sabato 7 ottobre 2017

Le ragioni del cuore 2 - di Silvia Bucchi









“Pensavo di ricevere una tua telefonata però non avrei mai creduto di ritrovarti davanti alla porta del mio appartamento ventiquattro ore dopo.” Il tono soddisfatto di Martin irritò Valentina mentre Angelica osservava l’amica stupita.
“Ma allora tu già conosci il nostro vicino?” le domandò.
“Era il mio vicino anche quando vivevo in Calabria.” le spiegò Valentina, osservando in cagnesco il malcapitato vicino di casa.
Per alleggerire la situazione Angelica si presentò al giovane, e gli spiegò che gli avevano portato un dolce fatto con le loro mani.
“Prego, entrate. Sabrina sarà lieta di rivedere Valentina e di conoscerti, Angelica”. Il tono educato di Martin irritò Vale ancor di più, anche perché dubitava che Sabrina avrebbe fatto i salti di gioia rivedendola.
Il primo pensiero di Angelica sulla nuova vicina fu il seguente : “Questa ragazza mi ricorda me stessa un anno fa.” e non le sfuggirono nemmeno gli sguardi carichi d’odio che gettava su Valentina, che li ricambiava . “Queste due nella stessa stanza potrebbero diventare pericolose.” pensò.
Si erano seduti a prendere un tè nel soggiorno dei Serrano e Sabrina commentò riferendosi a Vale: “Ho saputo che sei una studentessa modello.” Valentina ringraziò mentalmente Chiara per averla salvata almeno da una umiliazione.
“Non vorrei però che tu trascurassi la vita privata per il troppo studio. Tua madre aveva raccontato alla mia che frequentavi un certo Gregorio poi però qualche tempo dopo le ha detto che era scomparso nel nulla. Pensavo che prima o poi ti saresti fidanzata con Guglielmo ma sei stata battuta persino da Chiara. Non vorrei che ti concentrassi solo sugli automi.” il sorriso maligno di Sabrina confermò ad Angelica la sua prima impressione sulla ragazza. Quella giovane era una vipera e lei non le avrebbe permesso di offendere le sue amiche impunemente.
Valentina stava per ribattere quando prese la parola Martin. “Non dovevi andare in segreteria per formalizzare la tua iscrizione?” chiese alla sorella, invitandola a lasciare la stanza. Vale ne restò stupita. Mai prima di allora Martin aveva difeso gli altri dalla lingua lunga di Sabrina. Aveva sempre permesso alla sua cara sorellina di sbranare il prossimo. Quando la ragazza li salutò e poi scomparve, la tensione si allentò e Martin raccontò ad Angelica qualche particolare dell’infanzia di Valentina, strappando a tutti qualche sorriso. L’atmosfera tesa si era alleggerita, per fortuna.
Prima che le due ragazze  andassero via Martin prese in disparte Valentina per darle un parere su Angelica. “Mi piace molto la tua amica. Per difenderti avrebbe ridotto in brandelli mia sorella. La prossima volta però dille che non c’è bisogno di far passare un ciambellone confezionato per un dolce fatto in casa.”
Non appena tornarono nel loro appartamento nemmeno Angelica riuscì a resistere dall’esternare il suo parere sui fratelli Serrano.
“Lui è davvero un gran bel ragazzo ed è anche gentile. La sorella è una vera iena e nonostante i propositi da buona vicina, ho deciso di renderle la vita un inferno all’università, se non ti lascerà in pace. Non farti scoraggiare da lei e concentrati su Martin.” sorrise mentre si gettava sul divano del soggiorno, in una maniera poco aggraziata che non era certamente da lei.
In quel momento in casa entrò Anna. Durante il viaggio in treno che l’aveva ricondotta a Bologna, la giovane aveva trascorso il tempo a rimuginare su Marco, come del resto aveva fatto esattamente un anno prima, quando  per la prima volta aveva compiuto quel viaggio.
Tante cose però da allora erano cambiate. Aveva trovato delle amicizie, aveva imparato a cavarsela da sola e soprattutto aveva incontrato Andreas, anche se lui ora si era trasferito così lontano.
Non poteva fare il gambero e tornare ad ossessionarsi con persone che appartenevano solo al passato. Quando entrò nell’appartamento e vide Angelica e Valentina sdraiate sul divano intente a guardare un episodio di Sex and the city, Anna comprese che sentiva davvero di essere tornata a casa.
Qualche ora dopo la porta della loro stanza da letto si aprì e Valentina vide entrare Chiara, con il volto pallido mentre tentava con l’aiuto di Guglielmo, di trascinare le valige all’interno.
“Non sai chi abbiamo incontrato sul pianerottolo.” annunciò la nuova arrivata.
“Martin Serrano e la sua amata sorella Sabrina. I nostri vicini di casa. Sembro destinata ad avere quei due davanti al naso anche a Bologna.” si lamentò Valentina che poi osservando l’amica domandò: “ Sei pallida come un cadavere. Ti senti male?” 
“Una bruttissima influenza intestinale. Un modo per perdere qualche chilo.” minimizzò Chiara, prima di correre in bagno in preda alla nausea.

