la possibilità nel farlo e si era accasciato mettendosi una mano al petto. Nick disse che sua madre aveva detto che avrebbe denunciato Renata per calunnia. Tom disse che Renata aveva detto l’ennesima bugia. Poco dopo entrarono Carole e Jennifer assieme a Renata. Frances era rimasta nella sala d’attesa ad avere notizie di Victor. Dalla sala operatoria nessun movimento, poi vide uscire un medico. Era Adrian. Nel frattempo, nell’ufficio di Nick, Renata chiese come mai tutte quelle telefonate e quel messaggio di correre al Cedars. Nick chiese a Renata quanto fosse vera la notizia dello stupro subito da Victor. Renata non rispose. Nick lo richiese nuovamente mentre Frances stava entrando. Frances si avvicinò a Renata chiedendole quando Victor l’avesse violentata. Carole si sentì in imbarazzo. Con discrezione usci dall’ufficio. Nick cominciò a capire che Renata aveva mentito. Come sempre. Renata rimase impassibile. Frances le urlò il suo disprezzo maledicendo il giorno cin l’avevano tolta dall’orfanatrofio di Leeds. Nick rimase senza parole. Frances disse che Renata era stata adottata pochi anni dopo la nascita di Nick. Frances chiese a Nick se si fosse mai chiesto come mai portasse questo nome.

Porter Textile Industry – Executive Suite / Erica’s Office
Erica stava controllando il bilancio del semestre appena trascorso. Nonostante la crisi, l’azienda di famiglia prosperava, non in maniera eccelsa, ma era riuscita a rimanere nel settore tessile. Nell’ufficio accanto, suo fratello David stava rivedendo alcuni contratti di vendita e acquisto. Negli ultimi anni c’era stato un forte calo nelle vendite del tessile, non solo in zona ma anche all’estero. Nonostante ciò, era ottimista. Ricevette una telefonata. Era sua moglie Lynn. Controllava se veramente fosse in ufficio. David non rispose. Continuò il suo lavoro, incurante delle chiamate di sua moglie.

Cedars Hospital –Nick’s Office
Nick rispose di no. Frances disse che Nicholas era il fratello di Victor morto in un incidente stradale assieme a sua moglie incinta all’ultimo mese di gravidanza. I soccorsi, seppur tempestivi, non hanno potuto salvare Nicholas che era morto sul colpo, ma cercarono di salvare Penelope, sua moglie, e il bambino. Il bambino nacque aiutato dai soccorritori senza alcun problema, ma Penelope morì poco dopo. Victor decise di adottare quel bambino e di chiamarlo Nicholas, come suo fratello. Tutti ascoltavano con attenzione. Renata rimaneva impassibile. Frances si voltò verso Renata continuando il racconto in cui col passare degli anni Renata era diventata gelosa di Nick e lo aveva dimostrato in molte occasioni. Renata iniziò ad avere atteggiamenti minatori nei confronti di Victor. Voleva raccontare a tutti la verità su Nick. Adottato legalmente, ma a Renata non importava che Nick fosse veramente uno Stradella. Durante le fasi del processo a Whitby, Renata minacciò Victor di restare fuori dalla questione o avrebbe rovinato la carriera di Nick. Frances chiese a Nick del dottor Richard Bennet. Nick trasalì.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 615
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO


domenica 28 aprile 2019

Nelle braccia del passato 3: episodio IV

Negli episodi precedenti:
Lilian Way ha scoperto di essere la madre di Max Werner ma non ha il coraggio di rivelarglielo. La donna spera che il figlio riesca a conquistare il cuore dell’amica Juliet Esten così da poterlo avere comunque vicino.
James decide di rinunciare alla fisioterapia che potrebbe aiutarlo a tornare a camminare a seguito di una ferita d’arma da fuoco e litiga pesantemente con la moglie Debra, accusandola di essere la responsabile del suo stato.
Julius Wolfred è costretto ad eseguire gli ordini di un pericoloso narcotrafficante che vuole ottenere il parco marino di Lilian Way per poter aprire una fabbrica da usare come copertura per i suoi loschi affari… Tuttavia l’imprenditore, dopo aver conosciuto il passato difficile di Lilian non è più tanto convinto del loro piano.
Il narcotrafficante, nel frattempo, per vendicarsi di Max Werner attenta alla sua vita mentre il giovane è in compagnia di Juliet.



Juliet stringe gli occhi e si copre le orecchie terrorizzata. Dopo aver sparato ancora contro il locale, gli uomini si allontanano.
Max si avvicina a Juliet: “Stai bene? Ti hanno ferita?”, Juliet scuote la testa ancora scossa, Max prende il telefono e chiama la polizia mentre Juliet si avvicina ad una donna che urla tenendosi la spalla sanguinante, “Oddio… Faccia pressione sulla ferita! Max… Max! Aiutami!”, l’uomo si china sulla ferita e sospira, “Stia tranquilla… L’ambulanza sarà qui a momenti!”

