domenica 30 settembre 2018

Fontenuova - 4° puntata - di Mattia Cattaneo





https://youtu.be/tfYRv_ccHdU




In mattinata, quando l’aria leggiadra accarezza i monti  circostanti e scende frizzante sulle gote degli abitanti di Fontenuova, Andrea raggiunge l’ufficio del padre, fuori  paese per lavoro e inizia a rovistare nei cassetti in ricerca di fatture relative alle vendite.

Anna riceve la visita di Matteo:”Amore non devi stancarti così… il giorno del matrimonio è vicino.”-“lo so, però sai la tensione si fa sentire”-“sei sicura che vada tutto bene?”-“sono ancora un po’ scossa per quanto successo a mia madre”-dice Anna mentre Matteo guarda in basso e cerca di tergiversare-“ dai stacco un attimo e andiamo a rivedere le bomboniere se non ti dispiace”-“d’accordo ti aspetto qui fuori”. Anna se ne va in stanza mentre Matteo esce dalla taverna-locanda e Paolo li guarda dalla cucina con una certa preoccupazione.

In serata Alvise arriva alla baia dell’usignolo e li trova Giuseppe ad aspettarlo:”come mai sei qui, per quale motivo sei tornato a Fontenuova?”-“forse certe radici non si spezzano mai caro Alvise, e tu ne sai qualcosa”-“non so di cosa tu stia parlando”-“fai attenzione a chi ti circonda. Il passato può sempre tornare a galla. Il vento delle Apuane è piuttosto forte stasera, torniamocene in paese nella quiete notturna”. Giuseppe se ne va.

Elvira sta per coricarsi:”tesoro ma non vieni a dormire? Anna?”-“è di là..”-“ma che hai ti vedo strano, è tutto  apposto?”-“ho rivisto una persona stamattina in paese, fuori dal fornaio”-“e chi? suvvia Paolo non farmi preoccupare”-“Giuseppe Altobelli”-“il capitano dei carabinieri?”-“si.. te lo ricordi anche tu”-“e come si dimentica”.

Giacomo sta prendendo un caffè con Azzurra:” tu devi parlare con tuo marito, una volta per tutte”-“lui è qui per cercare la verità sulla morte dei suoi genitori, lo capisci questo?”-“se venisse a scoprire della nostra relazione però.. per me Alberto è sempre stato un caro amico e ora.. mi sento vile”-“senti..”-“no senti tu…non vediamoci più, tronchiamo di netto questa cosa..ti prego”. Azzurra getta lo sguardo nel vuoto mentre Giacomo se ne va e sale in auto verso il suo rifugio in altura.

Andrea è alla cascata quando Anna sopraggiunge:”non credevo di trovarti qui”-“beh, ti meravigli che questo posto possa non appartenermi  più?”-“ti fa male forse?”-“forse.. e a te?, domani ti sposi”-“Andrea io non capisco, io ti ho atteso un sacco di tempo e tu eri via, non sai quanto ho sofferto”-“i tuoi occhi mi dicono che tu mi ami ancora”-“tu sei pazzo”-“pazzo come te e come me la prima volta che ci siamo visti qui, la prima volta sulla spiaggia in Versilia… il sole che baciava l’acqua del mare e i tuoi occhi di un’esistenza cristallina”-“Andrea basta.. io domani mi sposo, amo Matteo”-“certo.. vuoi farti del male, fallo!”. Andrea getta un sasso nell’acqua plumbea e lascia la cascata.  Anna sospira. Matteo, nascosto tra le foglie, nota Anna pensierosa e poi se ne va.

Giacomo ha con sé una foto  assieme ad Azzurra. Lisa, da dietro nota la scena e capisce:”Giacomo..”-“Lisa”-risponde l’uomo nascondendo la fotografia-“che ci fai tui qui?”-“cerco un posto dove stare, in villa non ci torno più”-“hai litigato con papà?”-“non so più chi è..tutto qui.. posso restare?”-“certo sorellina”. I due si abbracciano.
Il giorno del matrimonio è arrivato. Alessia aiuta Anna a vestirsi. La giovane nota nello sguardo di Anna un velo di malinconia. Elvira e Paolo sono pronti così anche Azzurra con Alberto, che sembrano aver trovato una certa armonia.

Alvise nota il figlio bere  una tazza di caffè con lo sguardo rivolto al paese:” non sarai per caso in pensiero per quanto capiterà nella chiesa di Fontenuova oggi?”-“papà risparmiami il tuo sarcasmo”-“ti ostini a pensare a lei, non  è così?”-“io la amo, l’ho sempre amata e non smetterò mai! ma tu  che nascondi eh?”-“cosa diavolo vai dicendo, stai farneticando”-“io so che tu nascondi qualcosa, me lo dice il tuo sguardo. Lisa è andata da Giacomo, papà tutti si stanno allontanando da te”-“io meriterei un briciolo di rispetto, sono vostro padre..ma a quanto pare i sacrifici di tutta una vita a volte non servono per i figli”-“se solo rispettassi tu loro per primi questo non accadrebbe”. Andrea lascia l’abitazione e Alvise si siede distrutto.

