Anna restò con la
bocca spalancata. Il suo fidanzato doveva trovarsi a New York e non
in quella minuscola palestra bolognese. E soprattutto non avrebbe mai
dovuto vederla in compagnia di Marco. Ma le bugie hanno davvero le
gambe corte.
Andreas decise di
far finta di nulla e abbracciò la fidanzata con foga, felice di
essere tornato a casa e di poterla rivedere, ma piuttosto contrariato
per la presenza di Marco, che del resto non sembrava intenzionato a
lasciarli soli.
“Posso sedermi qui
con voi?” chiese il ragazzo, mentre Marco e Anna annuivano.
“Non sapevo che
fossi a Bologna.” Andreas si rivolse al suo rivale facendo finta di
nulla.
“Sono un
professore di religione e ho deciso di abbandonare i voti. Il
sacerdozio non fa per me.” lo informò Marco.
“Non sapevo nulla
di tutto questo.” Andreas ora non riusciva a smettere di lanciare
sguardi carichi d’ira in direzione di Anna.
“Immagino che tu
non sappia nemmeno che se la tua fidanzata è ancora viva è per
merito mio. Sono stato io a salvare la situazione durante il
campeggio scout.” spiegò Marco, mentre Anna lo osservava
sconvolta.
“Deduco di essere
davvero poco importante nella tua vita visto che ti senti in diritto
di nascondermi dettagli importanti della tua quotidianità.
Altrimenti dovrei pensare che tra te e il pretino ci sia del tenero
ma che tu non abbia nemmeno il coraggio di dirmelo. Non pensavo che
tu fossi quel tipo di ragazza, Anna. Nemmeno Angelica è mai stata
così subdola.” E dopo aver pronunciato queste parole il ragazzo si
allontanò.
Chiara e Guglielmo
avevano rotto il loro fidanzamento e Angelica non riusciva a non
preoccuparsi per quel bambino. Forse perché la ragazza si domandava
in continuazione chi fosse il suo vero padre e perché la madre
avesse deciso di abbandonarla. Guglielmo aveva il diritto di sapere
la verità anche se in quel momento lei si sentiva una traditrice.
Chiara si era fidata di lei ed era stata tradita. “Lo faccio per il
loro bene” pensò mentre citofonava all’appartamento di Michele e
di Guglielmo.
“Il tuo fidanzato
non c’è.” le disse subito Guglielmo, non appena le aprì la
porta di casa.
“Lo so, è a
lezione. Non volevo incontrare lui ma te. Noi dobbiamo parlare.” il
tono di Angelica non ammetteva repliche ma il ragazzo cercò di non
farsi mettere i piedi in testa.
“Se sei qui per
perorare la causa di Chiara, devo informarti che ho accettato la
nostra separazione, che ha voluto lei e sono pronto ad andare
incontro al mio futuro negli Stati Uniti.” le rispose fingendosi
spavaldo, ma con lo sguardo triste.
“Prima di
pianificare il futuro c’è una cosa che devi sapere. Chiara è
incinta.” gli rivelò a bruciapelo, con il poco tatto che Angelica
sapeva usare, quando voleva.
Qualche ora dopo
Angelica e Valentina stavano consolando Anna dopo che anche lei era
stata lasciata da Andreas. Angelica si era sforzata perfino di
prepararle una cioccolata calda.
In cucina furono
raggiunte da una raggiante Chiara, che comunicò loro che non solo
era nuovamente fidanzata con Guglielmo, ma che era anche incinta e
che sarebbe tornata insieme al fidanzato a Reggio Calabria per vivere
e studiare vicino a casa. Valentina e Anna si mostrarono preoccupate
e felici allo stesso tempo, davanti ad una simile notizia.
Chiara raggiunse
Angelica in soggiorno e la ringraziò: sapeva che era stata lei ad
informare il fidanzato e ad aprirgli gli occhi su cosa fosse davvero
importante.
“Dovrò anche
trovare il coraggio di dire ai miei genitori che aspetto un bambino,
però credo che qui non potrai correre in mio aiuto, Angelica.”
Ma il destino aveva
delle sorprese anche per Angelica, visto che il giorno seguente la
ragazza, che ormai aveva perso ogni speranza di rintracciare i suoi
genitori, fece una scoperta che le avrebbe rivoluzionato la vita. Era
fuori dalla porta dello studio di sua madre e sentì che la donna
stava litigando qualcuno.
“Antonella” urlò
l’Aldobrandi. “Angelica non dovrà mai sapere di essere tua
figlia.” Le parole della donna fulminarono la ragazza, che si fece
forza ed entrò nella stanza, con gli occhi pieni di lacrime.
Le due donne
osservarono la ragazza piene di terrore.
“Amore mio,
possiamo spiegarti tutto.” mormorò l’Aldobrandi.
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