giovedì 21 dicembre 2017

Epoca - 15° puntata - di Mattia Cattaneo






Settembre 1940

La radio comunicò la notizia dell'avanzata italiana in Egitto che però venne respinta dagli inglesi; i totalitarismi cominciavano a dare segni di squilibrio, sopratutto quando nell'aria circolò voce che anche gli americani sarebbero entrati in guerra, a fianco e a diretto sostegno della democrazia inglese;
Fausto ritornò a casa e lo vidi assieme a Giulia turbato:”Papà..che succede?”-”Nulla..questa mattina in piazza hanno caricato..gli ebrei di Cave e del nostro borgo..”-”Oh santo cielo!!”-”No tranquilli..Paolo non c'era..a detta della milizia..tutti gli ebrei sono stati caricati..”-”Come ha fatto a salvarsi..”-”Non lo so..”-”Dio ha guardato in terra..”-disse mia madre Maria facendosi il segno della croce;
Vittorio guardava la foto di Paolo che aveva sottratto al comando, quando Letizia entrò:”Tesoro..la cena è pronta”-”Non ho molta fame..”-”Sei triste per come si stanno mettendo le cose?”-”Sapevi che..Paolo, l'amico di Andrè era ebreo?”-”Cosa??”-”Sì guarda..l'ho presa dal comando stamattina..ero da Bonomi e mi ha chiesto di identificare qualcuno..ho visto il suo documento e l'ho preso”-”Ma tu sei pazzo!..se ti scoprono ti uccidono!..hai aiutato un giudeo..”-”Paolo è stato amico di Andrè..ed è anche grazie a lui se abbiamo scoperto le malefatte di nostro figlio!..lasciami solo”;
Daniela ritorna nella stanza del bordello quando vede la proprietaria, Lola, arrivare:”Allora..se batte la fiacca?..ao non famo scherzi..”-”Come vedi non c'è nessuno?”-”'A bella...io te pago sappilo..dunque la metà dei soldi che me spettano li voglio..che quel capo balilla non se vede più?..si vede che non gli avrai dato piacere a sufficienza..eheh..”-”Zitta brutta stronza!!”-disse avventandosi su di lei; altre ragazze arrivarono a dividerle:”Ao!..A Daniè..statte bona..un'altro colpo di testa così e sei fuori..chiaro?..forza al lavoro..e tu tornatene a casa..per oggi hai dato abbastanza!”; Daniela uscì dal bordello e si mise di fronte alla porta...
Al carcere, Andrè era nell'ora d'aria libera e stava parlando con un detenuto:”Non capisco..”-”Hai capito..stiamo progettando un evasione..l'evasione del secolo..”-”E come vorreste evadere?”-”Vicino ai bagni..un complice se sente male..e noi..prendiamo le chiavi dalla scrivania e usciamo..”-”Certo..e le altre guardie vi danno il benservito..orrendo come piano..ora non è il momento..quando ci sarà un po' di confusione generale allora è lì che dovremo agire..torno dentro..”;
Al bar da Nunzio vidi Padre Arnaldo acquistare il vino:”Padre..”-”Marco..da quanto non ci vediamo..allora che mi dici?”-”Nulla..diciamo che speriamo in una fine prossima della guerra..”-”Eh sì..lo spero anche io..vivamente..senti Nunzio quanto ti devo?”-”Niente padre..ah però ricordate di risparmiarne un po'..i tempi sono durissimi e di derrate alimentari ce ne sono gran poche, pensate che ho dovuto ridurre la mia lista prezzi..”; la radio diede un comunicato in cui gli USA danno aperto sostegno economico e strategico agli inglesi:”Speriamo che l'aggancio degli USA possa risolvere questo disastro”-commentai,
Rosa andò sulla tomba di Renato:”Renato mio..proteggi Federico da queste avversità..lui come sai è una testa dura..ti prego proteggilo..se non c'è lui io impazzisco..”;
Giulia stava passando in una delle stradine del borgo e vide Daniela vestita con dei costumi da poco raccomandabile e di fronte al bordello piangere:”Daniela!?”-”Giulia...”-”Ma che ci fai ..così vestita?..no..non dirmi che..hai continuato in tutto questo tempo a lavorare in questo schifo???”-urlò Giulia...

Roma , Maggio 1941

Federico stava ritornando a casa quando vide un amico di vecchia data, Giulio:”Non ci posso credere!..Giulio Fontamara!”-”Federico!!…ma che ci fai da queste parti?”-”Io in verità ci abito..ma tu?”-”ecco non dovrei parlartene ma..”-”ma?”-”io assieme ad altri miei amici stiamo formando dei gruppi di protesta contro questa sciagura della guerra..tra l’altro ho appena sentito della formazione dell’Afrikakorps tedesco in Libia con Rommel, insomma inizia una controffensiva italotedesca”-” Brutta questione..questa guerra sta portando allo sfacelo tutti..ma dai raccontami”; i due proseguirono assieme la strada;
Giulia ed io eravamo arrabbiati con Daniela dato che aveva continuato a lavorare in quel bordello; il suo amore per il capo balilla Giovanni Farina era vivo però più che mai; Mamma Maria vide mio padre stanco ritornare dalla fabbrica così gli chiese di smettere:”Lo so che il signor La Rocca vorrebbe vederti sempre lavorare nella fabbrica..però devi considerare anche i tuoi acciacchi”-”Oh Maria..se non lavoro che faccio”-”Fai come Tano..a proposito dovremo andare a trovarli in campagna che dici”-”Sì..uno di questi giorni ci andiamo non ti preoccupare..vado a stendermi un attimo..”-”va bene..faccio un salto all’emporio intanto..anche se c’è poco data la miseria..a dopo..”;

