Le finestre aperte e l’aria salmastra della sera che portava con sé un
po’ di conforto, dopo l’ennesima giornata di caldo torrido estivo. Daniele e
Valentina avevano appena finito di apparecchiare la tavola, a casa di lei, dove
Daniele si era fermato per diversi giorni. Daniele aprì il frigorifero, tirò
fuori la fresca insalata di riso che Valentina aveva preparato in gran quantità
il giorno prima e la portò in tavola. Valentina si sedette senza dir nulla e si
servì un bel piatto colmo, subito imitata da Daniele. Da quando la conosceva,
Daniele doveva ammettere di non averla mai vista tanto silenziosa e pensierosa,
come se qualcosa la tormentasse o la turbasse. Che avesse a che fare con
Claudio? Forse sì, o forse no. Magari era il caso di parlarle chiaro e cercare
di capire che cosa le rimuginasse il cervello. O il cuore.
“Qualcosa ti turba, cucciola mia?” le domandò con la bocca ancora
piena, non riuscendo ad aspettare neanche un secondo di più.
“No. Nulla”, mentì Valentina.
Daniele abbozzò un sorriso. “Puoi darla a bere a chi non ti conosce,
ma a me, non mi freghi.”
Valentina sospirò. “Perché? È così evidente?”
“Cosa? Che Qualcosa ti turba? Si vede a un chilometro di distanza, che
non sei serena!”
“Vedi, Daniele, è... Complicato. Persino io stento a capirci qualcosa.”
“Raccontami tutto, cucciola mia. Forse, posso aiutarti. Essendo al di
fuori della questione, ho dei punti di vista diversi dai tuoi. Di conseguenza,
posso essere più obiettivo nel capire la situazione e aiutarti.”
Valentina annuì suo malgrado. In fondo, si disse, se non ne parlava
con Daniele, non ne avrebbe mai potuto parlare con nessun altro. “MI sento
molto confusa, cucciolo mio.”
“Confusa? In che senso? Problemi di cuore?”
“Più o meno.”
Daniele ammiccò con aria canagliesca. “Ah, ho capito! C’entra qualcosa
il tuo socio col cappello da donna, Claudio?”
“In parte. E in parte, c’entra anche qualcun altro.”
“Ah, ho capito!” ripeté Daniele. “Per caso, c’entra qualcosa il timido
Alessio, il tuo dipendente?”
“Touché”, ammise Valentina, portandosi poi il bicchiere alle labbra
per bere.
“E che cosa ti genera tutta questa confusione che provi dentro di te?”
le domandò Daniele.
Ormai, Valentina, la conosceva troppo bene. Andava un po’... “Scappellata”.
“Hai visto anche tu come mi corteggia Claudio, non è vero?”
“Direi che me ne sono accorto... Soprattutto quando si è messo quel
bel cappello da donna!” scherzò Daniele nel tentativo di alleggerire la
situazione e riuscendo a rubare persino un sorriso a Valentina. “E per te è lo
stesso? Voglio dire, anche da parte tua c’è qualcosa?” le domandò poi Daniele.
“All’inizio, lo odiavo. Lui è il classico latin lover, non so se mi
spiego.”
“Un bel... Farfallino! Che svolazza libero e spensierato come il
vento, dico bene?”
“Bravo!” esclamò Valentina. “Hai trovato la parola perfetta! Un
farfallino! Credevo che fosse soltanto un superficiale, irrispettoso e cafone,
invece, conoscendolo meglio, ho scoperto che è un uomo pieno di risorse. È
intelligente, simpatico, intraprendente e ha un carisma irresistibile tutto
suo. Mi sento molto attratta da lui e non ti nascondo che molte volte mi
sorprendo a immaginarmi che lui e che metta la testa a posto. Altre volte,
però, non posso fare a meno di pensare che si sia intestardito con me, soltanto
perché io gli ho sempre risposto picche.”
“Capisco. E Alessio?”
“Alessio... Alessio è il classico bravo ragazzo della porta accanto. È
un po’ timido, ma è molto dolce, diligente, responsabile e affidabile. È tutto
ciò che Claudio non è, tanto per intenderci. Ed è molto serio anche in amore. L’ho
sempre visto come il mio migliore amico, quasi come un fratello, perché con lui
posso aprirmi e parlare di tutto. Lui mi capisce e mi sostiene, mi aiuta a
sentirmi meglio quando le cose si fanno troppo difficili. E ha quegli occhi
azzurri così cristallini, che...” Sospirò. “Credo di provare qualcosa per lui e
questo mi spaventa. Che razza di donna sono? Un’indecisa poco di buono?” si
agitò.
