martedì 30 gennaio 2018

Signorina . 4° puntata di Silvia Bucchi.



Quarta puntata. 


Ilaria era molto preoccupata perché temeva davvero di perdere il suo lavoro. La signora Paola era uscita da qualche minuto per recarsi dal Conte e sapeva benissimo di cosa avrebbe desiderato parlarle quel vigliacco.
In quel momento entrò in pasticceria Elisa, anche lei con il volto trasformato dalla preoccupazione.
“Ti offro una cioccolata calda. Ho il permesso della signora Paola. Quella donna ti stima molto.” le disse Ilaria, cercando di mandare via i propri timori, accollandosi quelli della sua nuova amica.
“Almeno lei mi stima.” si lamentò Elisa, lasciandosi cadere su di uno sgabello, posto vicino al bancone.
“Tutti ti stimano in questa via. Lo so perché sento dire meraviglie di te.” la rassicurò Ilaria.
“Di me sono soddisfatti il fruttivendolo, le mie colleghe cameriere, la signora Paola e tutte le persone umili e senza grilli per la testa. Ma temo che il Signor Conte voglia convincere i miei padroni a mandarmi via.” il tono triste della sua amica colpì Ilaria.
“E per quale motivo il Conte Montedoro farebbe qualcosa del genere?” le domandò la sua amica, sapendo però che l’uomo era capace di crudeltà ben peggiori e che il suo stesso posto di lavoro era in pericolo.
“Perché lui ha una persona come Luca, ovvero istruita, capace di leggere e scrivere, esperta nel protocollo. Il signor Catalano conosce tre lingue e ha viaggiato. Il Conte Montedoro diceva ai miei padroni che una domestica ignorante come me non era adeguata per persone di rilievo come loro. In effetti tutte le cameriere di casa Montedoro sanno leggere e scrivere alla perfezione. Luca le ha selezionate secondo criteri rigidi, imposti dal conte stesso e dalla contessina.” Il tono avvilito di Elisa, colpì Ilaria.
“Credo che tu sia una delle lavoratrici più instancabili della piazza e i tuoi padroni ne siano consapevoli. Non penso proprio che per preparare una buona minestra e rifare la stanza ci sia bisogno di una laurea. È necessaria tanta buona volontà.” la consolò la giovane pasticcera.
“Inoltre bisogna essere delle pie donne secondo il conte. La condotta morale dovrebbe essere irreprensibile. E dopo i discorsi sui baci che abbiamo fatto ieri… Non sono cose da persone decenti, Ilaria. Se lo sapessero il Conte e i miei padroni...” le fece notare Elisa, quasi in un sussurro, per non farsi udire dagli altri clienti.
Anche il tono di voce di Ilaria divenne basso. “Noi non abbiamo fatto nulla di male. Sono stati il maggiordomo e la figlia del conte a agire in un modo che farebbe crollare i principi morali e di classe di Montedoro. Mi chiedo come Luca possa essere tanto sciocco da mettersi in pericolo per una ragazzina viziata come quella.” si lasciò sfuggire Ilaria, con un sospiro.
“Provi interesse per il maggiordomo, deduco. Ti sei piuttosto agitata al solo pensiero di saperlo con la signorina Laura. Come vorrei essere istruita come lei.”sospirò Elisa.
“Non sono interessata al maggiordomo. Ho parecchie problemi e sono legati sempre al Conte. Anche il mio posto di lavoro è in pericolo e per colpa di quell’uomo. Posso solo consigliarti di stare attenta. Mi sembra una persona pericolosa. Mia madre mi ha sempre insegnato che bisogna concentrarsi sulle cose che è in nostro potere cambiare e non sugli eventi che non dipendono da noi. Posso fare qualcosa per la tua istruzione. Mio padre era un maestro. Sono disposta a darti delle lezioni a partire da questa sera alla pensione.” Ilaria pensò che aiutare Elisa sarebbe stato per lei un ottimo diversivo.
Almeno l’umore della cameriera cambiò drasticamente e tornò la ragazza allegra di sempre.

