sabato 14 ottobre 2017

Le ragioni del cuore 2 - 5° puntata di Silvia Bucchi.




5 puntata.




Martin Serrano era il solito maleducato secondo il pensiero di Vale. Si era seduto al suo fianco come 
se nulla fosse.

“Sei particolarmente felice” le disse come se lei lo avesse invitato a sedersi e a iniziare una conversazione.

“Si, le cose stanno andando proprio come speravo. Anche tu hai una espressione soddisfatta dipinta sul volto. ”osservò lei notando lo sguardo raggiante di lui.

“Anche per me sta andando tutto come previsto. Per ora non ti dirò nulla. Aspetterò di vedere i primi risultati.” le spiegò iniziando a comportarsi in modo misterioso. Un fanatico egocentrico pensò la ragazza.

“Vorrà dire che anche io aspetterò di raccogliere i primi frutti del mio lavoro. Non vedo perché dovrei raccontarti i fatti miei visto che tu non sembri deciso a parlarmi di te.” Valentina avrebbe voluto mordersi la lingua. Con le sue parole aveva lasciato intendere di provare una certa curiosità per la vita di Martin, e in effetti era vero. Infondo lui le era sempre piaciuto ma aveva perso la stima nei suoi confronti quando lo aveva visto proteggere quella bulletta di Sabrina.

“Ora devo scappare ma potremmo riparlarne a cena.” le disse.
“Davvero pensi che uscirei con te per ascoltare le tue enigmatiche risposte.” il tono di Vale era seccato ma in cuor suo sperava che Martin avrebbe insistito.
“Potrei semplicemente attraversare il pianerottolo e venire a cena a casa tua. Oppure hai paura?” le domandò.

“Paura di cosa? Certo, sei il benvenuto. Domani sera alle otto a casa nostra.” lo invitò. Lei non aveva paura di nessuno.
“Ci sarò, puntuale come un orologio svizzero” la provocò. Prima che lei potesse ribattere il giovane era già scomparso.

Anna invece era decisamente più felice di bere un succo di frutta con Marco nel bar della palestra.
“Cosa ci fai a Bologna?” domandò al giovane.
“Mi sono trasferito e insegnerò religione in una scuola media.” le spiegò osservandola attentamente con quei suoi meravigliosi occhi verdi.
“Non hai intenzione di diventare sacerdote?” gli domandò turbata. Ma perché Andreas doveva vivere così lontano.
“Ho cambiato idea e l’ho fatto prima che fosse troppo tardi.” le rispose con una tranquillità che sconvolse Anna.
“Sei piuttosto sereno. Hai appena preso una decisione importante e sembri così calmo. Ti invidio.” sospirò lei. Non sapeva cosa fare davanti a questa notizia e alla lontananza del proprio fidanzato.
“Semplicemente so bene cosa voglio e ho intenzione di ottenerlo. Non c’è nulla di male in tutto questo. Dubito che un ragazzo deciso a diventare sacerdote bacerebbe una delle capo scout.” ricordando quanto era successo tra loro a Tagliacozzo, Anna divenne rossa.

Per fortuna era sola in casa. Angelica contò il denaro che aveva davanti e scoprì che era sufficiente.
Poi afferrò il cellulare e compose un numero. Con fare misterioso comunicò al suo interlocutore che aveva la cifra richiesta.

Qualche ora più tardi Michele e Anna erano di turno insieme al pub. Il ragazzo era visibilmente preoccupato.
“Anna, conosci bene Angelica e vivi con lei da un anno. Pensi che abbia potuto riprendere ad usare certe sostanze?” domandò il giovane a bruciapelo all’amica, mentre erano soli in magazzino.
“ Lo escludo. Angelica in un anno è diventata completamente un’altra persona. Credo che sia la migliore tra noi, ora. Non farebbe mai tanti passi indietro.” Anna era sicura del fatto che la sua amica fosse pulita.
“Lo penso anche io ma sua madre non è così tranquilla. Angelica le ha chiesto in prestito una grossa somma di denaro e lei è preoccupata. Si è rifiutata infatti di dirle per che cosa le servisse.” spiegò Michele sconsolato.
“Credo che ci sarà dietro un buon motivo e non si tratterà di droga.” Anna avrebbe messo la mano sul fuoco per Angelica, certa di non bruciarsi.

Il giorno dopo Valentina provò un forte istinto omicida nei confronti delle sue coinquiline.
Chiara doveva andare al cinema con Guglielmo, Anna era di turno al pub e Angelica e Michele erano stati invitati a casa degli Aldobrandi per cena.
Nessuno sarebbe stato presente alla cena che lei stava cucinando per Martin.
“Ma non potete disdire?” domandò con aria supplicante ad Angelica.
“Mia cara, pur di lasciarti sola con lui, mi sarei inventata un impegno. Ma mia madre mi ha facilitato le cose, come sempre.” sorrise Angelica. Ma ad un tratto a Vale la sua amica sembrò strana. Qualcosa preoccupava Angelica.