Debra è dal medico che ha seguito James: “Vede… Suo marito ha fatto notevoli progressi negli ultimi mesi, tuttavia ora appare svogliato, è come se non avesse più fiducia.” – “Ma perché?” – “Beh, consideri che il suo è stato un percorso molto difficile… Rimanere lucidi non è facile in situazioni come queste. Il mio consiglio è di sentire il consiglio di uno psicologo.” – Debra scuote la testa e sospira – “Psicologo? No… James non accetterà mai.” – “Gliene parli… Lo faccia ragionare, deve riprendere con la fisioterapia al più presto.”

Julius Wolfred incontra il narcotrafficante, Marcus Tunder, in un vecchio parcheggio: “Come procede l’acquisto del parco marino?” – “I-io… Ci sono altre proprietà che potrebbe usare per i suoi scopi.” – Marcus lo guarda sorpreso e si avvicina a lui – “Non ti ho chiesto se abbiamo altre possibilità… Prendi quel posto Julius. Disubbidisci e ne pagherai le conseguenze… O meglio, la tua cara piccola Luise ne pagherà le conseguenze!” – Julius scuote il capo terrorizzato – “No! No… Farò tutto quello che vuole… Ma non faccia del male a mia figlia.”

Lilian si siede su un prato e accarezza i petali di una margherita e ripensa al suo passato, a quando era solo una ragazza, che in una calda sera d’estate, con una margherita tra le mani, parla al suo ragazzo di una cosa che avrebbe cambiato le loro vite: “Sei incinta? No… No, questo è terribile! I miei… I miei mi uccideranno. Non mi permetteranno di andare a Boston l’anno prossimo.” – “Lo so Edward… Sarà difficile, ma pensaci… Avremo il nostro bambino o bambina. Dio… Sono così eccitata e… E spaventata, sembra tutto così irreale.” – “Non doveva accadere Lilian” – “E’ successo però.” – “N-Non posso… Mi dispiace, ma non posso.” – “Che intendi? Edward… Io ti amo, aspetto il tuo bambino.” – “Non sono pronto per tutto questo… Perdonami Lilian…”. La donna ritorna al presente, una lacrima riga il suo volto.

Juliet ringrazia un paramedico che l’ha visitata e poi si allontana dall’ambulanza. Viene raggiunta da Max: “Ehi…” – “Come sta quella donna?” – “Se la caverà… Tu stai bene? Sicura?” – Juliet annuisce distogliendo lo sguardo – “Quando ti parlavo di tranquillità… Era perché non voglio più ritrovarmi in situazioni come queste. Non voglio avere paura, non voglio essere in pericolo e non posso permettere che Jackson sia in pericolo.” – Max annuisce accarezzandole il volto ma Juliet si scosta – “Sei un poliziotto Max… Questa è la tua vita. Sei una persona meravigliosa, ma credo sia meglio per entrambi smettere di vederci.” – “Ma… Juliet…” – La donna sospira e scuote il capo – “Non cercarmi più Max… Per favore.” – Juliet si allontana lasciando l’uomo deluso.

Debra è con James: “Uno psicologo? Non ho bisogno di uno strizzacervelli.” – “Magari può aiutarti a capire cosa fare.” – “So già cosa fare Debra… Fine della storia.” – “Quindi è così? Ti arrendi?” – “Si.” – “Ti lamenti, mi dai la colpa di tutto questo eppure non muovi un dito per cambiare la tua condizione… Perché?” – James fa per allontanarsi ma la donna lo trattiene per poter continuare – “Hai paura di fallire? E’ questo? Hai così paura di non farcela che hai deciso di restare tutta la vita su una sedia a rotelle?” – “Non ho paura.” – “Si invece… Santo cielo guardati! Sei scontroso con tutti, non permetti a nessuno di avvicinarti a te come se fossi l’unico ad avere problemi. Oliver è morto, James. Juliet sta crescendo suo figlio da solo, lo consola quando piange perché sa che non rivedrà mai più suo padre. Lilian invece rischia di perdere tutto quello per cui ha lavorato negli ultimi anni ed io… Io condivido il letto con un uomo che non riconosco più… Perché chiunque tu sia, non sei l’uomo di cui mi sono innamorata. Il James che conoscevo non si sarebbe mai lasciato andare così.” – “Sta zitta…” – Debra si allontana e apre la porta per uscire – “Detesti così tanto stare su quella sedia a rotelle? Liberatene... Puoi farlo.” – La donna esce lasciando il marito turbato.