Matteo attende la sposa in chiesa, Paolo ed Elvira  intanto aspettano che Anna scenda dalla sua stanza quando Alessia ed Enzo arrivano:”ma avete visto Anna?”-“no..Anna non è con te scusa?”-chiede Elvira preoccupata. Alessia scuote il capo. Anna, vestita da sposa, è in lacrime alla cascata…

sabato 29 settembre 2018

DUE BISBETICI ALLA RISCOSSA - 3° PUNTATA - di Ambra Tonnarelli


FELICE

Erano già le tre del pomeriggio inoltrate e Felice era sui libri da un po’. I grossi occhiali neri a culo di bottiglia perennemente al naso, era tutto assorbito nello studio. Era arrivato a Urbino il giorno prima, di sabato, per essere sicuro di riuscire a disfare le valigie con comodo, scegliendosi la stanza che preferiva. Appena entrato in casa, si era stupito nel constatare di essere ancora solo. E pensare, che lui già riteneva di essere in spaventoso ritardo. Riteneva un’eccellente idea giungere a Urbino il venerdì sera per ambientarsi, ma i suoi genitori avevano insistito affinché restasse a casa un altro giorno per salutarlo come si doveva con un fantastico cenone con tutti i suoi innumerevoli parenti. Una noia mortale! L’aveva fatto solo per pura bontà del suo cuore. Perché lui era così. Buono oltre misura e fin troppo accondiscendente. Alle volte, sapeva diventare un perfetto coniglio! Non aveva mangiato quasi nulla, a dire il vero, più o meno come una cena normale, il che corrispondeva quasi a nulla, dal momento che i suoi genitori e parenti avevano organizzato un vero e proprio veglione, a tutti gli effetti, ma non poteva rischiare di avere lo stomaco pesante per il viaggio. Per il resto, si sarebbe arrangiato coi i mezzi pubblici. Appena entrato in casa, aveva scelto la stanza più grande e calda, dal momento che l’affitto era uguale per ogni camera, sorprendendosi che gli altri due coinquilini non fossero già arrivati. Aveva disfatto le valigie e messo ogni cosa al proprio posto, preciso come sempre, dopodiché era andato a piedi in centro, essendo casa sua non lontana da Via dell’Annunziata, ma neanche decentrata e fuori mano. Cercò più o meno di calcolare quanto tempo si impiegasse per arrivare in facoltà da quella distanza, così da non arrivare in ritardo alle lezioni, fece un giro per il centro, puntando i negozi che più gli avrebbero fatto comodo e tornò a casa. Si preparò la cena, lavò i piatti, guardò la tv in cucina, godendosi la pace della casa e se ne andò a dormire. E dalla domenica mattina... Si era già messo a studiare! Da sempre alunno e studente modello, il suo dovere era quello. Studiare. Aveva dato un’occhiata ai programmi on-line di tutte le materie e poi si era messo all’opera. Aveva pranzato, lavato i piatti e ora eccolo di nuovo lì. A studiare. Non conosceva svaghi, non aveva amici, ma non gli importava. Era quello il suo dovere. Alle cinque fece una piccola pausa. Poi, ricominciò. Sorprendendosi ancora di essere tutto solo, che nessuno dei due coinquilini avesse avuto il buon senso di farsi vivo. L’indomani sarebbero cominciate le lezioni! Ma che cosa avevano per la testa? Bah! Non poteva fare a meno di chiedersi che tipi fossero, se fossero due ragazzi, due ragazze o un ragazzo e una ragazza. Sicuramente, sarebbero andati d’accordo! Lui andava sempre d’accordo con tutti! Si sarebbero divertiti! Avrebbero studiato insieme in cucina, preparato la cena e mangiato insieme, magari si sarebbe concesso una pizza con loro di tanto in tanto! Sì! L’università si sarebbe rivelata una bella esperienza formativa sotto ogni aspetto. Imparare ad adattarsi alla convivenza è importante!
Studiò e studiò, senza più concedersi pause, quando, verso le sette e mezza della sera udì la porta di casa aprirsi.
“Oh! Finalmente! La mia nuova casa! Casa dolce casa! Tutta per me!” esclamò una voce maschile soddisfatta.
“Veramente...” esordì Felice, timido e pudico, uscendo dalla stanza. “Ci sono io.”
Il volto di Valerio mutò notevolmente espressione. Divenne truce come un toro pronto ad attaccare il torero. Quello sgorbio? Il suo coinquilino? Lo squadrò dalla testa ai piedi. Altezza media, fin troppo mingherlino, le spalle gobbe e quegli occhialacci a culo di bottiglia... Perfetto! Un secchione! Gli era capitato il classico secchione! “E ti pareva?” bofonchiò sarcastico.
“Ciao. Io sono Felice”, si presentò, porgendogli la mano.
“E io sono triste”, rispose Valerio sarcastico.
“Davvero?” se ne uscì felice, che non ne capiva un tubo di battute, essendo fin troppo serio e dedito allo studio, senza conoscere equilibrio.
“No!” sbottò Valerio. “Idiota! Mi chiamo Valerio.”
“Beh, piacere di conoscerti, Valerio.”
Valerio ignorò la sua mano e, trascinandosi dietro la valigia, si diresse impettito in corridoio a dare un’occhiata alle stanze, Felice dietro di lui. Aprì tutte le camere, compresa quella del suo coinquilino, e si guardò intorno, selezionando con cura quale potesse essere perfetta per lui.
“Questa è la mia stanza”, gli disse Felice.
“Vedo. Beh, comincia a prender su armi e bagagli. La voglio io”, sentenziò Valerio.
