“Pensavo di ricevere una tua telefonata però non avrei mai
creduto di ritrovarti davanti alla porta del mio appartamento ventiquattro ore
dopo.” Il tono soddisfatto di Martin irritò Valentina mentre Angelica osservava
l’amica stupita.
“Ma allora tu già conosci il nostro vicino?” le domandò.
“Era il mio vicino anche quando vivevo in Calabria.” le
spiegò Valentina, osservando in cagnesco il malcapitato vicino di casa.
Per alleggerire la situazione Angelica si presentò al
giovane, e gli spiegò che gli avevano portato un dolce fatto con le loro mani.
“Prego, entrate. Sabrina sarà lieta di rivedere Valentina e
di conoscerti, Angelica”. Il tono educato di Martin irritò Vale ancor di più,
anche perché dubitava che Sabrina avrebbe fatto i salti di gioia rivedendola.
Il primo pensiero di Angelica sulla nuova vicina fu il
seguente : “Questa ragazza mi ricorda me stessa un anno fa.” e non le
sfuggirono nemmeno gli sguardi carichi d’odio che gettava su Valentina, che li
ricambiava . “Queste due nella stessa stanza potrebbero diventare pericolose.”
pensò.
Si erano seduti a prendere un tè nel soggiorno dei Serrano e
Sabrina commentò riferendosi a Vale: “Ho saputo che sei una studentessa
modello.” Valentina ringraziò mentalmente Chiara per averla salvata almeno da
una umiliazione.
“Non vorrei però che tu trascurassi la vita privata per il
troppo studio. Tua madre aveva raccontato alla mia che frequentavi un certo
Gregorio poi però qualche tempo dopo le ha detto che era scomparso nel nulla.
Pensavo che prima o poi ti saresti fidanzata con Guglielmo ma sei stata battuta
persino da Chiara. Non vorrei che ti concentrassi solo sugli automi.” il
sorriso maligno di Sabrina confermò ad Angelica la sua prima impressione sulla
ragazza. Quella giovane era una vipera e lei non le avrebbe permesso di
offendere le sue amiche impunemente.
Valentina stava per ribattere quando prese la parola Martin.
“Non dovevi andare in segreteria per formalizzare la tua iscrizione?” chiese
alla sorella, invitandola a lasciare la stanza. Vale ne restò stupita. Mai
prima di allora Martin aveva difeso gli altri dalla lingua lunga di Sabrina.
Aveva sempre permesso alla sua cara sorellina di sbranare il prossimo. Quando
la ragazza li salutò e poi scomparve, la tensione si allentò e Martin raccontò
ad Angelica qualche particolare dell’infanzia di Valentina, strappando a tutti
qualche sorriso. L’atmosfera tesa si era alleggerita, per fortuna.
Prima che le due ragazze
andassero via Martin prese in disparte Valentina per darle un parere su
Angelica. “Mi piace molto la tua amica. Per difenderti avrebbe ridotto in
brandelli mia sorella. La prossima volta però dille che non c’è bisogno di far
passare un ciambellone confezionato per un dolce fatto in casa.”
Non appena tornarono nel loro appartamento nemmeno Angelica
riuscì a resistere dall’esternare il suo parere sui fratelli Serrano.
“Lui è davvero un gran bel ragazzo ed è anche gentile. La
sorella è una vera iena e nonostante i propositi da buona vicina, ho deciso di
renderle la vita un inferno all’università, se non ti lascerà in pace. Non
farti scoraggiare da lei e concentrati su Martin.” sorrise mentre si gettava
sul divano del soggiorno, in una maniera poco aggraziata che non era certamente
da lei.
In quel momento in casa entrò Anna. Durante il viaggio in
treno che l’aveva ricondotta a Bologna, la giovane aveva trascorso il tempo a
rimuginare su Marco, come del resto aveva fatto esattamente un anno prima,
quando per la prima volta aveva compiuto
quel viaggio.
Tante cose però da allora erano cambiate. Aveva trovato
delle amicizie, aveva imparato a cavarsela da sola e soprattutto aveva
incontrato Andreas, anche se lui ora si era trasferito così lontano.