Juliet torna al parco e incrocia Lilian: “Juliet, buonasera…” – “Ciao Lilian.” – “Tesoro, che succede? Sei scossa… L’appuntamento non è andato come speravi?” – Juliet si siede su una panchina e sospira – “C’è stata una sparatoria, è stato terribile.” – Lilian si mette una mano sulla bocca e si siede – “Oddio… Ma come? Stai bene? Max sta bene?” – “Si… Si, non preoccuparti. E’ solo che… Questa era la conferma che mi serviva.” – “Conferma?” – “Io e Max non possiamo stare insieme… Gli ho chiesto di starmi lontano.” – Lilian si passa una mano tra i capelli – “No… No, non puoi fare questo Juliet.” – La donna si alza e inizia a passeggiare nervosamente – “Che succede Lilian? Perché la cosa ti turba tanto?” – Lilian si mette a piangere e quando Juliet si alza, si butta tra le sue braccia – “Lilian… Così mi preoccupi, che succede?” – “Juliet… Io… sono sua madre?” – Juliet scuote il capo confusa – “Sua madre? Ma di che parli?” – “Max è mio figlio…”

APPUNTAMENTO A DOMENICA 5 MAGGIO CON LA QUINTA PUNTATA.

sabato 27 aprile 2019

UN FARFALLINO IN TRAPPOLA - 15° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli


Il telefono di Claudio continuava a squillare inesorabilmente.
Valentina lo chiamava.
E lui non si schiodava di un millimetro.
Questa non ci voleva! Accidenti! Era appena stato scoperto, non era possibile! Ma come avevano fatto a capire che era lui? Ok, calma! Doveva assolutamente rimanere immobile e impassibile, respirare e farsi venire un’idea brillante per tagliare la corda senza dare nell’occhio. Ma come? Niente panico, si ripeté a macchinetta, ma senza giungere a una vera e propria conclusione.
Sollevò appena lo sguardo per cercare di capire la prossima mossa di Valentina e Daniele e gli venne un colpo secco! Che cosa stavano facendo? Perché si alzavano? Si stavano forse...
“Oh cavolo!” urlò una vocina dentro di sé. “E adesso?”

Il telefono di Claudio continuava a squillare inesorabilmente.
“Ciao Claudio!” lo salutò Valentina a squarciagola, mentre quella canaglia di Daniele si piegava in due dalle risate.
Ma Claudio non si schiodava di un millimetro.
“Ma perché non risponde?” scherzò divertito Daniele.
“Ehm, non lo so...” rispose Valentina, corrucciando la fronte e arricciando le labbra, facendo finta di rifletterci su. “Forse perché... Lo abbiamo beccato con le mani nel sacco?” ipotizzò, scherzando.
“Noooo!” esclamò Daniele, ridendo come una iena. “Come hai fatto a indovinare?”
Valentina scoppiò a ridere e dovette asciugarsi una lacrima da risa sfuggita al suo controllo. Era davvero un bel po’ che non rideva così.
“Senti, Vale!” esordì poi Daniele, in maniera piuttosto determinata. “Lo sai adesso che facciamo?”
“No, non ne ho la più pallida idea!” esclamò lei, riprendendo fiato.
“Adesso ci alziamo e lo andiamo a salutare di persona!” disse Daniele convinto e divertito.
“Sì, mi piace! Bell’idea!” acconsentì Valentina, alzandosi dopo di lui. “Ehi Claudio! Stiamo arrivando!” gli gridò.
“Che tu sia pronto oppure no!” concluse Daniele, facendo così sfoggio della grande complicità che condivideva con Valentina.
E Claudio ancora non si muoveva.

Eccoli che si avvicinavano! Cribbio, che disastro! Erano sempre più vicini, sempre più vicini...
“Via!” gli gridò la vocina dentro di lui.
E in men che non si dica, Claudio balzò in piedi come un razzo e tagliò la corda, correndo come un ricercato con la polizia alle costole.
“Ma dove va?” disse Valentina.
“Non lo so... Inseguiamolo!” esclamò Daniele, partendo alla carica, seguito da Valentina.
Ecco! Ci mancava solo quella! Lo inseguivano pure, adesso! Certo che, povero Claudio, si era cacciato proprio in un bel guaio! E per poco, il vento non gli sfilò dalla testa il grosso cappello a falda larga da donna! Si portò una mano al centro del capo, per bloccare il cappello, correndo goffamente, mentre Daniele e Valentina accorciavano la distanza che li separava da noi.
“Ehi, Claudio!” esclamò Valentina. “Tanto lo sappiamo che sei tu!”
“E tanto non ci scappi!” concluse Daniele, accelerando ancora il passo.
Oh no! E adesso? Pur non potendosi voltare, Claudio lo sapeva che erano sempre più vicini e che prima o poi lo avrebbero acciuffato e smascherato definitivamente. E allora? Che ne sarebbe stato di lui? E della sua reputazione? Che figuraccia avrebbe fatto? Gli venne la pelle d’oca al solo pensiero.
Poi, finalmente, ecco la sua occasione!
Un autobus di linea. In procinto di partire.
Claudio accelerò l’andatura e salì su al volo, giusto un istante prima che le portiere si chiudessero.
“Accidenti!” esclamò Valentina, fermandosi di botto assieme a Daniele. “L’abbiamo perso!”
“Io non ne farei un dramma. L’autobus di linea lo porterà sicuramente lontano da qui e noi, invece, andremo al negozio. E lui non ci sarà!” disse Daniele, lo sguardo vispo da canaglia e i grandissimi occhi azzurri che brillavano di furbizia.
Valentina ammiccò. “Giusto!”
Daniele ricambiò lo sguardo, prese Valentina a braccetto e insieme saltellarono come due monelli in direzione del negozio.