Sabrina sbuffò mentre vedeva suo fratello prepararsi per andare a cena da Valentina.
Possibile che si fosse del tutto rimbambito dietro a quella ragazza? Tra tutte le città esistenti in Italia, suo fratello aveva trovato un posto di lavoro proprio a Bologna, dove viveva la nemica di sempre.
“Smettila. Sei diventata grande e non è il caso di giocare a fare la bulletta.” la riprese lui, dopo che aveva ascoltato Sabrina insultare le nuove vicine.
“Sinceramente credo che il tuo interesse per lei ti stia offuscando il cervello. Possibile che non ti ricordi il modo in cui mi ha sempre umiliata?” gli domandò. Martin conosceva bene Sabrina e sapeva che quando non otteneva da lui quello che desiderava, tendeva a comportarsi da vittima.
Il ragazzo era ormai pronto e si avvicinò alla porta per poter uscire.
“Questa volta non cederò. Non ti asseconderò e non ti proteggerò. Non sono più una pecora nel gregge come ai tempi del liceo. Dovresti maturare anche tu.” Quando il fratello uscì di casa, Sabrina piena d’ira gettò un vaso a terra, riducendolo in mille pezzi.

Non appena Valentina aprì la porta, Martin fu raggiunto da un fastidiosissimo odore di cibo bruciato.
“Mi dispiace, ma quella era la nostra cena.” mormorò mortificata la ragazza, invitandolo ad entrare in casa.
“Purtroppo sia Anna che Chiara sono assenti e loro due sono le uniche in grado di cucinare cibo commestibile in questa casa. La domestica della famiglia di Angelica è impegnata per la cena organizzata dagli Aldobrandi e io ho bruciato ogni cosa.” Valentina si chiedeva per quale bizzarro motivo riuscisse a combinare tanti macelli sempre in presenza di Martin, mentre lui si rendeva conto di non averla mai vista tanto vulnerabile.
“Ora ordiniamo una pizza e poi potremmo vedere una delle serie tv che più ami.” propose lui per tirarle su il morale.

Qualche ora dopo si ritrovarono davanti alla televisione, seduti sullo stesso divano, mentre davanti ai loro occhi scorrevano le immagini di Nord e Sud, serie della BBC tratta dall’omonimo romanzo della Gaskell.
Martin si rese conto che Valentina osservava lo schermo rapita. La vide persino commuoversi quando finalmente i due protagonisti si ritrovarono alla stazione ferroviaria. In effetti la scena era molto romantica e alle giovani donne, Valentina compresa, generalmente piaceva molto. Senza pensarci troppo Martin si avvicinò alla ragazza e la baciò.
Valentina rimase sorpresa per un attimo ma non lo rifiutò, anzi rispose al bacio.
“Credo che bisognerebbe a volte rinunciare all’eccessivo orgoglio altrimenti si potrebbe perdere del tempo prezioso” mormorò poi, restando tra le braccia di lui.
“Non dovrei essere qui. Dovrei prepararmi perché domani ricominciano le lezioni e si sta facendo tanti” aggiunse la ragazza.
“Vedrai. Sarai un’ottima studentessa di ingegneria del secondo anno.” la rassicurò lui, baciandole la fronte.
Valentina fu sincera con se stessa: avrebbe voluto baciarlo da anni e l’eccessiva delusione e antipatia che provava nei confronti di lui erano dovute proprio a questo. Le parole di Martin la fecero sentire disonesta. Avrebbe desiderato conoscere tutto della vita del giovane uomo che aveva accanto, ma lei era la prima a non essere sincera. Doveva dirle che aveva cambiato facoltà e che si era iscritta a Lettere e Filosofia.
Ma proprio mentre stava per farlo, la porta dell’appartamento si aprì e Guglielmo entrò in casa, sorreggendo Chiara, che si stava sentendo nuovamente male.
Martin e Valentina aiutarono il giovane a condurre l’amica nella sua stanza. L’atmosfera magica ormai era stata rotta. Martin salutò Valentina con un bacio sulla fronte e poi tornò a casa.

Il giorno dopo durante la prima lezione universitaria, mentre era seduta in prima fila con la penna in mano e il blocco per gli appunti davanti a sé, pronta per diventare finalmente una studentessa modello, Valentina rimase sorpresa nel vedere un volto noto accompagnare in cattedra il professore e sedersi al suo fianco. Cosa diavolo ci faceva Martin Serrano seduto in cattedra accanto al professor Montebovi? Semplice: il suo Martin era l’assistente del suo professore.  




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