Si voltò a guardare alla sua
sinistra. Paolo, suo compagno, appena si voltò, gli lanciò un
bigliettino.
Lo srotolò e lesse.
“ TI DEVO PARLARE. ALL’USCITA,
FUORI DAL CANCELLO“
Daniele fece l’ok con la mano poi
si concentrò di nuovo per il compito scritto.
« Amore, Paolo mi ha chiesto di
incontrarci fuori dai cancelli. Voglio vedere cos’ha da dirmi» le
riferì appena fu fuori dall’aula e la incontrò in corridoio.
« Ok, vediamo cosa vuole dirti»
accettò lei, uscendo a braccetto con lui.
Fuori dal cancello li aspettava
Paolo, che appena li vide gli andò incontro.
« Dany, volevo invitarti alla mia
festa di compleanno, Sabato prossimo».
« No, mi dispiace Paolo… ti
ringrazio per l’invito ma Sabato ho l’anticipo della Selinese e
sarà l’ultima partita prima del ritorno in rosa. Mi spiace»
dovette rifiutare Daniele ma Paolo non mollò.
« A che ora è la partita?»
« Alle 20»
« La festa è alle tre di
pomeriggio, faresti ancora a tempo ad andare a vedere la partita»
insistette. « È invitata pure lei, ovviamente» aggiunse, guardando
Simonetta.
« No, io devo andare con mia madre
a Sprinno, per riordinare casa. Ma riuscirò ad arrivare in tempo per
la partita» rispose lei.
« Va bene, va bene.. ci sarò, però
devo uscire per le sei» confermò Daniele.
« Ok, grazie» disse e si
allontanò.
« Va bene, ti ricorderò io della
partita in caso tu ti perda nei festeggiamenti» gli assicurò lei.
« Nessuno mi farà dimenticare
quella partita» garantì Daniele.
Daniele non si sarebbe perso quella
partita per nulla al mondo, essendo la squadra avversaria la terza in
classifica e, la successiva – precisamente la terzultima – quella
stessa squadra avrebbe dovuto affrontare il Frantinate, la seconda.
Quel fine settimana si preannunciò
piovoso e difatti la mattina di Sabato incominciò a diluviare.
Daniele si presentò come detto alla
festa e Paolo gli diede il benvenuto.
« Dany, grazie per essere venuto»
lo salutò, dandogli un colpetto amichevole sulla spalla.
« Grazie a te, Paolo. Quella è
Celeste» chiese, notando una figura bionda dalla parte opposta della
stanza.
« Si, ma se non vuoi parlagli
ignorala pure. So che avete discusso ma non devi per forza parlarle».
Daniele incominciò a parlare con
Luca.
« Anche tu sei stato invitato?
Andrea?» chiese, guardandosi intorno.
« No, Andrea ha dovuto rifiutare,
ma pensavo di farlo pure io… non mi è mai stato simpatico Paolo».
La festa cominciò tra canti di
auguri e grida ma Daniele non si immerse mai completamente nella
festa. La sua memoria navigava ai giorni in cui Celeste l’aveva
baciato.
La osservava mentre sbraitava e
festeggiava allegra con gli altri amici e si chiese se veramente
Celeste e Marco, e pure Cirro, avessero organizzato un vero e proprio
complotto contro di lui e la sua fidanzata.
Le tre ore scivolarono, per sua
fortuna, molto velocemente e tra una coca cola e un’aranciata e
tanti pasticcini decise di andarsene.
« Bevi una birra, “D”… non
hai bevuto nulla…» gli offrì Paolo, notando che stava per
andarsene.
« No, scusa Paolo… sono in moto e
non posso bere» declinò lui.
« Non starai andandotene per me,
spero» si intromise Celeste, spuntata da dietro Paolo. « Non ce
l’ho più con te per il rifiuto dopo il bacio»
« Tu non ce l’avrai più con me…
ma io ce l’ho con te» controbatté Daniele.
« Ma su, dai… goditi la festa…
sei ancora in tempo per la partita» insistette Paolo.
Nessun commento:
Posta un commento