Claudio si lasciò cadere stanco e stremato su uno dei posti vuoti dell’autobus, l’aria condizionata a mille che gli faceva venire la pelle d’oca. Certo che per fuggire, aveva fatto proprio una bella sudata! Senza nemmeno rendersi conto di avere ancora il cappello in testa e senza accorgersi di uno strano tipo che lo stava guardando, sfilò il telefono dalla tasca dei pantaloncini e tentò di chiamare Alessio. Che non rispose.
“Accidenti!” imprecò Claudio.
Doveva assolutamente rintracciarlo e raccontargli l’accaduto, affinché potesse coprirlo, qualora Valentina e Daniele fossero riusciti a rientrare in negozio prima di lui! Perché era lì che sarebbero andati di sicuro!
“Scusa, amore!”
Una strana voce maschile, ma altamente effeminata, attirò la sua attenzione.
Claudio si voltò e gli venne un colpo secco! Un altro!
Un uomo con i capelli scuri, lunghi, coi boccoli da donna, e con una vistosa maschera di trucco in volto gli si sedette accanto, badando bene a sistemare le pieghe del vestitino bianco da mare che indossava.
“Sì?” se ne uscì Claudio basito, spiazzato e confuso.
“Che bel cappello che hai, amore!” esclamò il tipo. “Ma l’abbigliamento proprio non va!”
“Sì... Ho... Messo su la prima cosa che ho trovato”, balbettò Claudio imbarazzato, non sapendo cosa dire.
“Ma non importa, amore! Stai bene lo stesso! Sei così bello!” replicò l’uomo, iniziando a giocherellare con le ciocche selvagge di Claudio e flirtando con lui.
“Ehm... Grazie”, farfugliò Claudio, rosso come un peperone dalla vergogna e dall'imbarazzo.
Ora ci mancava solo quello! Corteggiato da un uomo attratto dal suo cappello! Ma perché? Che cosa aveva di strano il suo cappello?
“Senti, amore...” proseguì il tipo. “Ma sei già impegnato? Che cosa fai stasera?”
“Ehm... Ecco... Io...” balbettò il poveretto, quando il suo telefono salvò la situazione, iniziando a squillare sonoramente. E per sua fortuna, era Alessio. “Pronto, Alessio?”
L’espressione dell’uomo seduto accanto a lui mutò palesemente, dipingendosi di delusione. Ammiccò, rassegnato. “Oh, amore!” esclamò. “Sei già impegnato! Peccato!” aggiunse, per poi alzarsi e allontanarsi amareggiato.
Claudio tirò un sospiro di sollievo, benedicendo in silenzio Alessio per aver chiamato al momento giusto.
“Claudio? Claudio, ma chi era?” domandò Alessio dall'altra parte del telefono, avendo sentito tutto.
“Niente, niente! Un corteggiatore!” minimizzò Claudio.
Alessio soffocò un risolino divertito. “Accidenti! Certo che adesso sei proprio nei pasticci!”
“Non ancora, caro il mio Alessio! Lo sarò se Valentina e quel Daniele rientrano in negozio e io ancora non ci sono! E se tu non mi copri, per giunta!” si agitò Claudio.
“Perché Che cosa è successo? E soprattutto, tu dove sei?” gli domandò Alessio, confuso e iniziando a preoccuparsi.
“Mi hanno scoperto!”
“Coooosa?”
“Cioè, non proprio palesemente! Mi hanno telefonato, mentre stavano mangiando un gelato! Io ero seduto su una panchina lì vicino e loro hanno sentito il mio cellulare che squillava! Così, mi sono corsi incontro e io sono scappato senza mai voltarmi! Ora, ho trovato rifugio su un autobus e non so quando potrò scendere! Se quei due tornano in negozio, tu coprimi, ok? Inventati qualcosa! Io arrivo appena posso!”
Alessio annuì. “D’accordo, ma sbrigati! E, se posso darti un consiglio, entra dalla porta sul retro.”
“Giusto! Bell’idea, Alessio!”
E Alessio sbiancò. “Oh no! Claudio, sono dall'altra parte della strada! Stanno arrivando!”
“Accidenti! Ascolta, l’autobus si sta fermando! Sono a cinque minuti da lì, tu trattienili! Io corro!” esclamò Claudio, chiudendo la chiamata.
Si catapultò fuori dall'autobus come un razzo e iniziò la folle corsa verso il negozio.
Col cappello ancora saldamente in testa.