“Ma? Ma?”
Stava dicendo sul serio? Felice lo fissò esterrefatto, l’espressione basita e gli occhi sgranati.
“Niente ma! E smettila di guardarmi con quella faccia da ebete. Questa stanza è mia.”
“Ma è mia!” piagnucolò Felice.
“Era tua. Adesso è mia. Perciò...” Valerio gli prese i libri dalla scrivania e li sbatté fuori, così come fece con le valigie vuote, gli abiti nell’armadio e con tutti i suoi effetti personali, sotto lo sguardo sconvolto e basito del suo coinquilino. “Buona serata, Felice”, lo congedò Valerio, sbattendogli la porta in faccia.
Felice rimase lì, in piedi davanti alla porta, senza dir nulla, l’espressione meravigliata e la bocca aperta. Per qualche minuto. Cercando di realizzare che cosa fosse appena accaduto. Il suo coinquilino era un matto! Meglio darsi da fare. Tanto, aveva capito che con quello non c’era nulla da fare. Prese su le sue cose e a una a una iniziò a risistemarsi in un’altra stanza, la seconda più grande. Zitto, zitto, quatto, quatto, senza far rumore, per non turbare ulteriormente il delicatissimo equilibrio emotivo di quel matto nell’altra camera. Nella sua vecchia camera! Era arrivato in anticipo apposta per potersi scegliere la camera migliore, invece era stato spudoratamente sfrattato. Verso le otto e mezza, uscì per andare in cucina a prepararsi un boccone per cena. Era passato al supermercato la sera prima coi genitori, prima che se ne andassero, e avevano fatto insieme un po’ di spesa. Aprì il frigo, prese una busta d’insalata confezionata, dello speck e del formaggio spalmabile, dopodiché tirò fuori una confezione sana di grissini dalla credenza. Prese un piatto e iniziò a dare sfogo alla sua vena artistica in cucina. Spalmò il formaggio sulle fette di speck, che poi avvoltolò intorno ai grissini e infine mise dell’insalata in una ciotola, condendola con olio, sale e pomodori maturi. Cena fresca, vero, forse più estiva che autunnale, ma gustosa e veloce. Doveva sbrigarsi o quel Valerio avrebbe potuto cacciarlo anche dalla cucina. Perfetto! Era tutto pronto.
Fece per afferrare un grissino, quando udì la porta della stanza di Valerio. E lo vide dirigersi in cucina.
“Oh, che gentile!” esclamò Valerio. “Mi hai preparato persino la cena! Grazie!” proseguì, soffiandogli il piatto da sotto il naso.
“Ma, ma, ma!” balbettò il povero Felice, interdetto da tanta prepotenza e maleducazione.
Valerio lo ignorò completamente e iniziò a mangiare addentando il primo grissino con formaggio e speciale, tranquillo e beato. Intuendo di non avere altra scelta, Felice andò in camera a prendere un giubbotto e uscì dirigendosi verso il centro a prendersi una pizza. Sfilò il telefono dalla tasca e, piagnucolando, cercò il numero della madre.
“Mamma!” pianse disperato, quando udì la sua voce dall’atro capo del telefono. “Sto di casa con un pazzo! Il mio coinquilino è matto!”
“E basta frignare, Felice! Sei sempre il solito esagerato! Su, non fare troppo il perfezionista! Le lezioni non sono nemmeno iniziate e tu già fai così?”
“Ma mamma! Non posso cambiare casa?”
“Neanche per sogno! Abbiamo firmato un contratto, ricordatelo! E, poi? Magari, cambi casa e te ne ritrovi uno peggio! Su, adattati e comportati da adulto, come hai sempre fatto, del resto. Ti saluto!”
Felice si abbandonò allo sconforto e proseguì inconsolabile la sua camminata verso la pizzeria. Cenò lì, cercando di temporeggiare il più possibile per non tornare a casa, ma prima o poi, dovette farlo. Quando rientrò, Valerio aveva già preso possesso della tv in cucina, standosene beato e spaparanzato con la luce spenta. Felice entrò quatto-quatto, cercando di non far rumore, ma venne colto in flagrante.
“Felice!” lo chiamò Valerio.
“Sì?” rispose lui titubante.
“Vieni come me.”
Felice lo seguì in corridoio, verso il bagno, l’unico della casa, lo sguardo impaurito e spaesato al tempo stesso.
“Vedi quello?” esordì Valerio. “Quello è il mio asciugamano. Così piegato è e così ripiegato deve rimanere, chiaro? Ogni cosa che vedi, deve restare com’è. Ho ripiegato anche il tuo, sciattone che non sei altro. Non sopporto il disordine. Perciò, vedi di tenere pulito e perfettamente ordinato, capito?”
“Sì, sì, sì, sì!” esclamò Felice a macchinetta.
“Bene. Bravo ragazzo. Ora torno in cucina a guardare la tv. Ti saluto.”
Felice annuì col capo e con espressione vuota e rassegnata entrò in camera sua e chiuse la porta. Si preparò per andare a dormire, ma non riuscì a chiudere occhio, perché Valerio teneva la tv troppo alta. E chi si azzardava a chiedergli di abbassare il volume? Lui, no di certo! Perché lui, alla vita, ci teneva. Così, strinse i denti e attese che Valerio andasse a dormire. Sperava solo che il terzo coinquilino, di chiunque si trattasse, non fosse altrettanto scortese, prepotente e maleducato. E matto! Perché Valerio doveva senz’altro avere qualche rotella fuori posto. Si addormentò, cercando di concentrarsi sulle lezioni dell’indomani. La prima lezione dell’anno.

