sabato 13 gennaio 2018

Romantiche tradizioni di famiglia. 1° puntata di Silvia Bucchi.


Dedicato alla piccola Maria.




Prologo
Roma Ginnasio Liceo Classico statale Augusto – Giugno 1989.
Matteo Moretti camminava goffo per i corridoi della scuola. Era l’ultimo giorno dell’ultimo anno e sapeva che doveva cogliere al volo anche l’ultima occasione che gli restava per dichiararsi alla ragazza più bella del liceo, la reginetta dell’istituto: Tiziana Costa. Era l’ora di ricreazione e lei stava percorrendo proprio in quel momento lo stretto corridoio tra le varie aule. Sarebbe bastato pochissimo per raggiungerla. Erano stati nella stessa classe per cinque lunghi anni e non si erano mai rivolti la parola. Da quello sapeva Matteo, lei era single dopo che la sua storia con il capitano della squadra di calcio della scuola era terminata. Tiziana era lì e camminava sicura di sé con la sua maglietta dei Duran Duran, il walkman tra le orecchie, canticchiando le note della canzone di Raf, Cosa resterà di questi anni’80. “Ora o mai più” pensò Matteo avvicinandosi a lei. Da dietro i suoi occhiali spessi, il giovane guardava con adorazione la sua compagna di classe, con i suoi lunghi capelli biondi con la permanente, il suo fisico snello messo in risalto dai jeans aderenti. Amava anche quei vistosi orecchini a cerchio verde che erano sostenuti dalle orecchie più delicate che avesse mai visto. Ma una ragazza come Tiziana Costa non era destinata a restare single troppo a lungo. In quel momento davanti a Matteo sfrecciò Marco De Luca in tutto il suo splendore. Era un ragazzo moro, alto e con i dieci decimi di vista. Indossava dei jeans ultimo modello e una maglia celeste e a righe blu firmata Stefano Tacchini. Insomma Marco era il ragazzo perfetto dagli occhi scuri e le giuste ambizioni, visto che sosteneva di voler diventare medico. “Non è nemmeno uno sciocco ed io non reggo il confronto” pensò con tristezza Matteo osservando la coppia mentre si baciava.
Due ore dopo era suonata l’ultima campanella, dell’ultima ora dell’ultimo giorno di scuola dell’ultimo anno. Un evento atteso da tutti gli studenti per cinque anni. Certo il peso della maturità si faceva sentire ma allo stesso tempo ci si percepiva liberi. Bisognava però stare attenti ai gavettoni e Matteo con il suo amico del cuore Massimo non furono molto fortunati.
Ormai zuppi, come quasi la maggioranza dei loro compagni di istituto del resto, Matteo e Massimo erano seduti ai tavoli all’aperto del bar difronte alla scuola, consapevoli che anche quella loro abitudine stava per terminare. Altri bar e altre aule avrebbero popolato le loro giornate. Seduti al tavolo davanti al loro c’erano Tiziana e Marco, intenti a consumarsi le labbra a suon di baci. Massimo seguì lo sguardo del suo amico fino alla coppietta. “Basta. Sembri un guardone.” Si lamentò dando una pacca sulle spalle di Matteo. Moretti non rispose e Massimo sospirò.
Hai puntato troppo in alto, amico mio. Una ragazza come lei non potrà mai fidanzarsi con un tipo come te. Ma non disperare il mondo è pieno di giovani donne. Brindiamo alla nostra libertà con il succo di frutta.” Sorrise Massimo alzando il suo bicchiere di Yoga alla Pesca.
Purtroppo quando Matteo si alzò dalla sedia per andare a pagare il conto inciampò sulla spallina del suo zaino Invicta e cadde a terra. Tutti risero tranne Massimo, Tiziana e Marco. La Costa lanciò un piccolo sguardo di incoraggiamento al Moretti mentre Marco, che aveva la vocazione di medico, si alzò per controllare se il ragazzo avesse qualcosa di rotto e per aiutarlo a sollevarsi da terra.

L’aiuto del rivale mortificò ancor di più Matteo. 

Fine prima puntata. 

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