Valentina e Daniele entrarono in negozio, saltellando ancora a braccetto come due monelli, e si fermarono con espressioni canagliesche davanti ad Alessio, poggiando comodamente le braccia sul bancone.
“Ciao Alessio!” lo salutò Valentina melliflua. “Dov'è Claudio?”
“Oh, ehm, è... È in bagno!” s’inventò, imbarazzato. Non era mai stato bravo a mentire.
“Ancora?” fece finta di stupirsi Daniele.
“Ehm, sì. Ha... Ha dei continui attacchi di dissenteria!” se ne uscì Alessio.
“Beh, allora sarà meglio andare a vedere come sta!” esclamò Daniele pimpante, avviandosi verso il bagno.
Alessio lo inseguì, lo superò e gli si parò davanti. “No! No, tranquillo! Lascia fare a me! Ti risparmio la puzza!” esclamò imbarazzato, dirigendosi verso il retro, dove si trovava il bagno.
Valentina e Daniele rimasero lì, davanti al bancone, ridendo come iene, fino a piegarsi in due.
Alessio s’infilò in un angolino nascosto del retro e inviò un messaggio su Whatsapp a Claudio, riassumendogli ciò che aveva detto a Daniele e Valentina, implorandolo di sbrigarsi.
“Tutto bene, Alessio!” lo raggiunse la voce squillante e stranamente divertita di Valentina.
“Sì, tranquilla! Tutto bene! Ha quasi fatto!” gridò lui.
Quando, finalmente, vide Claudio sbucare tutto trafelato dalla porta d’ingresso.
“Claudio” Eccoti, finalmente!” bisbigliò Alessio.
“Sì. Per fortuna, ce l’ho fatta!” sussurrò Claudio.
Entrò silenziosamente in bagno e tirò lo sciacquone.
“Ma cos'hai in testa?” gli domandò Alessio sottovoce.
Claudio afferrò il voluminoso cappello bianco a falda larga da donna, decorato con un grosso, bel fiocco nero.
“Oh no! Accidenti! Che figura che ho fatto in giro, oggi! Ecco perché quell’uomo si è messo a ronzarmi intorno!” imprecò Claudio sottovoce, accorgendosi finalmente di che cosa si era messo in testa prima di uscire in tutta fretta a spiare Valentina e Daniele.
Alessio rise sotto i baffi. Certo, non era il momento più opportuno, ma come si poteva non ridere del casino in cui Claudio si era cacciato?
Claudio non se ne accorse nemmeno e, fingendosi malato, si trascinò in negozio seguito da Alessio, verso Valentina e Daniele, che già ridevano sotto i baffi.
“Ehi, amico!” lo accolse Daniele. “Come ti senti?”
“Ehm, ecco, io...Non troppo bene. Ho avuto dei forti crampi allo stomaco e dei violenti attacchi di dissenteria!”
“Povero Claudio!” esclamò Valentina melliflua, in tono da presa in giro. “Prima lo svenimento, poi i crampi allo stomaco, ora la dissenteria! Perché non vai a casa?”
“Ma Valentina, io ti ho promesso che ti avrei sostituita! E Claudio mantiene sempre le promesse fatte!”
“Beh, in questo caso, Claudio, ti sciolgo dalla promessa fatta. Vai a casa. Resto io qui. Cucciolo mio, tu mi fai un po’ di compagnia, vero?”
Daniele ammiccò. “Con immenso piacere, cucciola mia!”
“Bene!” esultò Valentina. “A casa, Claudio! Adesso!”
“Va bene. Grazie, Valentina. Ci vediamo domani, se mi sento meglio!”
“Rimettiti presto!” lo prese in giro Valentina.
“E vedi di non andare troppo in giro! Sei malato e qualcuno potrebbe vederti!” lo freddò il bel Daniele, alludendo al fatto che l’avessero colto in flagrante.
“Ehm... Consiglio inestimabile. Grazie”, si limitò a dire Claudio, uscendo dal negozio rosso come un gambero.
Non appena non fu più in vista, Valentina e Daniele ammiccarono, pronti per fare il terzo grado ad Alessio, le braccia conserte e l’espressione furbissima.
“Allora?” esordì Valentina. “Cos'è questa storia, Alessio?”