Il giorno dopo in cucina, davanti ad una tazza del miracoloso rimedio della nonna di Angelica per il mal di stomaco, Chiara apprese che la sua migliore amica si era iscritta a Lettere e Filosofia e che avrebbe abbandonato Ingegneria Informatica.
“Siamo come sorelle e hai pensato bene di nascondermi una cosa così importante.” si lamentò.
“Ti chiedo perdono però non sapevo come gestire la situazione e il mio senso di inadeguatezza. Non è stato facile per me ed ero molto confusa. Ne ho parlato con Angelica ma solamente perché è restata qui, accanto a me in queste ultime settimane. Mi ha scoperta e ha deciso di mantenere il silenzio. Sei e resterai per sempre la mia amica più cara però stiamo crescendo, non potrà essere esattamente come prima, questo lo sai anche tu.” mentre Valentina pronunciava quelle parole il suo sorriso divenne triste. Un’era felice della loro vita stava terminando e anche loro erano cambiate.
In quel momento in cucina entrò Anna che annunciava loro che stava uscendo per raggiungere la palestra.

E fu proprio davanti ad un tapis roulant che il destino mise nuovamente Anna davanti ai fantasmi del passato. Proprio come era accaduto poco più di un anno prima, scivolò addosso ad un malcapitato frequentatore della palestra. Quando alzò lo sguardo due meravigliosi occhi verdi la scrutavano. “Marco” esclamò sorpresa. Questa volta fu lui a domandarle: “ Vorresti venire a bere qualcosa con me al bar?” E lei accettò.

E all’interno del chiostro di Santo Stefano la madre di Angelica diede appuntamento a Michele, per parlare di una questione importante.
“Hai notato qualcosa di differente in mia figlia, per caso?” domandò a bruciapelo l’avvocato Aldobrandi.
“No, mi sembra tranquilla ultimamente. Sua figlia è un vulcano.” rispose il fidanzato di Angelica.
“Mi ha chiesto in prestito molto denaro e si è perfino offerta di restituirmelo. Ho accettato di aiutarla ma il dubbio mi perseguita. In passato mia figlia ha vissuto una vita sopra le righe. Cercava di sballarsi e questo è il motivo per il quale abbiamo deciso di farla controllare da delle coinquiline. L’arrivo di Anna, Valentina e Chiara ha fatto molto bene ad Angelica ma ho paura. E se mia figlia si drogasse?” il tono di voce della donna preoccupò Michele, che però si negò ad accettare una simile spiegazione. Lui se ne sarebbe accorto.

Valentina era diventata ufficialmente una matricola della Facoltà di Lettere e Filosofia e nulla la rendeva più felice.  Soddisfatta stava festeggiando nel solito bar di Piazza Verdi, quando qualcuno pronunciò il suo nome. La ragazza si ritrovò davanti un volto noto che a volte le provocava irritazione e per la terza volta in pochi giorni chiese “ Martin Serrano, che cosa ci fai qui?” 

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