Venti del Nord IV - 5° puntata - di Mattia Cattaneo

Un nuovo giorno si apre su Salò. Vittorio ha ottenuto i domiciliari. Stefano ed Elena giungono insieme in libreria e l’uomo chiede alla moglie cosa abbia comportato il ritorno di Vittorio. Elena sospira, è un testone, lei ama solo lui. Vittorio è parte del passato.

Guido intanto arriva da Vittoria mentre Francesco è a fare quattro passi con Eleonora che gli parla dell’etologo ucciso. La giovane pensa che con la sua aggressione nulla sia casuale. Francesco invita la figlia a lasciar perdere tutto ciò ma lei non demorde.

Stefano nota Herbert bere un caffè nei pressi di un bar dinanzi al lago così lo raggiunge. Herbert scuote la testa e riconosce l’uomo. Stefano chiede perché sia ritornato ma l’italo tedesco non si lascia intimorire. Salò dopo tutto è una ridente cittadina turistica. Stefano teme che ci sia qualcosa di poco chiaro, Herbert lo invita a non sparlare troppo come a suo tempo quando lavorava per il grand hotel.

Vittorio si presenta da Elena in cerca d’aiuto mentre Andrea deve far fronte ad una moria di pesci sulla battigia. Teme che ci sia qualcosa che non va nelle acque del lago.

Eleonora intanto chiede aiuto a Sara che si spazientisce e le dice che sta inseguendo solamente fantasmi.

Guido intanto è nella terrazza dell’hotel e Francesco giunge da lui. Vuole assolutamente controllare i rendiconti della struttura il prima possibile.

Vittoria giunge in un convento e la madre superiora dice che la persona che sta cercando è scappata. Vittoria scuote la testa, non è possibile che si siano lasciati sfuggire una vecchietta.

Eleonora entra nello studio del padre e inizia a cercare tra i documenti ma non trova nulla.

Sara intanto decide di immergersi nelle acque del lago  per un bagno ma rischia di affogare. Andrea in servizio con una scialuppa arriva e riesce a salvarla. Sara ne rimane affascinata.

Guido intanto chiede ad Herbert maggiore discrezione, Francesco è venuto  a chiedere dei rendiconti. Herbert sbatte il  pugno sul  tavolo. Tra di loro c’è un accordo ormai ventennale, non può tirarsi indietro così.