Alessio camminava a fianco di Valentina sul bagnasciuga, l’acqua
salata che rinfrescava loro i piedi accaldati e il sole che iniziava a
tramontare. Alessio ascoltava Valentina, in silenzio, lasciandola parlare senza
interromperla, nemmeno per fare domande. Avrebbe dovuto immaginarsi una scelta
del genere da parte sua: aveva visto quanto fosse legata al cugino, pertanto
era più che normale che volesse vivere il più vicina possibile a lui. Ma quella
decisione gli spaccava il cuore.
“Mi dispiace tanto, Alessio. Ma stare qui senza Daniele è stata molto
dura, anche se io non ho mai fatto trapelare nulla. E ora che è ripartito, mi
sento un vuoto dentro”, concluse Valentina.
Alessio allungò d’istinto la mano e strinse quella di lei,
intrecciando le dita alle sue. “Lo so, ti capisco. So come ti senti. Quando mia
sorella si è trasferita qui, da Pienza, io non ho esitato a seguirla. Perciò,
comprendo perfettamente la tua scelta, anche se mi dispiace molto.”
“Lo so, Alessio. Dispiace anche a me. Non credere che per me sia stata
una decisione facile.”
“Lo immagino. Qui ti sei costruita una realtà solida con le tue mani,
hai avviato un’attività tutta tua, aspettando che tuo cugino tornasse da Anzio.
Posso solo immaginare come ti sia sentita, quando lui ti ha detto che sarebbe
rimasto lì. Sei una ragazza coraggiosa, Valentina. Ti ammiro molto. Sei
disposta a ricominciare da zero, nonostante tutto, pur di star vicina a tuo
cugino, che ami come un fratello.”
Valentina abbozzò un dolce sorriso. In fondo al cuore, sapeva che
Alessio avrebbe capito.
Dall’altra parte, Alessio aveva il cuore a pezzi. Valentina, la donna
che amava più della sua stessa vita era in procinto di partire e non l’avrebbe
mai più rivista. Ormai, doveva dirglielo. Non aveva più nulla da perdere.
Chiuse gli occhi per un istante, prese un bel respiro e si buttò.
“Prima che tu parta, Valentina, c’è una cosa che devo dirti.”
“Sì, dimmi pure.”
“Io ti amo.”
Valentina non disse nulla. Colse la profondità del suo sentimento e
questo la spiazzò fortemente.
“Sei la donna più straordinaria, che abbia mai incontrato. Sei
intelligente, sei forte e determinata, ma sai anche essere dolce e sensibile
allo stesso tempo. Non importa se ricambi o meno. Dovevo dirtelo, prima che tu
partissi. Non potevo nascondertelo oltre”, proseguì lui.
Valentina sospirò, più confusa e disperata che mai. “C’è anche un
altro motivo per cui ho voluto incontrarvi separatamente. Io sto per partire e
forse è meglio così. Ho una gran confusione nel cuore. Tu e Claudio siete due
tipi completamente opposti, eppure avete entrambi delle qualità eccezionali,
non comuni a tutti. Siete due ragazzi straordinari e io voglio molto bene a entrambi.
Non ci capisco più niente, Alessio. E forse è meglio che io parta senza
prendere decisione alcuna. Almeno nessuno dei due soffrirà oltre.”
“Capisco, Valentina. Io non posso dirti cosa fare, né convincerti a
scegliere me. Io sono felice, se tu sei felice. Perciò, non mi importa cosa
sceglierai. Certo che, se dovessi renderti conto di amare me, io sarei al
settimo cielo, ma ciò che più conta per me è vederti felice. L’unico consiglio
che posso darti è di prenderti del tempo per capire che cosa vuoi veramente, se
davvero preferisci partire per Anzio senza aver scelto nessuno di noi, o il
contrario. Devi essere serena e convinta, ok?”
Valentina non sapeva cosa dire. Quali potevano essere le parole giuste
per esprimere l’enorme senso di gratitudine che provava nei confronti di
Alessio? “Io non so davvero cosa dirti, Alessio. Grazie di cuore per aver
capito e per non avermi forzato la mano.”
“Qui non c’è nessuna mano da forzare. Sono scelte per la vita e bisogna
andarci con i piedi di piombo, non so se mi spiego. Però, mi farebbe piacere,
se rimanessimo in contatto da buoni amici, qualsiasi cosa tu scelga. Io non
posso perderti.”
“Farebbe piacere anche a me, non perderci di vista. Sei davvero una
persona speciale e ti meriti il meglio dalla vita.”
“Mai quanto te”, le disse Alessio, spassionatamente.
Valentina sorrise di nuovo, più confusa che mai.
“Comunque, sappi che, se dovessi scegliere me, io sarei disposto a seguirti
ad Anzio. Senza problemi”, le disse Alessio.
“E tua sorella? E la tua nipotina?” si preoccupò Valentina.
“Capiranno. E poi, io non mi preoccuperei molto. Sarebbero benissimo
capaci di seguirmi, se lo volessero!”
“Siete proprio una bella famiglia”, sorrise Valentina.
Alessio le sorrise, senza più riuscire a parlare.
“Adesso, vado”, gli disse Valentina.
Alessio sfilò via la mano dalla sua, lasciandola libera di andare. “Va
bene. Ci vediamo domani al lavoro?”
Lei annuì. “Sì, certo. Lavorerò fino all’ultimo e, mentre organizzo il
trasloco, mi prenderò del tempo per riflettere e per tentare di fare chiarezza
nel mio cuore. Ti ringrazio, Alessio. Per aver capito.”
“Figurati. Stai serena, mi raccomando. Altrimenti, non riuscirai a
trovare le risposte che cerchi”, le disse, abbracciandola.
“Grazie, Alessio. A domani.”
“A domani.”
Valentina s’incamminò di gran passo verso la strada, salì in macchina
più confusa che mai. Osservò Alessio risalire lentamente la spiaggia e
incamminarsi pensieroso e sconvolto verso la bici. Lo vide montare e partire.
Valentina sospirò e fece per mettere in moto, ma non ci riuscì. Scese dall’auto
e tornò in spiaggia. Si sedette sul bagnasciuga, ad ammirare il tramonto, che
le infuse la serenità nell’anima, che tanto cercava.
Claudio era tutto ciò che lei era, “sfarfallaggine” a parte. Era
intraprendente, determinato, amava lo sport e amava la vita. Alessio, invece,
era l’esatto opposto. Era un tipo tranquillo, pacifico e comprensivo. Claudio era
impulsivo, Alessio riflessivo. Con Claudio, la vita era movimentata e piena di
pepe, mentre con Alessio fin troppo tranquilla. Claudio riusciva sempre a
regalarle una risata con la sua spontanea simpatia, anche nei momenti più
difficili, mentre con Alessio riusciva a parlare di tutto. Claudio le dava
allegria e voglia di vivere, Alessio, la serenità e la pace interiore.
Erano due ragazzi eccezionali, ognuno con delle doti particolari, che
l’altro non aveva. Scegliere non sarebbe stato facile. Forse, sarebbe stato
molto meglio partire da sola, senza scegliere, lasciandoli liberi di continuare
la loro vita senza ulteriori sofferenze. Ma non ci riusciva. Perché, in fondo
al cuore, lei sapeva chi avrebbe dovuto scegliere. Lei già sapeva chi amava di
più. Lo aveva sempre saputo. Così come aveva sempre saputo di chi e di che cosa
aveva più bisogno nella sua vita.
Prese un bel respiro, risalì la spiaggia, montò in auto, accese il
motore e partì.
Destinazione casa di lui.
Era finalmente pronta a fare la sua scelta.
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