Romantiche Tradizioni di Famiglia 2: 3° puntata di Silvia Bucchi





Terza puntata.


Gennaio 2018.


Cecilia fissava Maria, che se ne stava beatamente sdraiata sul letto a guardare The Man in the High Castle sul portatile. La fissava in piedi, sperando che anche la sua amica si alzasse e la seguisse in qualche locale. Andrea era a casa di Valerio e loro avrebbero potuto godersi una serata insieme tra donne.
"Perché non usciamo, invece di vegetare qui davanti a questo universo alternativo in cui i nazisti e i giapponesi si dividono gli Stati Uniti d'America? Caspita, abbiamo vent'anni. "  si lamentò Cecilia, scuotendo i lunghi capelli rossi.
"Siamo a gennaio e domani mattina dobbiamo svegliarci presto per studiare. Non possiamo fare le sette del mattino in qualche discoteca. Almeno, io non posso farlo." le spiegò Maria, che in realtà cercava solo di rilassarsi guardando la propria serie preferita.
"Ma io non devo..." le rispose Cecilia, cercando di farla alzare dal letto con la forza.
"Credo che tu debba studiare più di me. Devo ricordarti che hai già cambiato facoltà e che tua madre pretende da te il massimo, altrimenti dovrai rinunciare alle vacanze ad Ibiza? Sei qui solo perché lei crede che domani mattina ci alzeremo presto e studieremo. E da quello che vedo non hai nemmeno la più  pallida idea su come si risolvano gli esercizi che dovrai svolgere in sede d'esame." la rimproverò Maria.
Per tutta risposta Cecilia l'abbraccio: "Sei peggio di mia madre" le disse. "Il fatto è che non so come farò a superare l'esame. L'esonero è stato un fallimento. Ho preso 14." si lamentò la giovane.
"Ho la soluzione. Mandagli un messaggio." Maria le porse il cellulare, che l'amica afferrò con riluttanza.
"A chi dovrei mandare questo messaggio?" domandò Cecilia, che conosceva benissimo la risposta.  Maria le lanciò un'occhiataccia e non la degnò nemmeno di una risposta.
L'ultima cosa che Cecilia avrebbe mai voluto fare era chiedere aiuto a Valerio ma forse non aveva altra scelta.

Fine terza puntata.

venerdì 28 settembre 2018

On Air - Episodio 9 di Nunzio Palermo


On Air
On Air – In Onda
Episode: 9
Season: 1 (seconda parte)
Airdate: 28/09/2018
Creator: Nunzio Palermo

Il detective Smith venne messe al corrente di quanto stava accadendo a Jonathan e disse di recarsi dall’avvocato Boseman, il cui ufficio era al n. 7 del River Street. Smith chiese cosa cercare. Van Morris disse che l’avvocato già sapeva e che l’avrebbe avvisato del suo arrivo. Susan attirò l’attenzione. Disse che il personaggio di Becky in passato alloggiava in una cittadina non lontano da Chicago. A Van Morris questo dettaglio non disse nulla e disse a Frank di recarsi da Boseman e a Susan di controllare ancora. Sandra, mentre Frank stava uscendo, disse che in una puntata Becky aveva una sorella che era rinchiusa in un istituto per malattie mentali. Susan era perplessa e disse che Jonathan conosceva bene l’identità di Lois e si domandò come mai non avesse fatto nulla per contrastarla. Van Morris disse che tutto questo riguardava il passato di Jonathan. Susan chiese quale fosse. Van Morris disse che Jonathan era stato sposato con una donna che aveva grossi problemi mentali e che una volta aveva cercato di ucciderlo. Rebecca, questo il vero nome della moglie di Jonathan era stata poi rinchiusa in un istituto. La famiglia di Rebecca era impotente nell’aiutare la ragazza ma sua sorella, Luisa, era contraria e aveva minacciato Jonathan che l’avrebbe pagata cara. In una baita, nel frattempo Lois, alias Luisa, teneva prigioniero in una gabbia Jonathan. Era prigionieri da circa quattro giorni. Sperava in cuor suo che qualcuno capisse attraverso la soap cosa stesse accadendo. Frank Smith qualche ora dopo ritornò con una busta che consegnò a Van Morris. Roger aprì le buste e le lesse con attenzione. Jonathan, con l’aiuto di Derek, suo suocero, aveva fatto internare Rebecca presso l’Istituto Jackson, non lontano da Chicago per cercare di curare la sventurata. Jonathan, sebbene a malincuore, ottenne l’annullamento del divorzio ma si prendeva cura della sua ex moglie. Sandra chiese a Van Morris quale fosse adesso la strategia da fare per ritrovare Jonathan. Roger disse che era il caso di chiamare la polizia e denunciare la scomparsa di Jonathan e continuare con la soap nella speranza che qualcuno li potesse aiutare. La notizia della scomparsa di Jonathan destò scalpore. La KZN era subissata da lettere per avere notizie di Jonathan. La polizia brnacolava nel buoi poiché nella casa di Jonathan nulla era statto trovato per aiutare i detective a scoprire dove Luisa Wright avesse nascosto Jonathan. Si era oramai a metà ottobre quando a Saint Paul, non lontano da Minneapolis, Derek Wright ascoltò con attenzione sua moglie Jessica che le stava raccontando la trama di “Vite Parallele” e capì che il personaggio di Bechy in realtà era la loro Rebecca e capì che Luisa aveva rapito Jonathan. Derek, convinto dalle parole di sua moglie chiamò la polizia. La polizia aveva interrogato l’interò staff della radio, dai dipendenti agli attori della soap. Niente era emerso. Due giorni dopo nell’ufficio di Roger si presentò Derek, l’ex suocero di Jonathan. Derek raccontò che sua moglie seguiva la soap e aveva capito che nelle trame si stava parlando di Rebecca e Jonathan. Roger annuì e disse che Luisa lo aveva rapito e che Jonathan nella soap aveva inserito degli indizi per smascherare l’inganno della donna. Derek annuì e disse che aveva capito dove forse Luisa avesse nascosto Jonathan. Luisa si divertiva a torturare Jonathan. Lo riteneva colpevole di quanto stesse accadendo a Rebecca, ancora rinchiusa. Jonathan era troppo debole per ribattere. Era giorni che non mangiava e beveva. Luisa lo stava facendo morire letteralmente di fame

