sabato 18 novembre 2017

Le ragioni del cuore 2. 10 ° puntata. Di Silvia Bucchi.











10 puntata. 


“Calmati, Vale.” le rispose Martin, invitandola ad entrare in casa.
“Non so come dirti quello che devo” annunciò Valentina, appena raggiunsero il salotto dell’appartamento dei fratelli Serrano.
“Fallo e basta. Sai che tra di noi non dovranno esserci mai segreti o timori” le rispose lui, cercando di abbracciarla. Ma Valentina si allontanò.
“Il problema è che abbiamo corso un po’ troppo. Stiamo andando troppo veloci.” Era giunto il momento di trovare una scusa plausibile per la loro rottura.
“Ti conosco da quando eri nella culla. Da tutta una vita tra di noi c’è stato un rapporto speciale. Siamo andati troppo lentamente, invece.” protestò lui.
“Questo è il tuo punto di vista. Non ho intenzione di vederti di nascosto come se fossimo due ladri.” replicò lei.
“E allora evitiamo di nasconderci. Troveremo una soluzione.” Il tono pieno di fiducia di Martin, fece soffrire ancor di più Valentina.
“Non voglio che tutti sappiano che ho una cotta per l’assistente.” aggiunse lei, rendendosi conto di essere appena entrata in una contraddizione.
“Non sai nemmeno tu cosa vuoi” ora il tono del ragazzo era alterato. “Cinque secondi fa volevi annunciare la nostra storia al mondo intero e ora invece non vuoi che si sappia nulla della tua cotta per l’assistente. Dovresti chiarirti bene le idee.”
“L’ho fatto. Non voglio continuare con questa storia.” Valentina cercò di essere dura.
“Ma perché ti comporti così?” urlò il ragazzo.
“Perché mi sono avvicinata a te solo per vendicarmi per il modo in cui tu e tua sorella avete trattato me e Chiara al liceo.” La durezza del tono di Valentina colpì Martin, che replicò : “Tu sei pazza.” Valentina lasciò l’appartamento in silenzio e riuscì a trattenere le lacrime fino alla porta della stanza che divideva con Chiara.

Era passata la mezzanotte ma Angelica non riusciva a dormire. Si alzò e tentò di prepararsi una camomilla. Il pensiero di Marta era diventato per lei una vera e propria ossessione. Si sentiva una povera incapace. Chiara la raggiunse in cucina.
“Non dovresti riposarti? Il giorno sei devastata dalla nausea.” le disse Angelica.
“Vorrei davvero tanto dormire ma Valentina ha pianto fino a poco fa e io non potevo fare a meno di pensare alla mia situazione.” Chiara si versò una tazza di camomilla, una delle poche sostanze che non le provocava la nausea.
“Io non riesco a fare a meno di pensare a Marta. Mi sento così stupida. Ho sempre amato essere figlia dell’avvocato più bravo della provincia di Bologna. Sto anche iniziando a studiare, a prendere buoni voti ma poi mi rendo conto che non basta. Non so se riuscirò mai a competere con una ragazza come Marta, che è così in gamba in tutto quello che fa. Soprattutto nella cucina, che sembra essere l’unico interesse dei genitori di Michele.” si lamentò Angelica.
“Non essere dura con te stessa. Diamine, sei cambiata così tanto. Sei la migliore. Dalla ricca ragazzina viziata sei diventata l’amica più sensibile e dolce che io abbia avuto, dopo Valentina. Inoltre ti sei trasformata nella studentessa modello e nell’orgoglio dei tuoi genitori. E lo hai fatto da sola. Questa Marta non arriva nemmeno alla suola delle tue scarpe.” la consolò Chiara.

“Vorrei aver avuto una madre come la sua. Una di quelle madri con cui passi le ore in cucina e impari a fare i biscotti. Invece la mia sognava per me un futuro da avvocato. Non che mi lamenti, sai. Ora capisco che devo molto ai miei genitori perché se ho un avvenire davanti e se ho avuto una vita meravigliosa è solo per merito loro. Però avrei voluto che fossero stati più presenti e più semplici.” si lamentò la ragazza.

“Se vorrai imparare a fare i biscotti, ti insegnerò io. E credo che qualche nozione base di cucina potrai averla anche da Anna e Valentina. Stenderai i tuoi suoceri la prossima volta.” la consolò Chiara.

“Domani andremo dal medico. Devi fare le analisi e capire se sei davvero incinta. E io sarò al tuo fianco.” Angelica era decisa e Chiara non volle contraddirla. Non si illudeva e aveva la certezza di aspettare un bambino.


Il giorno seguente dopo aver accompagnato Valentina dal medico e averla ricondotta a casa, Angelica si sedette ai tavoli esterni del solito bar di Piazza Verdi.
E fu allora che lei la raggiunse. La madre di Marta, Antonella si avvicinò al tavolo e le sorrise come se la conoscesse da sempre. Angelica ricambiò quel sorriso che le sembrava tanto familiare e la invitò a sedersi accanto a lei.
“Sono qui a Bologna perché ho fatto visita a mia figlia. Sai che Marta si è trasferita qui? Ha studiato per due anni a Roma ma poi ha deciso di tornare da noi in Emilia Romagna. Frequenta ingegneria informatica.” le disse con un sorriso.
“Marta è una ragazza meravigliosa.” mormorò Angelica con una punta di rammarico.

“Anche tu lo sei. Ti conosco da poco ma ti ho osservata lo scorso week end e credo che Michele sia un ragazzo davvero fortunato.” Le parole di Antonella provocarono un enorme piacere in Angelica che sorrise e si lasciò sfuggire una frase davvero inappropriata.
“Mi sembra di conoscerla da sempre.” affermò e Antonella ebbe un sussulto ma poi le sorrise.
Quando il barista portò i loro caffè, le due donne scoprirono di avere gusti davvero simili.

La tristezza di Valentina non fu ignorata dal suo collega Luca, che durante il turno in libreria cercò di starle vicino.
Alla fine per tirarla su di morale, decise di invitarla a mangiare una pizza. Era talmente innamorato di lei da non riuscire a vederla così triste senza fare nulla per farla sentire meglio.
Davanti ad una Margherita parlarono dei loro amici a New York: di sicuro Anna e Andreas si stavano divertendo e avrebbero sfruttato al massimo quei giorni insieme.
“Sapevo che quel tipo ti avrebbe resa infelice.” le disse Luca.
“In verità sono stata io a distruggere lui, o almeno credo” rispose la giovane.

Martin non aveva alcuna intenzione di spiare Vale. Però si affacciò alla finestra del soggiorno e guardò in basso, verso la strada. Vide l’auto di Luca fermarsi sotto il loro portone e Valentina scendere. Ecco perché lei si era affrettata a lasciarlo. Molto probabilmente nella sua vita c’era un altro.
Quando Valentina si avvicinò alla porta di casa, Martin uscì dal suo appartamento e la raggiunse.
“Non credi di dovermi una spiegazione?” le disse.


Fine 10° puntata.  

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