sabato 3 febbraio 2018

Romantiche tradizioni di famiglia. 4° puntata di Silvia Bucchi.




Per Maria entrare alla facoltà di Medicina era la cosa più importante e sapeva che i test erano molto duri. Per questo motivo aveva deciso di rinunciare totalmente alle sue vacanze. Il liceo non le aveva solo donato dolori e prese in giro ma anche quattro amiche del cuore, con le quali aveva condiviso tutte le gioie, i dispiaceri e le soddisfazioni di quei cinque anni di liceo. Le sue amiche Amanda, Benedetta, Cecilia e Diana avevano organizzato un viaggio di due settimane ad Ibiza per festeggiare la loro maturità e la prima estate da adulte ma Maria aveva rifiutato.
Devo studiare per entrare a Medicina. Voglio diventare medico come mio padre.” Aveva commentato Maria quando le altre ragazze le avevano parlato del loro progetto di viaggio.
Le sue amiche non avevano insistito perché la conoscevano bene e sapevano che non sarebbero riuscite a farle cambiare idea.
La sera stessa dell’uscita dei quadri Tiziana decise di condurre sua figlia a cena nel suo ristorante preferito, un locale di Fiumicino, davanti al porto. L’odore del mare accarezzava le narici di Maria che gustava il suo risotto alla crema di scampi con voracità. Alla dieta avrebbe pensato con calma.
Sua madre invece era molto nervosa. Tiziana giocherellava con la forchetta e poi con il cibo nel piatto. In verità non aveva toccato un boccone e sua figlia iniziava a preoccuparsi. Sapeva che la madre aveva avuto una storia con Matteo Moretti qualche anno prima ma sapeva che era finita, quindi non poteva essere lui il motivo di tanto turbamento.
Maria non giudicava Tiziana per essersi messa in mezzo nel matrimonio del suo vecchio compagno di classe ma era stata molto preoccupata: non solo sua madre avrebbe potuto uscirne con le ossa rotte ma in quella storia era coinvolto anche Andrea e questo poteva essere un problema. Quel ragazzo non aveva smesso di tormentarla in classe per anni. Per quanto ne sapeva Maria però, Tiziana e Matteo si erano lasciati da tempo e poteva dormire sogni tranquilli.
La tranquillità però non faceva parte del vocabolario di sua madre in quel momento, mentre si divertiva a giocherellare con il riso che aveva sul piatto. Un bip annunciò l’arrivo di un sms. Tiziana guardò il suo cellulare e dopo aver trovato una scusa, si allontanò portando con sé il suo smarthphone.
Maria era interdetta. Che cosa stava succedendo? Persino l’invitante risotto che aveva davanti a sé stava perdendo attrattiva e lei era molto golosa. Sua madre rientrò due secondi dopo e si sedette difronte a lei come se nulla fosse. Maria noto che almeno le era tornato l’appetito e che quindi quella messaggio doveva averla rasserenata.
Dobbiamo parlare delle vacanze estive, tesoro.” Annunciò all’improvviso Tiziana rompendo il silenzio.
Maria rimase con la forchetta in bilico tra il piatto e la bocca e rischiò di rovinare il vestito nuovo che sua madre aveva insistito per comprarle.
Ma mamma, abbiamo già parlato delle mie vacanze. Non ne farò. Resterò a Roma chiusa in casa a studiare.” Commentò Maria portando il contenuto della forchetta finalmente all’interno della sua bocca.
Anche quest’anno trascorreremo i tre mesi di vacanze a Terracina, tesoro. E’ vicino Roma e poi staremo come sempre a casa della nonna. Potrai rinchiuderti nella tua stanza e studiare. Ci sarà però un vantaggio, ovvero, di tanto in tanto, se vorrai potrai scendere in spiaggia e fare un bagno. Sempre meglio di stare a Roma.” Tiziana cercò di portare avanti i suoi tentativi di persuasione.
