“E così ti ho
trovata” disse Angelica osservando Antonella.
“Tesoro io...”
mormorarono le sue due madri.
“Ho passato anni a
cercarti di nascosto dai miei genitori, dopo aver casualmente
ascoltato la verità. Anni. E non riuscendoci sono diventata una
pessima persona. Ho vissuto di eccessi e mi hanno salvato solamente
le mie amiche. Perché loro facevano una vita normale proprio come
quella che tu hai donato alla tua cara Marta.” Angelica si accorse
di urlare e che presto sarebbe stata raggiunta da tutti i colleghi di
sua madre.
“Non ce l’ho con
te. La mia rabbia nei tuoi confronti è svanita. Hai agito spinta dal
desiderio di essere madre e mi hai salvato da una donna pronta a dare
via sua figlia, come se fosse stato un vecchio vestito. Ci ho messo
del tempo, ma ti ho perdonata.” disse la ragazza rivolgendosi
all’avvocato Aldobrandi.
“Sei tu quella che
odio e che mai perdonerò.” aggiunse in direzione di Antonella.
“Siediti, fallo
per me.” le chiese la donna che l’aveva cresciuta.
Antonella era
rimasta incinta durante gli anni dell’università e visto che non
aveva i mezzi per occuparsi del bambino, e aveva una amica di qualche
anno più grande, aveva deciso di nascondere la sua gravidanza e di
vendere la bambina all’ amica, che aveva la certezza di non poter
avere figli, pagando qualche medico compiacente. Qualche anno dopo
Antonella aveva incontrato un giovane vedovo con una bambina, Marta e
si era sposata, trasformandosi in una madre perfetta.
Sabrina era gelosa
ed era un dato di fatto. Eppure in quel momento nei gesti di suo
fratello e di Valentina non vi era nessun secondo fine se non l’
innata gentilezza di Martin . Il ragazzo aveva visto la giovane
trascinare delle enormi buste di plastica cariche di spesa e visto,
che l’ascensore era rotto, aveva pensato bene di aiutarla a
trasportarle fino all’appartamento delle ragazze. Si erano fermati
a ridere davanti alla porta della casa di Angelica e Sabrina le stava
spiando dall’appartamento difronte, sentendosi piena di rabbia. Non
si fermò a riflettere sulle conseguenze che il suo gesto avrebbe
potuto avere sul fratello e sulla sua carriera e spedì le foto a
Maria, la ragazza che si occupava del giornalino dell’università.
In effetti un
articolo su una ragazza che per ottenere dei voti più alti seduceva
un professore, avrebbe destato l’interesse di molti degli alunni e
anche di qualche docente. Maria preparò un articolo per smuovere le
coscienze e spingere gli altri ragazzi ad interrogarsi sulla
questione.
“Mi hai
volutamente messa in difficoltà, Marco.” Anna aveva raggiunto
Marco al parco vicino alla scuola dove lui insegnava.
“Credo che tu sia
stata la prima a sbagliare non raccontando la verità al tuo ragazzo.
In ogni caso sei confusa e io ti ho solo aiutata a schiarirti le
idee.” affermò lui con sicurezza, cercando di abbracciarla.
“In effetti mi hai
aperto gli occhi. Ho ben chiaro chi desidero accanto e di certo non
si tratta di te.” Anna lasciò solo l’ex sacerdote ma quando
tentò di mettersi in contatto con Andreas, lui si rifiutò di
incontrarla.
“Michele, nulla di
quello che potrai dirmi mi spingerà a perdonare Antonella. Mi ha
venduta e data via.” il tono di Angelica era duro e sembrava essere
tornata la ragazza crudele del passato.
“Ma è una donna
bravissima. Ha saputo educare Marta alla perfezione anche meglio di
...” Il ragazzo si trattenne ma Angelica aveva compreso. “Anche
meglio di mia madre, vero? Della donna che mi ha cresciuta, amata,
curata in tutti questi anni. Certo non avremo imparato a fare i
biscotti insieme, ma mi ha dato molto amore. Non ti azzardare ad
offendere mia madre.” Urlò la ragazza.
“Ma io…”
Michele cercò di protestare, abbracciandola.
“Fai un favore a
tutti e due. Vattene e non farti vedere mai più. Tra noi è finita.”
Angelica si stupì di essere sopravvissuta a quei giorni. Non solo
aveva scoperto l’identità della sua vera madre ma aveva anche
perso il suo fidanzato.
“Sono spacciata.
Ormai il mio nome è sulla bocca di tutti. La giovane studentessa che
per dei buoni voti ha una storia con il professore. Con tutta la
fatica che ho fatto per rimettermi in piedi dopo la storia tragica
con Gregorio. E anche Martin si ritroverà nei guai. E tutto per
colpa di sua sorella. Mi disgusta profondamente. Potrebbe mettere in
pericolo il suo posto di lavoro. Quanto a me verrò additata come
l’amante dei professori. Forse dovrei raggiungere Chiara a Reggio
Calabria e finire gli studi con lei.” confessò Valentina ad Anna e
Angelica.
