2° puntata.
Settembre 2017
“Smettila di guardare il cellulare,
Valerio. Rischi davvero di consumarlo e non credo che spingerai
Cecilia a chiamarti utilizzando la forza del pensiero”. Andrea
scherzo mentre si sdraiava sul letto nella stanza di Valerio. Da
quando lui e suo padre si erano trasferiti a casa di Tiziana e Maria,
le visite al figlio dei portieri erano diminuite. Per tutta risposta,
Valerio distolse l'attenzione dal cellulare e tirò un cuscino contro
il suo migliore amico.
“Abbi fede, prima o poi mi
richiamerà.” gli rispose.
“Purtroppo Cecilia non è il tipo
adatto a te e mi dispiace tanto averti detto che si era iscritta
nella tua stessa facoltà.” Andrea alzò gli occhi verso il cielo.
“Tanto prima o poi l'avrei incontrata
e sarei rimasto ugualmente folgorato da lei. Hai solo anticipato
l'inevitabile” gli spiegò Valerio.
“Ma non mi sarei reso complice del
tuo massacro, perché dopo cinque anni trascorsi in classe con
Cecilia posso dirti con estrema sicurezza che ti spezzerà il cuore.”
sospirò Andrea, che lanciò all'amico uno sguardo che voleva dire:
“Io ti ho avvertito.”
“Ti ricordo che hai sospirato per
cinque anni per una ragazza e che se non fosse stato per l'intervento
di tuo padre , non ti saresti mai avvicinato a Maria.” gli ricordò
Valerio, mentre Andrea gli tirava addosso un cuscino. La moglie del
portiere entrò nella stanza, e con aria materna annunciò che la
cena era pronta: la donna aveva cucinato il piatto preferito di
Andrea, come ai vecchi tempi, quando il ragazzo viveva ancora in quel
palazzo.
“Dovresti chiamarlo. Si tratta di
educazione e di rispetto per me, che sono la tua migliore amica.”
disse Maria, mentre era nella sua stanza in compagnia di Cecilia.
“Perché gli hai detto che mi sono
iscritta nella sua stessa facoltà? Non avresti dovuto farlo.” le
disse l'amica.
“Ceci, se ben ricordi è stato Andrea
a dirglielo. Dal canto mio ti ho sempre messa in guardia e ti ho
ripetuto fino allo sfinimento che lui non era adatto a te. Direi che
è troppo per bene per te.” Maria si pentì subito per le parole
che aveva usato. Del resto anche Cecilia era una ragazza per bene,
solo che collezionava solamente avventure da una notte o al massimo
da qualche settimana e Valerio invece sembrava il prototipo del
pappagallino inseparabile. Ma Cecilia non fece caso alle parole
dell'amica. Il suo unico desiderio era prendere Andrea a calci.
“Non c'è. Pensa che in questo
momento è a casa di Valerio.” sorrise Maria, rammaricandosi perché
avrebbe provato un piacere estremo nel vedere una delle sue migliori
amiche inseguire il fidanzato.
“Che incubo” si lamentò Cecilia ma
ogni ulteriore lamentela fu bloccata dal pianto della sorellina di
Maria e Andrea. Le due ragazze abbandonarono la stanza e si recarono
in soggiorno da Tiziana, per aiutarla a calmare la neonata.
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