On Air – In Onda # 9 © 2018 – Nunzio Palermo



Come foglie al vento - Episodio 591 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
591
Season
4
Date
20/9/2013
Production Code
15/232
Writer
Nunzio Palermo

Erica’s House – 5, Thornhill Street – Wakefield
Erica temeva le conseguenze se la verità fosse giunta alle orecchie di suo fratello David e di sua moglie Lynn. Non riusciva a capire perché Vanessa avesse rivelato adesso la verità a Marlena. Doveva scoprirlo. Guardò l’ora. Decise di andare da Myrna. Uscì di casa e s’avviò verso la macchina.

Rebecca’s House – 2, Cedar Street
Susan si sentì sollevata nel sapere che l’omicidio di Parker era stato risolto. Squillò il telefono a Roger. Era Marlena. Ancora turbata nel sapere le sue origini e che Roger fosse sin realtà suo fratello. Rebecca disse a Roger di andare da sua sorella e magari di portarla qua. Roger lo comunicò a Marlena che accetto l’invitò di Rebecca.

Adrian and Eleonor’s House – 4, Cedar Street
Il tragico epilogo al Cedar’s Pub aveva sconvolto Eleonor. Adrian, piuttosto che darle dei tranquillanti, le preparò una tisana.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Peter e Luke erano al piano di sopra a dormire. Erano troppo stanchi per quanto accaduto al Cedar’s. Jennifer aiutò Tom a lavare i piatti. Jason era esausto. Una festa di compleanno movimentata. Tom confermò. Jennifer chiese se Nick fosse ancora al Cedars Hospital. Tom disse di sì. 

Cedar’s Hospital – Nick’s Office – Surgery Ward
Nick aveva finite di trascrivere il referto medico di George Anderson. Non era stata eseguita alcuna autopsia poiché Rita gli aveva inferto un colpo mortale sparandogli in testa. Simon, accanto a Nick, si stava occupando del referto medico di Liam Gallagher. Nick prese il cellulare e chiamò Adrian per aggiornarlo. Poi s’avviò verso la reception con Simon. Trovò sister Sullivan assieme a Patricia Hughes, assunta in prova. Stava per andarsene quando vide arrivare Giles. Giles chiese se avesse qualche minuto. Nick guardò l’orologio e disse di sì e lo invitò al bar dell’ospedale assieme a Simon.

Adrian and Eleonor’s House – 4, Cedar Street
Eleonor andò a dormire. Adrian stava guardando la strada dalla finestra. S’era alzato il vento. Vide la macchina di Nick parcheggiare. Uscì di casa e gli andò incontro. Nick lo aggiorno oltre che sui referti medici e su Giles che lo aveva interrogato per quanto accaduto nel pub e sulle vittime.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 591 © 2013 by Nunzio Palermo for WSO




Tempo d'amare X - 1275° puntata - di Mattia Cattaneo





Jorg soccorre Samuel che viene portato in ospedale. Nicole intanto va in riformatorio e chiede di parlare con Herman Schauen, il nuovo rettore. Jorg rivive i momenti in cui sua figlia ebbe un incidente motociclistico ed è ancora turbato. Rafaela intanto viene a sapere dalla madre che il loro mobilificio a Colonia è fallito

giovedì 27 settembre 2018

Tempo d'amare X - 1274° puntata - di Mattia Cattaneo




Anja riabbraccia la figlia e Rafaela è stupita nel vedere la madre lì al Seehof.  Alex si confida con la madre circa la gelosia verso lo chef stellato. Robert chiede tempo al padre mentre Samuel ha un incidente in moto.

Come foglie al vento - Episodio 590 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
590
Season
4
Date
19/9/2013
Production Code
14/232
Writer
Nunzio Palermo

Cedarfarm Police Station – Liz’s Office
Rita era seduta davanti a Liz. Giles era accanto a lei. Fuori dalla stanza c’erano Gary, Roger e Rebecca. Liz le chiese perché avesse ucciso quelle persone. Rita non rispose. Liz le chiese perché volesse a tutti i costi i soldi della rapina a Londra. Rita non rispose. Liz fece chiamare Gary.

Karr’s House – 5, Old Station Street
Nancy e Anthony erano rientrati a casa. Quanto accaduto al Cedar’s Pub li aveva provati. Vedere George ucciso a sangue freddo li aveva turbati. Mike, non intuendo il dramma interiore dei suoi genitori, era felice di rivederli sani e salvi. Aveva seguitola vicenda dalla televisione.

Cedars Hospital – Morgue
Eleonor era davanti al corpo di George. Ucciso dalla follia omicida di Rita. Poco distante c’era il corpo di Liam, il complice di Rita. Adrian disse che per George non era prevista alcuna autopsia. Eleonor annuì e disse che doveva occuparsi del funerale. Adrian disse che l’avrebbe aiutata.

Rebecca’s House – 2, Cedar Street
Rebecca era stanca. L’assassina di suo padre era stata arrestata. Susan, sua madre, le stava accanto. Roger era sconcertato per l’assurdo silenzio di Rita durante l’interrogatorio. Susan chiese di Gary. Roger le raccontò cosa avesse fatto per convincere Rita a farlo entrare nel pub. Susan ascoltò con attenzione.