Alessio divenne rosso come un gambero, poi sbiancò come un cencio, poi tornò di nuovo rosso come un peperone, non sapendo cosa dire, imbarazzato e spaventato.
“Dai, Alessio!” lo esortò Daniele. “Non ti mangiamo mica!”
“Daniele ha ragione! Tanto lo sappiamo che quell'uomo col cappello da donna che ci seguiva era Claudio! Su, coraggio!” gli diede man forte Valentina.
Ma Alessio non riuscì a emettere un fiato.
“Avanti, compare! Sputa il rospo, la ranocchia e tutti i rospetti!” riprese Daniele.
Ma nulla.
“Alessio, parla o ti licenzio! Questo è un ordine!” s’inviperì Valentina, abusando per la prima volta in tutta la sua vita della sua posizione da capo.
“Valentina, ti prego! Non ti arrabbiare!” esplose Alessio. “Non m’importa, se mi licenzi! M’importa di non perdere la tua amicizia!” si disperò.
“Oh, Alessio!” s’intenerì lei, dandogli un simpatico e dolce buffetto sulla guancia arrossata. “Ma io non sono arrabbiata! E neanche Daniele lo è!”
“Ma che arrabbiati!” intervenne Daniele. “Non ci siamo divertiti da matti!” esclamò, riscoppiando a ridere.
“È così!” proseguì dolce Valentina, avendo intuito che Alessio non avrebbe mai parlato, se non messo a suo agio.
“Io vorrei tanto dirtelo, Valentina, ma ho promesso a Claudio che... Insomma, abbiamo fatto un patto e già ti ho detto troppo”, esordì Alessio, non riuscendo più a mentirle. Perché oltre che essere di indole sincera, lui l’amava troppo.
“Un patto?” s’intromise Daniele col cipiglio alzato.
“Aaaah! Ho capito”, esultò Valentina. “Claudio vorrebbe delle informazioni in più sul mio cucciolo, dico bene?”
“Sì. Insomma, Claudio doveva pedinarti e io farti domande per scoprire con discrezione chi sia Daniele”, esplose Alessio.
“Avrei dovuto immaginarmelo!” esclamò Valentina, mentre Daniele, da brava canaglia quale era, se la rideva di gusto come una iena.
“Poi mi ha telefonato, dicendomi che l’avevate scoperto”, proseguì Alessio.
“E certo!” s’intromise Daniele con le lacrime agli occhi dal ridere. “Con quel cappello a falda larga da donna col fiocchetto, come si poteva non notarlo?”
“Già”, ammise Alessio. “Non si è nemmeno accorto di averlo preso. Comunque, quando mi ha telefonato era sull'autobus, dove...” Iniziò inspiegabilmente a ridacchiare. “Dove è stato corteggiato da un uomo, per via del suo cappello!” raccontò.
Inutile dire che Valentina e Daniele esplosero a ridere come due bombe atomiche, piegandosi in due, fino alle lacrime.
“Oddio, che spasso!” esclamò Daniele.
“Poi vi ho visto qui davanti al negozio, lui mi ha detto che stava rientrando e io l’ho coperto”, proseguì Alessio, tornando a essere mogio-mogio. “MI dispiace, Valentina. Spero che tu non sia arrabbiata con me. Ti prego, perdonami, se ti ho mentito.”
Valentina e Daniele smisero di ridere ed entrambi guardarono Alessio con gran tenerezza.
“Oh, Alessio! Certo che non sono arrabbiata con te! E per dimostrartelo, ora ti rivelerò un piccolo segreto. Coraggio, vieni qui!” lo esortò ad avvicinarsi con dolcezza. Poi, Valentina accostò le sensuali labbra carnose all'orecchio di Alessio e vi bisbigliò qualche parola.
Il volto di Alessio si dipinse di un tenero sorriso, che poi si trasformò in una dolce risata.
“Mi raccomando, però, eh!” esclamò Valentina. “Acqua in bocca!”
Alessio annuì, sorridendole. “Sarò muto come un pesce!"
Valentina gli fece un bell'occhiolino e si posizionò dietro il bancone, Daniele si sedette vicino a lei per tenerle compagnia e Alessio tornò al suo lavoro di sistemare e piegare le nuove magliette appena arrivate in negozio, come se nulla fosse accaduto.

