Le violenze continuarono ad avvenire; Tano era al bar e
stava bevendo più del solito, così mi avvicinai:”Ma che fai..”-”E' la mia
unica consolazione..”-”Senti..io so che per te è un periodo duro..però
devi cercare di farti forza..”-”Senti Carola mi ha detto che tu pensi
che qualcuno l'abbia fatta fuori..”-”Ne sono convinto..tuo padre per me
sapeva qualcosa di importante..c'è un aria strana che non mi piace..poi
hai visto che hanno cominciato delle ronde per opportuni controlli..”-”Io
sono con te..Marco agiremo con cautela”.
Nei giorni successivi venne rinvenuto nei dintorni di Roma
il cadavere straziato di Matteotti, e sarà un anno più tardi Mussolini
stesso ad assumersene le conseguenze..
Nel frattempo io e Giulia
avevamo litigato per il fatto che lei era andata a casa di Andrè La Rocca
senza dirmi nulla e ci ero rimasto male; Suor Clelia mi vide in giro per il
borgo, lei proveniva dalla parrocchia:”Marco..”-”Ditemi ..”-”So che tra te
e Giulia non va molto bene..”-”Non sbaglia affatto..”-”Lei si confida con
me..e se è andata a casa del signor La Rocca l'ha fatto per comprare il
podere per voi due”-”Lo so..ma io le avevo detto che non era il momento
adatto..la politica, la morte di un mio caro amico..sentite suor
Clelia, se Giulia deve dirmi qualcosa deve essere lei stessa a
dirmelo..”-”A cosa alludi?”-”Al suo passato..io non so niente di lei..”-”Vieni
sediamoci su quella panchina..”; Suor Clelia mi raccontò il passato di
quella ragazza; Giulia era stata abbandonata dai genitori e così anche la
sorella più piccola raggiunse quel convento; solo tempo dopo le due scoprirono
di essere sorelle; Giulia nutriva un forte attaccamento e protezione
per Daniela; ora, a quanto disse suor Clelia, con me aveva trovato quella
pace e quel benessere che in tutta la sua vita non c'erano stati.
Mia madre mi vedeva triste e depresso così cercò di
convincermi a svagarmi un po':”Dai vai al dopolavoro”-”Mamma lo sai che
finirei per litigare con qualche fascista e mettermi nei guai”-”così non
riesco a vederti figlio mio..”-”Pazienza..ora devo fare una cosa..”; Nel
centro del borgo, alcuni della milizia volontaria fermarono Guglielmo:”Forza
faccia vedere che nascondete là sotto..”-”Niente davvero io sono
in regola”-”Ah sì..spostatevi..ah..e così sarestein regola..lo sapete che
gli antifascisti come voi marciscono in galera..poi la tessera di un
associazione..forza arrestatelo”-”No no..vi prego!!”; sentii le urla ma
non potei fare niente, non volevo andare incontro ad altri casini, la mia
vita era già complessa così come era; arrivai al convento ma vidi Giulia
in compagnia di Andrè; il mio cuore subì una ferita molto profonda che mi
lasciò interdetto poi una voce da dietro:”Tu saresti
l'altro incomodo..”-”E voi chi siete?”-”piacere Luana
Heissler..”-”voi..”-”Esatto ero la fidanzata di quel..è indefinibile..si è
innamorato di una poveraccia..”-”Non si permetta di dire una cosa tale..questa
me la paga quel bastardo!”; così me ne andai furioso.
Renato e Rosa Costante erano a cena, quando sentirono
bussare la porta; Renato prese un pezzo di legno e si presentò
davanti:”Chi è?”-”Papà sono io..”-”Federico!”-”Che bella accoglienza”;
Federico era il figlio dei coniugi Costante ed era ritornato da Milano, di
cose ne aveva da raccontare:”Dopo l'università..sono entrato in contatto
con alcuni socialisti..”-”Tu socialista??”-”papà non ti allarmare..era
solo una protesta contro la Riforma Gentile tutto qui..”-”E poi che è
successo?”-”Che mi hanno beccato..e mi sono fatto quattro anni
di galera”-”Cosa??”-”Papà ora sono convinto che si debba fare
qualcosa..non possiamo stare a guardare!”-”Cosa vuoi fare?..opporti?..se
ti opponi o te ne vai in carcere o ti torturano e ti uccidono..”-”Ho amici
in Germania e dicono che là le cose stan cambiando per mano di un certo
Hitler..”-”Sì ne ho sentito parlare..ora basta vatti a mettere qualcosa di
decente addosso..poi dobbiamo parlare urgentemente”.