Maria però scosse la testa. “Ho rinunciato ad Ibiza, mamma, ho detto di no alla prospettiva di un viaggio con le mie amiche per poter studiare. Sai quanto sia importante per me diventare medico.” Sospirò la ragazza.
Ti prometto che non interferirò con il tuo studio. Sono tua madre e ho fatto di tutto per farti avere l’istruzione migliore. Sono la prima a desiderare che tu riesca ad onorare la memoria di tuo padre. Non ti sto chiedendo di venire a Terracina per capriccio. Lo sto facendo perché per me è importante. Non ammetto repliche: partirai con me ed il prossimo anno sosterrò ogni tuo progetto di vacanze con le tue amiche.” Spiegò Tiziana con un tono che non ammetteva rifiuti. Maria le fu grata per il fatto di averle risparmiato la frase “sei ancora sotto il mio tetto, sono io quella che ti mantiene, deciderò io come trascorrerai i prossimi due mesi della tua vita”.
Andrea aveva sempre avuto molti amici, era sempre stato membro dei gruppi più popolari della scuola. Però tra tante persone solo una riusciva a capirlo veramente: il suo amico Valerio, il figlio del portiere del suo palazzo. Valerio era un giovane alto e magro con lunghi capelli neri e gli occhi scuri e sinceri ed era un bravo ragazzo, che non si era mai preso gioco di nessuno, sempre con una parola gentile per il suo prossimo e non aveva paura di affrontare la vita e le conseguenze delle decisioni che prendeva. Andrea invidiava al suo migliore amico il suo coraggio. Dopo la sfuriata contro i suoi genitori Andrea uscì di casa e trovò rifugio come sempre nell’appartamento dei portieri dello stabile, i Russo, e lì con loro aveva passato il resto del pomeriggio e gran parte della serata. La madre di Valerio, Donatella, aveva preparato i suoi piatti preferiti perché aveva visto Andrea così giù, mentre il padre Eusebio aveva chiamato Matteo per tranquillizzarlo sulle sorti del figlio. I Russo erano una famiglia modesta ma molto unita. Eusebio era un uomo basso e quasi pelato, i suoi occhi scuri erano sinceri come quelli di suo figlio. Il portiere era sempre sovrappeso ma amava troppo la cucina di sua moglie per prendere in considerazione l’idea di una dieta. Era da Donatella che Valerio aveva ereditato la sua altezza. La signora Russo infatti era molto alta, sottile come il figlio e sempre con un sorriso sulle labbra che illuminava anche gli occhi celesti. Valerio si rammaricava di non aver ereditato anche i capelli biondi della sua meravigliosa mamma, che per vivere e arrotondare le entrate in famiglia, lavorava di tanto in tanto come sarta. Ad Andrea piaceva ascoltare il rasserenante rumore della macchina da scrivere cucire quando si recava a casa del suo amico.
Secondo me stai esagerando, Andrea. I tuoi genitori hanno resistito anni per te ed è ora che pensino alla loro vita.” Commentò Valerio quando il suo amico ebbe finito di raccontargli tutto.
Mio padre tradisce mia madre da anni e lei a quanto pare lo ricambia in tal senso. Ho sempre saputo delle loro scappatelle ma pensavo che nonostante tutto si amassero.” Sospirò Andrea.
Valerio gli versò un altro bicchiere di Coca Cola. Erano nella stanza del giovane Russo ed Andrea aveva ricevuto il permesso dei suoi genitori per restare a dormire con l’amico.
Valerio si distese sul letto e con un sospiro commentò: “Secondo me sei stato felice in questi anni grazie a loro e continuerai ad esserlo solo se li perdonerai. Dovresti fermarti a ragionare invece di agire solo seguendo i tuoi timori. La paura di restare senza il tuo pubblico di pecore al liceo ti ha spinto a far soffrire la ragazza di cui ti sei innamorato e che hai preso in giro per cinque anni. Lo credo bene che poi ti sia mancato il coraggio di dichiararti, anche davanti alla prospettiva di non vederla più dopo la maturità. Ed ora stai facendo lo stesso: la paura di perdere i tuoi genitori e la vita che conoscevi ti sta rendendo impossibile comprendere le loro motivazioni e i loro sacrifici.”