venerdì 26 aprile 2019

Come foglie al vento - Episodio 614 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
614
Season
4
Date
23/10/2013
Production Code
38/235
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedars Hospital – Operating Room / Waiting Room
Adrian era dentro la sala operatoria con la sua equipe. Nick voleva accertarsi delle condizioni di suo padre, ma Francese gli ordinò di non avvicinarsi a Victor. Sopraggiunsero Tom e Jennifer il quale capirono che le condizioni di Victor erano serie. Frances chiese a Nick cosa fossero quelle accuse infamanti nei confronti di suo marito. Jennifer guardò Nick e capì che suo nipote aveva reagito in maniera impulsiva. S’avvicinarono a Frances e raccontarono quanto Renata avesse raccontato sulla nascita di Luke ad opera di uno stupro di Victor ai danni di Renata. Frances non riusciva a credere quanto avesse ascoltato. Poi si rivolse verso Nick chiedendogli di trovare Renata prima che sia lei stessa a chiamare la polizia per farla arrestare per calunnia. Tom prese il cellulare e mandò un messaggio vocale a Renata. Frances disse a Nick di pregare affinché Victor sopravviva e che questa volta Renata l’avrebbe pagata cara per tutte le sofferenze causate a Victor. Tom chiese a Nick di allontanarsi dal reparto e di andare nel suo ufficio. Riluttante, Nick seguì il consiglio di Tom. Jennifer decise di rimanere accanto a Frances che era alquanto scossa da quanto accaduto. Frances disse a Jennifer che questa volta Renata aveva superato il limite e che malediceva il giorno in cui con Victor erano andati all’orfanotrofio per adottarla. Nel frattempo, Adriana cercava di salvare Victor che stava lottando per sopravvivere.

Cedar’s Pub – Victoria Square
Rebecca chiese come procedesse il suo lavoro. Marlena rispose che si trovava bene a lavorare in una soap opera inglese e che presto, per i dieci anni della soap, avrebbero girato live un episodio. Rebecca chiese se ciò la preoccupasse. Marlena rispose di no. In passato l’aveva fatto molte volte in America. Rebecca sorrise.

Cedars Hospital – Surgery Ward / Nick’s Office / Waiting Room
Nick era impaziente di avere notizie di suo padre e disse a Tom che stavolta non aveva scusante per quanto accaduto con suo padre. Tom chiese a Nick perché non avesse dato tempo a Victor di difendersi. Nick disse che lo aveva insultato pesantemente e che Victor non aveva avuto la possibilità nel farlo e si era accasciato mettendosi una mano al petto. Nick disse che sua madre aveva detto che avrebbe denunciato Renata per calunnia. Tom disse che Renata aveva detto l’ennesima bugia. Poco dopo entrarono Carole e Jennifer assieme a Renata. Frances era rimasta nella sala d’attesa ad avere notizie di Victor. Dalla sala operatoria nessun movimento, poi vide uscire un medico. Era Adrian. Nel frattempo, nell’ufficio di Nick, Renata chiese come mai tutte quelle telefonate e quel messaggio di correre al Cedars. Nick chiese a Renata quanto fosse vera la notizia dello stupro subito da Victor. Renata non rispose. Nick lo richiese nuovamente mentre Frances stava entrando. Frances si avvicinò a Renata chiedendole quando Victor l’avesse violentata. Carole si sentì in imbarazzo. Con discrezione usci dall’ufficio. Nick cominciò a capire che Renata aveva mentito. Come sempre.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 614
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO

mercoledì 24 aprile 2019

Come foglie al vento - Episodio 613 di Nunzio Palermo



Episode
613
Season
4
Date
22/10/2013
Production Code
37/235
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedars Hospital – Surgery Ward
Nick appena vide suo padre chiese cosa ci facesse e ordinò a Carole di chiamare la polizia per arrestare uno stupratore. Frances rimase senza parole. Nick era un fiume in piena e urlò a suo padre con che coraggio si fosse presentato davanti a lui dopo aver violentato Rebecca. A quelle parole Victor ebbe un infarto e cadde a terra svenuto. Frances urlò. Adrian andò immediatamente a soccorrere Victor mentre un infermiere arrivò con una barella. Assieme con Adrian e altri infermieri, adagiarono Victor sulla barella. Adrian ordinò a Carole di avvertire la sala operatoria. Frances s’avvicinò verso Nick e gli tirò un ceffone dicendogli di rintracciare immediatamente Renata prima che Victor muoia e che era arrivato il momento della verità. Frances s’allontano seguendo suo marito. Nick non riuscì a dire nulla.

Tom’s Bookstore – Victoria Square
Tom aveva finito di mettere in ordine la vetrina con nuova mercanzia quando davanti al negozio si fermò Jennifer con la macchina. Scese dalla macchina e entrò nel negozio raccontando a Tom quanto accaduto al Cedars.

