lunedì 8 gennaio 2018

Hate and love – Ep. 1

Hate and love



Puntata 1

Posillipo. Sono le otto e trenta di mattina, a Napoli già splende il sole. A correre velocemente è Alberto, un giovane sui 24 anni, scuro e con occhi verdi. Corre, ha timore di perdere l’ultima corsa della metro che dovrebbe portarlo all’università. Dovrà incontrarsi con Rossella sua amica per darle un aiuto a studiare il prossimo esame che ella dovrà superare. “Finalmente, sei arrivata” impazientemente esclama Alberto. “Hai ragione, scusami ma ieri è stata una serataccia…” Alberto incalzante “Ho capito ma ti rendi conto che ti sono rimasti solo tre giorni?”, ella dispiaciuta gli da un bacio sulla guancia “Va bene, ora?” i due si dirigono verso l’aula studio.

Vomero, quartiere collinare. Un giovane ragazzo sui 20 anni, viene rapinato e picchiato. A compiere quest’atto sono due ragazzi che subito dopo, scappano via con un motorino.

“Ora ho iniziato a capirci qualcosa di più” dice Rossella divertita “Mi raccomando a te, studia! Altrimenti l’esame non lo supererai”. “Cambiamo argomento? Questa sera c’è una festa” esclama Rossella, “E dove?” chiede interessato Alberto “Al Night” al Vomero, che ne dici?”. Alberto accetta l’invito, ma ricorda che bisogna chiamare anche Lidia.
Siamo all’esterno di una villa con giardino, fuori c’è un uomo, è Raffaele Spositò, sui 56 anni che sorseggia un bitter. “Aggio fatto papà! (Ho fatto papà)” esclama suo figlio Nicola, entusiasta. Con sguardo freddo e severo risponde suo padre “T’aggio ditto, che sti ccose, tu nun lle ffà! C’è sta chi ‘e pagato apposta, ‘pe llo ffà! (Ti ho detto, che queste cose, tu non devi farle! C’è chi è pagato apposta, per farle). Nicola deluso abbassa lo sguardo, con un filo di voce “Ma io, pensavo ‘e fa ‘na cosa bbona! (Ma io, pensavo di fare una cosa buona) ...”. Ancora più severo di prima, suo padre “Nun fa sta voce, t’aggio ditto mille vote!...Miettete n’capa, che tu si ‘o figlio ‘e Rafele Spositò, nun te può permettere e c’è mettere ‘a faccia. Tu ‘e fa cose grosse. (Non fare questa voce, te l’ho detto mille volte! Mettiti in testa, che tu sei il figlio di Raffaele Spositò, non ti puoi permettere di metterci la faccia. Tu devi fare cose grandi).

Nicola senza rispondergli nervosamente entra in casa. Raffaele fa una telefonata ad uno dei suo scagnozzi Simone e gli comunica che la sera stessa il ragazzo insieme a Nicola sarebbero dovuti andare a vendere droga nel locale “Night”.


Appuntamento a lunedì prossimo alle 20:30 con il secondo episodio 

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