Andrea decide che Emma vivrà da lui e
Torino, per cui Elisa resta da sola, sconfortata e impotente…
Autunno
1967
Dopo cinque anni di lontananza, Andrea convoca Elisa in casa sua per un servizio fotografico di una rivista, dedicato alle
famiglie degli industriali. Rientrata prima del previsto, Emma si mostra profondamente irritata dalla presenza della madre che non vuole
perdonare.
All’università,
che ha appena iniziato, la ragazza resta affascinata da Eugenio Scaglia, uno studente che è tra i più attivi promotori dela contestazione.
Intanto,
all’atelier, Milla si rivela gelosa dei consensi che Elisa ottiene sul lavoro, anche in
virtù della sua appartenenza all’ambiente alto borghese delle loro principali
clienti.
Ma Elisa ha altri pensieri: la donna,
infatti, tenta invano di riavvicinare la figlia, che comincia a mostrare i
primi segni di insofferenza anche nei confronti del padre, per la sua
ossessività e perla sua visione “borghese” dei rapporti di lavoro con gli
operai.
Il caso di un operaio dell'azienda che,
feritosi sul lavoro, ha intentato una causa contro la fabbrica, diviene per
Emma un argomento di polemica con il padre.
Nel
frattempo, tra Emma ed Eugenio nasce una simpatia, anche se i due ragazzi
vengono da due mondi diversi. All’università, inoltre, Emma reincontra
anche Carlo.
Intanto, all’atelier, il giovane figlio
della contessa Brunelli, una delle maggiori clienti di Elisa e Milla, avanza
alle due socie la proposta di un’ingente produzione di abiti da esportare degli
Usa per conto di un ricco americano.
Mentre Simona, l’amica del cuore di
Emma, convince la ragazza a far visita alla madre, all’atelier, per trovare gli
abiti giusti da indossare ad una festa organizzata da altri studenti. Emma
acconsente, ma cerca in tutti i modi di mantenere le distanze dalla madre.
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