sabato 17 marzo 2018

Romantiche tradizioni di famiglia. 10° puntata di Silvia Bucchi.




La voce furiosa di Cecilia fece sobbalzare Maria che allontanò lo smarthphone dal suo orecchio. Aveva telefonato alla sua amica per raccontarle le novità nella sua storia con Andrea, come faceva di solito ma l’argomento che aveva provocato la reazione di Cecilia era ovviamente la mancata prima volta della coppia.
Ma tu sei completamente matta. Eri sola con il ragazzo più bello della scuola e in riva al mare, con le stelle sopra di voi, lui chiaramente voleva fare l’amore con te e tu lo respingi. Chi ha il pane non ha i denti.” Si lamentò Cecilia.
Io non sono come te. Non sono pronta per questo. Andrea ed io abbiamo tutto il tempo di questo mondo.” Si difese Maria.
Dai per scontate un po’ troppe cose, amica mia. Non è detto che ci sia sempre tutto quel tempo di cui tu parli. Carpe diem, ovvero cogli l’attimo.” Replicò Cecilia.
Il viaggio ad Ibiza ti ha reso ancor più disinibita di prima.” Constatò Maria.
Maria tesoro mio, svegliati. Sei adulta ormai e se farai scappare tutti i ragazzi che hai accanto resterai sola.” Il tono tragico di Cecilia irritò Maria che desiderava ricordarle che doveva ancora compiere diciannove anni e che aveva tutta la vita davanti, ma invece sospirò: “ Il problema è che mi sento in colpa, Cecilia. Io gli sto mentendo. Lo farò anche a fin di bene ma il risultato non cambia. Gli ho raccontato una marea di bugie sui nostri genitori.”
Suonò il citofono e Sandra andò ad aprire la porta, permettendo ad Andrea di entrare in casa.
La donna invitò il ragazzo, che aveva iniziato ad apprezzare come un nipote, a raggiungere la stanza di Maria, per farle una sorpresa. Ma quando Andrea giunse in corridoio, le parole che sentì pronunciare da Maria al telefono lo bloccarono.
Mi sento in colpa per non aver raccontato ad Andrea che i nostri genitori avevano una relazione clandestina da circa due anni, Cecilia. Mi sento male al pensiero che lui non sappia che queste vacanze a Terracina erano state organizzate dai nostri genitori con il solo scopro di formare questa nuova grande famiglia allargata. E se solo sapesse che mia madre mi ha chiesto inizialmente di essere gentile con lui per favorire la sua storia con Matteo, Andrea mi lascerebbe. Ecco perché per me non è tanto facile fare l’amore con lui.” La spiegazione di Maria rivolta a Cecilia raggiunse Andrea come una pugnalata. Si sentì preso in giro da due delle persone che più amava al mondo: suo padre e Maria. Con furia aprì la porta della stanza di Maria, che richiuse immediatamente alle sue spalle.
La ragazza fu sorpresa di vederlo ed immediatamente interruppe la telefonata. Lo sguardo furioso di Andrea fece comprendere alla giovane che il fidanzato aveva ascoltato ogni cosa.
Mi hai preso in giro fin dall’inizio” protestò lui in preda all’ira.
Lascia che io ti spieghi.” Maria tentò di prendere la parola ma Andrea non sembrava disposto ad ascoltare nessuna spiegazione.
Mi sono sempre sentito io quello in torto verso di te, per l’inferno che ti avevo fatto passare negli ultimi cinque anni. Ti avevo messo su di un piedistallo e mi ero sentito così fortunato al pensiero che tu avessi deciso di stare con me. Invece mi stavi mentendo e hai deciso di metterti con me solo per aiutare quel bugiardo di mio padre a formare una famiglia con tua madre. Il problema è che ora io ti disprezzo. Mi fai schifo.” Singhiozzò lui.
