sabato 6 aprile 2019

UN FARFALLINO IN TRAPPOLA - 13° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli



Valentina indossava un abito da sposa sontuoso e meraviglioso.
La sua figura si ergeva elegante e maestosa di fronte all’altare col suo avvenente principe azzurro, il bello sconosciuto del negozio, la cui identità rimaneva ancora per lui un mistero.
“E per mezzo dei poteri a me conferiti, io vi dichiaro marito e moglie”, disse il prete. “Può baciare la sposa.”
L’avvenente sconosciuto posò le labbra su quelle di Valentina, baciandola con passione.
Claudio, seduto fra gli invitati alle nozze, si sentì mancare. Si pietrificò, sbiancando come un lenzuolo appena sbatacchiato da una lavatrice in centrifuga, e gli parve persino di udire il suo cuore ormai incatenato frantumarsi in mille pezzi.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” gridò sotto shock, completamente fuori di sé.
Valentina si staccò dal bacio di suo marito e si voltò a guardare Claudio, lo sguardo basito e sconcertato.
“Claudio? Claudio, ma che ti succede?” gli domandò, come se fosse preoccupata per lui.
Ma lui non rispondeva.
Rimase lì, inerme e pietrificato, con la faccia da pesce lesso.
“Claudio? Claudio, rispondi!” insistette Valentina. “Claudio!”
“Claudio! Su, insomma! Torna tra noi!” si aggiunse il marito, per darle man forte. “Claudio! Clauuuudioooo!”
La voce divenne un’eco lontana, finché la chiesa e tutti i presenti alle nozze non andarono sfumando...

