10 puntata.
“Calmati, Vale.”
le rispose Martin, invitandola ad entrare in casa.
“Non so come dirti
quello che devo” annunciò Valentina, appena raggiunsero il salotto
dell’appartamento dei fratelli Serrano.
“Fallo e basta.
Sai che tra di noi non dovranno esserci mai segreti o timori” le
rispose lui, cercando di abbracciarla. Ma Valentina si allontanò.
“Il problema è
che abbiamo corso un po’ troppo. Stiamo andando troppo veloci.”
Era giunto il momento di trovare una scusa plausibile per la loro
rottura.
“Ti conosco da
quando eri nella culla. Da tutta una vita tra di noi c’è stato un
rapporto speciale. Siamo andati troppo lentamente, invece.”
protestò lui.
“Questo è il tuo
punto di vista. Non ho intenzione di vederti di nascosto come se
fossimo due ladri.” replicò lei.
“E allora evitiamo
di nasconderci. Troveremo una soluzione.” Il tono pieno di fiducia
di Martin, fece soffrire ancor di più Valentina.
“Non voglio che
tutti sappiano che ho una cotta per l’assistente.” aggiunse lei,
rendendosi conto di essere appena entrata in una contraddizione.
“Non sai nemmeno
tu cosa vuoi” ora il tono del ragazzo era alterato. “Cinque
secondi fa volevi annunciare la nostra storia al mondo intero e ora
invece non vuoi che si sappia nulla della tua cotta per l’assistente.
Dovresti chiarirti bene le idee.”
“L’ho fatto. Non
voglio continuare con questa storia.” Valentina cercò di essere
dura.
“Ma perché ti
comporti così?” urlò il ragazzo.
“Perché mi sono
avvicinata a te solo per vendicarmi per il modo in cui tu e tua
sorella avete trattato me e Chiara al liceo.” La durezza del tono
di Valentina colpì Martin, che replicò : “Tu sei pazza.”
Valentina lasciò l’appartamento in silenzio e riuscì a trattenere
le lacrime fino alla porta della stanza che divideva con Chiara.
Era passata la
mezzanotte ma Angelica non riusciva a dormire. Si alzò e tentò di
prepararsi una camomilla. Il pensiero di Marta era diventato per lei
una vera e propria ossessione. Si sentiva una povera incapace.
Chiara la raggiunse in cucina.
“Non dovresti
riposarti? Il giorno sei devastata dalla nausea.” le disse
Angelica.
“Vorrei davvero
tanto dormire ma Valentina ha pianto fino a poco fa e io non potevo
fare a meno di pensare alla mia situazione.” Chiara si versò una
tazza di camomilla, una delle poche sostanze che non le provocava la
nausea.
“Io non riesco a
fare a meno di pensare a Marta. Mi sento così stupida. Ho sempre
amato essere figlia dell’avvocato più bravo della provincia di
Bologna. Sto anche iniziando a studiare, a prendere buoni voti ma poi
mi rendo conto che non basta. Non so se riuscirò mai a competere con
una ragazza come Marta, che è così in gamba in tutto quello che fa.
Soprattutto nella cucina, che sembra essere l’unico interesse dei
genitori di Michele.” si lamentò Angelica.
“Non essere dura
con te stessa. Diamine, sei cambiata così tanto. Sei la migliore.
Dalla ricca ragazzina viziata sei diventata l’amica più sensibile
e dolce che io abbia avuto, dopo Valentina. Inoltre ti sei
trasformata nella studentessa modello e nell’orgoglio dei tuoi
genitori. E lo hai fatto da sola. Questa Marta non arriva nemmeno
alla suola delle tue scarpe.” la consolò Chiara.
“Vorrei aver avuto
una madre come la sua. Una di quelle madri con cui passi le ore in
cucina e impari a fare i biscotti. Invece la mia sognava per me un
futuro da avvocato. Non che mi lamenti, sai. Ora capisco che devo
molto ai miei genitori perché se ho un avvenire davanti e se ho
avuto una vita meravigliosa è solo per merito loro. Però avrei
voluto che fossero stati più presenti e più semplici.” si lamentò
la ragazza.
“Se vorrai
imparare a fare i biscotti, ti insegnerò io. E credo che qualche
nozione base di cucina potrai averla anche da Anna e Valentina.
Stenderai i tuoi suoceri la prossima volta.” la consolò Chiara.
“Domani andremo
dal medico. Devi fare le analisi e capire se sei davvero incinta. E
io sarò al tuo fianco.” Angelica era decisa e Chiara non volle
contraddirla. Non si illudeva e aveva la certezza di aspettare un
bambino.
Il giorno seguente
dopo aver accompagnato Valentina dal medico e averla ricondotta a
casa, Angelica si sedette ai tavoli esterni del solito bar di Piazza
Verdi.
E fu allora che lei
la raggiunse. La madre di Marta, Antonella si avvicinò al tavolo e
le sorrise come se la conoscesse da sempre. Angelica ricambiò quel
sorriso che le sembrava tanto familiare e la invitò a sedersi
accanto a lei.
“Sono qui a
Bologna perché ho fatto visita a mia figlia. Sai che Marta si è
trasferita qui? Ha studiato per due anni a Roma ma poi ha deciso di
tornare da noi in Emilia Romagna. Frequenta ingegneria informatica.”
le disse con un sorriso.
“Marta è una
ragazza meravigliosa.” mormorò Angelica con una punta di
rammarico.
“Anche tu lo sei.
Ti conosco da poco ma ti ho osservata lo scorso week end e credo che
Michele sia un ragazzo davvero fortunato.” Le parole di Antonella
provocarono un enorme piacere in Angelica che sorrise e si lasciò
sfuggire una frase davvero inappropriata.
“Mi sembra di
conoscerla da sempre.” affermò e Antonella ebbe un sussulto ma poi
le sorrise.
Quando il barista
portò i loro caffè, le due donne scoprirono di avere gusti davvero
simili.
La tristezza di
Valentina non fu ignorata dal suo collega Luca, che durante il turno
in libreria cercò di starle vicino.
Alla fine per
tirarla su di morale, decise di invitarla a mangiare una pizza. Era
talmente innamorato di lei da non riuscire a vederla così triste
senza fare nulla per farla sentire meglio.
Davanti ad una
Margherita parlarono dei loro amici a New York: di sicuro Anna e
Andreas si stavano divertendo e avrebbero sfruttato al massimo quei
giorni insieme.
“Sapevo che quel
tipo ti avrebbe resa infelice.” le disse Luca.
“In verità sono
stata io a distruggere lui, o almeno credo” rispose la giovane.
Martin non aveva
alcuna intenzione di spiare Vale. Però si affacciò alla finestra
del soggiorno e guardò in basso, verso la strada. Vide l’auto di
Luca fermarsi sotto il loro portone e Valentina scendere. Ecco perché
lei si era affrettata a lasciarlo. Molto probabilmente nella sua vita
c’era un altro.
Quando Valentina si
avvicinò alla porta di casa, Martin uscì dal suo appartamento e la
raggiunse.
“Non credi di
dovermi una spiegazione?” le disse.
Fine 10° puntata.
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