Dopo quella bella domenica trascorsa insieme al mare, ne seguirono
altre. Il rapporto fra Claudio e Valentina andò sempre migliorando. Claudio
aveva ormai capito che per riuscire a trascorrere dei bei momenti con Valentina
non era necessario corteggiarla assiduamente e trattarla come una bambolina di
porcellana, anzi! Quelle erano proprio le cose che doveva evitare di fare, se
voleva sopravvivere in sua compagnia!
Dal canto suo, anche Valentina trovava piacevole la compagnia di
Claudio. A volte, addirittura, i suoi discorsi profondi e filosofici sulla vita
le sconvolgevano lo stomaco, aizzando le farfalle in volo! Ma dall’altra parte,
ancora vigeva dentro di lei quella vocina che le diceva di non fidarsi del
tutto. Non doveva dimenticarsi che Claudio era un latin lover incallito e che
semplicemente aveva cambiato tattica per riuscire a conquistarla anche solo per
un’avventura di poco conto, avendola puntata già da prima che entrassero in
società. Pertanto, tenere i rapporti di amicizia sì, ma doveva cercare di non
farsi coinvolgere troppo. Stava bene in compagnia di Claudio: lui era gentile,
le dava sempre un motivo per ridere ed era ogni volta pieno di sorprese. E
questo la spaventava. Doveva ammettere che Claudio, in fondo in fondo, le
piaceva e tanto. Era un tipo incredibile e unico nel suo genere! Ma aveva quel
dannato vizio delle donne! Non perdeva mai occasione di flirtare con le
clienti, di fare il galantuomo con le signore sulla spiaggia, di mettersi in
mostra, ogni qualvolta ci fossero delle ragazze nei paraggi! Insomma, era
davvero incorreggibile!
E proprio per questo aveva paura.
Il fatto che Claudio le smuovesse le farfalle nello stomaco le dava un
forte senso d’inquietudine. Che cosa sarebbe successo, se prima o poi fosse
finita con l’innamorarsi di lui? No! Questo non doveva proprio accadere! Ormai
sapeva bene come si concludevano le storie con i tipi poco affidabili come
Claudio, ovvero non male, ma malissimo! Appena ottenuto quello che voleva,
l’avrebbe piantata in asso per la prima tipa che gli fosse passata davanti! Ma
se solo pensava di tagliare definitivamente i ponti con lui e mantenere
esclusivamente rapporti di tipo lavorativo, beh, una violenta morsa le
strangolava lo stomaco. Non era in una bella situazione, no! Ormai, la
compagnia di Claudio era come una droga per lei. La sua simpatia, il suo
carisma, la sua voglia di vivere e di sperimentare sempre cose nuove erano...
Davvero coinvolgenti! Restare affascinata da un tipo come lui era più che
facile, si disse Valentina. Anche se all’inizio l’aveva detestato con tutto il
suo cuore, dopo averlo conosciuto meglio, era stata costretta a ricredersi su
di lui! Forse, pensò, era semplicemente rimasta colpita dalla sua personalità
forte e solare, niente di più! E non doveva certo confondere il fatto che fosse
rimasta piacevolmente colpita da lui con un’infatuazione o, peggio,
l’innamoramento! No. Doveva essere così e basta. Aveva classificato Claudio
come un perfetto latin-lover con la testa piena di segatura e il fatto che lui
avesse sfoggiato delle qualità nascoste incredibili l’aveva davvero sorpresa. E
basta. Non c’era nient’altro!
“Valentina?”
Valentina tornò coi piedi per terra, in negozio, i gomiti appoggiati
al bancone della cassa e le mani che reggevano la testa pesante e piena di
pensieri. Si voltò a guardare Alessio, che con lei non mancava mai di essere
carino, gentile e premuroso.
“Dimmi, Ale”, disse lei, senza scomporsi.
“Hai l’aria stanca. Perché non vai a casa o a rilassarti un po’ sulla
spiaggia? Qui ci penso io”, si offrì lui cortesemente.
Amava Valentina. E il fatto di vederla sempre in rapporti più distesi
e amichevoli con Claudio era come ricevere una pugnalata al cuore ogni volta,
ma questo non doveva indurlo a dimenticarsi chi era, ovvero un bravo ragazzo,
lavoratore, educato e sempre gentile e rispettoso.
Valentina gli sorrise dolcemente, lanciando uno sguardo all’orologio.
Erano le otto e mezzo passate e il vivace viavai estivo per il lungo mare non
si era mai fermato. “Ti ringrazio, Alessio. Sei sempre carino e gentile, ma, di
coscienza, non me la sento proprio di lasciarti qui da solo. Tra poco, quando
la gente avrà finito di cenare, il negozio si riempirà di nuovo, come sempre. E
tu non puoi fare tutto quanto da solo. Non sarebbe giusto, né corretto da parte
mia caricarti tutto il lavoro sulle spalle. Ti ringrazio comunque per la tua
gentilezza.”