Cedars Hospital – Operating Room / Waiting Room
Adrian era dentro la sala operatoria con la sua equipe. Nick voleva accertarsi delle condizioni di suo padre, ma Francese gli ordinò di non avvicinarsi a Victor. Sopraggiunsero Tom e Jennifer il quale capirono che le condizioni di Victor erano serie. Frances chiese a Nick cosa fossero quelle accuse infamanti nei confronti di suo marito. Jennifer guardò Nick e capì che suo nipote aveva reagito in maniera impulsiva. S’avvicinarono a Frances e raccontarono quanto Renata avesse raccontato sulla nascita di Luke ad opera di uno stupro di Victor ai danni di Renata. Frances non riusciva a credere quanto avesse ascoltato. Poi si rivolse verso Nick chiedendogli di trovare Renata prima che sia lei stessa a chiamare la polizia per farla arrestare per calunnia. Tom prese il cellulare e mandò un messaggio vocale a Renata. Frances disse a Nick di pregare affinché Victor sopravviva e che questa volta Renata l’avrebbe pagata cara per tutte le sofferenze causate a Victor. Tom chiese a Nick di allontanarsi dal reparto e di andare nel suo ufficio.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 613
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO




martedì 23 aprile 2019

Come foglie al vento - Episodio 612 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
612
Season
4
Date
21/10/2013
Production Code
36/235
Creator - Writer
Nunzio Palermo

Cedars Hospital – Parking / Surgery Ward
Frances aveva trovato un parcheggio non lontano dall’entrata. Victor si sarebbe affaticato poco. L’entrata del Cedars era vicina. Victor stava fremendo. Scesero dall’auto. Francese chiuse la macchina e aiutò Victor, accompagnandolo sottobraccio, verso l’entrata visitatori. Entrati nella hall del Cedars, guardarono i pannelli per capire dove fosse ubicato il reparto chirurgia. Con fare sicuro, si avviarono verso gli ascensori. Ne presero uno. Entrarono. Frances premette il pulsante che li avrebbe portati al reparto desiderato. In poco tempo, Francese e Victor, giunsero al reparto. Videro la reception e si avviarono. Carole, quella mattina era di turno. Victor si presentò e chiese quale fosse l’ufficio di suo figlio Nicholas. Carole lo indicò e in quel momento sopraggiunse Nick con Adrian.

Manchester Prison – Dr. Stevens’ Office
Julie disse a Judy e a David che Patrick oramai aveva accettato l’idea di essere stato accettato dai Rossi e che era curioso di conoscere chi fossero i suoi veri genitori. Judy domandò alla dottoressa, quale sarebbe stata la soluzione da adottare qualora chiedesse chi fosse il padre, poiché tuttora sconosciuto. Julie disse che a Patrick bisognava dire la verità, un po’ alla volta. David chiese che essendo maggiorenne, Judy, diventava per legge, la sua tutrice e parente più prossima. Julie rispose che sotto questo aspetto non aveva nulla da obiettare. Patrick essendo maggiorenne poteva prendere qualsiasi decisione. Bisogna vedere la reazione di Patrick al momento fatidico. Judy chiese di Joe Winters. Julie disse che era in contatto con il suo collega, il dottor Steven Murdoch, e che anche lui era molto cauto nel rivelare a Jill la verità su Patrick. David annuì.

Cedar’s Pub – Victoria Square
Dopo la chiusura forzata, il pub aveva riaperto i battenti. Marlena e Rebecca erano tra e prime clienti della giornata. Marlena raccontò a Rebecca che quanto le stava accadendo era strano. Roger la stava aiutando. Rebecca chiese se avesse intenzione di conoscere suo padre. Rebecca non seppe rispondere. Per il momento non era ancora pronta. Rebecca chiese se avesse intenzione di parlare con Myrna. Marlena rispose di no ma che stava aspettando il momento opportuno.

Cedars Hospital – Surgery Ward
Nick appena vide suo padre chiese cosa ci facesse e ordinò a Carole di chiamare la polizia per arrestare uno stupratore. Frances rimase senzaparole. Nick era un fiume in piena e urlò a suo padre con che coraggio si fosse presentato davanti a lui dopo aver violentato Rebecca. A quelle parole Victor ebbe un infarto e cadde a terra svenuto. Frances urlò.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 612
Created by Nunzio Palermo
© 2013 - WSO



venerdì 19 aprile 2019

Le orme della vita - 30° puntata




Fiorella a Ramon si dichiarano amore e sono felici. Vittorio è disperato per la partenza della figlia e inizia a bere.

Sergio discute con Juan sull'azienda mentre Alena viene a sapere da Gabriela della fine della storia con suo figlio Ramon e rimane sconvolta.

Gianna e Matias si rivedono ma Tanya li attende con una pistola.


PAUSA SETTIMANALE PASQUALE. 
SI RIPRENDE LUNEDI 29 APRILE

Come foglie al vento - Episodio 732 di Nunzio Palermo

   è presentato da   Come foglie al vento # 732 Episode 732 Season 4 Original Date ...