Letizia ricevette la visita del portalettere:”Vi ringrazio..”-disse aprendo una busta gialla con ceralacca-”E tutti questi soldi?..oh Santo Cielo..ma che mi sta nascondendo Vittorio?”;
Rosa stava finendo di impastare il pane quando sentì bussare la porta; quando aprì vide sua sorella Rosaria:”Rosaria..??”-”Ciao Rosa..posso?”-”Ma che fine avevi fatto?..non sai quanto ti ho cercata?..ma come sei riuscita ad arrivare qui?”-”Calma..ho perso tutto..casa e..”-”E?..”-”Tutto..non so dove andare..ero ad Ancona..un treno carico di bestiame..attraverso quest’unico mezzo sono riuscita ad arrivare qui..”-”Dopo l’ultimo incontro non ti dovevo nemmeno fare entrare..”-”Rosa ho soltanto te..”.-”Ci potevi pensare prima..quando ti avevo chiesto di rimanere e gestire l’emporio..tu te ne sei andata..con un soldato..e ora sei qua”-”Avevi ragione..era un mascalzone..andava una sera sì e una no al bordello..”-”Senti qua vicino c’è una pensione..soggiorna pure lì..il fatto che tu non ti sia fatta sentire per tutti questi anni..e non rispondere nemmeno al telegramma per cui ti dicevo della morte di Renato…fuori!”-”Rosa..”-”Vai..”; Rosa chiuse la porta e scosse la testa piangendo;

In campagna Tano e Carola accolsero i novelli sposi, Celeste e Paolo:”Dio solo sa come sono riuscito a scampare all’internamento”-”L’importante caro Paolo è che ora vi siate sposati..ma state sempre all’erta”-raccomandò Tano-”Sentite..”-disse mamma Carola-”perché non vi trasferite qui??..c’è spazio”-”no mamma..io ho il lavoro al borgo..dai, poi Paolo è meglio che sia al sicuro al convento..dove non passa nessuno”-”in effetti..”-”Dai ora sediamoci così mangiamo”-incitò Carola;

Vittorio ritornò dalla fabbrica e dovette affrontare Letizia:”Si può sapere che cosa sono tutti questi soldi?”-”Hai aperto una busta al posto mio??”-”Non mi hai ancora risposto”-”Senti..ero in debito con un amico tutto qui”-”Vittorio questa cosa non mi convince..ti devo ricordare che i sotterfugi non li accetto e che portano soltanto guai?..ti devo rammendare Heissler?”-”Letizia..so quello che faccio per cortesia..non mi trattare come un fesso”-disse Vittorio andando nel suo ufficio, ma Letizia non era convinta;
L’asse nel frattempo aveva occupato la Jugoslavia e la Grecia; e ci si preparava ad attaccare l’URSS con quella che sarebbe stata definita “Operazione Barbarossa”; molti italiani vennero reclutati..anche io, purtroppo…Arrivai a casa e trovai mio padre con in mano una lettera:”Papà..perché mi hai chiamato?”-”All’ufficio anagrafe vedo che non hanno ancora registrato la tua nuova dimora..”-”mi volete spiegare..mamma”-”Stamane il portalettere mi ha consegnato..questa busta..è del ministero della guerra”-disse faticando a trattenere le lacrime-”No..non è possibile..ancora..”-”Sembra una scena già rivissuta..”-disse affranto mio padre-”Devo andare sul fronte russo..”-”No…no..!!..là no!!”-urlò mamma-”Il più brutto..”-disse scuotendo la testa Fausto; e ora come glielo dicevo a Giulia…

Alla taverna di Nunzio, mostrai a lui e Federico la lettera:”Diamine..combattere per qualcosa in cui non si crede è veramente il colmo”-”Lo so Federico..ma non posso rifiutare..mi fucilerebbero all’istante come disertore..tanto vale prepararsi..poi una sommaria esperienza in Etiopia l’ho fatta..sangue e distruzione..e freddo..il fronte russo è il più difficile..tra una settimana parto..”; i miei due amici mi abbracciarono confortandomi;
Daniela arrivò al centro dei balilla e chiese di Giovanni:”E’ nel suo ufficio in fondo a destra..”-”Vi ringrazio..”-disse la ragazza che raggiunse la porta ma entrando lo trovò a baciarsi con un’altra-”Ah..scusatemi..”-”Ehm..Daniela..ti presento mia moglie..Ginevra..”-”Piacere..e voi chi siete?”-”..Niente..una ragazza no..che si era innamorata di sto stronzo!!”-disse andandosene Daniela sbattendo la porta; uscì e corse piangendo ma cadde a terra, con le ginocchia sbucciate si rialzò;