Vanderbilt’s Attic – 10, Castlefield – Manchester
Myrna disse che Vanessa aveva scoperchiato il vaso di Pandora e che ricordava benissimo le minacce di Jonathan, il padre di Erica e David Porter. Stuart disse che bisognava proteggere Marlena ma non sapeva in che modo. Myrna disse che bisognava stare attenti anche a Vanessa. Qualsiasi cosa abbia in mento, Vanessa non aveva ancora terminato il suo gioco.

Erica’s House – 5, Thornhill Street – Wakefield
Erica temeva le conseguenze se la verità fosse giunta alle orecchie di suo fratello David e di sua moglie Lynn. Non riusciva a capire perché Vanessa avesse rivelato adesso la verità a Marlena. Doveva scoprirlo.
Come foglie al vento
Come foglie al vento # 590 © 2013 by Nunzio Palermo for WSO



mercoledì 26 settembre 2018

Un medico tra i monti 3 - 3° puntata -.di Mattia Cattaneo






Anna viene ricoverata in ospedale dopo la sua caduta a causa di un travaglio prematuro. Martin è preoccupato ma fortunatamente sia lei sia il nascituro sono incolumi.

Elena si confida con i nonni mentre Anna è tormentata dalla paternità del nascituro: eseguirà il test più avanti.

Martin cerca un confronto con Jorg, invano. All’improvviso si sentono grida di aiuto: Franka Roskau è con un gruppo di apneisti all’Achensee per allenarsi ma un subaqueo, Christian, ha avuto un arresto respiratorio acuto e battito cardiaco accelerato durante l’immersione. Martin giunge ma il giovane non vuole fare accertamenti. Franka poi lo convince

Tempo d'amare X - 1273° puntata - di Mattia Cattaneo




Rafaela segue il seminario di Johannes che sembra subire il fascino di Jana. Alex intanto spiega al padre la questione finanziaria dell’hotel. Bertrand va dal figlio chiedendo di recuperare il loro rapporto. Una donna giunge al Seehof chiedendo di Rafaela: è sua madre, Anja

Come foglie al vento - Episodio 589 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
589
Season
4
Date
18/9/2013
Production Code
13/232
Writer
Nunzio Palermo

Cedars Hospital – Emergency Room
Rita, ammanettata, veniva medicata. Sorvegliata a vista da Smith. Era pronta per essere interrogata dalla polizia. Il pugno tirato da Gary non le aveva rotto il setto nasale, ma, le era bastato a metterla ko. Liz e Giles entrarono nella stanza accompagnata da Adrian. Liz la dichiarò ufficialmente in arresto per sequestro di persona, per l’omicidio di Sandra Vocheck, di Parker Horton, di George Anderson e di Liam Gallagher. Rita non disse nulla. Sorrise solamente. Giles e Smith presero Rita e uscirono dalla stanza. Nel corridoio del pronto soccorso, pazienti e medici la videro uscire sotto scorta e ammanettata. Ad attenderla fuori c’erano Gary, Rebecca e Roger.

Vanderbilt’s Attic – 25, Waterloo Street – Manchester
Stuart raccontò a Myrna dell’arresto di Rita Moore, che aveva confermato l’omicidio di Parker Horton, il padre di Rebecca. Myrna rimase senza parole. Stuart disse che Rita era veramente l’artefice dei vari attentati ai danni di Rebecca e Roger, attribuiti in un primo tempo al Cartello. L’incubo era finito, disse Stuart. Myrna lo contraddisse. L’incubo era appena iniziato con l’aiuto di Vanessa.

Erica’s House – 5, Thornhill Street –Wakefield
Erica non riusciva a capire cosa avesse fatto Vanessa. Marlena sapeva la verità. Pre il telefono e compose un numero.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Tom s’avviò verso casa assieme a Jason e zia Jennifer. Stavano tutti bene, sebbene fosse scossi e provati. Nick era rimasto al Cedars a disposizione per la polizia. Peter e Luke erano contenti e li stavano aspettando davanti casa.

Vanderbilt’s Attic – 25, Waterloo Street – Manchester
Stuart cercò di tranquillizzare Myrna. Myrna gli ricordò di quanto fossero potenti e pericolosi i Porter. Stuart disse che era arrivato il momento di dire a Marlena la verità prima che sia troppo tardi. Myrna stava per controbattere quando squillò il telefono. Stuart andò a rispose e disse che era Erica Porter. Erica disse che Vanessa era stata da lei. Stuart lo riferì a Myrna. Myrna non disse nulla. Vanessa aveva colpito ancora.

Marlena’s House – 2, Windsor Street – Manchester
Marlena era ancora senza parole per quanto le aveva rivelato Vanessa. Poi, quanto accaduto al Cedar’s Pub, le aveva fatto perdere la cognizione del tempo. Prese il cellulare e chiamò suo fratello Roger.