Daniele allungò comprensivamente la mano a prendere la sua,
accarezzandone con dolcezza il dorso con il pollice. “Valentina, tu non sei una
poco di buono, né un’indecisa. Quello che provi è assolutamente normale. Così
come è normale che tu sia spaventata. Hai avuto due brutte storie alle spalle,
non dimenticartelo.”
“Già. Io non voglio soffrire ancora, Dany...”
“Lo so. Nemmeno io lo voglio. Non voglio più vederti soffrire. Vediamo
se ho capito bene. Allora, Claudio ti attrae molto perché è affascinante,
intraprendente e carismatico, mentre con Alessio al tuo fianco ti senti capita
e al sicuro.”
Valentina annuì. “Già. Proprio così.”
“Senti, Vale, io non posso dirti nulla al riguardo. Non voglio
influenzarti, dicendoti magari che ti vedrei meglio con l’uno o con l’altro, né
posso aiutarti a capire per chi dei due batta davvero il tuo cuore. Però, posso
aiutarti in questo senso: devi riflettere tra te e te. Da sola. Non devi
rimuginare soltanto sul presente, ma anche pensare al futuro. Devi capire con
chi dei due potresti costruirti una famiglia, chi dei due potrà renderti felice
ogni giorno della tua vita, su chi dei due potrai sempre fare affidamento”, le
disse Daniele.
Valentina abbozzò un sorriso. “Hai appena descritto il ritratto di
Alessio.”
“Non è mica detto che Claudio non cambi. Ho visto come ti guarda.
Penso che sarebbe disposto a tutto per te. E mi sembra che il modo in cui si è
messo in ridicolo pur di seguirti te l’abbia già dimostrato, no?”
“Non lo so. Forse. Tu credi che possa cambiare? Che lui possa innamorarsi
davvero?”
“Sì, lo credo. Anzi, io credo che si sia davvero innamorato di te. E
anche piuttosto seriamente.”
Il volto di Valentina si accese di un bel sorriso.
“Oh, finalmente! È questa la Valentina che conosco! Bella e
sorridente!”
“Grazie, Daniele. Poi, magari mi faccio tutti questi problemi e per
Alessio sono soltanto una buona amica!”
“Mmmm... Io non credo proprio. Ha lo sguardo perso e rapito, quando ti
guarda. E incantato. Lui ti ama davvero.”
“Lo credi sul serio?”
“No, non lo credo. Ne sono sicuro. E io difficilmente sbaglio su
queste cose. Quindi, mia cara, hai soltanto l’imbarazzo della scelta! Hai l’affascinantissimo
Claudio e il dolce Alessio. Ora devi soltanto capire con chi potrai essere
felice per tutta la vita.”
“E non sarà facile.”
Daniele sorrise. “Niente è facile, nella vita. Soprattutto le
decisioni importanti. Guarda bene dentro di te e cerca di capire chi ami di più
e chi ti fa sentire più amata. Lasciati guidare dal cuore e dall’istinto”, le
disse, facendole un simpatico occhiolino.
“Grazie, Daniele. Non so cosa farei senza di te!”
“Lo so, sono un mito!” si vantò, scherzando. “Senti, credi che ormai
sia ora di dire a Claudio chi sono?”
Valentina rise di gusto. “Io direi di sì!”
“O, di questo passo, gli verrà un infarto! Certo, a quel punto, non
avrai più problemi a scegliere!”
Valentina scoppiò a ridere ancora di più. “D’accordo! allora glielo
diremo domani, prima della tua partenza!”
“Non vedo l’ora di vedere che faccia farà, cucciola mia! Ci sarà da
morire dal ridere!”
“Già! Mi dispiace solo per Alessio che ha giurato di non dirgli nulla!
Claudio gli avrà fatto il terzo grado!”
Questa volta fu Daniele a ridere di gusto. “Non credo proprio! Alessio
è così cotto di te, che sopporterebbe i petulanti terzi gradi di Claudio per
altri cento anni, se necessario!”
“Poverino! Dai, va, facciamo un brindisi! A noi due, cucciolo mio!”
“A noi due, cucciola mia!”
I bicchieri tintinnarono nell’aria, assieme alle dolci risate che
riecheggiavano in casa.
Valentina proprio non riusciva a pensare come sarebbe riuscita ad
andare ancora avanti senza Daniele...
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