Maria tentò di fermarlo ma lui uscì dalla stanza. Lei lo inseguì fino al corridoio, urlando il suo nome. Nonna Sandra osservava triste l’intera scena: i suoi timori e le sue preoccupazioni avevano preso forma, purtroppo. Quando Andrea uscì dall’appartamento, Maria si toccò gli occhi con una mano e comprese di essere in lacrime. Si girò verso la porta della cucina e si avvicinò alla nonna, che l’attendeva a braccia aperte sulla soglia. Da quelle braccia Maria si lasciò stringere.
Matteo sobbalzò quando suo figlio con ira entrò nella sua stanza da letto, nell’appartamento di Via Roma. Andrea era chiaramente fuori di sé perché urlò contro il padre un rabbioso “Sei un bugiardo”. Matteo si risentì: “Come ti permetti di rivolgerti così a tuo padre, ragazzino?”
Ho scoperto tutto, papà. Ho saputo della tua storia di vecchia data con Tiziana, di come hai tradito con lei la mamma per due anni. E soprattutto ho saputo quale sia stato il ruolo portato avanti da Maria in questa pantomima. Ci avete condotti in vacanza per usarci a vostro piacere. Hai praticamente costretto la ragazza che amo a fingersi interessata a me.” Si sfogò Andrea tra le lacrime.
Matteo tentò di avvicinarsi al figlio ma il giovane gli fece segno di stare lontano.
Mi dispiace di aver tradito tua madre, credimi. Ho amato Tiziana sin dal IV ginnasio e pensavo di averla dimenticata quando incontrai Diana. Il matrimonio con tua madre è stato molto felice …” Moretti Senior stava tentando di giustificarsi ma il figlio gli impedì di proseguire.
Ho sempre saputo dei tuoi tradimenti, papà. Ignoravo chi fosse la fortunata perché hai sempre mostrato un grande disinteresse per Tiziana, ogni volta che menzionavo la madre di Maria. Che sciocco, pensavo che fosse solo una tua vecchia compagna di scuola la cui figlia, per caso stava studiando nella mia stessa classe. Mi fanno soffrire le bugie che mi hai raccontato negli ultimi mesi, il modo in cui mi hai trascinato qui fingendo di innamorarti giorno per giorno di Tiziana. Non ti perdono queste menzogne papà e il fatto di aver costretto a mentire anche Maria.” Si sfogò il giovane.
Non credo che Maria ti abbia mentito riguardo ai sentimenti che prova per te, figliolo.” Spiegò Matteo. “Ha iniziato a frequentarti perché glielo abbiamo chiesto noi ma poi si è innamorata sul serio di te. Non ti ha detto nulla sulla vecchia relazione tra me e Tiziana perché siamo stati noi a costringerla a farlo. Non è colpa sua. Sono io quello che ha le maggiori responsabilità e ti chiedo scusa, figliolo.” Matteo chinò la testa in attesa di gesto di comprensione da parte del figlio, ma fu invano.
Chiamerò Valerio e gli chiederò di venirmi a prendere con la vecchia utilitaria dei suoi. Poi andrò a stare con la mamma. Non voglio sapere più nulla né di te, né di Tiziana e nemmeno di Maria.” Annunciò il ragazzo, stranamente calmo, uscendo dalla stanza.
Rimasto solo e sconfitto Matteo si lasciò andare ai ricordi di due anni prima, quando aveva rivisto Tiziana dopo decenni.


