giovedì 7 dicembre 2017

Epoca - 13° puntata - di Mattia Cattaneo





Nei giorni a seguire sapemmo che Il Gran Consiglio del fascismo fece divieto agli italliani di "razza ariana" di contrarre matrimonio con persone di "razza non ariana".Il Consiglio dei ministri approvò la legge razziale contro gli ebrei. Paolo non potè sposarsi con Celeste, i due avevano progettato a lungo le loro nozze...rimasero per molto tempo nascosti in convento..

Andrè venne arrestato per abuso di potere d'ufficio, omicidio e complice in omicidio; Heissler venne fermato alla frontiera tedesca e dimesso dall'incarico; entrambi vennero condannati per dieci anni, una pena riduttiva certo in quanto entrambi fascisti..ma ci accontentammo della soluzione sancita dal Tribunale Speciale...Il clima segnava tempi duri a venire..mamma e papà continuavano a rispettare il regime..Nunzio e il suo bar a fare sfondo dei comunicati del Duce..Vittorio La Rocca dopo due mesi di arresti domiciliari ritornò alla guida della sua fabbrica e alla gestione delle terre sempre coadiuvato dalla moglie Letizia...Tano e Carola andarono avanti nella loro vita, consolando Celeste e Paolo che stavano vivendo un momento critico per la legge razziale...Rosa e il figlio Federico battagliavano ogni giorno con l'ingiustizia del regime implicitamente senza dar nell'occhio...Io e Giulia eravamo più uniti che mai e una sera guardavamo l'orizzonte come i tempi del fidanzamento; mi voltai verso di lei, le presi la mano:”So che i tempi sono conflittuali..ma..c'è una cosa che ti voglio chiedere..”-”Dimmi..”-mi disse intimidita-”..Abbiamo passato anni veramente difficili..tutti questi avvenimenti..mi hanno fatto capire che ti amo immensamente Giulia..”-”Anch'io Marco..”-”Shh..”-dissi mettendo le dita sulla sua bocca-”mi vuoi sposare?...”-”Assolutamente..”-”Ossia?”-”Hai dubbi?...sì!!..si!!!!”; l'abbracciai e la strinsi forte intorno a me, baciati dall'orizzonte ci baciammo...ora solo il silenzio poteva parlare..e descrivere la gioia, l'amore che in tempi conflittuali sviscerava dai nostri cuori...è quella più autentica sì... è la voce del silenzio..
Roma, Primavera 1940

Un aria leggera e soave si respirava nel borgo di prima mattina; ero uscito dal podere per andare da Nunzio a bermi un caffè ristretto quando sentii alcuni che farfugliavano qualcosa tra loro; una volta raggiunto il bar vidi Tano con una piccola protesi alla gamba:”Tano!!..come stai?”-”Come vedi mi hanno messo la gamba di legno”-disse scherzando-”almeno il buon umore non lo hai perso..ma che succede?..tutti vicino alla radio?”-”Eh..c'è appena stato il notiziario..La Germania occupa Belgio e Olanda (per Francia), Danimarca e Norvegia (per ferro)”-”Quindi..ufficialmente c'è un'altra guerra in atto..”-”Senti Marco..domani avrei un appuntamento da un notaio a Roma..potresti accompagnarmi?”-”Certo Tano!”;

A casa di Tano e Carola, Paolo stava bevendo un caffè:”Scusa se non è venuto bene Paolo..ma d'altronde...ci sono rimasti pochi spiccioli per fare delle spese..pensassero un po' alla povera gente..”-”Hai ragione Carola..senti io sono venuto per darvi questo...è il mio nuovo documento d'identità..”-”E come mai??”-”Sai..la paura di queste leggi razziali ormai in vigore da tre anni mi hanno costretto a ripararmi dietroi ciò..”-”E' un momentaccio..”-”Sì..e spero solo che passi il più in fretta possibile”;

A palazzo La Rocca, Vittorio stava terminando la lettura del suo giornale:”Cara..allora è tutto pronto per il ricevimento di questa sera??”-”Sì..avremo degli importanti ospiti..pensa..adirittura un gerarca molto vicino al Duce..”-”Cerchiamo di essere il più possibile preziosi allora..dì alla servitù di lucidare bene e di lustrare i pavimenti”-”Già fatto tesoro..”-”dopo la parentesi di crisi provocata da nostro figlio voglio ritornare ad essere il prestigioso e ambìto industriale del regime”-”Sarà così vedrai..”;

Ritornando a casa vidi Giulia stranita e pensierosa:”Amore..mi dici che hai?”-”oh tesoro..non ti ho nemmeno sentito entrare..scusa è che..ho paura per Daniela..”-”che ha combinato stavolta?”-”L'ho vista assieme a un balilla..”-”Ancora??..pensavo che il balilla fosse rimasta una stupida cotta adolescenziale..”-”Non so che fare con lei..”;


Invece il Duce seppe bene che fare, infatti all'alba del 10 Giugno 1940, annunciò l'entrata in guerra dell'Italia; la piazza del borgo era gremita e si divise tra chi sosteneva l'entrata in guerra, la destra, e chi invece la pensava come una sicura rovina per la patria, la sinistra; Federico era molto arrabbiato:”Non capisco che diamine pensano di fare!..una guerra..al fianco della Germania..questo mi spaventa molto..guarda la Francia come si è ridotta..è occupata a nord e a sud una repubblica fantoccio..”-”Sono tutti impazziti..”;

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