Andrea si rigirò nel letto che era posto accanto a quello dell’amico. Stava piangendo silenziosamente e si rallegrò che le luci della camera fossero spente perché non desiderava farsi vedere da Valerio in quello stato. Quando si rese conto che la sua voce non tradiva più le sue lacrime e che era tornata piuttosto ferma, il giovane Moretti replicò: “Per la mia storia con Maria non preoccuparti. Non la perderò di vista. Troverò una scusa per appostarmi sotto la facoltà di Medicina e per attaccare il discorso con lei. Saprò farmi perdonare le mie sciocche battute.”
Ma entrambi sapevano che non avrebbe mai trovato il coraggio per farlo.
Il mattino dopo Maria decise di rinunciare al suo pomeriggio di studio per ritrovarsi al solito bar con le sue migliori amiche.
Beh, direi che non hai molta scelta: o Terracina o Terracina.” Sospirò Amanda, scuotendo la sua chioma bionda e fissando i suoi occhi celesti su Maria, che aveva raccontato alle ragazze ogni singolo dettaglio della cena della sera prima.
E poi saresti rimasta a Roma e conoscendoti saresti stata incollata alle pagine del manuale e il mare lo avresti visto con il cannocchiale.” Aggiunse Benedetta, che era mora come Maria ma dotata dei capelli più lisci che si potessero immaginare, e che lasciavano senza fiato la giovane De Luca, che lottava a suon di piastra contro i suoi capelli crespi.
Magari riuscirai ad andare un po’ in spiaggia e prenderai una abbronzatura da urlo. Se poi sarai fortunata troverai anche un fidanzato. Amoreggerai al chiaro di luna anche perché non è normale per una ragazza di diciannove anni essere ancora vergine.” Sospirò la focosa e rossa Cecilia che aveva un grande interesse per i ragazzi e per tutto ciò che ruotava intorno al sesso. Se gli occhi verdi di Cecilia si fissavano su qualche giovanotto, il malcapitato non aveva più scampo, anche perché era difficile resistere a tanta bellezza e a tanta passione per la vita.
Per ora accontentiamoci che riesca a trovare qualcuno con il quale scambiare il primo bacio. Per il sesso ci sarà sempre tempo” commentò Delia, scuotendo la sua chioma bionda e fissando con i suoi occhi verdi il viso ormai rosso – pomodoro di Maria, che le fu grata. Stranamente anche Cecilia lasciò cadere l’argomento, concentrandosi sul suo succo di frutta e la giovane De Luca poté parlare di quello che veramente la preoccupava ovvero dello strano comportamento di Tiziana.
Mi preoccupa molto il comportamento di mia madre. Non avrebbe insistito così tanto se non fosse stato perché qualcosa la preoccupava veramente. C’è qualcosa in questo viaggio che sembra questione di vita o di morte. Siamo sempre andate in vacanza dalla nonna, da quando è morto papà ed ora invece sembra che per mia madre sia un evento straordinario al quale non posso mancare.” Sospirò Maria sorseggiando il suo succo di frutta.

Lo scoprirai solo partendo con lei. E poi quella povera donna non ti ha ma chiesto nulla. Per una volta che ti impone qualcosa, falla felice. Ha anche detto che il prossimo anno ti pagherà vacanze da urlo.” La consolò Delia, che aveva una vera e propria adorazione per Tiziana. 

Nessun commento:

Posta un commento

Come foglie al vento - Episodio 732 di Nunzio Palermo

   è presentato da   Come foglie al vento # 732 Episode 732 Season 4 Original Date ...