domenica 7 aprile 2019

Nelle braccia del passato 3: episodio II

RIASSUNTO DELL'EPISODIO PRECEDENTE.

Sei mesi dopo aver scoperto che Max è suo figlio, Lilian spera che il ragazzo si metta con Juliet per averlo vicino, visto che pensa di non avere il coraggio di rivelargli di essere sua madre. Juliet però, non è ancora pronta ad avere una relazione dopo la morte di suo marito Oliver. James nel frattempo, si rifiuta di continuare la terapia che potrebbe aiutarlo a tornare a camminare e si infuria con Debra quando la moglie tenta di fargli cambiare idea. Nel frattempo Julius Wolfred, un uomo d'affari, sembra intenzionato ad acquisire il terreno su cui sorge il parco marino.

E’ l’inizio di una nuovo, soleggiato giorno. Lilian esce dal suo ufficio con dei documenti e nota Julius aggirarsi per il parco: “Buongiorno, posso esserle utile?”, l’uomo le sorride e annuisce, “Sto cercando la direttrice.”, Lilian stringe la cartellina al petto e rivolge un cordiale sorriso all’uomo, “In tal caso l’ha trovata… Sono Lilian Way!” – “Piacere di conoscerla… Non intendo rubarle molto tempo, sono venuto a parlare con lei riguardo al debito che ha con la banca.”, Lilian annuisce distogliendo lo sguardo per qualche istante, “Oh… Credevo di avere ancora un po’ di tempo, lavora per la banca?”, l’uomo scuote energicamente la testa, “Non proprio… Ho intenzione di rilevare il suo debito, sono intenzionato al terreno su cui sorge il parco.”, Lilian inarca un sopracciglio, “Lei cosa?” – “Ho dei progetti per questo posto… Una fabbrica di scatole” – “Io… Pagherò quel debito, quindi si dimentichi della sua dannata fabbrica.”  - Julius ridacchia e stringe le spalle – “Non si alteri signora… Sono solo affari, niente di personale. Volevo solo avvisarla.” – “Bene… Lo ha fatto, adesso se ne vada dal mio parco!” – “Come preferisce… Ma ci rivedremo presto.”, l’uomo se ne va lasciando la donna sconvolta.


A casa di Debra, la donna porge una tazza di caffè all’amica Juliet, che sembra sconvolta: “Davvero James vuole interrompere la fisioterapia?” – “Proprio così…” – “Ma non capisco, ha fatto notevoli progressi… Perché arrendersi ora?” – Debra si passa una mano tra i capelli e sospira – “Non so davvero che dire… Avevo pensato anche di far tornare qui Molly. Forse averla di nuovo intorno potrebbe fargli cambiare idea… Però è così serena ora con mia madre, non vorrei turbarla con i brutti ricordi che ha in questo posto.” – “Hai ragione, vostra figlia ha vissuto un incubo… E’ bene che ora stia tranquilla, anche se è importante che James continui i suoi esercizi, dovresti cercare di farlo ragionare!” – Debra scuote la testa e mette dello zucchero nel suo caffè – “Pensi non ci abbia provato? Ormai non mi ascolta più, ha alzato un muro… Penso mi ritenga responsabile della sua condizione… In fondo lui è venuto in quella casa per salvare me.” – “Ehi… Non darti la colpa, in fondo è vivo per merito tuo. Lo hai salvato, e questo lui lo sa.” – “Lo spero Juliet, lo spero… Ma su, dimmi di te! Hai rivisto Max Werner?” – “Si… Si, mi ha invitato a bere qualcosa, ma non me la sento.” – “Oh… Juliet! Dai. Devi solo bere qualcosa insieme a lui, non essere così noiosa.” – Juliet sorride e annuisce – “In effetti me ne sono un po’ pentita, pensavo di chiamarlo e accettare la proposta!” – Debra sorride – “Brava! Così mi piaci.”

Lilian è in lacrime, seduta su una panchina. Max arriva con una scatola e le si avvicina: “Lilian… Sta bene?”, la donna si asciuga le lacrime e annuisce, “Si… Si, non preoccuparti, tu che ci fai qui?” – “Sono venuta  a portare la colazione a Juliet… E’ sicura di star bene? Perché stava piangendo?” – Lilian sospira e si guarda intorno – “Sto per perdere tutto questo… Il parco.” – “Non la seguo… Il parco è suo.”, Lilian annuisce prendendo un fazzoletto, “Ho un debito con la banca… Un debito che non posso ancora saldare. Un uomo è venuto qui stamattina, ha detto che vuole prendersi questo posto e costruirci una fabbrica.” – Max annuisce e apre la scatola e le porge una ciambellina – “Al convento dove sono cresciuto… C’era una suora, suor Therese. Una cuoca eccellente… diceva sempre che la vita è più dolce dopo aver mangiato una ciambella.” – Lilian accenna un sorriso e lo ringrazia – “Non si preoccupi Lilian, lei non è sola… E’ circondata da persone che tengono molto a lei, andrà tutto bene… Glielo prometto.” – La donna annuisce e Max si allontana dopo averle sorriso.

Julius torna nel suo ufficio e ci sono tre uomini ad aspettarlo: “Ma… Che diavolo ci fate qui? Non ero stato abbastanza chiaro? Non voglio che vi vedano nel mio ufficio!” – Uno dei tre si avvicina con fare minaccioso e lo spinge – “Cerca di calmarti… E non osare più usare questo tono con me!”, Julius annuisce spaventato e cammina verso la sua scrivania, poi il criminale continua, “Il piano procede come previsto?” – “S-si… Presto sarò il proprietario del parco. Ci vorrà molto tempo prima di poter aprire la fabbrica però, perché non cercate un altro posto da usare come copertura?” – il criminale si mette a ridere e scuote la testa – “Tu preoccupati degli affari tuoi… Non ho fretta. Tra l’altro, prima di riprendere la mia attività ho qualcos’altro a cui pensare…” – Julius deglutisce e annuisce – “La polizia vi sta alle calcagna… Ho visto sui giornali che hanno trovato un vostro laboratorio.” – “Esatto… Uno dei miei uomini ha perso la vita in un conflitto a fuoco… Ma sarà vendicato.” – “Vendicato?” – “Si, ho preso informazioni sull’uomo che gli ha sparato. Si chiama Max Werner… E presto si pentirà di essersi messo sulla mia strada.”

APPUNTAMENTO A DOMENICA 14 APRILE CON IL TERZO EPISODIO.

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