Roma. Complesso del Vittoriano. 2 anni prima. Settembre 2014
Renato, un vecchio compagno di classe, un vero artista, aveva invitato Matteo alla sua mostra ospitata in una delle sale del Vittoriano. In effetti le opere d’arte di Renato erano veramente straordinarie e stavano sempre più acquistando valore agli occhi della critica ma quella per Matteo sarebbe stata l’ennesima mostra d’arte senza un particolare significato, se non avesse rivisto lei.
Non incontrava Tiziana Costa da molti anni, ovvero da quel lontano agosto del 1989 quando si erano scambiati quell’unico indimenticabile bacio durante la festa in piscina a San Felice Circeo.
Lei era partita per Berlino ed era tornata a Roma per frequentare l’Università. Dopo l’estate del 1989 Tiziana non aveva più raggiunto i genitori a Terracina, dove invece fino alle nozze con Diana (che non amava particolarmente quella piccola ma affascinante località balneare piena di storia) lui aveva trascorso tutte le sue vacanze. Non aveva più saputo nulla di lei, fino a qualche anno prima, quando il suo migliore amico Massimo gli aveva detto che aveva saputo che Tiziana aveva sposato Marco De Luca, che purtroppo era morto in seguito ad un brutto incidente, lasciando la sua giovane vedova sola con una bambina da crescere. Matteo soffriva molto per quanto successo a Tiziana ma era certo che se la sarebbe cavata: era una donna molto forte. Gli dispiaceva anche per la sorte di Marco: era un uomo buono e generoso che si faceva in quattro per aiutare gli altri e non era certo stata colpa sua se Tiziana lo aveva scelto.
Quando qualche anno dopo aveva scoperto che Andrea e Maria, la figlia di Tiziana, avevano iniziato a frequentare la stessa classe, rimase sconvolto. In un certo senso temeva che l’ombra della madre della compagna di scuola del figlio, rischiasse di mettere in crisi un matrimonio, quello con Diana, che era felice ma basato su mille compromessi. Per questo decise di evitare Tiziana nonostante i continui riferimenti di Andrea a quella lontana compagna di scuola del padre, che era anche la madre di una stimata alunna della sua classe. Ma il destino aveva ci aveva messo lo zampino grazie alla vena artistica di Renato e Tiziana era proprio lì, davanti a lui.
Era bella come sempre ed indossava un tubino nero molto elegante. I capelli ora erano completamente lisci e gli occhi gentili e dolci come li ricordava. Era ancora la donna più bella dell’intera sala e Matteo si scoprì a guardarla con gli occhi di un adolescente goffo e non dell’uomo affascinante e realizzato che era diventato.
Matteo” Tiziana lo riconobbe e si avvicinò a lui, oltrepassando i pochi metri che li separavano.
Tiziana Costa, sei sempre uno splendore” sorrise lui baciando la guancia della donna.
Grazie. E’ bello rivederti qui. Ti noto così cambiato. Non sei più il ragazzino timido di tanti anni fa, sei diventato un uomo sicuro di te. Mia figlia mi ha detto che il tuo ragazzo è nella sua classe. Sembra proprio che nel nostro liceo si stiano creando delle dinastie famigliari.” Esclamò lei, poco consapevole del turbine di emozioni che aveva scatenato nell’uomo.
Mi dispiace molto per tuo marito. Marco era un uomo meraviglioso.” Commentò sincero Matteo, che non aveva mai odiato quel rivale che era riuscito a sposare la donna della sua vita.
Si, lo era veramente. Era disposto ad aiutare chiunque e ha salvato molte vite. Purtroppo non sono riusciti a salvare la sua. Mia figlia Maria però me lo ricorda in ogni singolo istante. Lei gli assomiglia sia nell’aspetto che nel carattere. Da grande vorrebbe fare il medico” Lo sguardo di Tiziana si illuminò mentre parlava di sua figlia ovvero dell’unico vero e vivo ricordo del marito defunto.
Matteo sorrise e Tiziana proseguì: “Ho incontrato qualche volta tua moglie durante i ricevimenti con i professori dei nostri ragazzi. E’ una donna molto affascinante e credo che tu sia stato molto felice in questi anni.”
Moretti annuì e poi lodò tutti i pregi di sua moglie Diana. La coppia si allontanò dalla mostra dopo aver salutato Renato. Tiziana e Matteo corsero a bere un caffè al bar del centro. E così iniziò tutto.



Nessun commento:

Posta un commento

Come foglie al vento - Episodio 732 di Nunzio Palermo

   è presentato da   Come foglie al vento # 732 Episode 732 Season 4 Original Date ...