Cedarfarm Police Station – Liz’s Office
Rita era seduta davanti a Liz. Giles era accanto a lei. Fuori dalla stanza c’erano Gary, Roger e Rebecca.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 589 © 2013 by Nunzio Palermo for WSO


Noi - 6° puntata - di Mattia Cattaneo



In casa Parodi si respirava un'aria tesa e non meno le tensioni tra padre e figli:"vi prego calmatevi!"-disse Clara sedendosi-"mà..io voglio andare al party di Stefano..farò presto!"-"ma lo vuoi capire che siamo in difficoltà finanziarie!?..tuo padre rischia il posto di lavoro!"-"mamma.."-disse Silvia-"voglio darvi parte del mio stipendio del bar..vi prego permettetemelo.."; 

Tancredi era ai cantieri, nella zona del porto Vecchio, con il figlio e l'argomento non poteva che essere Lorenzo:"ti prego cercate un compromesso"-"papà..io non accetto che Lorenzo abbia..insomma lo sai.."; Se Tancredi cercava di convincere il figlio a trovare una pacificazione con il fratello, Daria era con alcune amiche in centro e non appena vide Matteo si nascose:"cavolo mio fratello..se mi becca che non sono a ripetizioni chi lo sente papà.."-disse tra le risate delle amiche; Al porto Filiberto stava passeggiando con il suo immancabile sigaro mentre dall'altro lato della strada Rodolfo vagava pensieroso e continuava a metter mano nelle tasche..perché mai?; 

Silvia e Matteo si rincontrarono in libreria in piazza De Ferrari:"ciao!...anche tu assiduo lettore?"-"beh..si tra la famiglia e il lavoro ogni tanto mi concedo questa pausa..e tu?"-"oh no..giusto ogni tanto"; gli sguardi erano reciproci e pieni di complicità. Rodolfo si avvicinò ad alcune barche e tirò fuori una pistola..Filiberto notò la cosa da lontano e si avvicinò..

martedì 25 settembre 2018

Signorina 2: 3° puntata di Silvia Bucchi




3° puntata

"Posso servirvi qualcosa?" domandò Elisa allo sconosciuto.
"Una tazza di cioccolata, grazie." rispose l'uomo accomodandosi al tavolino accanto all'entrata.
Poco dopo la giovane domestica si avvicinò al misterioso cliente e gli porse una tazza fumante.
"Volete farmi compagnia? Vi prego!" L'uomo sembrava davvero insistente.
"In teoria non potrei sedermi con i clienti" spiegò la giovane, lanciando uno sguardo fino al bancone. In quel momento non vi erano clienti.
"Ma non esiste il detto "Il cliente ha sempre ragione?" L'uomo le sorrise ed Elisa si sedette difronte a lui.
"Sono il proprietario di un grand hotel in Piemonte e so benissimo l'importanza dei clienti. Il mio nome è Ludovico Amedei. Perché non prendete una tazza e bevete della cioccolata insieme a me, signorina?"
Elisa si ritrovò ad obbedire all'uomo perché non sapeva dirgli di no. E non sapeva dirgli di no perché gli sembrava di conoscere Ludovico Amedei da sempre e non solo da dieci minuti.

"Laura, vi prego di dirmi a quale gioco state giocando." Luca stava decisamente perdendo la pazienza.
"Non credo che la situazione sia tanto divertente da poter essere definita un gioco. Mio padre è morto, se ben ricordi".
"Allora potrebbe spiegarmi a cosa si riferisce, signorina?" Il maggiordomo stava perdendo la pazienza.
"Sono disposta a fare in modo che Ilaria venga immediatamente scarcerata. Il carcere non è il luogo più adatto per una giovane come lei, Luca." affermò Laura, accarezzando un coltello d'argento.
Catalano sapeva che la "signorina" non avrebbe mai mosso un dito senza sperare di avere un tornaconto.
"Che cosa volete in cambio?" chiese l'uomo alla propria padrona.

Fine 3° puntata.

Tempo d'amare X -1272° puntata - di Mattia Cattaneo





Christine vuole un amore vero e ne parla con Rafaela, felice per la sua storia con Robert. Frederik viene dimesso e Mona gli sta vicino. Sarah intanto corteggia uno dei due turisti che la invitano per una festa nel bosco assieme ad altra gente. Jorg teme che Nicole sia la responsabile del riformatorio in cui Patrizia è rimasta

Come foglie al vento - Episodio 588 di Nunzio Palermo


Come foglie al vento

Episode
588
Season
4
Date
17/9/2013
Production Code
12/232
Writer
Nunzio Palermo

Erica’s House – 5, Thornhill Street – Wakefield
Erica chiese a Vanessa cosa volesse da lei. Vanessa disse che aveva raccontato a Marlena la verità sulle sue origini. Detto questo, si voltò e s’avviò verso la macchina. Erica la chiamò. Non ottenne risposta. Vanessa entrò in macchina e sorrise. Era soddisfatta.

Cedars Hospital – Surgery Ward
Martin stava subendo un delicato intervento chirurgico. Aveva perso molto sangue. Simon lo stava operando. Nick e Tom, erano provati. Eileen era preoccupata per suo figlio Victor che sapeva al sicuro con Janice, la babysitter. Peter era sconvolto per la morte di George. Eleonor era distrutta dal dolore. Adrian cercava di consolarla.

Nick and Tom’s House – 10, Cedar Street
Peter e Luke si sentivano sollevati. Tom tramite un sms li aveva avvertiti che presto sarebbero tornati a casa e che stavano bene.

Cedar’s Pub – Victoria Square.
Rachel stava esaminando la scena del crimine e chiese a Liz se poteva vedere il video di quanto accaduto qua dentro.  Liz rispose che erano state estrapolate le immagini e riversate su un CD che erano alla stazione di polizia sulla sua scrivania e che sta andando al Cedars per interrogare Rita assieme a Giles. Rachel ringraziò Liz e uscì dal pub.