“Vorrei scappare
anche io con te e andarmene lontano da Antonella, Michele e Marta.
Mi perseguitano anche nei sogni. Ho solo incubi ultimamente. Ti prego
portami in Calabria con te. “ la supplicò Angelica, che era
pallida come un morto e per la prima volta nella sua vita, aveva
anche un abbigliamento trasandato.
“Noi non fuggiamo,
ragazze. Affrontiamo la vita con coraggio. Caspita, abbiamo fatto di
tutto per trovare il nostro posto nel mondo, lontano da casa e ora
vogliamo tornare indietro. Natale è vicino e ho deciso di partire
una settimana prima del previsto per Roma. Non abbiamo più le
lezioni. Però voi potrete venire con me e utilizzare questa
settimana per visitare Roma e conoscere Giorgia. Staremo lontane per
un po’, cercheremo di rilassarci ma poi torneremo per affrontare
insieme i guai in cui ci siamo cacciate.” propose Anna.
“Per essere
precise io e Vale ci siamo ritrovate nei guai. Tu però ti sei
proprio impegnata per mettere in pericolo la tua storia con Andreas.
Lui è un mio ex e devo ammettere che dopo Michele è il ragazzo
migliore con cui sono uscita.” sospirò Angelica, con un tono di
rimprovero.
“Non essere
crudele” la rimproverò Valentina. Le due ragazze accettarono la
proposta della loro amica.
Il giorno prima
della partenza Valentina fu raggiunta da Martin nell’appartamento
delle ragazze.
“La situazione è
meno tragica di come temevamo. Il rettore non crede assolutamente che
i tuoi voti siano stati alzati da me, anche perché tutti gli altri
professori ti considerano una delle migliori studentesse. Nessuno
pensa che io sia capace di di farmi corrompere facilmente però hanno
deciso di farmi trascorrere un anno all’università di Venezia
nell’attesa che si calmino le acque. Non ho nessuna intenzione di
perdonare mia sorella e credo di iniziare a capire il motivo per il
quale tu mi abbia lasciato” il sorriso di Martin era piuttosto
triste.
“Tua sorella mi ha
ricattato. Ho ceduto ma mi rendo conto di averlo fatto senza avere
alcuna garanzia. In effetti le è bastato poco per venire meno alla
parola data. Avrei dovuto essere più forte ma ora nella mia vita c’è
Luca e lui non merita di essere usato e poi gettato via. Sono serena
dopo tanto tempo e credo di meritarmelo.” Il tono di voce di
Valentina era triste e deciso allo stesso tempo.
“Non mi stavo
proponendo come tuo fidanzato, visto che il ruolo è attualmente
occupato. Volevo solo capire e tu hai chiarito la situazione. Buon
viaggio e credo che ci ritroveremo a Reggio Calabria durante le
feste.” Lui ricambiò il sorriso.
“Ci sarà anche il
matrimonio di Chiara a gennaio. Finalmente giornate felici.” gli
ricordò lei.
Giorgia era con
Angelica e Valentina nella casa romana di Anna.
“Ragazze, le
vostre vite da romanzo sono davvero interessanti. Non vedo l’ora
che arrivi ottobre . Mi trasferirò a Bologna per studiare accanto a
voi. La mia vita è davvero noiosa.” si lamentò.
“Sei sempre in
giro, hai sempre una festa a cui partecipare e trovi che la tua
esistenza sia noiosa. Noi abbiamo passato giornate terribili, cara
mia.” le spiegò Anna.
“Ma siete
indipendenti. Vivete da sole, lontane da casa e ve la siete cavata.
Anna, tu non eri in grado di fare un passo senza essere divorata
dall’incertezza. Ero io quella intrepida tra le due. Ora tu vivi
lontano dai tuoi genitori e sei sicura di te, nonostante gli errori
commessi. Io invece ogni sera torno da mamma e papà, che mi
aspettano svegli e non ho un briciolo di vera indipendenza. Il cuore
spezzato lo abbiamo avuto tutte ma è l’indipendenza che fa la
differenza.” le spiegò Giorgia.
“Posso affittarti
il letto di Chiara così potrai assaporare la tua indipendenza. Ti
avverto però che io non sono l’angelo che sembro, nonostante il
mio nome angelico.” le spiegò Angelica.
“Non darle retta.
Abbaia ma non morde.” Anna rassicurò la sua migliore amica.
E il Natale passò è
anche il Capodanno. Nei primi giorni di gennaio giunse la data delle
nozze di Chiara, che in una fredda giornata sposò il suo Guglielmo.