Il tempo passava ed eravamo nel pieno della
fascistizzazione; le scuole, i teatri, gli sport, il sindacato..tutto era
fascista..
Incontrai Federico al bar e lo abbracciai dopo molto
tempo; poi mi raccontò della sue disavventure; entrambi eravamo convinti
che bisognava lottare in qualche modo;
Giulia era a palazzo La Rocca:”Eccoti il
tè..”-”Grazie..”-”Senti io ti volevo parlare..”-”Dimmi..”-”Tu sei una
ragazza speciale..e per me significhi molto”-”Così mi fai
arrossire..”-”Sarò esplicito..fin dal primo momento che ti ho visto..tu mi sei
subito piaciuta..”-”Davvero?”-”Sì..Giulia”-disse Andrè prendendole la mano-”Io
ti amo..”; in quel momento suonò alla porta, e lui, con la scusa del
giorno libero del maggiordomo, andò ad aprire; Giulia, sola nella stanza,
scorse la tessera fascista da una tasca della giacca, poi guardò in un
piccolo cassetto un orologio, lo prese e Andrè entrò:”Che
fai?”-”Niente..”.-”Ah se ti piace te lo regalo..”-.”Tu non ti
chiami Nino..”; a Giulia vennero in mente le parole di Marco riguardo la
morte di quel signore, tal Nino:”Tu..tu sei stato”-”Ma che stai
dicendo..”-”Tu..”-disse Giulia cercando di andarsene ma venne
trattenuta-”Fermati..”-”Lasciami!! Fascista!!”-disse dandogli uno
schiaffo-”Hai fatto molto male..non finisce qui..”-”Sei solo uno
sporco fascista!”; Giulia se ne andò, tra l'indignazione di Letizia che
chiese al figlio cosa stesse succedendo.
Nel centro del borgo si sentiva la mancanza di Guglielmo e
nessuno più aveva sentito sue notizie; poi vidi Giulia che piangeva e
cercai di fermarla:”Giulia..”-”ci manchi soltanto tu..”-”aspetta che ti
succede?..Andrè ti ha dato buca?”-”Smettila..me ne sono accorta in tempo che è
una persona squallida..avevi ragione tu..forse Nino è stato ucciso”-”Come
fai a dirlo ora?”-”Questo orologio l'ho trovato a casa sua..”-”Cosa??”-”Sì..era
in un cassetto..e ho saputo che è un fascista”-”Quello bene o male lo
pensavamo tutti..forza vieni con me”-”No..io parto”-”E per dove?..non puoi
emigrare”-”Me ne andrò in un altro convento..qui che ci sto a
fare..”-”Aspettami da suor Clelia, ora devo andare da Tano..”
Tano ed io, con mio padre eravamo al bar del borgo e vedemmo come i
controlli furono potenziati visto che nel giro di molti mesi ci furono
molte proteste per le scelte economiche del duce:”Marco..allora hai novità
riguardo al ritrovamento dell'orologio?”-”Nessuna..sai Tano credo il La
Rocca l'abbia trovato da qualche parte..Giulia non si è fatta spiegare dove
l'avesse trovato..”-”Comunque abbiamo una certezza..il fatto che sia
fascista..è questo spiega tutto..le decisioni prese ai nostri danni ad
esempio..”-”Bisogna fare qualcosa papà..bisogna dare un forte scossone..ci
vediamo qui domani sera..dobbiamo organizzare degli scioperi..”-”ma sei
pazzo??..il governo li ha aboliti”-”Tano..se stiamo a guardare non risolveremo
niente..dobbiamo unirci e combattere diamine!!”; ero convinto che passare
alle dure maniere fosse servito a qualcosa..ma non sapevo ancora che avrei
scatenato un inferno...
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