Cedars Hospital – Emergency Room
Rita, ammanettata, veniva medicata. Sorvegliata a vista da Smith. Era pronta per essere interrogata dalla polizia. Il pugno tirato da Gary non le aveva rotto il setto nasale, ma, le era bastato a metterla ko. Liz e Giles entrarono nella stanza accompagnata da Adrian. Liz la dichiarò ufficialmente in arresto per sequestro di persona, per l’omicidio di Sandra Vocheck, di Parker Horton, di George Anderson e di Liam Gallagher. Rita non disse nulla. Sorrise solamente.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 588 © 2013 by Nunzio Palermo for WSO

lunedì 24 settembre 2018

Tempo d'amare X -1271° puntata - di Mattia Cattaneo




Rafaela è contenta di avere instaurato una relazione con Robert. Bertrand intanto fa visita a Frederik e lo convince ad accettare la donazione per il centro velistico del figlio. Sarah viene redarguita da Jana per il comportamento con i due giovani turisti. Nicole intanto nasconde alcune fotografie nella villa dove risiede.

Noi - 5° puntata - di Mattia Cattaneo






Matteo era a colloquio con il nonno ai cantieri, i due cercavano di convincere Filiberto ad investire sul mercato asiatico ma invano; Anna ne frattempo si lamentava del rapporto col marito e trovò in Clara una nuova confidente: le due si incontrarono vicino al porto in attesa di entrare in un negozio:"ah..oggi la domestica ha il giorno libero..mi tocca.."-"la vedo triste sa?..so che lei è una Sommariva..ma nonostante questo leggo una certa infelicità.."-"ma cosa dice?"-"non è così?"-"si..sarà.."-"dobbiamo apprezzare quello che abbiamo..e se è poco lo apprezziamo di più..saluti"; 

Una frase che colpì Anna, che ripeteva spesso anche a Silvia ed Andrea giunti ad un confronto:"no..tranquilla sorella..non ho fumato..ma in compenso sono uno sfigato!"-"smettila..e cerca di rimetterti in riga..anche a scuola!"-"..da quando la vedo..cavolo quella mi piace!"; Silvia era incredula a quanto il fratello dicesse mentre lo era meno Filiberto quando Lorenzo si ripresentò:"perché sei qui..di nuovo?.."-"per parlare con te..tra me e Gloria non c'è mai stato niente"-"questo lo dici tu..io so ben altro..ora vattene!"; 

Rodolfo stava uscendo dai cantieri e venne fermato dal capo macchina:"aspetta..devo darti questa lettera..ce l'hanno data oggi..ciao!"; Rodolfo sorpreso gettò un sorriso amaro ma la speranza di una promozione era sempre lì dietro l'angolo. Matteo ripensava allo sguardo di Silvia ma esso si confondeva con quello di Mena. Clara rientrò canticchiando ma Rodolfo era stravolto:"oddio..che succede Rodolfo mio?"-"leggi..da Lunedì..il mio reparto ed altri cinque sono in cassa integrazione..la ditta rischia la chiusura.."; Per i Parodi fu un colpo tremendo..

Come foglie al vento - Episodio 587 di Nunzio Palermo



Episode
587
Season
4
Date
16/9/2013
Production Code
11/232
Writer
Nunzio Palermo

Cedar’s Pub/Victoria Square
Gary era entrato nel pub. Roger disse a Liz cosa avesse in mente di fare Gary. Liz non seppe rispondere. Rita salutò Gary. Gary non contraccambiò il suo saluto e chiese del perché avesse ucciso sua sorella Sandra. Rita ripose che lo aveva fatto per i soldi. Soldi della rapina di Londra. Nick stava curando Martin. Stava molto male. Gary capì che aveva poco tempo e disse a Rita che aveva i soldi. Rita chiese dove fossero, visto che non aveva nessuna borsa con sé. Gary rispose che aveva un bancomat dove poter attingere i soldi. Rita chiese a Gary di dargli subito il bancomat. Gary, lentamente, lo estrasse dalla tasca e lo mostrò a Rita.

Vanderbilt’s Attic – 25, Waterloo Street – Manchester
Stuart era sconcertato su quanto stava accadendo a Cedarfarm.  Myrna chiese se anche Roger si trovasse coinvolto o in pericolo. Stuart rispose di no. Roger era con Rebecca e a causa di Vanessa non erano dentro al pub.

Erica’s House – 5, Thornhill Street – Wakefield
Erica stava seguendo alla televisione quanto stava accedendo a Cedarfarm. Era ignara di quanto Vanessa aveva rivelato a Marlena. Poi suonarono alla porta. Era Vanessa. Erica fu sorpresa.

Victoria Square
Le ambulanze erano vicine a Victoria Square. Simon e il suo staff erano pronti a intervenire.

Cedar’s Pub – Victoria Square
Martin aveva perso i sensi. Maria era agitata. Rita le urlò di piantarla o l’avrebbe uccisa. In quel momento Gary la chiamò e Rita si voltò e le diede un pugno. Rita cadde a terra svenuta con il naso sanguinante. Giles e Mc Ryan fecero irruzione. Nick prese il cellulare e chiamò l’ospedale di tenersi pronti. Giles prese il suo cellulare e disse a Liz che Rita era stata neutralizzata. Smith ammanettò Rita che lentamente si stava riavendo dal colpo ricevuto da Gary. Capì che era finita. Entrò anche Liz con i paramedici.  Per curare i feriti. Vide i due cadaveri. George Anderson e l’altro era Liam, il complice di Rita.  Rita fece un sospiro di sollievo. Tutto s’era risolto nel migliore dei modi senza altro spargimento di sangue.

Erica’s House – 5, Thornhill Street – Wakefield
Erica chiese a Vanessa cosa volesse da lei.

Come foglie al vento
Come foglie al vento # 587 © 2013 by Nunzio Palermo for WSO




Come foglie al vento - Episodio 732 di Nunzio Palermo

   è presentato da   Come foglie al vento # 732 Episode 732 Season 4 Original Date ...