“Non ho nessuna intenzione di licenziare Ilaria. Ho trovato una ragazza che sa servire ai tavoli e preparare i dolci. Perché dovrei rinunciarvi?” chiese la signora Paola a Montedoro.
“Perché non mi sembra un ottimo acquisto per il quartiere. Diciamo che da quello che ho capito nella sua famiglia alcuni membri hanno sofferto di malattie mentali. Vista la professione di medico che ho svolto per anni, curando proprio persone affette da simili patologie, questo argomento mi sta parecchio a cuore, signora mia.” rispose lui. Paola sentì il proprio sangue diventare di ghiaccio davanti al tono gelido che usava Montedoro per riferirsi a quegli ammalati che per anni il conte aveva seguito e curato. “Chissà con quali metodi.” pensò la donna.
“Non mi interessano i fatti personali di Ilaria, perché per il momento mi è sembrata una bravissima ragazza e una mia cara amica ha garantito per lei. Signor Montedoro, io non intervengo nella gestione della sua casa. Non le consiglio quali domestiche assumere e non ho mai espresso un parere sul suo maggiordomo. La prego di non suggerirmi chi assumere in pasticceria. So valutare bene il prossimo. E spero che non ricorra a miseri mezzucci per liberarsi di Ilaria, perché me ne accorgerei e farei di tutto per difendere quella ragazza.” Il tono duro di Paola fece comprendere a Montedoro di aver perso. La pasticcera era l’unica a tenergli testa in tutto il quartiere.

Ilaria stava chiudendo il locale quando la raggiunse Luca, sorridente. Era come trovarsi davanti a due distinte persone. Da un lato vi era il rigido maggiordomo che compiaceva i suoi signori, e con la padroncina evidentemente si era concesso anche qualche extra e dall’altra il ragazzo solare che emergeva a fine turno.
Lei poteva fidarsi di colui che lucidava le scarpe e l’argenteria del suo peggior nemico?
La risposta al saluto cordiale di Luca fu parecchio fredda da parte della pasticcera. E il maggiordomo, che non era uno stupido se ne accorse.
“Perché siete così distante oggi?” le domandò.
“Non volendo ho ascoltato la conversazione tra di voi e la signorina Laura alla pensione. La cosa mi riempie di imbarazzo.” Non era il turbamento per aver ascoltato una conversazione privata a irrigidire Ilaria, ma il pensiero del maggiordomo con un’altra, anche se non lo avrebbe mai ammesso.
“Se volete possiamo tornare a casa insieme e fermarci al parco per parlare un po’ dell’accaduto. Lo desiderate?” le domandò lui.
Ilaria annuì con un sorriso.

Elisa uscì tardi dal palazzo signorile di Piazza Alessandria. Aveva trascorso l’intera giornata dietro alle manie della sua capricciosa padrona, e con ancora più zelo del solito, visto che percepiva il suo impiego in pericolo.
Era stanca e triste ma il sorriso tornò sul suo volto quando vide davanti alla pasticceria, la signora Paola abbracciare un giovanotto alto e aitante.
“Guido è tornato” pensò la cameriera con il batticuore.


Fine quarta puntata. 

2 commenti:

  1. Ohh ecco che è arrivato Guido! Curiosissima a riguardo!
    Adoro la pasticcera che bello che ha tenuto testa a quell'odioso del conte!
    Curiosa anche di scoprire come si evolve tra Ilaria e Luca.

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    Risposte
    1. Guido spero che sia un personaggio interessante. Vedremo cosa uscirà fuori dalla mia tastiera. La pasticcera è un personaggio che sto amando anche io molto. Elisa anche mi piace tanto e la storia di Ilaria e Luca credo che sarà bella da scrivere. Grazie ancora Susy.

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