Non poteva fare il gambero e tornare ad ossessionarsi con
persone che appartenevano solo al passato. Quando entrò nell’appartamento e
vide Angelica e Valentina sdraiate sul divano intente a guardare un episodio di
Sex and the city, Anna comprese che sentiva davvero di essere tornata a casa.
Qualche ora dopo la porta della loro stanza da letto si aprì
e Valentina vide entrare Chiara, con il volto pallido mentre tentava con
l’aiuto di Guglielmo, di trascinare le valige all’interno.
“Non sai chi abbiamo incontrato sul pianerottolo.” annunciò
la nuova arrivata.
“Martin Serrano e la sua amata sorella Sabrina. I nostri vicini
di casa. Sembro destinata ad avere quei due davanti al naso anche a Bologna.”
si lamentò Valentina che poi osservando l’amica domandò: “ Sei pallida come un
cadavere. Ti senti male?”
“Una bruttissima influenza intestinale. Un modo per perdere
qualche chilo.” minimizzò Chiara, prima di correre in bagno in preda alla
nausea.
Il giorno dopo in cucina, davanti ad una tazza del
miracoloso rimedio della nonna di Angelica per il mal di stomaco, Chiara
apprese che la sua migliore amica si era iscritta a Lettere e Filosofia e che
avrebbe abbandonato Ingegneria Informatica.
“Siamo come sorelle e hai pensato bene di nascondermi una
cosa così importante.” si lamentò.
“Ti chiedo perdono però non sapevo come gestire la
situazione e il mio senso di inadeguatezza. Non è stato facile per me ed ero
molto confusa. Ne ho parlato con Angelica ma solamente perché è restata qui,
accanto a me in queste ultime settimane. Mi ha scoperta e ha deciso di
mantenere il silenzio. Sei e resterai per sempre la mia amica più cara però
stiamo crescendo, non potrà essere esattamente come prima, questo lo sai anche
tu.” mentre Valentina pronunciava quelle parole il suo sorriso divenne triste.
Un’era felice della loro vita stava terminando e anche loro erano cambiate.
In quel momento in cucina entrò Anna che annunciava loro che
stava uscendo per raggiungere la palestra.
E fu proprio davanti ad un tapis roulant che il destino mise
nuovamente Anna davanti ai fantasmi del passato. Proprio come era accaduto poco
più di un anno prima, scivolò addosso ad un malcapitato frequentatore della
palestra. Quando alzò lo sguardo due meravigliosi occhi verdi la scrutavano.
“Marco” esclamò sorpresa. Questa volta fu lui a domandarle: “ Vorresti venire a
bere qualcosa con me al bar?” E lei accettò.
E all’interno del chiostro di Santo Stefano la madre di
Angelica diede appuntamento a Michele, per parlare di una questione importante.
“Hai notato qualcosa di differente in mia figlia, per caso?”
domandò a bruciapelo l’avvocato Aldobrandi.
“No, mi sembra tranquilla ultimamente. Sua figlia è un
vulcano.” rispose il fidanzato di Angelica.
“Mi ha chiesto in prestito molto denaro e si è perfino
offerta di restituirmelo. Ho accettato di aiutarla ma il dubbio mi perseguita.
In passato mia figlia ha vissuto una vita sopra le righe. Cercava di sballarsi
e questo è il motivo per il quale abbiamo deciso di farla controllare da delle
coinquiline. L’arrivo di Anna, Valentina e Chiara ha fatto molto bene ad
Angelica ma ho paura. E se mia figlia si drogasse?” il tono di voce della donna
preoccupò Michele, che però si negò ad accettare una simile spiegazione. Lui se
ne sarebbe accorto.
Valentina era diventata ufficialmente una matricola della
Facoltà di Lettere e Filosofia e nulla la rendeva più felice. Soddisfatta stava festeggiando nel solito bar
di Piazza Verdi, quando qualcuno pronunciò il suo nome. La ragazza si ritrovò
davanti un volto noto che a volte le provocava irritazione e per la terza volta
in pochi giorni chiese “ Martin Serrano, che cosa ci fai qui?”
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