Giulia stava piangendo e incredula lesse la mia lettera”:Ancora..una seconda volta..è uno strazio..non ce la posso fare”-”Ce la faremo invece..questa distanza servirà a rafforzare il nostro amore..”-”e se non dovessi più tornare..io ti amo..”-”Anche io Giulia mia..”; ci abbracciammo e stringemmo a vicenda, vorrei che questi momenti non finissero mai;
Rosa si confidò con padre Arnaldo:”Padre..ho rivisto mia sorella”-”ma chi..Rosaria??”-”Esatto..dopo tanti anni si è rifatta viva”-”e come l’hai accolta?”-”padre come dovevo accoglierla..a braccia aperte?,.dopo tutto quello che mi ha fatto..”-”Lo so è difficile perdonare..ma il Signore ci insegna anche questo..in un periodo difficile come quello della guerra..Rosa..i nostri cari dobbiamo tenerceli stretti, da un momento all’altro potremmo non rivederli più..”-”Non so..non sono convinta..”;

La camionetta che reclutava soldati e gente per il fronte era in piazza:”Mi raccomando..badate a Giulia..”-dissi ai miei-”Amore..”-”Giulia..ti scriverò ogni momento..e ogni istante ti penserò..tieni..prendi questo anello..è simbolo del nostro amore..e soprattutto..promessa di matrimonio non appena torno dal fronte..”; la disperazione e i pianti erano comuni a tutti coloro che erano lì per salutare i propri mariti, figli, fidanzati che partivano; la camionetta partì e io sopra vedevo negli occhi di tutti lo strazio come se il nostro fosse un unico viaggio di sola andata e non ritorno;

Federico diede a Nunzio alcuni volantini da consegnare per aggiungersi alle proteste che avrebbero fatto da lì, a qualche giorno; Nunzio stava per consegnarne alcuni quando due camicie nere lo presero da dietro e gli diedero qualche manganellata:”Bastardo!!..e questi che sono eh??..”-”Non sono miei..li ho trovati..”-”Certo..ti dovremmo portare al comando e farti internare..ma visto che sei il barista del borgo..e tutti potrebbero capire che c’è qualcosa di storto se non ti vedessero, non ti facciamo nulla..ma è un avvertimento..uno sgarro ancora..e zac..vai dritto in Germania!!”; i due se ne andarono e Nunzio rimase a terra sanguinante e terrorizzato;

Agosto 1941, Fronte Russo
L’inferno russo continuava ed eravamo a qualche miglio da Stalingrado, il freddo, seppur agosto, era potente tanto da non sentir le gambe; ci riparammo in una baracca in mezzo alla steppa; assieme a me tre italiani e due nazisti; ogni tanto guardavo la foto della mia famiglia e di Giulia, non volevo farmi vedere commuovere; un ufficiale tedesco parlò con un altro:”Roosevelt und Churchill die Atlantik-Charta unterzeichnet (Roosevel e Churchill hanno firmato la Carta Atlantica)”-”Han firmato la carta ao..”-mi disse uno di Ponte Milvio-”Quindi..siamo vicini alla risoluzione??”; all’improvviso vedemmo una granata all’interno della baracca lanciata da fuori e di corsa uscimmo ma esplose, io venni ferito alla gamba;

A Roma, intanto alcuni gioirono per l’ingresso degli USA in guerra a fianco dell’Inghilterra; Giulia era preoccupata dato che non le scrivevo da alcuni mesi:”E se è successo qualcosa??”-”Giulia stai tranquilla vedrai..ci sarà un ritardo..la Russia non è vicina..”-”Vado al ministero..”-disse Fausto-”vengo anch’io..”-aggiunse Giulia;
Rosa ritornò a casa e vide Federico con zia Rosaria:”Ancora qui..”-”Ti prego Rosa..perdonami”-”ma come te lo devo dire che non ti voglio vedere??..hai fatto a meno di me tutto questo tempo..”-”Ho sbagliato e ti chiedo scusa..”-”dai mamma..”-”zitto tu,..che dobbiam parlare di ciò che è successo a Nunzio..”-”dammi una possibilità Rosa..”-”Non lo so ci devo pensare..”;

Celeste consolava Giulia e Paolo i coniugi Toldi; Si doveva aspettare l’annuncio in piazza per aver maggiori notizie; Giulia sperava sempre che non figurassi tra i nomi dei defunti di guerra;

Intanto io ero stato portato in un infermeria e perfortuna non era niente di grave, poi sentìì un dottore russo preso in ostaggio che parlò e disse che alcuni medicinali dovevano essere caricati sul treno per l’Albania, attaccata dai nazisti; così pensai che l’unica soluzione per ritornare a casa era quella di salire sul treno;

I mesi passarono e riuscì ad inviare a Giulia una lettera nel quale affermavo che presto sarei riuscito a tornare, scappando.


"EPOCA" SI FERMA PER LA PAUSA NATALIZIA.
RIPRENDERA' GIOVEDI 11 GENNAIO!

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