sabato 17 novembre 2018

Romantiche tradizioni di famiglia 2: 7° puntata di Silvia Bucchi




"Ero andato in biblioteca per studiare, non per uscire e mangiare una pizza al bar con te." si lamentò Valerio.
"Sei peggio della mia fidanzata. Sei un tipo ossessionato dallo studio, che vive per dare esami." lo prese in giro Andrea, con il solo fine di tirare su il morale al suo migliore amico.
"Non si può nemmeno prendere la vita con troppa leggerezza, senza considerare il prossimo e le responsabilità che si hanno." si irritò Valerio, addentando un pezzo di pizza con furia.
"Sono certo che quest'ultima osservazione sia contro Cecilia. Lasciala perdere, non ti merita. Sei un ragazzo eccezionale che riuscirà a diventare un grande ingegnere informatico. Quando tu realizzerai il programma che ti renderà famoso, lei starà ancora tentando di superare l'esame di Telematica. E avrai la tua rivincita." Andrea cercò di far sorridere l'amico.
"Apprezzo il tuo gesto, davvero. Stai tentando di tirarmi su il morale e io ti prometto che ti asseconderò, però  non riesco a non pensare al fatto che tutti si sentano in diritto di ferirmi, solo perché non riesco ad essere abbastanza duro e perché sono un bravo ragazzo. Non è giusto." si lamentò.
"Ho scelto una ragazza che ti assomiglia molto, quindi so che prima o poi troverai una persona in grado di capire quanto tu sia speciale.  Come è successo a me con Maria." Andrea sorrise.
"Ma se l'hai trattata come una pezza per i piedi per cinque anni, pur di non perdere il tuo pubblico fatto di liceali vuoti come quella bottiglietta di Cola. Tu non potresti mai capirmi., perché assomigliavi molto a Cecilia e nessuno ti ha mai trattato come lei ha fatto con me." Andrea capì che Valerio aveva ragione.

Quella sera Maria e Cecilia si erano riunite con il loro gruppo di amiche per vedere tutte insieme  le puntate di un vecchio telefilm.
"Devi chiedergli scusa". Maria si impose su Cecilia.
"Senti, non vedo perché dovrei scusarmi con un tipo che guarda serie tipo Il Segreto per far contenta la madre." si lamentò Cecilia.
"Dovresti scusarti proprio perché è gentile e si sforza sempre di aiutare tutti, comprese le persone che non lo meritano, aiutandole a superare gli esami."
"Visto che mi hanno bocciata, direi che come insegnante non funziona molto." si lamentò Cecilia, scuotendo la propria chioma rossa. Per un momento Maria ebbe la tentazione di picchiarla.
"Ma smettila di fare la vittima. Non hai superato quel benedetto esame perché non apri mai un libro di testo, non studi e cerchi sempre un modo per divertiti senza pensare alle conseguenze di ciò che fai. Una volta eri una che amava il divertimento ma sapevi anche concentrarti sulle cose davvero importanti. La verità è che nessuna di noi ti riconosce più. Con Valerio sei stata perfida e non potrai mai convincere tutte le presenti del contrario." si intromise Benedetta, mentre le altre amiche tacevano e annuivano. muovendo la testa.
"Questo è un processo contro di me, non una serata divertente." Cecilia afferrò la borsa e il cappotto e si avviò verso la porta. "Guardate tranquillamente il vostro telefilm, non vi disturberò più."
La giovane andò via furiosa, lasciando le sue amiche attonite.

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