Michele partecipò
come testimone dello sposo ed ebbe la brillante idea di portare con
sé anche Marta.
“Vi rendete conto?
Io sono vestita di rosa confetto perché sono la damigella d’onore
e sembro una torta a strati e lei con il suo bel vestitino sculetta
accanto al mio ex ragazzo.” si lamentò Angelica con Anna e Vale.
“Controllati e non
rovinare il giorno di Chiara.” la rimproverò Valentina.
Non fu facile perché
durante l’aperitivo al ristorante Marta si avvicinò ad Angelica.
“Non sono qui come
fidanzata di Michele. Io e lui siamo solo amici. Sono qui per
parlarti di mia madre, cioè di nostra madre.”
“Ho già una madre
e di certo non è anche la tua. La donna che mi ha cresciuto è la
mia unica mamma. Non dobbiamo dividerci più nulla, nemmeno il
fidanzato.” il tono di Angelica era acido al punto giusto.
“Credo che tu
abbia sempre avuto il desiderio di conoscere la tua madre biologica,
di sapere la verità sulla tua nascita. Non avresti perso tempo,
denaro ed energie a cercarla. Hai solo paura e sei furiosa. Credo che
tu sia abbastanza forte per affrontare la realtà. Non so cosa
deciderai di fare riguardo ad Antonella, però non allontanare
Michele. In questi giorni è stato come un cane bastonato. Lui e mia
madre ti vogliono bene, anche se hanno sbagliato. Ad Antonella sei
sempre mancata, per tutti questi anni. Era giovane e ha preso una
decisione sbagliata però le persone alle quali ti ha affidata, ti
hanno amato. Pensaci.” Marta la lasciò sola con i suoi pensieri.
Poco dopo Angelica
stava ballando stretta tra le braccia di Michele, con immenso
sollievo da parte di Guglielmo e Chiara.
“Credo che tu stia
con la persona sbagliata.” fece notare Luca a Valentina durante il
rinfresco.
“Mi stai lasciando
durante il matrimonio della mia migliore amica, poco prima che io
faccia il discorso nei panni di testimone?” La ragazza iniziò a
tremare.
“Credo che tu
abbia la possibilità di essere felice come lo sono Chiara e
Angelica. E penso che tu lo meriti davvero.” rispose Luca
tristemente.
“Non sei
innamorato di me?” domandò lei.
“Proprio perché
lo sono desidero lasciarti libera. Ora nemmeno quella strega di
Sabrina, potrà farti del male. La questione delle foto è stata
risolta. E non lasciare che la storia con Gregorio ti condizioni
ancora. Sei una ragazza coraggiosa e non devi accontentarti.” le
fece notare lui.
“Sei
straordinario, lo sai.” lei lo abbracciò.
“Balli con me?”
domandò una voce a Valentina.
Era Martin.
“Non pensavo che
me lo avresti chiesto” affermò lei lasciandosi guidare sulla pista
da ballo.
“Ho parlato con
Luca e lui mi ha spiegato un bel po’ di cose. Devo dire che è un
ragazzo straordinario e ti vuole molto bene.” le fece notare
Martin, mentre la stringeva forte a sé.
“Ho deciso di
essere coraggiosa e di non avere più paura. Non sei come Gregorio.
Mi dispiace anche di non essere stata abbastanza forte per oppormi al
ricatto di tua sorella, per non avere avuto fiducia in te e non
averti chiesto consiglio.” si scusò Valentina.
“Sei troppo dura
con te stessa” constatò lui e la ragazza lo baciò.
“Hai appena dato
prova di un coraggio notevole. L’intero paese è stato invitato e
ci hanno visto praticamente tutti, compresi i nostri genitori.” le
sorrise lui, baciandola di nuovo.
“Lasciamoli
guardare...”
Anna era felice per
le sue amiche ma iniziava a sentirsi molto sola. “Siamo sotto il
vischio.” le fece notare una voce.
Era Andreas.
“Cosa ci fai qui?”
domandò lei.
“Ho parlato con
Luca, con Guglielmo e perfino con Michele. Loro mi hanno spiegato che
dovrei essere più comprensivo con te. Ti sei comportata male però è
pur vero che sono stato lontano per molti mesi e sono partito quando
la nostra relazione era iniziata da poco. Deve essere stato difficile
per te.” notò Andreas.
“Si, lo è stato e
poi è arrivato Marco e ha saputo confondermi, lo ammetto. Ma ora è
tutto chiaro, so chi amo.” sorrise lei.
“E siamo anche
sotto al vischio.” le fece notare lui baciandola di nuovo.
Anche per Luca
giunse il momento di vivere una storia d’amore felice. Era
l’autunno del 2018 e Giorgia entrò nella libreria del fidanzato
della sua migliore amica… Si era appena trasferita a Bologna in
cerca di avventure e le trovò accanto al simpatico e affascinante
commesso.
Fine.
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