All’appuntamento
con Don Guido per la celebrazione del matrimonio Mauro, sconvolto dalla morte
del padre, non si presenta ed Elisa, creduta una partigiana, viene fatta
prigioniera da alcuni tedeschi. Solo il tempestivo intervento di Andrea la
salva dalla fucilazione e le restituisce la libertà.
Dopo
un periodo di chiusura, la fabbrica viene riaperta, sempre grazie
all’intervento di Andrea che ha saputo tessere buone relazioni con gli alleati
ed ottiene aiuto economico dagli americani.
Nel
Giugno del ’46, dopo la riattivazione della fabbrica, Raniero Astori chiede ad
Andrea di assumerne la gestione, ma il giovane rifiuta, rivelando che il reale
scopo del suo interessamento è ottenere la mano di Elisa. Ma l’improvvisa morte
della moglie Diana fa cadere Raniero in una profonda disperazione che lo
conduce sull’orlo del suicidio.
Elisa,
confusa e preoccupata, cerca Mauro per un incontro e un confronto, dato che il
giovane è stato tanto lontano e sfuggente da lei. Mauro non si smentisce e,
brutalmente, le dice che il loro amore è parte del passato e che per entrambi è
giunto il momento di crescere.
Ancora
innamorata del suo sogno, ma profondamente ferita, Elisa affronta la realtà e
decide di accettare la proposta di matrimonio di Andrea per salvare il padre
dal disastro economico e, forse, anche se stessa da amarezza e solitudine.
La sua
infelicità, però, si manifesta già durante la luna di miele
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