“Claudio!” proseguì la voce maschile. “Claudio?!”
Claudio aprì lentamente e a stento gli occhi. Venne accecato dalla possente luce del sole estivo, un volto chino su di lui. Si ritrovò davanti un paio di grandi e tondi occhi azzurri, un viso tutto pepe e per nulla preoccupato e un cesto ribelle e scompigliato di capelli arruffati a mezza lunghezza, color castano miele.
“Ooooh, finalmente!” esclamò lo sconosciuto.
“Ma che diavolo...?” borbottò Claudio. Che cosa accidenti ci faceva steso lì, per terra sul marciapiede di fronte al suo negozio? E che cosa diamine voleva lo sconosciuto che poco prima aveva osato sbaciucchiare senza pudore la SUA Valentina? Scostò lo sguardo leggermente a destra, dietro il giovane misterioso, e vide Valentina, il volto preoccupato e spaventato; poi, buttò un occhio alla sua sinistra e vide Alessio, altrettanto in ansia e preoccupato. In piedi, dietro di loro, un gruppetto di curiosi.
“Te l’avevo detto io, che non era nulla di grave!” esclamò il ragazzo del mistero, voltandosi a parlare con Valentina. “Deve aver avuto un colpo di calore o un improvviso abbassamento di pressione dovuto al caldo!” continuò.
Valentina annuì e si sporse oltre il ragazzo, per poter parlare con Claudio. “Ti senti bene?”
“Benissimo!” esclamò Claudio, ancora un po’ tramortito. “Ma si può sapere che cosa è successo?”
“Bah, niente di che, amico!” intervenne lo sconosciuto. “Hai avuto un mancamento!”
“Un mancamento?” domandò Claudio, confuso.
“Sì, sei svenuto, in pratica!” gli rispose lui.
“Svenuto?” Claudio aggrottò la fronte, cercando di ricordare. Il suo prezioso asso di bastoni aveva appena fatto cilecca per via dell’innamoramento verso la bella Valentina, così era tornato dal fioraio e le stava portando un bel mazzo di fiori, prima di vedere quella terribile scena shock da film horror...
“Vuoi che chiamiamo un’ambulanza?” gli domandò Valentina, preoccupata.
“No, macché? Sto benissimo! Guarda, ora mi rimetto seduto”, rispose lui.
Lo sconosciuto e Alessio lo aiutarono a sedersi.
“Allora, come va?” gli chiese Alessio, anche lui visibilmente preoccupato.
“Molto bene! Va così bene, che potrei addirittura alzarmi!” esclamò lui, per sdrammatizzare e non farsi vedere debole di cuore davanti a Valentina.
“Ok, aiutiamolo”, disse lo sconosciuto.
Una volta in piedi, Claudio rifiutò nuovamente di andare al pronto soccorso, certo di non aver battuto nemmeno la testa, dal momento che non aveva dolori da nessuna parte e che Alessio dal negozio l’aveva visto cadere e aveva confermato che la capoccia, non l’aveva battuta.
“Sei sicuro, allora, di non volere un’ambulanza?” gli domandò Valentina per l’ennesima volta.
“Sicurissimo, Valentina! Sai, oggi è molto caldo, come puoi ben vedere, e sicuramente mi si è abbassata la pressione! Tutto qui! Il tuo amico, secondo me, ha ragione!” disse lui, cercando di sembrare naturale e nascondere l’imbarazzo.
Che figura!
“Ah, comunque, piacere!” intervenne lo sconosciuto, porgendogli la mano. “Io sono Daniele!” si presentò.
“Piacere mio”, si limitò a dire Claudio, ricambiando saldamente la stretta. “Grazie per l’aiuto.”
“Oh, figurati! Per così poco!” esclamò Daniele, facendo spallucce.
“Comunque adesso mi sento così bene, che potrei persino venire a lavorare in negozio!” proseguì Claudio.
“Davvero?” s’intromise Valentina, gli occhi accesi da un improvviso bagliore accecante.
“Certo che sì! Sono una roccia, io, sai?” si vantò Claudio.
“Fantastico!” si gasò lei. “Allora, puoi sostituirmi!”
“Sostituirti?” borbottò Claudio, confuso.
“Sì! Ti prego!” lo supplicò lei.
E Claudio, come avrebbe potuto dire di no a due occhioni da gatta come i suoi? “Ma certo che ti sostituisco, se ne hai bisogno!”
Lei gli gettò inaspettatamente le braccia al collo. “Ah, grazie! Grazie di cuore! Così io e Daniele andiamo a fare un giro! Abbiamo davvero bisogno di trascorrere un po’ di tempo insieme! Allora, noi andiamo! Ci vediamo dopo!”
“A dopo!” salutò Daniele.
Valentina lo prese a braccetto e se ne andarono saltellando insieme come due scolaretti all’uscita da scuola.
Claudio e Alessio rimasero così basiti, da non riuscir più a proferir parola, le bocche spalancate e le facce da pesci lessi.
“Vieni”, disse Claudio, dopo un po’. “Torniamo dentro.”
Alessio annuì e seguì Claudio in negozio, riprendendo a piegare i nuovi arrivi, per poi portarli al loro posto.
Claudio si mise ad aiutarlo, non sapendo cosa fare, né come ammazzare il tempo. Era confuso, turbato e spaventato. Chi era quel bel ragazzo dal fisico mozzafiato? E perché era così in confidenza con la sua Valentina? Che fosse per caso un suo ex, con il quale erano rimasti in buoni rapporti? O c’era qualcosa di più? Non doveva dimenticare, dopotutto, che anche Alessio era sbiancato, nel vederla tra le braccia di quel Daniele! Allora, doveva per forza essere un tipo pericoloso... Pericolosissimo!
“Aspetta un minuto”, pensò fra sé e sé.
Non doveva, inoltre, dimenticarsi che Alessio era riuscito a entrare molto più che in confidenza con Valentina... Magari lui sapeva qualcosa! Magari lei si era aperta con lui, raccontandogli qualche segreto “oscuro” del suo passato!
“Senti, Alessio”, lo chiamò lui.
Il ragazzo accorse. “Sì, Claudio? Eccomi!”
“Alessio, tu sai niente di quel Daniele? Chi è?”
“Non ne ho idea. Era entrato giusto due secondi prima che tu svenissi fuori del negozio. Non appena lo ha visto, lei gli è saltata subito in braccio, chiamandolo cucciolo mio.”
Claudio rabbrividì. “Senti, magari lui è un suo ex! Valentina te ne ha mai parlato?”
Alessio scosse la testa con fare tristemente rassegnato. “No, mai. Ma non credo che lui sia un suo ex. Tutto ciò che so è che i suoi due ex l’hanno abbandonata, non appena lei ha iniziato a parlare di matrimonio, lasciandola così molto delusa. E triste. Ha sofferto molto. Non credo che, se fosse stato uno dei suoi ex, lei lo avrebbe accolto così.”
“Magari è una sua fiamma!” ipotizzò Claudio. “Dopotutto, noi non sappiamo che cosa faccia lei fuori dall’orario di lavoro, no?”
“Giusto”, convenne Alessio profondamente addolorato. “Potrebbe.”
“Senti, so che io e te abbiamo avuto delle piccole divergenze in passato, proprio su Valentina, ma ti propongo una tregua e un’alleanza per scoprire assieme chi è costui. CI stai?”
Alessio ci pensò su, un po’ titubante. Non aveva mai avuto nulla contro Claudio, quindi parlare di tregua gli sembrava eccessivo, ma non era quello a preoccuparlo. Gli sembrava di mancare di rispetto a Valentina, cercando di scavare e intromettersi nella sua vita privata, ma la curiosità, il desiderio e il bisogno di sapere chi fosse Daniele e che cosa rappresentasse realmente per lei era troppo, troppo grande.
Lui doveva sapere.
“D’accordo”, acconsentì, infine. “Ci sto.”
“Ottimo!” esclamò Claudio, gasato.
Si strinsero saldamente la mano, aspettando che Valentina tornasse per poterle porre qualche domanda...





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