“Figurati. Comunque sono abituato. Lavoravo in un negozio di
abbigliamento tempo fa e ricordo bene che durante le domeniche e le festività
del periodo natalizio in cui eravamo aperti, io ero sempre da solo. Quindi, se
hai bisogno, puoi contare su di me.”
“Non ho dubbi sulla tua capacità di gestire tutto da solo. Sei un
ragazzo davvero in gamba, la fatica non ti spaventa e lo hai dimostrato in
tante occasioni, perciò non è per quello. Non è giusto che tra poco il negozio
si riempia di gente e turisti e che tu debba caricarti tutto il lavoro sulle
spalle. Voglio esserci per la mia attività. Non voglio essere una di quelle
all’”armiamoci e partite”. Capisci cosa intendo?”
Alessio annuì, ammirando sempre più la persona straordinaria che era
Valentina. “Sì, ti capisco benissimo.”
“Tu te ne andresti, se fossi al posto mio?” gli domandò lei
tranquillamente.
“Personalmente no. Proprio per lo stesso motivo che dici tu”, convenne
lui. “Però questo non toglie che tu abbia l’aria stanca. Sembri pensierosa.
Qualcosa ti preoccupa, se posso permettermi di chiedertelo?”
Valentina sorrise dolcemente. Alessio era sempre così educato, cortese
e rispettoso, che sembrava provenire davvero da un’altra epoca, in cui le buone
maniere venivano tenute più in considerazione rispetto ai tempi odierni.
“In effetti, in questi giorni ho un po’ di pensieri. Questioni
personali”, ammise lei.
“Non devi dirmi niente, se non ti va di parlarne. Però, sappi che di
qualsiasi cosa tu abbia bisogno, puoi contare su di me.”
“Grazie, Alessio. Sei davvero un amico.”
Lui arrossì visibilmente e riprese a piegare le nuove magliette
arrivate, nella speranza che lei non si fosse accorta di nulla. Sentirsi dire
che lo considerava un amico per lui significava già tanto. Era convinto di non
avere chance alcuna con Valentina, ma per lui, lei era così importare, che si
sarebbe accontentato di averla accanto anche solo come amica. E, forse, per
coltivare quel bel rapporto d’amicizia che si era instaurato tra loro, serviva
un po’ di coraggio.
“Senti, Vale”, esordì lui, un po’ imbarazzato.
“Sì, Ale? Dimmi pure”, lo incoraggiò lei, avvertendo delle strane
palpitazioni al cuore.
Ma che cosa le stava accadendo ultimamente? Doveva essere altamente
stressata per l’apertura del negozio e questo la portava a ingigantire emozioni
e situazioni, ecco che cosa le accadeva. Doveva smetterla di preoccuparsi.
Anche per la faccenda di Claudio. Era soltanto stressata. E basta!
“Senti, pensavo... Perché non ti lasci portare fuori, da qualche
parte, dopo la chiusura? Che so, magari, ci buttiamo su un cinema sotto le
stelle o qualcosa del genere, così, qualsiasi preoccupazione tu abbia, ti
distrai un po’?” si fece coraggio il povero Alessio, con le guanciotte di un
bel rosso gambero.
Valentina sorrise, il viso disteso e rilassato per via di quel tenero
invito, che non si sentiva proprio di rifiutare. “Volentieri, Ale! Davvero
volentieri! Ho proprio bisogno di staccare un po’ la spina! Ti ringrazio molto
per la tua gentilezza!”
Il che portò le guanciotte di Alessio ad avvampare ferocemente. Come
se prima non fossero già rosse per conto loro!
“Benissimo! Mi fa piacere! Allora, ehm... Sarà il caso che finisca di
piegare queste”, disse lui, balbettando imbarazzato, riferendosi alle nuove magliette
arrivate nel pomeriggio.
“Aspetta, ti aiuto!” si offrì gentilmente Valentina, mettendosi
accanto a lui e iniziando a piegare la prima maglietta.
Inutile dire lo scompiglio di stomaco che provocò al povero Alessio!
Ma anche Valentina sentiva che nel suo stomaco qualcosa non andava. Le
sembrava di sentir svolazzare di nuovo... No, pensò respingendo l’idea a
priori, non potendone più di tutte quelle emozioni nuove e sconosciute che
l’assalivano a tradimento! Non potevano di certo essere le farfalle! Alessio
era per lei un caro amico, addirittura il fratello che non aveva mai avuto!
Figuriamoci, se poteva sentire le farfalle nello stomaco!
Altro che farfalle! Maledetto stress!
Ora, però, non doveva minimamente pensarci. Doveva rilassarsi e vivere
quei bei momenti tranquilli di amicizia con Alessio, che sempre cercava di fare
il possibile per lei.
Ma ignorare quella crescente trepidazione per il suo appuntamento
post-chiusura con lui sarebbe stata un’impresa quasi impossibile.
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