martedì 18 settembre 2018

Signorina 2: Seconda puntata, una storia di Silvia Bucchi



L'uomo misterioso si allontanò senza rivolgere la parola ad Elisa che sollevò alcune sedie, tentando di portarle all'interno della pasticceria.
"Lascia che ti aiuti" affermò Guido, afferrando le sedie e sistemandole all'interno del negozio.
"Sono una donna forte. Mi tocca sgobbare come un mulo per guadagnarmi il salario. Non temo affatto il peso di due sedie." Elisa accennò ad un sorriso ma il pensiero di Ilaria in carcere non riusciva ad abbandonarla.
Guido dovette leggerle la mente perché aggiunse: "Non preoccuparti, uscirà di prigione. Ho già messo a disposizione di Luca un mio amico avvocato. Sono certo che la tirerà fuori di lì in un secondo." Elisa lo ringraziò con un abbraccio.

L'aver dovuto cedere la propria razione alla compagna di cella aveva avuto delle conseguenze. Lo stomaco di Ilaria iniziava a protestare per la fame. Il Conte era davvero riuscito a rovinare la sua vita, pensò la giovane. Aveva fatto di tutto per ricominciare in un'altra città, lontano dai brutti ricordi ma Montedoro l'aveva raggiunta fino a Roma e alla fine l'aveva distrutta definitivamente. Non era un avvocato ma sapeva che l'accusa di omicidio, per giunta premeditato, portava a pene piuttosto severe. "Non mi arrenderò mai", pensò. Ilaria sapeva che per sopravvivere avrebbe dovuto imparare a tener testa alle altre detenute, nello stesso modo in cui in passato aveva affrontato Montedoro.

Elisa stava preparando dei dolci in pasticceria perché avrebbe sostituito per un tempo Ilaria. Lo sconosciuto, che aveva spiato la giovane la sera precedente, la raggiunse. "Posso parlarvi, signorina?" le domandò.

Luca cercò di affrontare il proprio lavoro con la solita dedizione, cercando di occuparsi dell'argenteria con la solita cura, tentando di organizzare i lavori delle cameriere con la consueta perfezione.
Il suo pensiero, però, era totalmente occupato da Ilaria. Avrebbe dovuto parlare al più presto con l'avvocato della fidanzata e chiedergli di occuparsi dei permessi per farle visita. Il maggiordomo si ripromise di fare del tutto per tirarla fuori dal carcere.  "Signor Catalano, posso parlarvi?" La voce di Laura Montedoro, lo distolse dai suoi pensieri e la forchetta che stava lucidando cadde a terra.
"Scusatemi, signorina" disse.
"Non preoccupatevi, Luca. Ho trovato un modo per aiutarvi a liberare la vostra amata." affermò Laura. Per la contessina era giunto il momento di mettere in atto la seconda parte del piano.

Fine seconda puntata.

1 commento:

  1. Ma ora che vuole Laura? Chissà cos'ha in mente!
    E poi chi è quel tipo che spia Elisa?
    Corro a leggere la prossima

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